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Teatro Argentina, Capodanno con “Alles Walzer” la nuova coreografia di Renato Zanella

Il palcoscenico del Teatro Argentina il 31 e 1 dicembre 2023, accoglie in occasione del Capodanno Alles Walzer, la nuova coreografia di Renato Zanella su musiche di Johann Strauss, Josef Strauss e Gustav Mahler, per dodici danzatori della Compagnia Daniele Cipriani e con Ana Klašnja e Kenta Yamamoto primi ballerini del Teatro dell’Opera di Lubiana. Uno spettacolo brioso, brillante, pieno di danza e di trovate, chiuso da un tocco di lirismo sullo splendido Adagietto dalla Quinta Sinfonia di Gustav Mahler. La musica, ad opera degli Strauss padre e figli, esalta velocità, virtuosismi e musicalità nei danzatori della compagnia. Una creazione contemporanea che ci ricorda tradizione e l’immortalità del tempo. Renato Zanella, coreografo e regista teatrale dal successo internazionale, è stato per dieci anni direttore del balletto dell’Opera di Stato di Vienna e  coreografo delle più belle edizioni del Concerto di Capodanno di Vienna in mondo visione. L’avventura di Zanella a Vienna inizia nel 1993 e la sua prima creazione fu con una coreografia per il concerto di Capodanno dell’1.1.1994 per la Filarmonica di Vienna. Da allora sono succedute dieci edizioni per un totale di quindici coreografie, viste in mondovisione da centinaia di milioni di persone. Il ricordo più prestigioso è sicuramente quella edizione esclusivamente disegnata da ...

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“Pina Bausch a Roma”: un documentario di Graziano Graziani

  Lunedì 10 aprile, al Teatro Argentina di Roma, sarà proiettato in anteprima Pina Bausch a Roma, un film di Graziano Graziani, da un’idea di Simone Bruscia e Andrés Neumann, prodotto da Riccione Teatro in collaborazione con l’Archivio Teatrale Andrés Neumann/il Funaro Centro Culturale di Pistoia. Il periodo romano dell’indimenticabile coreografa tedesca rivive nei racconti inediti di compagni di viaggio come Matteo Garrone, Mario Martone, Vladimir Luxuria, Leonetta Bentivoglio, Cristiana Morganti e Andrés Neumann. Scomparsa nel 2009 a 68 anni, Pina Bausch – mito della danza e del teatro di fine Novecento, meravigliosa visionaria capace di stregare registi come Federico Fellini, Pedro Almodóvar e Wim Wenders – “ha terremotato con una determinazione senza confronti il panorama delle arti contemporanee” (Leonetta Bentivoglio).  Della serie di quindici spettacoli che la grande coreografa ha realizzato ispirandosi ad altrettante città del mondo, Roma è l’unica che vanta ben due titoli dedicati: Viktor (1986), e O Dido (2000), entrambi coprodotti con il Teatro di Roma. Il documentario Pina Bausch a Roma ripercorre le due residenze romane dell’artista tedesca, riportando alla luce, attraverso un intreccio di testimonianze inedite, la Roma insospettabile di Pina Bausch, una città autentica e assolutamente anticonvenzionale: una Roma quotidiana, scandita da pranzi in trattoria, incursioni ...

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Romaeuropa 2016: una (imperdibile) anteprima

Anche se avesse annunciato solo l’anteprima, Romaeuropa sarebbe già un festival da non perdere: in programma dal 21 settembre al 3 dicembre, in vari luoghi della capitale, porta non solo teatro, musica e arti visive, ma anche la bella danza contemporanea italiana e internazionale. E parte subito con un grande nome per l’anteprima: in scena dal 14 al 18 settembre, Dido&Aeneas di Sasha Waltz (&guests), al Teatro dell’Opera di Roma. Nell’Opera – in un prologo e tre atti – basata sul libretto di Nahum Tate (tratto dal Libro IV dell’Eneide di Virgilio) e su musica di Henry Purcell, si narra l’amore maledetto fra Didone, regina di Cartagine, ed Enea, guerriero valoroso scampato alla distruzione di Troia, una storia che diventa ancora più intensa con la coreografia e la regia di un’artista innovatrice come Sasha Waltz. La passione della regina cartaginese per il bel naufrago sbarcato sulla sua terra si esprime nello spettacolo della Waltz con un raffinato abbandono alla danza che finisce per coinvolgere tutti gli interpreti, fondendo movimento e canto. La personalità di Enea -diversamente da quella dell’amata- si compone di un forte rapporto con la divinità (e più ancora, forse, con il fato): il principe troiano infatti riprende ...

