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Tag Archives: Pina Bausch

“Pina…ma perché Napoli no!”: la nuova coreografia di Flavia Bucciero ispirata alla madre del teatro-danza europeo

Il prossimo 30 marzo, al Teatro Instabile di Napoli, debutta in prima assoluta la Compagnia Movimentoinactor Teatrodanza /Con.Cor.D.A. con una nuova coreografia di Flavia Bucciero: Pina…ma perché Napoli no!, omaggio a Pina Bausch, la “madre” del teatro danza europeo,  a tre anni dalla sua morte. Lo spettacolo è prodotto dal Consorzio Coreografi Danza d’Autore e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. La nuova coreografia nasce da un interrogativo che Flavia Bucciero si pone: come mai la Bausch che ha dedicato tanto della sua produzione agli umori di molte città internazionali, non ha mai realizzato un lavoro su Napoli, nonostante la conoscesse e la amasse tanto? Un interrogativo al quale non si vuole necessariamente dare una risposta, ma che è soprattutto una provocazione dalla quale si vuole partire per ispirarsi idealmente e affettivamente ad una delle più grandi artiste del Novecento che amava tanto Napoli e la sua gente. “Non c’è un solo coreografo che non sia stato influenzato da Pina in questi ultimi trent’anni”, dichiarò subito dopo la sua morte l’eccentrico coreografo belga Alain Platel. E non si può che prendere atto di questa affermazione. Pina Bausch è infatti un’artista che ha segnato una nuova via originale all’espressione scenica del ...

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Pina Bausch dal cinema al dvd

A distanza di tre anni dall’  improvvisa morte di Pina Bausch , esce in dvd, dal 22 Febbraio,  il film che ripercorre la sua vita, privata ed artistica. Il regista tedesco Wim Wenders, grande amico dell’artista, ha voluto personalmente occuparsi di riservarle un ruolo di prestigio anche nella storia del cinema, intitolando questo film “Pina”. Nell’arco di circa due ore viene cosi presentato un documentario sul genio della danza contemporanea: Philippine Bausch, detta appunto Pina (1940-2009), legata al regista da una forte amicizia e da un progetto che dovevano portare a termine insieme. Un progetto che, nonostante la morte dell’artista, viene riproposto in questo film dallo stesso Wim Wenders, attraverso immagini e file audio della vita privata di Pina. Vengono inoltre presentate le coreografie da inserire nell’ itinerario che il loro progetto avrebbe dovuto  seguire. Quella di Pina Bausch è una danza particolare, fuori dalla norma, perché, distanziatasi  dai canoni della danza classica e moderna si è  mescolata con il mondo del teatro e della recitazione. Una danza che si riassume nel termine tedesco Tanztheater.                                                                                                                               Antonia Nedelcu  

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La Danza Telematica: Web e Tv

CINEMA: Se ancora non lo abbiamo fatto, noi amanti della danza, dobbiamo assolutamente rimediare alla mancanza di non essere andati a vedere  Pina in 3D, il film ancora presente nella programmazione di alcuni cinema italiani. Si tratta di un tributo che il regista Wim Wanders ha fatto all’arte unica e visionaria di una delle più importanti coreografe mondiali. Innovatrice e originale, la coreografa tedesca ha diretto dal 1973 la Tanztheater Wuppertal Pina Bausch, la compagnia con la quale Pina Bausch ha fatto conoscere nel mondo la sua “nuova” danza che, includendo elementi teatrali e fortemente comunicativi, è diventata uno stereotipo nella storia della danza. Il film è un documentario che segue, attraverso la guida del regista, le tappe della carriera di Pina insieme alla sua compagnia fuori e  sulla scena. Focale è anche la città di Wuppertal, il luogo che  per 35 anni è stato la casa e il cuore di Pina Bausch.  TV – RAI UNO: Sabato 7 gennaio, alle ore 21.00, va in onda la I puntata di Ballando con le stelle, il noto talent show, condotto da Milly Carlucci, che quest’anno giunge alla sua ottava edizione.  TV – CLASSICA TV, CANALE 728 DI SKY: Sabato 7 gennaio, ...

