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Nuovo debutto del Balletto di Siena con “Notre Dame de Paris”

Nuovo debutto del Balletto di Siena con “Notre Dame de Paris”

  Il Balletto di Siena debutta il prossimo 30 aprile alle ore 17 al Teatro dei Rinnovati di Siena con Notre Dame de Paris, ultima produzione dell’ensemble firmata dal direttore e coreografo principale Marco Batti. Lo spettacolo è realizzato appositamente per la Rassegna “Danza Excelsior” (in scena nel medesimo Teatro dal 28 al 30 aprile), la quale si inserisce nella stagione di danza dei Teatri di Siena, organizzata dal Comune di Siena e dalla Fondazione Toscana Onlus. La primavera 2017 segna nuova tappa nel percorso artistico di una delle realtà più interessanti del panorama nazionale della danza. Il Balletto di Siena porta in scena la sua nuova produzione, affidata al sapiente lavoro del suo direttore e coreografo principale Marco Batti. Notre Dame de Paris, balletto ispirato alle vicende del celeberrimo romanzo di Victor Hugo, ci conduce nelle atmosfere malinconiche e a tratti cupe della Parigi quattrocentesca. Qui si incontrano la giovane e seducente gitana Esmeralda, un potente e manipolatore arcidiacono, Frollo, l’ambiguo capitano delle guardie di Parigi Phoebus, e colui che tutti conoscono come il gobbo di Nostre Dame, il commovente Quasimodo, protagonista suo malgrado di questa storia di amore e morte. Nelle scene essenziali e al contempo fortemente evocative, ...

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A Parma doppio elogio a Stravinskij per la Company di Michele Merola

A Parma doppio elogio a Stravinskij per la Company di Michele Merola

  Domenica 23 aprile alle ore 15:30 il Teatro Regio di Parma presenta due creazioni prodotte dalla MM Contemporary Dance Company di Michele Merola: La sagra della primavera e Pulcinella. Entrambe sulle musiche originali di Igor Stravinskij, le coreografie sono firmate da due differenti artisti: nel primo caso si tratta di Enrico Morelli, affiancato da Cristina Spelti per il disegno luci e da Nuvia Valestri per i costumi; nel secondo caso, invece, è lo stesso Merola a curare la partitura danzata, nata da un concept che il coreografo emiliano ha condiviso con la già citata Spelti, curatrice – tra l’altro – anche in questo caso del disegno luci, con cui si sposano perfettamente i costumi di Patricia Villirillo. Le Sacre è ispirato ad una antica leggenda slava. Secondo il mito, ad ogni primavera una vergine doveva essere ritualmente sacrificata, affinché la terra potesse rifiorire. Nella propria interpretazione del Sacre, il coreografo Enrico Morelli si accosta con profondo rispetto a questa partitura, che ha ispirato i più grandi coreografi del ‘900. Nell’allestimento che ne risulta, si rispecchia l’affannoso dinamismo del nostro tempo. Per combattere antiche e nuove paure, ed esorcizzare il male di vivere che accompagna il presente, ogni occasione è ...

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Omaggio a Pina Bausch nelle “storie” dei suoi danzatori

Omaggio a Pina Bausch nelle “storie” dei suoi danzatori

  Pina Bausch, indiscutibilmente compianta Signora della danza del nostro Tempo, è stata omaggiata lo scorso 6 aprile al Teatro Duse di Bologna con lo spettacolo Lo sguardo dell’imperatrice, che ha visto protagonisti tre danzatori del Tanztheater Wuppertal, in scena con delle proprie creazioni coreografiche: l’italiano Damiano Ottavio Bigi con Cittadella e il colombiano Jorge Puerta Armenta con At 17 centimeters above the floor, performata da Pablo Aran Gimeno. Due assoli assai distanti a livello stilistico e interpretativo, ma perfettamente accomunabili nell’intenzione di debordare i confini della danza per travalicare quelli del teatro. Bigi, infatti, propone se stesso in una figura che va al di là dell’essere umano, un’entità artistica alla ricerca – inizialmente plausibile, poi quasi disperata – di una performance che gli renda giustizia. Una rappresentazione così meta-performativa da risultare davvero sincera, sebbene pensata e – di sicuro – minuziosamente collezionata per la messinscena del teatro bolognese. Il dialogo diretto col pubblico, in particolar modo, è la fonte principale del dubbio nascente nella mente dello spettatore: «sta improvvisando o ha davvero bisogno di essere rassicurato sull’andamento della performance e delle scelte coreografiche prestabilite?». La verità non conta, perché l’escamotage funziona e lo sguardo del pubblico non si distrae ...

