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Tag Archives: Rudolf Nureyev

GD WEB TV: Romeo & Juliet

L’English National Ballet porta in scena la più importante e struggente storia d’amore della danza, Romeo & Juliet, con la coreografia di Rudolf Nureyev.   www.giornaledelladanza.com Foto di Bill Cooper

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Presentata la nuova stagione del Teatro alla Scala, sei titoli tra classici e novità

Sono sei i titoli di danza previsti per la prossima stagione del Teatro alla Scala: una nuova creazione, due nuovi allestimenti e tre classici del repertorio, che si ripropongono dopo la lunga stagione Expo. Iniziamo proprio dai tre classici: lo Schiaccianoci di Nacho Duato, che ritorna per dodici recite tra febbraio e marzo (nelle prime recite Maria Eichwald e Roberto Bolle, già protagonisti della prima) e si declinerà anche come titolo dedicato alla programmazione per i bambini; poi il gioioso Don Chisciotte di Rudolf Nureyev, replicato per nove recite tra marzo e aprile e ambientato nella Spagna dei gitani, dei matador, dei famosi mulini a vento, un colorato universo a contrasto con il candore delle Driadi (in scena in apertura l’étoile Svetlana Zakharova con Leonid Sarafanov). Torna anche l’immancabile Giselle, nella versione di Coralli-Perrot ripresa da Yvette Chauviré, che vedrà protagonisti il corpo di ballo e, in apertura, la coppia Svetlana Zakharova e Roberto Bolle, in scena nell’ottobre 2016. A inaugurare la nuova Stagione dal 19 dicembre 2015 (con l’anteprima giovani il 17 dicembre) sarà Cinderella, nuova produzione basata su Prokof’ev, prevista in dodici recite tra dicembre e gennaio più la recita di Capodanno. L’ultima presenza di questo titolo nel ...

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Passione ed emozione nel Gala in memoria di un artista che ha segnato un’epoca: Rudolf Nureyev

Il 13 marzo 2015, il Teatro Verdi di Firenze ospiterà uno straordinario omaggio a uno tra i più grandi danzatori del XX secolo, il cui talento rimane a tutt’oggi ineguagliato, Rudolf Nureyev. Nureyev ha segnato un’epoca nella storia della danza del ‘900, unendo alla passione per la danza, da lui considerata mezzo essenziale di comunicazione, la continua ricerca della perfezione tecnica e stilistica, che lo spinse ad affrontare ogni sfida artistica e a trasmettere ai suoi allievi la stessa curiosità per il nuovo. Con la sua genialità inquieta, l’incredibile carisma ed un’eccezionale presenza scenica, il danzatore e coreografo dette vita ad una danza nuova, in perfetto equilibrio tra modernità e tradizione, rifiutando etichette di ruolo e abbattendo così il confine tra balletto classico e danza moderna. Il Galà dedicato a Nureyev, fortemente voluto da Luigi Pignotti, per molti anni suo manager e attualmente Presidente dell’Associazione Rudolf Nureyev, si propone di diffondere il patrimonio artistico del danzatore russo e di commemorare un mito della danza. Lo spettacolo si aprirà con un filmato di alcune memorabili interpretazioni del Maestro e proseguirà con preziosi frammenti dei tanti balletti del repertorio classico che Nureyev ripropose con il suo personalissimo stile, come per Il Corsaro, ...