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Wim Wenders celebra Pina Bausch con il film “Pina 3D”

Un film per celebrare, ricordare ma soprattutto per onorare la grandissima Pina Bausch: è l’obiettivo principale di Wim Wenders noto, talvolta controverso, regista che grazie alle sue opere è sempre e comunque riuscito a trasmettere i suoi messaggi speciali. Questa volta tocca alla Maestra, con la “m” maiuscola perché tutti sanno che, volente o nolente, di artiste a tutto tondo come lei non ce ne sono più. Pina 3D è un progetto cinematografico ideato, ma non terminato, dalla stessa Bausch nel 2009 ma sfortunatamente interrotto a causa della sua morte proprio nello stesso anno: presentato al Festival di Berlino di quest’anno, sarà possibile vederlo nei cinema dal prossimo autunno. Tanta, troppa attesa per un documentario che effettivamente racconta, descrive e dà voce a Pina, artista rimpianta ma al contempo ricordata come un modello da tutti i danzatori. Le sue creazioni hanno trasformato la grammatica della danza, offrendo un nuovo metodo di espressione. Philippine Bausch detta Pina è stata una coreografa tra le più importanti e note a livello mondiale internazionale: ha diretto dal 1973 il Tanztheater Wuppertal Pina Bausch, con sede a Wuppertal, in Germania. Il suo nome è legato principalmente al termine Tanztheater (teatro-danza), adottato negli anni Settanta da ...

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Elsa Piperno: “I giovani devono trovare la loro strada e perseguirla fino in fondo!”

Le note di un pianoforte, una leggera brezza e una lunga chiacchierata, in poche parole: non avrei mai voluto interrompere i momenti trascorsi con Elsa Piperno. Una pioniera, decana ma soprattutto un’attenta conoscitrice della danza contemporanea, prima proprio come ballerina e poi come coreografa ed insegnante. Una persona che non si è mai bloccata di fronte alle difficoltà, ha portato avanti il suo linguaggio e continua ancora a trasmetterlo ai giovani danzatori che, come lei, non smettono mai di imparare ed amare quello che fanno. Un vero e proprio esempio di professionista soprattutto per la vita, quella quotidiana. Perché, si sa, “non si deve mai smettere di essere avidi di conoscenza”. Lei si rende conto di essere una vera e propria pioniera della tecnica Graham in Italia? Lo so benissimo ma al contempo non è qualcosa che mi condiziona! Questo mio apparente senso di distacco da quello che faccio contraddistingue il mio carattere. Sono molto consapevole che più si sa più si deve sapere, soprattutto nei confronti dell’arte della danza, verso la quale non serbo soltanto un enorme rispetto ma anche un forte senso di profonda umiltà. Posso immaginare che, soprattutto per chi conosce la mia storia, tutto questo possa ...

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“Uomini e danza” al Nuovo Teatro Nuovo di Napoli

Il palcoscenico del Nuovo Teatro Nuovo di Napoli ospiterà dal 22 al 27 marzo la rassegna Uomini e danza, in collaborazione con il Circuito Campano della Danza diretto da Mario Crasto De Stefano. Contrariamente alla scorsa edizione in cui a farla da padrone era l’universo femminile questa volta il centro di tutto saranno gli uomini. Ad aprire la rassegna  ci saranno due spettacoli della Compagnia di Antonio Tagliarini, coreografo molto stimato anche all’estero che porterà in scena Rewind/Omaggio a Cafè  Muller di Pina Bausch la prima sera, mentre il 23 marzo, alle ore 20.30, sarà la volta di Antonio e Miguel ed alle ore 22 presso la Sala A ci sarà invece una creazione di Vincenzo Carta e Ongakuaw, Gnosis. Il 24 marzo alle 20.30, nella Sala Assoli, toccherà al Centro Korper con  Korperformance ma alle 22.00 ci si sposta nella Sala A con lo spettacolo XMODE di Gabriel Beddoes. Il 25 marzo alle 20.30 andrò in scena la Compagnia La zampa con lo spettacolo Dream on track 2 di e con Magali Milian e Romuald Luydlin e subito dopo alle ore 22 la Compagnia MK si esibirà nello spettacolo Speak Spanish con Philippe Barbut, Biagio Caravano e Michele Di ...

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V Edizione del Piccolo Festival “Danza con me”

Giunge alla sua V edizione “Danza con me”, il Piccolo Festival dell’Accademia Nazionale di Danza diretta da Margherita Parrilla. Dal 29 gennaio al 30 aprile 2011 alle ore 18.00 ogni settimana il Teatro Ruskaja dell’Accademia ospiterà il sabato della danza romano. Ben tredici gli appuntamenti di questa nuova stagione con incursioni nel mondo dei generi e delle tecniche di tutto il mondo.  L’apertura di sabato 29 gennaio è affidata a un omaggio a  Pina Bausch, direttore onorario dell’AND dal 2006. Un’occasione unica per vedere filmati inediti sulla grande artista tedesca in collaborazione con Riccione Teatro – Riccione TTV Festival. Sarà Leonetta Bentivoglio a condurre questo prezioso incontro dove il pubblico entrerà nell’universo Bausch. Parteciperà il critico Gianfranco Capitta con il quale si parlerà di due importanti aspetti: il metodo di composizione e il linguaggio di Pina. Saranno proiettati diversi estratti video degli indimenticabili Stücke e delle creazioni che hanno segnato una pietra miliare della storia della danza e del teatro come Walzer, mai visto in Italia, e Blaubart la cui ultima rappresentazione scenica italiana risale agli anni‘80 a Venezia. Da sabato 5 febbraio a sabato 19 marzo il pubblico di “Danza con me” affronterà invece un vero e proprio viaggio ...