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Lo spettacolo annuale dell’Accademia scaligera allo Strehler di Milano

Lo spettacolo annuale dell’Accademia scaligera allo Strehler di Milano

  Dal 6 al 9 aprile, come ormai di tradizione da moltissimi anni, la Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala va in scena al Piccolo Teatro Strehler nell’annuale spettacolo istituzionale, naturalmente sotto la direzione del Maestro Frédéric Olivieri. Il calendario delle quattro giornate di performance prevede delle rappresentazioni sia pomeridiane sia serali, per concedere l’opportunità di assistervi secondo le più differenti necessità del pubblico: giovedì 6 aprile ore 19:30, venerdì 7 aprile ore 20:30, sabato 8 aprile ore 19:30 e domenica 9 aprile ore 16. Il programma si compone di 4 interventi coreografici, che spaziano dalla creazione più originale – ideata dallo stesso direttore artistico Olivieri – alla rivisitazione di balletti che hanno segnato la storia della danza classica e contemporanea degli anni ‘50 e ‘70 del secolo scorso: Présentation, a cui hanno contributo in qualità di assistenti alla coreografia Maestri del calibro di Loretta Alexandrescu, Vera Karpenko, Leonid Nikonov, Tatiana Nikonova, Gianpaolo Podini, Elisa Scala, Maurizio Vanadia e Paola Vismara, il tutto sulle note di Carl Czerny; Variations for four, coreografia di Anton Dolin ripresa da Maina Geilgud e Jelko Yuresha, – curatore quest’ultimo anche della produzione, del progetto, dell’allestimento e dei costumi – il cui assistente alla ...

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“Eureka”! I Kataklò al Celebrazioni di Bologna!

“Eureka”! I Kataklò al Celebrazioni di Bologna!

  Domenica 2 aprile alle ore 18 una delle compagnie italiane più spettacolari della scena contemporanea, Kataklò Athletic Dance Theatre, calcherà il palcoscenico del Teatro Il Celebrazioni di Bologna portando in scena la sua ultima produzione, Eureka, esplicitamente ispirata alla celeberrima esclamazione dello scienziato greco Archimede. L’ideazione, la regia, la direzione artistica nonché le coreografie fanno capo al genio creativo di Giulia Staccioli, a cui si affianca la collaborazione artistica di Alberta Palmisano. Eureka (dal greco “ho trovato”) come è ben noto rimanda alla celebre esclamazione dell’antico matematico greco Archimede urlata, correndo nudo per la città, per celebrare e condividere con la sua gente una sorprendente scoperta appena avvenuta. Non è un caso che il titolo del nuovo spettacolo teatrale di Kataklò si ispiri a questa vicenda: Giulia Staccioli comunica con la stessa forza del celebre scienziato la voglia di condividere con il suo pubblico la ricerca di un movimento nuovo, espressivo, intenso, teatrale, senza la volontà di porlo su un piano intellettuale astratto ma sempre immediatamente comprensibile e apprezzabile da tutti. Gli strumenti che la coreografa utilizza in Eureka per esprimere le sue idee sceniche sono le stesse che fanno di Kataklò da 20 anni una compagnia dai riconoscimenti ...

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Tre “Short Stories” per raccontare il genio di Carolyn Carlson

Tre “Short Stories” per raccontare il genio di Carolyn Carlson

  La danza contemporanea, a livello internazionale, racchiude il cuore della propria essenza nell’operato creativo di alcuni artisti che marcano indelebilmente la storia dell’arte tersicorea. Una fra questi, senza alcun dubbio, è Carolyn Carlson, in tour presso alcuni dei più importanti teatri italiani con lo spettacolo Short Stories, in scena il prossimo 30 marzo alle ore 21 al Teatro Verdi di Pisa. Si tratta di un triade di assoli tutti al femminile, creati tra il 2010 e il 2011 e performati da tre danzatrici diverse: in ordine, la stessa Carlson, Sara Simeoni e Sara Orselli. Nel primo caso, Immersion, il disegno danzato equivale a un perdersi tra le onde del mare, in cui la coreografa e interprete californiana ne emula la fluidità per suggerire agli occhi del pubblico un’immagine di totale commistione con l’elemento naturale. Le musiche originali di Nicolas de Zorzi accompagnano questo mutamento corporeo, insieme alle luci di Giullaume Bonneau. Prodotta originariamente dal Centre Chorégraphique National Roubaix – Nord Pas de Calais, in collaborazione con il Théâtre National de Chaillot, la creazione è stata poi delegata alla Carolyn Carlson Company. Il secondo lavoro presentato, Wind Woman, in soli 8 minuti di performance intende “raccontare” l’ingente universo dell’effimero, del ...

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Il Teatro Bonci impazza a ritmo di “Parsons Dance”!

Il Teatro Bonci impazza a ritmo di “Parsons Dance”!

  Quando una delle più spettacolari e prorompenti compagnie di danza post-moderna al mondo giunge in Italia è sempre un onore ospitarla e goderne dell’insuperabile talento. È il caso dell’omonimo ensemble diretto da David Parsons, in scena con Parsons Dance il 28 marzo alle ore 21 al Teatro Bonci di Cesena. Oltre al Bonci di Cesena, comunque, il tour italiano del 2017 fa tappa, per il mese di marzo, in alcuni dei teatri che nei tempi presenti hanno dedicato moltissimo spazio, all’interno delle proprie stagioni, agli spettacoli di danza: il Teatro del Giglio di Lucca, il Teatro Morlacchi di Perugia, il Teatro Il Celebrazioni di Bologna, il Teatro Colosseo di Torino, nonché il Teatro Brancaccio di Roma, dove si concluderà la tournée nel Bel Paese dal 29 marzo al 2 aprile. Vera e propria icona della post modern dance statunitense, Parsons crea una danza solare, acrobatica, comunicativa, una mix di fisicità, umorismo e tecnologia. Le sue opere, prima fra tutte la celeberrima Caught del 1982, con straordinaria teatralità trasformano il gesto atletico in virtuosismo e leggerezza. L’alta preparazione degli interpreti e la capacità del fondatore di dare anima alla tecnica sono da sempre gli elementi distintivi della sua compagnia. (teatrobonci.it). ...

