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La danza modern jazz: stile accademico e strumento di cronaca socio-culturale

La danza jazz è approdata negli Stati Uniti con la tratta degli schiavi africani. Dal vernacolo africano si sono poi diramati vari altri stili, tra cui Tip tap, Broadway Jazz, Hip-hop, Afro-caraibico, Charleston, Lindy Hop e via dicendo. La jazz dance ha subito una prima metamorfosi negli anni ’50, grazi al lavoro innovativo di artisti come Katherine Dunham, Pearl Primus, Jake Cole e il mitico Bob Fosse. Dunham ha rafforzato il legame della danza jazz con le sue origini africane attraverso uno stile basato sulle isolazioni di busto, bacino e arti, e su un poliritmo combinato con elementi di balletto. La tecnica Dunham dunque è il risultato della fusione tra danze afro-caraibiche e danza classica ed è stata il punto di partenza per l’evoluzione della danza moderna. Anche Pearl Primus, ballerina, coreografa e antropologa americana, ha dato un notevole contributo allo sviluppo della danza moderna, presentando per la prima volta la danza africana al pubblico americano, nobilitando le danze tradizionali vernacolari come vere e proprie forme d’arte. E’ a Jack Cole, danzatore, coreografo e regista teatrale americano, che si deve la nascita della danza jazz teatrale. Le sue coreografie brillavano per l’alta precisione dei movimenti, l’intensità, il contatto con il ...

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Bob Fosse, il coreografo dallo stile inconfondibile

Regista, coreografo, stella della danza moderna. Bob Fosse è universalmente considerato uno dei più importanti fautori dello stile jazz, caratterizzato da movimenti piccoli e stilizzati, le ginocchia in dentro, le spalle arrotondate. Spesso per le sue coreografie Fosse utilizza cappelli, bastoni e sedie. Molta influenza ha su di lui Fred Astaire, del quale diviene grande ammiratore. Grazie a questo suo stile di danza energico e vitale era considerato una leggenda vivente di Broadway, anche prima della sua morte, avvenuta nel 1987 a causa di un infarto, e molti tra i più grandi artisti attuali si ispirano al suo stile per le loro coreografie. Bob Fosse cambia per sempre il modo in cui il pubblico vede la danza sul palcoscenico e nell’industria cinematografica alla fine del XX secolo Visionario, intenso e incredibilmente guidato, Bob Fosse è un artista il cui lavoro è sempre provocatorio, divertente e abbastanza diverso da qualsiasi cosa mai vista prima. Le sue danze sono sessuali, fisicamente impegnative anche per i ballerini più addestrati, piene di gioioso umorismo e tetro cinismo. Attraverso i suoi film rivoluziona la presentazione della danza sullo schermo e apre la strada a un’intera generazione di registi di film e video, mostrando la danza ...

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“Rich Man’s Frug” di Bob Fosse. A danzare nel video le Barbie!

In questo periodo di quarantena praticamente ogni ballerino, coreografo, maestro con l’aiuto di uno smartphone e una buona connessione web ha messo il lavoro o messaggio online, Internet è pieno di opzioni: brevi e lunghe, professionali e amatoriali, serie e ironiche. Ma pochi o forse uno solo ha potuto creare una coreografia assai bizzarra e originale, stimao parlando di Warren Wright:  che ha ricreare l’iconico “Rich Man’s Frug” di Bob Fosse interamente con le bambole Barbie.  L’artista grafico e visivo autodidatta ammette una propensione per i film musicali del 20 ° secolo e la cultura pop della metà del secolo e, ammette di non aver mai giocato con le Barbie delle sue sorelle cresciute a Los Angeles, ma  ha iniziato a collezionarle da adulto. “Quindi, quando sono rimasto in casa per il covid, avendo  un sacco di tempo ho iniziato ad  usare  le bambole”. “Ho usato la Barbie “Made to Move”. Hanno molte più articolazioni pieghevoli rispetto a una bambola tradizionale.  Con il vero video di Fosse davanti  ho girato la clip, è stata una sfida mettere il movimento più figure, sincronizzandole e persino con i costumi. Il numero effettivo è da cinque a sei minuti. Ho usato il mio iPhone 10 ...

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Franco Miseria: “La danza dovrebbe essere per tutti, anche per coloro che non danzano” [ESCLUSIVA]

Franco Miseria, ballerino e coreografo, è uno dei nomi più noti del panorama della danza televisiva italiana e non solo. Il suo nome è legato a trasmissioni quali “Piccolo Slam”, “Fantastico”, “Luna Park”, per citarne solo alcune. A dicembre 2018 presenterà il suo primo concorso di danza “Key Dance Competition”, di cui è ideatore e direttore artistico, e debutterà come stilista in una nuova linea di moda e abbigliamento dedicata alla danza: “Key Dance by Franco Miseria”. In questa intervista si racconta in esclusiva al Giornale della Danza. Franco Miseria, un grande nome, una grande carriera. Lei ha esordito con “Piccolo Slam”, uno dei primi spettacoli RAI dedicato ai giovani che ha segnato una pagina della storia della TV, possiamo definirlo in qualche modo rivoluzionario per i tempi? Direi di sì, perché comunque l’idea (ero anche autore insieme a Marcello Mancini) era un po’ rivoluzionaria. Portammo praticamente la discoteca in televisione e il pomeriggio tutti i ragazzi, per un’ora circa, seguivano questo programma. La prima edizione era in bianco e nero, mentre la seconda edizione, nel 1978, fu trasmessa a colori e rappresentò anche il lancio di una grande showgirl che mi sta molto a cuore: Stefania Rotolo, insieme a ...

