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Tag Archives: Danza

Giuseppe Conte apre alla “Fase 2”. Cosa succederà al mondo della danza?

Prima della fine di questa settimana confido di comunicarvi questo piano e di illustrarvi i dettagli di questo articolato programma” per la fase 2 del Coronavirus. “Una previsione ragionevole è che lo applicheremo a partire dal prossimo 4 maggio”. Lo annuncia in un lungo post sui social il presidente del Consiglio Giuseppe Conte Considerando che le palestre, scuole di danza e le piscine, rimarranno chiuse ancora per molto, l’idea è quella di allargare da 200 a massimo 500 metri, dalla propria abitazione, la possibilità di fare jogging e sport ma sempre per “un tempo necessario” e da soli. Un piccolo passo avanti, “leggero ma percettibile” dicono all’Adnkronos fonti del governo, che richiederà la responsabilità dei cittadini nel rispetto delle regole, che saranno comunque soggette a controlli rigidissimi. Non è ancora sul tavolo invece l’ipotesi di riapertura di parchi e ville. Insomma la fase due partirà “non prima del 4 maggio”, ma per bar e ristoranti “ci vorrà più tempo, questo almeno è al momento l’orientamento prevalente” dicono le stesse fonti del governo spiegando che prima della deadline del 4 maggio -superati dunque i due ponti del 25 aprile e della festa dei lavoratori- poco cambierà nella vita degli italiani. Distanza di ...

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Sara Zuccari live Facebook con – Danza chi, come e perché? Tutti i giovedì alle 16.30

Sara Zuccari – live Danza chi, come e perché? Cari lettori e amici vi annunciamo la nuova iniziativa del Giornale della Danza – tutti i giovedì alle 16.30 il Direttore Sara Zuccari nota giornalista, critico di danza ed esperto del settore, sarà in diretta live (sulla pagina fb del Giornale della Danza) con l’appuntamento – DANZA chi, come e perché? La diretta live sarà un momento di riflessione, approfondimento, commenteremo le notizie della settimana, leggeremo documenti e pensieri dei personaggi della danza, daremo spazio alle scuole di danza e molto altro. Potrete fare domande e commentare durante il live. Un momento di giornalismo per approfondire, capire e pensare!!! Sara Zuccari vi aspetta con DANZA chi,come e perché? Tutti i giovedì alle 16.30 a partire dal 23 aprile. Sara Zuccari giornalista, critico, storico e docente di giornalismo online, televisivo e cartaceo. Si forma presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma. Sin da giovanissima viene notata dal critico di danza Mario Pasi, in seguito si forma sotto la guida esperta  del Prof.re Alberto Testa e inizia una collaborazione ventennale con il grande Maestro dove si perfeziona e impara la critica della danza. Per quattro anni è stretta collaboratrice di Vittoria Ottolenghi e ...

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Alcuni preziosi consigli per ottimizzare la performance sul palcoscenico

Professionista o amatore, il ballerino che sale sul palcoscenico si confronta con una forte emozione che ripresenta puntuale a ogni spettacolo, non importa quante volte abbia danzato in pubblico, e che rischia di condizionare la performance se non gestita correttamente. La danzatrice e coreografa britannica Rosie Kay, nota per il pluripremiato spettacolo 5 Soldiers e per MK ULTRA (prodotto in collaborazione con il regista vincitore del Premio BAFTA Adam Curtis), ha fornito qualche semplice ma preziosa indicazione per prepararsi al meglio all’esibizione e calcare la scena pronti e sicuri di sé. E’ importante dormire bene la notte precedente lo spettacolo, e bere molta acqua e mangiare i cibi giusti al momento giusto, uno spuntino o un frullato di frutta sono perfetti da assumere qualche ora prima di salire sul palcoscenico. Controllare i costumi di scena, verificare di non aver dimenticato nulla e scegliere una biancheria intima che permetta di essere più a proprio agio possibile, in modo da non incorrere in distrazioni che potrebbero compromettere il lavoro. Portare con sé il necessario per proteggere i piedi, fondamentali per un danzatore e che devono essere quindi in buone condizioni, resistenti per esibirsi a piedi nudi, ma anche morbidi, elastici e non ...