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«Io sono l’insieme di tutte le mie esperienze formative e memorie». Intervista a Fabrizio Monteverde

  Approcciatosi alla danza grazie al Centro Professionale Danza Contemporanea di Roma negli anni ’70, di pari passo a un emergente debutto nel mondo del teatro, Fabrizio Monteverde si forma nelle aule di grandi Maestri del calibro di Carolyn Carson, Moses Pendleton e Daniel Lewis – per citarne solo alcuni – passando, inoltre, per Parigi, in cui consegue una lezione di “scuola di vita” davvero indimenticabile. Al suo rientro in Italia, nel 1985, ha inizio la sua carriera da coreografo presso il Teatro Spazio Zero di Lisi e Silvana Natoli, col quale fa il suo “debutto in società” nella scena della danza contemporanea. Tra le numerose collaborazioni, datate fino ai nostri giorni, sicuramente da ricordare il Balletto di Toscana diretto da Cristina Bozzolini e il Balletto di Roma, del quale è coreografo associato dal 2015.   Il suo esordio nel mondo delle arti performative avviene in ambito teatrale (“Un giorno Lucifero” – 1976), esordio a cui parallelamente segue la formazione di danza presso il Centro Professionale Danza Contemporanea di Roma. Cosa l’ha spinto ad abbracciare quest’ulteriore arte scenica? Il mio primo approccio al mondo della danza è avvenuto prima di tutto per un’esigenza: in quegli anni “fare teatro” significava anche ...

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35 anni di Momix in un unico strabiliante show!

35 anni di Momix in un unico strabiliante show!

  La celebrazione di un successo rappresenta sempre un trionfo per una compagnia di danza, specialmente se si tratta di una famosa e acclamata come quella dei Momix, diretta da Moses Pendleton: in occasione del loro 35° anniversario di attività creativa, infatti, il coreografo statunitense ha dato vita nel 2015 allo spettacolo W Momix Forever, in scena prossimamente dal 23 al 28 marzo presso il Teatro Verdi di Firenze. Lo show, dunque, si articola con il susseguirsi delle coreografie capolavori della compagnia, quali Momixclassics, Passion, Baseball, Opus Cactus, Sunflower Moon, Bothanica e Alchemy, a cui esclusivamente per la venue fiorentina sono accostate altre tre nuove creazioni inedite. Moses Pendleton, carismatico creatore e direttore artistico della compagnia, intende sottolineare questo fondamentale traguardo con una spettacolare raccolta delle sue più suggestive e significative coreografie. I festeggiamenti sono iniziati il 10 giugno 2015 al Barclays Teatro Nazionale di Milano, nella stessa data e nello stesso teatro del debutto mondiale nel 1980. In quella serata memorabile di oltre 35 anni fa – la prima assoluta della compagnia, con Moses Pendleton in scena – il pubblico rimase sedotto dalla bellezza e l’originalità di ciò che vedeva nascere in scena, proprietà che Momix ha poi sviluppato ...

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“Giulietta e Romeo”: amor vincit omnia, sempre e comunque

“Giulietta e Romeo”: amor vincit omnia, sempre e comunque

  È rincuorante, a volte, percepire come lo scorrere del tempo non lenisca affatto l’essenza di un’opera d’arte, come ad esempio una coreografia. Pensare, dunque, che lo spettacolo Giulietta e Romeo, creato da Fabrizio Monteverde e andato in scena lo scorso 25 febbraio al Teatro Il Celebrazioni di Bologna, conversi in maniera intatta la sua verve e comunichi perfettamente il suo messaggio dal lontano 1987 è senza dubbio la conferma di come un capolavoro riesca a essere davvero eterno. Nonostante il titolo shakespeariano sia stato “rovesciato”, come a incanalare la massima attenzione sulla protagonista, il primo occhio di bue è tutto per Romeo, un giovane uomo in abiti ben più contemporanei degli sfarzosi quattro o ottocenteschi, tanto elegante nella sua scioltezza quanto penetrante nell’espressività. Le note di Sergej Prokof’ev sembrano scivolare tra le pieghe dei calzoni così come fluire oltre le dita delle mani. La scena è tutta sua, fino all’ultimo minuto dell’intero spettacolo, in cui difficilmente gli altri personaggi riusciranno a pareggiarne il lustro. Il corpo di ballo del Balletto di Roma, infatti, denota nelle coreografie d’insieme qualche sbavatura, dispersa facilmente nei gesti di frenesia, di delirio che connotano un’ambientazione calda, mediterranea, il cui climax sensoriale ascendente raggiunge il ...

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