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Right

“Right”: una denuncia contro tutte le forme di sopraffazione

Il 17 gennaio 2023 presso il Teatro Il Lavatoio di Santarcangelo di Romagna, andrà in scena RIGHT, creazione originale di Carlo Massari per i performer Aura Calarco, Sofia Galvan, Ginevra Gioli, Stefania Menestrina, Giulia Orlando, Giuseppina Randi, Rebeca Zucchegni, con la partecipazione di 5 donne over 65 in definizione, una produzione C&C Company e COB Compagnia Opus Ballet, con il coordinamento progettuale di Rosanna Brocanello. Lo spettacolo è realizzato con il sostegno di Progetto internazionale Étape Danse, in coproduzione con Teatro Stabile del Veneto, Oriente Occidente Dance Festival, Associazione Culturale Mosaico Danza/Interplay Festival, in partnership con Lavanderia a Vapore – Centro di Residenza per la Danza/ Piemonte dal Vivo – Circuito Regionale Multidisciplinare e Festival Torinodanza/Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale e con il sostegno di Centro di Residenza Intercettazioni/Circuito CLAPS. Rilettura contemporanea e “senza veli” de Le sacre du Printemps di Igor Stravinsky, Right trasla l’idea centrale del sacrificio propiziatorio di una vergine del libretto originario del 1913 nel sacrificio di donne di oggi il cui destino è nelle mani di altri. Non una vittima, bensì un’intera generazione chiusa in una sorta di “stanza da riproduzione” per un gioco al massacro che non risparmia niente e nessuno. Nel ...

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“Sacre” della Lavanderia a Vapore nella cornice della Reggia di Venaria

Nel cinquantesimo anniversario della morte di Igor Stravinskij, riprende il progetto “Sacre” della Lavanderia a Vapore, un percorso formativo e performativo inaugurato nel novembre 2019, dedicato alla “Sagra della primavera” quale pretesto narrativo per un’azione corale di danza, immaginata originariamente per la Giornata Unesco della Danza 2020. Allievi e allieve di scuole di danza, per circa venti associazioni del territorio, insieme al gruppo Dance Well – Movement Research for Parkinson hanno deciso di unire le proprie sensibilità e stili per lavorare insieme sulle note del bellissimo brano musicale di Stravinskij nella cornice della Reggia di Venaria. “Sacre” riprende in aprile con una modalità ibrida, con alcuni incontri online il 17 e il 18 aprile (guidati dai tutor), per poi proseguire a maggio– situazione generale permettendo –con momenti di prova alla Reggia di Venaria che coinvolgeranno circa 200 allievi (in orario di apertura della dimora sabauda e quindi parte integrante delle visite per il pubblico). Il progetto si chiude il 2 giugno 2021 con un importante momento dedicato alle espressioni coreutiche. Ispirate dalla primavera, saranno – oltre alle coreografie sulle musiche di Stravinskij – anche le performance di Balletto Teatro Torino con giovani musicisti del Conservatorio G. Verdi di Torino (Sacre) e di Egri Bianco Danza con giovani musicisti del Conservatorio G.F. Ghedini di Cuneo, con un intervento site ...

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Un ritorno speciale: il Tokyo Ballet a Caracalla con “Le sacre du printemps” di Béjart

La Fondazione del Teatro dell’Opera di Roma è lieta di annunciare il ritorno del Tokyo Ballet alle Terme di Caracalla mercoledì 26 giugno alle ore 21 con un nuovo travolgente programma che non rinuncia al capolavoro assoluto di Maurice Béjart, Le sacre du printemps presentato per la prima volta nelle suddette terme nel 2014 in occasione delle celebrazioni del 50simo anniversario dalla nascita dell’ensemble nipponico. La serata del 26 giugno si apre con il Regno delle Ombre, ambientato in un onirico mondo dei morti, quello del terzo atto de La Bayadère di Natalia Makarova da Marius Petipa su musica di Leon Minkus. Il guerriero Solor innamorato della Baiadera Nikia, dopo la morte di lei, per trovare consolazione, sotto l’effetto dei fumi del narghilé sprofonda nel mondo dei sogno e si ritrova nel Regno delle Ombre.  Dai pendii del monte scendono le Ombre e tra queste Solor ritrova Nikia alla quale ancora una volta giura amore eterno. Nikia non è un fantasma benevolo come quello di Giselle, è carico di dolore e sofferenza da subito. Le Ombre non sono come le Villi: sono presenze senza sentimenti in un limbo intermedio tra l’aldilà e il mondo dei vivi. Dal repertorio classico si ...

