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Tag Archives: Rachid Ouramdane

Biennale Danza

Biennale Danza 2023: “Altered States”

Sono oltre 450 gli artisti coinvolti, da 30 Paesi diversi, per i tre Festival di Danza, Musica e Teatro della Biennale di Venezia 2023.  Settanta novità, tra prime assolute, europee, italiane; 41 produzioni e coproduzioni, di cui molte commissionate; 48 giorni di programmazione per i Festival di Teatro (15 giugno > 1 luglio 2023), Danza (13 > 29 luglio 2023), Musica (16 > 29 ottobre 2023), che si estendono fino a 3 mesi di attività con le residenze dei giovani artisti di Biennale College. La chimica della danza. Altered States, titolo del 17. Festival Internazionale di Danza Contemporanea (13 > 29 luglio 2023), è il terzo capitolo con cui il direttore Wayne McGregor continua a sondare questa disciplina mobile, in dialogo con le tecno-culture e il pensiero scientifico più avanzato, ma anche in relazione percettiva con lo spettatore. L’edizione 2023 prosegue il programma pluriennale di commissioni di nuova danza destinate a giovani artisti e compagnie italiane e straniere, di mentoring e formazione, ospitalità, produzioni e coproduzioni internazionali, componendo un panorama di tutte novità che contribuiscono alla crescita di un pensiero della danza. Gli artisti e i lavori selezionati per la Biennale Danza 2023 – spiega il coreografo britannico – sono ...

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Angelin Preljocaj et Rachid Ouramdane: “Over Dance” la danza senza età (dai 65 ai 79 anni)

Il corpo che si trasforma con gli anni è un tema centrale nella nostra società, e nella sensibilità di ciascuno di noi. L’invecchiamento non è un problema per l’attore, lo scrittore o per l’artista visivo: Per chi danza, invece? Qual è la vera età del corpo? In una nuova creazione per la Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto i due rinomati coreografi Angelin Preljocaj e Rachid Ouramdane affrontano il tema della trasformazione del corpo con una serata con interpreti senior (dai 65 ai 79 anni) che debutta il 15 febbraio 2023 a Parigi. I due coreografi affermati Angelin Preljocaj e Rachid Ouramdane, ciascuno con una cifra precisa, affrontano in una creazione per il Centro Coreografico Nazionale di Reggio Emilia alcuni temi di straordinario interesse, e non solo artistico. Le trasformazioni del corpo con l’età, i concetti stessi di bellezza e virtuosismo, l’autorappresentazione da parte di ciascuno di noi della propria età. L’invecchiamento non è un problema per l’attore, lo scrittore o per l’artista visivo: al contrario, spesso vediamo arricchirsi le tavolozze espressive. Ma nella danza, che è linguaggio artistico e universale, saremo forse ancorati (e limitati) dalla stessa concezione di performatività dello sport? Interpreti (danzatori e non danzatori) “senior”: ecco il cuore artistico di un ampio progetto che affronta un tema partendo dal punto ...

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Torinodanza-Festival

Torinodanza Festival 2022: Christian Rizzo presenta in prima nazionale “En son lieu”

Mercoledì 5 ottobre 2022 debutta in prima nazionale al Teatro Astra di Torino lo spettacolo En son lieu, del coreografo francese Christian Rizzo, per la prima volta a Torino nell’ambito della programmazione di Torinodanza Festival 2022. In questo assolo, affidato al danzatore e breakdancer Nicolas Fayol, Christian Rizzo, direttore dell’ICI – Centre Chorégraphique National de Montpellier – Occitanie, crea uno spazio evocativo in cui il tempo è rallentato e sospeso in un luogo astratto. En son lieu va oltre la sola questione del “luogo”. Scorre oltre la porzione circoscritta nello spazio per tornare alle proprietà della materia, restituendo così la piena potenza compositiva. Eseguito per la prima volta all’aperto, su un terreno irregolare, con il rumore di fondo, il respiro e il movimento della natura, l’assolo del danzatore Nicolas Fayol, che proviene dall’esperienza della break-dance, fa emergere la qualità di un gesto in immediata relazione con il paesaggio circostante. Contrariamente all’ambiente urbano, che contestualizza la danza hip-hop, questo tipo di immersione in un ambiente vivo rivela una forma di primato poetico, anteriore a qualsiasi utilità, esterno a qualsiasi virtuosismo. Tornati nella scatola nera del teatro, la corrispondenza tra interno ed esterno, esperienza e memoria, chiarisce i termini di un dialogo ...