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Vollmond: Milano rende omaggio a Pina Bausch

È difficile immaginare cosa sarebbe il teatro della danza dell’ultimo quarto di secolo senza la paradigmatica esperienza e creatività di Pina Bausch. Attrice, regista, danzatrice, coreografa: ogni definizione sarebbe limitativa rispetto a ciò che ha rappresentato questa donna tedesca dall’esile figura, amata da Fellini, ispiratrice del bellissimo Hable con ella di Almodovar. Una vita dedicata a rivoluzionare l’idea classica e moderna del balletto in nome di una concezione innovativa di “teatro totale” con cui ha emozionato il pubblico di tutto il mondo, fino all’ultima rappresentazione, quindici giorni prima della sua inaspettata morte avvenuta il 30 giugno del 2009. Da allora il Tanztheater Wuppertal Pina Bausch, nato nel 1973, continua a far conoscere l’arte della sua fondatrice e, dopo venti anni di assenza, torna a Milano in prima italiana esclusiva al Piccolo con Vollmond (2006), letteralmente ‘luna piena’: sullo sfondo di un affascinante paesaggio lunare – ideato da Peter Pabst – i danzatori si mettono a nudo per mostrare l’amore in tutte le sue forme: l’attrazione, il sesso, il rifiuto, la fuga, la battaglia tra cascate d’acqua, roccia, terra e pietre. Il linguaggio unico della Bausch dà vita a scene inebrianti davanti alle quali il pubblico non può far altro che ...

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Trittico Balanchine/Brown/Bausch all’Opéra di Parigi

Dal 10 al 29 dicembre le étoiles, i primi ballerini e il corpo di ballo dell’Opéra di Parigi, accompagnati dall’orchestra dal vivo diretta da Vello Pähn, presenteranno Apollon di George Balanchine, su musiche di Igor Stravinsky; O złozony/O composite di Trisha Brown, figurea emblematica dell’avanguardia newyorkese, su musiche di Laurie Anderson; Le Sacre du printemps di Pina Bausch, su musiche di Igor Stravinsky. Astrazione lirica ed evocatrice, la coreografia Apollon di George Balanchine instaura un dialogo diretto con la musica di Stravinsky. Creato nel 1928 per i Ballets Russes ed entrato nel repertorio dell’Opéra di Parigi nel 1947, testimonia l’impatto decisivo per George Balanchine della scoperta della musica di Igor Stravinsky, che lo indusse a creare una danza scevra da qualsiasi riferimento narrativo, immaginata unicamente come una visualizzazione della partitura musicale. O złozony/O composite, creato da Trisha Brown per l’Opéra nel 2004, è basato sui versi del poeta polacco Czeslaw Milosz, che ispirano un linguaggio in cui la complessità della danza postmoderna è coniugata col vocabolario classico. L’eleganza aerea di queste prime due opere del trittico contrastano con l’atmosfera tutta terrena e con la potenza quasi tellurica del mitico Sacre du Printemps, creato nel 1975 per il Tanztheater Wuppertal in cui, discostandosi dall’immaginario della ...

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Lutz Förster vs “Lutz Förster”. Jérôme Bel in prima nazionale al Teatro Comunale di Ferrara

“Good evening. My name is Lutz Förster. I am 57 years old” Fuma una sigaretta, parlando a una sedia. Lutz Förster dà inizio al racconto che lo proterà ancora una volta vicino al pubblico, intimamente presente nella propria dimensione di protagonista-interprete e di soggetto narrante e narrato. Il suo solo è la terza parte di una trilogia che ha portato  Jérôme Bel a esplorare l’esperienza e la danza di alcuni grandi interpreti. Vivremo il suo percorso e i ricordi che lo legano a Pina Bausch, José Limon e Robert Wilson. La pièce sarà in scena il 9 novembre in prima nazionale al Teatro Comunale di Ferrara come omaggio a Pina Bausch. Presso lo stesso teatro verrà allestita una mostra fotografica che presenterà le opere e i ritratti della coreografa, rubati dall’obiettivo del fotografo Marco Caselli Nirmal a partire dagli anni Ottanta. INFO 9 novembre, ore 21.00 Teatro Comunale di Ferrara Corso Martiri della Libertà, 5 Ferrara Tel. +39 0532 202675 www.teatrocomunaleferrara.it Maura Dessì Foto di Anna von Kooij

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