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Attualità – Prossimo addio alle scene per Sylvie Guillem

Gallery la notizia attraverso le immagini L’étoile Sylvie Guillem ha annunciato recentemente in una intervista di voler lasciare le scene alla fine del 2015, all’età di 50 anni. E’ una ballerina straordinaria, vera diva dei nostri giorni, che ha segnato un profondo cambiamento nel mondo della danza. Nominata da Rudolf Nureyev étoile dell’Opera di Parigi a soli 19 anni.  Ha ballato tutti i ruoli del repertorio classico, memorabile la Cenerentola di Nureyev, ma si è anche rivelata una straordinaria danzatrice contemporanea (si pensi alle sue interpretazioni di alcune coreografia di Béjart o Forsythe). Sylvie Guillem ha inoltre  dichiarato che l’ultima sua esibizione si terrà in Giappone, dove è molto amata,  con il Tokyo Ballet compagnia con la quale lei lavora di consueto,  per diversi titoli in repertorio di Maurice Béjart. Sara Zuccari Direttore www.giornaledelladanza.com

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Sabrina Brazzo: “Nella danza non si deve mai smettere di sperimentare!”

Un’étoile internazionale, uno dei simboli dell’eccellenza italiana all’estero, una grande innovatrice che, però, è sempre in grado di tenere fisse le punte nel repertorio classico: tutti questi aspetti creano Sabrina Brazzo, talento della danza nostrana in grado di farsi valere oltralpe e oltreoceano nonché desiderosa di andare ben oltre gli standard classici. Un’innovatrice che, però, ha molti anni di duro lavoro alle spalle: una giovane donna che non si ferma a quello che ha imparato ma va avanti, proprio per conoscere quello che non sa. Sabrina Brazzo si racconta al Giornale della Danza: dagli studi in accademia, i primi lavori all’estero, il marito danzatore e le attività che insieme conducono proprio per innovare e rinnovare il mondo della danza. Perché, si sa, chi non cambia è perduto. Un percorso iniziato in uno dei teatri più importanti d’Italia e ente lirico riconosciuti nel mondo: la Scuola del Teatro alla Scala, a Milano. Cosa ricorda dei primi anni, del diploma e poi, delle prime esperienze lavorative? Sì, ho iniziato studiando proprio in questa Mecca della danza, in accademia: ero molto piccola, avevo dieci anni e, data proprio la giovane età e il fatto che abitavo con la mia famiglia nella provincia di ...

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Kristian Cellini: “Il coreografo è uno dei lavori più belli al mondo”

Danzatore, coreografo, maestro, creatore: Kristian Cellini è tutto questo, ma molto altro. La sua mente creativa non si ferma mai e i suoi progetti di collaborazione proseguono senza sosta. Una mente e un corpo in fermento. Nato a Chieti il 28 Agosto 1971, all’età di 13 anni ha iniziato gli studi presso il “Centro Studi Danza” diretto dal Mestro e coreografo Renato Greco. Nel 1989 si è diplomato con il massimo dei voti in danza classica, moderna e jazz ottenendo due Borse di Studio da una giuria internazionale formata da Victor Lietinov (Russia) Maria Tersa del Medico (Italia) Matt Mattox (Usa) Renato Greco (Italia) Margherita Trajanova (Russia) e Tuccio Rigano (Italia). Ha proseguito, poi, gli studi presso svariate scuole e contemporaneamente ha iniziato il suo percorso lavorativo che, da quel momento, è stato costellato di successi e soddisfazioni. E pensare che è nato tutto per scherzo. Quando è iniziato il tuo percorso di danzatore?  Ogni volta che ci ripenso, mi viene da ridere perché è successo tutto all’improvviso e per scherzo. Ebbene sì. Avevo circa 12 anni e seguivo un corso di arti marziali in una piccola località del chietino. Un giorno scommisi con mia sorella che sarei stato in grado ...