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Al via con “Möbius” una nuova edizione di Romaeuropa Festival

Diciannove performer in scena per intessere acrobazie aeree nel segno della leggerezza, della festa, dell’equilibrio e dell’armonia tra corpi in contatto per un omaggio alla meraviglia della natura: così Möbius, l’opening della trentaseiesima edizione del Romaeuropa Festival firmato dalla Compagnie XY e dallo sguardo coreografico di Rachid Ouramdane che dal 14 al 16 settembre nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica, darà il via a più di due mesi di spettacoli (dal 14 settembre al 21 novembre) tra musica, danza, teatro, nuovo circo, arti digitali e creazione per l’infanzia. Tra le formazioni più acclamate in Francia e nel mondo, Compagnie XY, ha costruito lo spettacolo a partire dall’osservazione dei movimenti degli storni, dei banchi di pesci, dal mutare della natura. Con la complicità del coreografo Rachid Ouramdane, oggi alla guida del Théâtre National de Chaillot, ha quindi dato vita una coreografia vorticosa, fatta di bagliori improvvisi e voli spericolati, di nubi e torri di corpi e del loro vertiginoso disfarsi. Metafora dichiarata delle figure acrobatiche messe in scena è il così detto “Nastro di Möbius”, la cui superficie può essere percorsa all’infinito su entrambe le facce. Allo stesso modo Möbius è uno spettacolo in “perpetua invenzione”, un’ora di immagini visionarie durante ...

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Bolzano Danza 2016: un festival tra identità culturale e performance inaspettate

Giunto alla trentaduesima edizione, Bolzano Danza porta ogni anno a luglio – quest’anno dal 14 al 30 – la grande danza internazionale nella città di Bolzano, legando i titoli scelti a un fil rouge tematico che quest’anno è quello dell’identità, indagata attraverso il fenomeno della migrazione, tema oggi più che mai attuale: “Da secoli – spiega il direttore artistico del Festival Emanuele Masi – artisti, intellettuali e scienziati, ma anche persone comuni…superano lingue e confini creando e rinnovando una koiné culturale le cui radici sono talmente intricate da renderla irreplicabile. L’edizione 2016, che ho voluto intitolare Beautiful Stranger, è un’esplorazione di autori e interpreti cosmopoliti che interpretano e rappresentano l’idea dell’incontro tra culture e del confronto con l’alterità che caratterizza il dibattito contemporaneo, nel mondo e nel nostro territorio”. Aprirà il sipario del Teatro Comunale il 18 luglio la danza cristallina dall’icona afroamericana Alonzo King con il suo Lines Ballet di San Francisco in Biophony/Writing Ground, seguito il 20 luglio da made in Bangladesh, prima nazionale che vede dodici interpreti di Kathak interpretare una coreografia della tedesca Helena Waldmann sull’emancipazione dell’industria tessile nel paese asiatico. Ancora danza indiana tradizionale nei percorsi artistici del britannico Aakash Odedra, la cui vita d’artista ...

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A Montpellier il Festival della Danse celebra la coreografia contemporanea