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Dialogo tra corpo e musica: intervista a Maria Laura Baccarini

Maria Laura Baccarini comincia la sua carriera nel teatro musicale, interpretando, nel corso degli anni, i ruoli più importanti del repertorio dei grandi classici americani: Sally Bowles in “Cabaret”, Cassie in “A Chorus Line”, Anita in “West Side Story”, poi ancora spettacoli come “Gigi”, “Stanno Suonando la nostra canzone” (regia di Gigi Proietti), “Promises Promises” e infine il ruolo di Roxie Hart in “Chicago”. Il suo percorso cambia nel 2004, in Francia, grazie al suo incontro con il violinista compositore Régis Huby nel progetto “Nuit Americaine” (un omaggio alla musica americana del ventesimo secolo) accanto alla star francese Lambert Wilson. La collaborazione con Régis Huby darà luogo ai primi due progetti discografici: “All Around” (composizioni musicali Régis Huby – libretto Yann Apperry) e “Furrow” (a Cole Porter Tribute) sempre con direzione musicale e arrangiamenti di Régis Huby (Abalone Productions). Lo scrittore francese, Yann Apperry, è l’altro grande complice del nuovo percorso artistico di Maria Laura che con lui collabora in varie sperimentazioni, musicali e letterarie, come “Terra Vagans” (musica di Claude Barthélemy), “La foire aux chansons” (musica di Régis Huby), “Calvinologie” (musica di Massimo Nunzi) registrate per France Culture (Radio France). Maria Laura fa anche parte del progetto: “Poète… vos ...

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Da Broadway all’Italia con successo: intervista a Brian Bullard

Brian Bullard nasce a Pittsburgh nel Texas, dopo la laurea, studia danza e per due anni è “primo ballerino” presso il Pacific Ballet di San Francisco. Ha danzato poi in diverse produzioni di Broadway tra cui “Oklahoma!” e “Pirate of Penzance”. Ha lavorato nei film “A Chorus Line” e “The Best Little Whorehouse”, è stato co-autore di un libro, “I Can Dance”, sulla danza per bambini. Il suo arrivo in Italia risale al 1983 con la Compagnia di Bob Fosse nel musical Dancin’. Ha esordito alla televisione italiana in coppia con Garrison Rochelle sulla RAI con “Fantastico 4”. In seguito sulle reti Mediaset è avvenuta la consacrazione del duo “Brian & Garrison” i quali hanno creato e firmato numerosi varietà e spettacoli di successo tra cui Festivalbar, Il grande Bluff, Il Guastafeste, Unomania, e La sai l’ultima? Brian ha curato anche le coreografie per il teatro (“La dodicesima notte” al Teatro Romano di Verona e “La Vedova Allegra” con Andrea Bocelli all’Arena di Verona), per la televisione (Passaparola, La sai l’ultima?, Provini, Canzoni sotto l’albero, Bellissima d’Italia, Bellissima del Mondo, Moda Mare, Superstar Tour, Il mondo è piccolo con le gemelle Kessler, Una voce nel sole con Natalia Estrada ed ...

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Storia del grande ballerino: Don Lurio il piccoletto della Tv

Don Lurio ballerino e coreografo televisivo e teatrale, nato a New York nel 1927 come Donald Benjamin Lurio (in arte Don Lurio il “piccoletto” del varietà in bianco e nero) entra nelle case degli italiani nel 1957 debuttando in uno show in onda a Torino dal titolo Crociera d’estate di cui a curato le coreografie rimanendoci per circa quaranta anni. Inizia la sua carriera artistica in America come ballerino e aiuto coreografo con Jerome Robbins e Ted Shawn, poi con Roland Petit in Francia; dopo anni di vari spettacoli a Broadway si è trasferito a Parigi, dove apre una scuola di danza. Importando degli Stati Uniti quel suo stile fatto di danza, velocità e di umorismo, affascinando talmente tanto il pubblico francese che Don diventa il punto di riferimento del varietà e del musical. Ma il suo grande desiderio è scoprire l’Italia tanto che negli anni ’50 prende la sua valigia dei sogni e lascia Parigi. Sin dalle sue prime apparizioni nel nostro paese Don Lurio viene apprezzato dagli italiani e inizia per lui un periodo d’oro pieno di successi: Canzonissima (1959) di Garinei e Giovannini, con Delia Scala, Nino Manfredi e Paolo Panelli; Giardino d’Inverno (1961) varietà condotto dal ...

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