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Un libro per l’estate… “Rudolf Nureyev. Biografia di un ribelle” per ricordare l’ultimo zar della danza

“Aveva il carisma e la semplicità di un uomo della terra, e l’arroganza inaccessibile degli dei.” Michail Barysnikov   È questa la citazione che si legge, accanto a quella di Paul Valéry, sulla prima pagina del volume “Rudolf Nureyev, biografia di un ribelle”, pubblicato dalla casa editrice torinese Lindau nel novembre del 2013 e firmato da Bertrand Meyer-Stabley. Il giornalista e scrittore francese, tra le numerose biografie dedicate a grandi personalità come James Dean, Juan Carlos, Elton John e Audrey Hepburn, ne dedica una anche a colui che fu l’ultimo zar della danza, come lo definisce lui stesso con le ultime parole della sua corposa ed appassionante biografia. Suddivisa in 17 capitoli, questa biografia ha l’aspetto di un vero e proprio romanzo che ripercorre la vita eccezionale di un mito intramontabile della danza. Fin dalla nascita, avvenuta nel 1938 su un vagone della Transiberiana, quando la madre Farida Nureeva incinta di otto mesi e mezzo sale sul quel treno diretto a Vladivostok, l’intera vicenda esistenziale di Rudolf Nureyev è stata a tutti gli effetti un romanzo ed uno dei più belli ed emozionanti che si possa leggere. Rudolf Nureyev un giorno ha detto: “Mi piace parlare della mia nascita… Ci ...

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“Rudolf Nureyev. Biografia di un ribelle” per ricordare l’ultimo zar della danza

“Aveva il carisma e la semplicità di un uomo della terra, e l’arroganza inaccessibile degli dei.” Michail Baryshnikov È questa la citazione che si legge, accanto a quella di Paul Valéry, sulla prima pagina del volume “Rudolf Nureyev, biografia di un ribelle”, pubblicato dalla casa editrice torinese Lindau nel novembre del 2013 e firmato da Bertrand Meyer-Stabley. Il giornalista e scrittore francese, tra le numerose biografie dedicate a grandi personalità come James Dean, Juan Carlos, Elton John e Audrey Hepburn, ne dedica una anche a colui che fu l’ultimo zar della danza, come lo definisce lui stesso con le ultime parole della sua corposa ed appassionante biografia. Suddivisa in 17 capitoli, questa biografia ha l’aspetto di un vero e proprio romanzo che ripercorre la vita eccezionale di un mito intramontabile della danza. Fin dalla nascita, avvenuta nel 1938 su un vagone della Transiberiana, quando la madre Farida Nureeva incinta di otto mesi e mezzo sale sul quel treno diretto a Vladivostok, l’intera vicenda esistenziale di Nureyev è stata a tutti gli effetti un romanzo ed uno dei più belli ed emozionanti che si possa leggere. Rudolf Nureyev un giorno ha detto: “Mi piace parlare della mia nascita… Ci ripenso sempre ...

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La Danza Telematica: Cinema

Torna sui grandi schermi delle sale cinematografiche italiane l’eccelsa e “bella” danza del Teatro moscovita con un appuntamento davvero imperdibile per gli appassionati tersicorei e non solo. Domenica 30 marzo, alle ore 17.00, infatti, ancora una volta grazie all’importante iniziativa promossa da Nexo Digital, verrà trasmesso in diretta dal Teatro Bolshoi di Mosca Marco Spada ovvero La Figlia del Bandito. Dicevo un appuntamento imperdibile perché aggiunto di recente, ovvero nel novembre del 2013, al repertorio del Bolshoi, questo balletto, portato sulle scene raramente, vede ora la sua rinascita sul palco del teatro. Ricreato specificamente dal Bolshoi, dal coreografo francese Pierre Lacotte, Marco Spada o La Figlia del Bandito è un balletto grandioso sia a livello tecnico che drammaturgico: coreografia complessa, cinque protagonisti, numerosi cambi di scena, la partecipazione di tutto il corpo di ballo e la presenza degli animali sul palco. Il bandito Marco Spada saccheggia la regione proprio sotto il naso del Governatore e nasconde sapientemente la sua identità. Sua figlia Angela, completamente inconsapevole della doppia vita del padre e delle sue attività clandestine, è intanto preoccupata della sua difficile situazione sentimentale: innamorata del Principe Federici è infatti distrutta quando scopre che non potrà sposarlo perché lui è già ...

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