Il festival della danza di Montpellier compie 35 anni, e festeggia dal 24 giugno al 9 luglio con una serie di appuntamenti legati a grandi nomi della coreografia contemporanea, con creazioni ad hoc affiancate a un diretto coinvolgimento del pubblico sia nelle “Grandi Lezioni di danza” aperte a tutti e tenute dai coreografi o loro stretti collaboratori nelle piazze della città, sia nelle proiezioni itineranti nelle mediateche limitrofe. Il 24 e 25 giugno un’apertura che festeggia ben tre ricorrenze: i 35 anni del festival, i 20 anni di un sodalizio coreografico, la première di una creazione ad hoc dopo una nomina a direttore artistico: va in scena infatti Ballet National de Marseille, con Extremalism – le corps en révolte, creazione di Emio Greco e Peter Scholten, che mettono il corpo al centro di una ricerca che arriva a indagare anche i tempi di crisi e gli spazi ostili, con un linguaggio istintivo e virtuosisico. Il 25 e 26, in scena Bouchra Ouizguen, danzautrice molto legata al Festival che presenta la sua creazione Ottof, e in tarda serata in scena anche l’americano Trajal Harrell, che in Le fantome de Montpellier rencontre le Samourai (Il fantasma di Montpellier incontra il Samurai) immagina ...

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Bolzano, la danza, le étoiles: il programma della nuova edizione di Bolzano Danza

Si annuncia un’estate di grande danza a Bolzano, per l’edizione 2015 di Bolzano Danza, festival che riunisce sia grandi nomi nazionali e internazionali, sia coreografi emergenti con il circuito Anticorpi Explo.  A inaugurare la rassegna il 13 luglio alle 21.00 al Teatro Comunale di Bolzano, proprio una compagnia che unisce talento italiano e internazionale: il Ballet de l’Opéra Nationale du Rhin, diretto dal ballerino e coreografo Ivan Cavallari, originario proprio di Bolzano, già Primo ballerino allo Stuttgarter Ballett. La serata, che porta il titolo di Silk, è un omaggio a lui, che presenta la sua recente coreografia Ombra leggera, un passo a due ispirato all’aria dell’opera Dinorah di Giacomo Meyerbeer interpretata da Maria Callas. Lo affiancano la canadese Aszure Barton che firma Untouched, un’esplosione di ritmo e contrattempi, il tedesco Stephan Thoss, autore di un Boléro-girotondo per sei “signore” e Benjamin Millepied con Without, un gioco di coppie e solitudini su musica dell’amato Chopin. Un’altra grande ospite proprio la sera successiva, ma al Teatro Studio di Bolzano, Carolyn Carlson presenta il trittico Short Stories, che comprende il poetico passo a due All that falls, in prima nazionale, che apre la serata. Segue il mitico assolo del 1973 Density 21.5, ricostruito per la danzatrice Isida Micani; chiude la serata Mandala, brano ipnotico ...

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Sfumato, la creazione di Rachid Ouramdane in scena al Teatro Eliseo

  Rachid Ouramdane presenta in prima nazionale sul palcoscenico del Teatro Eliseo, in occasione del RomaEuropa Festival, il suo spettacolo intitolato Sfumato. Creato originariamente nel 2012 insieme a Sonia Chiambretto (autrice dei testi) con le musiche di Jean-Baptiste Julien, la regia di Laurent Lechenault, la scenografia a cura di Sylvain Giraudeau, il disegno luci di Stéphane Graillot ed i costumi realizzati da La Bourette, Sfumato affronta la tematica dei cambiamenti climatici e degli effetti causati, unendo tecnologia con coreografia, musica e scenografia.  Lo spettacolo sviluppa un polittico di differenti quadri collegati fra loro attraverso la ricerca cromatica, passando dai monocromi della scenografia alla colonna sonora. Gli uragani, gli tsunami, l’innalzamento delle acque che inghiottono interi villaggi diventano fonti di energia e ispirazione che spronano i danzatori ad avventurarsi in esperienze eccezionali, senza cedere alle facili emozioni.  Lo stile sviluppato dal coreografo francese Rachid Ouramdane, talvolta definito “docu-fiction” o “poetica della testimonianza” (in quanto adopera il lavoro coreografico al fine di creare opere di testimonianza), è stato da lui utilizzato per affrontare temi come la tortura o la storia di giovani atleti immigrati. L’attrazione principale del coreografo verso i temi politici e sociali si concentra soprattutto nel loro potenziale di esperienza estetica: i suoi lavori sono il risultato di intense e lunghe ricerche sul campo, grazie anche alla collaborazione di documentaristi per le riprese video, ...

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