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A Biennale Danza in prima assoluta il sorprendente Le Sacre du printemps di Xavier Le Roy

Il 30 giugno 2018, all’interno di Biennale Danza 2018, il Teatro Tese Arsenale di Venezia ospita la prima assoluta di Le Sacre du printemps, ideazione e coreografia Xavier Le Roy, musica Igor Stravinskij interpretata da Berliner Philharmoniker diretta da Sir Simon Rattle, design sonoro Peter Boehm, performance Salka Ardal Rosengren, Eleanor Bauer e Scarlet Yu, produzione Le Kwatt and illusion & macadam, coproduzione La Biennale di Venezia, con il supporto di Centre National de la Danse – France. Nuova versione del solo creato dal biologo e coreografo francese nel 2007 e riprogettato per tre performer, Le sacre du printemps nasce dall’osservazione della direzione di Berliner Philharmoniker durante una prova dell’opera di Stravinskij, da cui nascono numerosi interrogativi relativi al rapporto sonorità-movimento. Qual è l’attimo che precede il suono e cosa accade immediatamente dopo la riproduzione di quest’ultimo? C’è un’intenzione nel movimento nato dalla musica? Qual è l’attività motoria del suono? Sorprendente riscrittura contemporanea di un capolavoro musicale, in un’interpretazione originale e accattivante dedicata al significato del gesto musicale. ORARI & INFO 30 giugno 2018, ore 19.00 Teatro Tese Arsenale – Tese dei soppalchi Sestiere Castello Campiello Tana, 2169/F, 30122 Venezia 30122 Tel. +39 041 5218711 E-mail: info@labiennale.org Stefania Napoli www.giornaledelladanza.com

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Elogio a Stravinskij con una “Serata” di capolavori alla Scala

Elogio a Stravinskij con una “Serata” di capolavori alla Scala

  La stagione Balletto 2016/2017 del Teatro alla Scala di Milano giunge al secondo appuntamento in cartellone, proponendo una coppia di capolavori della storia della danza musicati da uno dei più celebri compositori per il balletto russi, uniti sotto il nome di Serata Stravinskij: si tratta di Petruška  e Le Sacre du Printemps, di produzione esclusivamente scaligera. A deliziare il pubblico di estimatori ben 7 occasioni per assistere a uno spettacolo di un tale clamore: è in scena, infatti, dall’11 febbraio al 1° marzo sempre in fascia serale, alle ore 20. Le intramontabili note del musicista di Lomonosov per l’occasione sono dirette dal Maestro Zubin Mehta, a capo dell’Orchestra scaligera e per la prima volta in collaborazione con l’ensemble dell’altrettanto prestigioso teatro, ensemble composto tanto dal Corpo di Ballo quanto dagli Allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia omonima. Per quanto riguarda Petruška la coreografia è quella originale di Michail Fokine, ripresa da Isabella Fokine, mentre le scene e i costumi (supervisionati da Irene Monti) sono di Aleksandr Benois, co-autore del libretto insieme allo stesso Stravinskij. Infine le luci sono ad opera di Marco Filibeck, già da molto tempo firma creativa in tale ambito del Teatro alla Scala. La coreografia de ...

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Alberto Testa: “Jeux” e “Le Sacre du Printemps” un miracolo di bellezza e di creatività

 Provatevi a pensare oggigiorno alla possibilità di vedere in uno stesso mese, alla distanza di soli quindici giorni, l’uno dall’altro due balletti della potenza creativa (musica, scenografia, coreografia) di due balletti divenuti famosi quali “Jeux” e “Le Sacre du Printemps” il primo con la musica di Debussy, il secondo con quella di Stravinsky, tutti e due con la coreografia di Nijinsky, nel primo anche interprete, e poi mi direte se ciò sarebbe possibile oggi. Intanto occorre riflettere; una data, il 1913, Parigi, lo scadere della Belle Epoque, l’anno dopo un putiferio europeo, quasi quanto cento anni dopo, l’odierno, esclusa soltanto la guerra, quella mondiale detta anche “La grande guerra”. Qualcuno a pensato a quegli anni che in un ventennio successivo formarono l’epoca favolosa dei Balletti di Diaghilev (1909 – 1929), di Nijinsky, della partitura teatrale e non teatrale (Roerich, Bakst, Valentine, Gross e Hugo), dei musicisti fra gli innovativi del ventesimo secolo e di infiniti altri apporti diversi e decisivi per la formazione di una nuova era teatrale. Sono cose oggi pressoché irrealizzabili e impensabili. Eppure, nella rinnovata, bellissima Torino, tornata ai suoi regali splendori si è pensato a quell’avvenimento che diviene evento d’arte e di cultura. Due serate, il ...

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