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“1 meter CLOSER”, prima videocreazione coreografica in quarantena creata da Aterballetto

Si può creare a “distanza di sicurezza”? O addirittura ciascuno confinato in quarantena a casa? Ci provano un coreografo da Milano e una regista video da Torino, con la collaborazione dei danzatori (quasi tutti a Reggio Emilia) e di un musicista a Londra. È stata pensata in video, e debutta su il 29 aprile, in occasione della Giornata internazionale della danza, la nuova produzione di Fondazione Nazionale della Danza/ Aterballetto 1 meter CLOSER, creazione coreografica dettata dalla contemporaneità che stiamo vivendo. Come funziona? Il coreografo dà le indicazioni anche via web, la regista può scegliere le inquadrature anche a distanza. Fondazione Nazionale della danza/Aterballetto si affida, per questo progetto, al coreografo residente Diego Tortelli e alla videomaker Valeria Civardi, per una produzione alla quale siamo tutti invitati per una vera e propria “prima”: il 29 aprile alle 20.55 e alle 24.00 su RAI 5. Una creazione sicuramente “non ordinaria”, ma specchio dei momenti che stiamo vivendo. Ma pur sempre una modalità per celebrare la danza, nel “suo” giorno. I danzatori in scena sono: Saul Daniele Ardillo, Damiano Artale, Estelle Bovay, Hektor Budlla, Martina Forioso, Clément Haenen, Arianna Kob, Philippe Kratz, Ina Lesnakowski, Grace Lyell, Ivana Mastroviti, Giulio Pighini, Roberto Tedesco, ...

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I più bei costumi della danza nella storia del cinema: un incontro tra arte e moda

Quando la danza incontra la moda non può che nascere un binomio vincente. E quando il tutto viene trasportato sul grande schermo allora diviene leggenda. Quante volte siamo rimasti incantati di fronte ad alcune pellicole che ci hanno colpito anche grazie alle mise dei protagonisti? Il Giornale della Danza ripercorre insieme a voi alcuni film che hanno saputo stupirci grazie ai costumi di danza. Mouline Rouge con Nicole Kidman Il film vincitore di due premi Oscar nel 2002, per la migliore scenografia e per i migliori costumi che sono di Catherine Martin e Angus Strathie. I creativi per questo capolavoro hanno realizzato oltre 450 abiti di scena! La pellicola è ambientata a Parigi nel 1899. Satine, Nicole Kidman, è l’étoile del Moulin Rouge, noto locale notturno di Montmartre. La cortigiana è la più desiderata ed è anche pronta a vendere i propri favori al miglior offerente. Finché un giorno arriva il giovane e timido scrittore Christian che si innamora di lei. Interessato a Satine è anche un ricchissimo Duca di Monroth che è pronto, pur di averla in esclusiva, a farla diventare un’attrice. L’atmosfera della pellicola tra l’esotico, il parigino più puro e il moderno look da soubrette colpì anche la moda. Nel 2001, anno di uscita ...

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Sasha Riva: la passione? Non lasciare mai che si spenga

In un momento così difficile per tutti, noi artisti dobbiamo tenere la nostra passione sotto controllo ma di sicuro non lasciare mai che si spenga… No, perché una volta che tutto si risolverà saremo ancora più felici di tornare a danzare! Lasciamo che questo periodo smuova in noi delle nuove emozioni e ambizioni, facciamoci ispirare da tutte le piccole cose e di sicuro la passione per la nostra arte non potrà che crescere… aspettando che il sipario si riapra presto di fronte a noi. Sasha Riva Principal Grand Theatre de Geneve www.giornaledelladanza.com

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Jia Ruskaja. Tra storia e mito Omaggio a cinquant’anni dalla morte, di Flavia Pappacena

Jia Ruskaja, Chiaro di luna, cor. J. Ruskaja, Siracusa, 1930 Il 19 aprile 1970 si spegneva Jia Ruskaja, fondatrice e direttrice dell’Accademia Nazionale di Danza. Personaggio complesso, Ruskaja svolse la sua attività nell’arco di cinquant’anni attraversando periodi diversi e anche difficili della storia italiana (dal primo dopoguerra alla seconda guerra mondiale fino al ’68). Il suo fu un percorso lungo, costellato di successi ma anche di sconfitte, ciò nonostante unitario negli obiettivi programmatici. Osservandolo nel suo complesso, vi si riconosce un costante impegno volto al recupero dei valori profondi, antichi, della danza, arte che l’artista considerava non solo nella sua espressione spettacolare, ma anche come strumento mirato all’educazione e all’affinamento della persona nel segno di quell’equilibrio armonico tra mente, corpo, emozione che erano alla base della sua estetica. Uno strumento non riservato a «pochi privilegiati», ma esperienza «accessibile alla massa», come lei stessa scrive nel 1958. Il valore educativo e culturale della danza costituì il perno della sua politica di sviluppo della scuola che avviò nel 1928 e potenziò nell’arco di un ventennio fino a conquistarle, con la riforma dell’istruzione pubblica varata nel secondo dopoguerra (1948), lo status di accademia nazionale. Sin dall’inizio, la scuola ruskajana non si pose in ...

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È in uscita il documentario “Sergei”. Sergei Polunin in un film di Shailendra Singh

È in uscita il documentario Sergei, cioè Serghei Polunin, un film di Shailendra Singh, regista e imprenditore indiano, grande amico del danzatore ucraino. Le musiche saranno di Bharamji. Continua dunque il percorso cinematografico di Polunin, che ha già fatto parte dei cast dello Schiaccianoci e i quattro regni di Disney (2018), regia di Lasse Hallström e Joe Johnston (dove appare anche Misty Copeland); di Nureyev – The white crow (2018), regia di Ralph Fiennes; di Red Sparrow (2018), diretto da Francis Lawrence; di Assassinio sull’Orient Express (2017), regia di Kenneth Branagh; di Dancer (2016), il documentario sulla sua vita curato da Steven Cantor. Inoltre, Polunin ha interpretato il giovane Rudolf Nureyev nel documentario della BBC Rudolf Nureyev: From Russia With Love (2007). La sua fama sugli schermi è esplosa nel 2014 grazie al video di David LaChapelle, in una coreografia dell’amico Jade Hale-Christofi, su Take Me to Church di Hozier. Redazione www.giornaledelladanza.com

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Francesco Mariottini: mi preoccupa il futuro, quello che accadrà dopo tutto questo

L’esperienza terribile che stiamo vivendo in questo periodo è una di quelle che la mia generazione, ma credo anche quella dei miei genitori, non conoscevano. Improvvisamente tutto si è fermato, città deserte, parchi vuoti, silenzio assordante ovunque, rotto solo dal suono sinistro di sirene. Un piccolo virus sconosciuto e invisibile ha dichiarato guerra al mondo e improvvisamente l’uomo si è scoperto piccolo, fragile, indifeso. In questa situazione strana, chiuso in casa come tutti, penso alle persone che sono al “fronte” a combattere negli ospedali, ma anche a quelle che purtroppo non ce l’hanno fatta. Mi preoccupa il futuro, quello che accadrà dopo tutto questo, i tempi saranno purtroppo molto lunghi e alcuni pensano già che niente sarà più come prima. L’arte, la cultura, la danza, come, ma soprattutto quando, potranno ripartire? I teatri, i cinema, i musei saranno certamente tra gli ultimi a riaprire le porte, e questo è normale perché sono luoghi di assembramento. Sono convinto però che siano importanti per la crescita umana almeno quanto altri beni cosiddetti di prima necessità. Tuttavia cerco di restare positivo pensando che da ogni tragedia può nascere anche qualcosa di buono. La gente adesso non ha più tanta fretta di correre ovunque ...

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La prevenzione degli infortuni nella danza: ecco cosa non fare

La danza è una disciplina meravigliosa ma esigente che richiede sforzo, determinazione e perseveranza. L’infinita ripetizione di passi e sequenze destinata a raggiungere la perfetta fusione tra corpo e gesto artistico, infatti, può provocare infortuni di varia natura, in particolare a carico dell’apparato osteo-articolare. Quando praticata a livello amatoriale, la danza solitamente non genera patologie particolari, a eccezione degli infortuni connessi a una tecnica errata. Se svolta a livello professionistico, invece, sono svariati e differenti i fattori scatenanti la comparsa di importanti patologie, a partire dal ritmo di allenamento che può provocare un affaticamento muscolare da sovraccarico con conseguente aumento del rischio di cadute o movimenti errati. Le principali parti del corpo maggiormente esposte a tali problemi sono chiaramente ginocchia, caviglie, articolazione coxofemorale e colonna vertebrale, che spesso risentono di surmenage o stress da iperattività. Quali accorgimenti possiamo dunque adottare per prevenire gli infortuni? Si tratta in realtà di poche e semplici regole: praticare la danza in un luogo adatto, destinare un tempo congruo a riscaldamento e stretching, apprendere la tecnica corretta da seri professionisti, imparando così a mantenere il giusto allineamento delle diverse parti del corpo senza caricare eccessivamente zona lombare e cervicale. E’ fondamentale imparare ad ascoltare il ...

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