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Quartetto imperdibile al Teatro Argentina di Roma: in scena Ek, Laguna, Linke, Mercy

Due serate da non perdere quelle del 24 e 25 giugno al Teatro Argentina di Roma, dove andrà in scena il Quartet Gala, che vedrà esibirsi quattro grandissimi nomi della danza: Mats Ek con Ana Laguna, Susanne Linke e Dominique Mercy. Quattro nomi over 60, ma che hanno dato vita a coreografie senza tempo, alcune delle quali in programma proprio per le due serate. Di Mats Ek, ad esempio, saranno portati in scena dallo stesso coreografo insieme alla sua musa ispiratrice, la ballerina Ana Laguna, i due brani Potato e Memory. Il primo è un dialogo a due, tra ironia e affetto, l’altro l’osservazione della vita quotidiana di una coppia, che ci ricorda che il repertorio dell’attuale danza non deve essere per forza così atletica da richiedere solo giovani ballerini, ma che può essere di altissimo livello tecnico e interpretativo a ogni età. Una sorta di autobiografia artistica e quotidiana dei due interpreti, l’una splendida ballerina, l’altro coreografo in rarissime occasioni anche interprete. Tra gli interpreti della serata anche Susanne Linke, una delle protagoniste del tanztheater tedesco, che porta in scena l’assolo A lost solo, with greeting to dore tratto dalla sua Sacre di Stravinskji. Quella dell’Eletta è una danza ...

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Naufrago fra l’io e l’altro: MK approda al Teatro Argentina

Prima nazionale per Robinson, il nuovo spettacolo della compagnia MK che dal 7 al 9 febbraio sarà in scena al Teatro Argentina di Roma. Michele Di Stefano torna in teatro con una nuova esperienza coreografica, frutto della sua ricerca innovativa che combina sperimentazione sonora e movimento corporeo. Ispirandosi al romanzo di Daniel Defoe, Di Stefano tenta di indagare le dinamiche collettive alla base della nostra società, sgretolatesi in seguito al naufragio, letterale e psicologico, del protagonista. Mentre il Robinson di Defoe sopravvive cercando un modo per ricreare, in un luogo estraneo, la civiltà a lui conosciuta, qui il protagonista entra in una zona di metamorfosi di fronte alla possibilità dell’innocenza originaria e allo sgretolamento dei propri limiti, causato dalla mancanza di quel termine di paragone che fonda e giustifica ogni individuo: l’altro. L’incontro con l’altro all’infuori da sé stacca il protagonista dalla zona d’ombra e perduta in cui si era rifugiato e lo costringe a reinventare se stesso. Lo spazio coreografico si forma allo stesso modo: la danza si definisce nel momento in cui permette ad un’altra danza di esistere nei pressi, diventa un linguaggio adottato per l’incontro, forma e mantiene vivo il momento stesso dell’incontro, punto d’origine di un ...

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Al Teatro Argentina arriva “Swan Lake”, il Lago dei Cigni di Dada Masilo

Tradizione e innovazione, il classico si adatta al moderno: tutto questo si assapora nella nuova creazione di Dada Masilo, che porta sul palco del Teatro Argentina Swan Lake, grande classico di Tchaikovsky. Nel pieno rispetto del balletto originale lo rende, però, “sudafricano”, gli dona nuova vita e nuova energia, incrociando i temi del rapporto tra i sessi, dell’omofobia e di un continente devastato dall’AIDS. La coreografia unisce virtuosamente la danza sulle punte e la danza contemporanea a marcate influenze africane con un’energia esplosiva e uno spiccato umorismo. In poche parole: uno sbalorditivo mélange stilistico. Enfant prodige della danza sudafricana, ballerina di qualità eccezionali, coreografa che non si fa scrupolo a confrontarsi e appropriarsi con passione dei classici, Dada Masilo –che il pubblico ha potuto apprezzare tra i protagonisti di “Refuse the Hour” di William Kentridge nella passata edizione di Romaeuropa –, si caratterizza per una fusione di stili, in cui i linguaggi contemporanei vanno a braccetto con il balletto classico e la danza popolare africana, in particolare quella del suo paese, il Sudafrica. Ma è soprattutto la virtuosistica fluidità e naturalezza con cui si fondono stili così diversi e lontani a connotare la sua cifra, che si ritrova a pieno ...

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Al di là del tempo, con William Kentridge

Si può pensare di materializzare sul palcoscenico il tempo, senza l’utilizzo di un orologio? A questa domanda c’è la risposta affermativa di William Kentridge che la scorsa settimana ha messo in scena al Teatro Argentina di Roma Refuse The Hour. Il suo spettacolo è un’unione omogenea di molteplici linguaggi: danza, musica, teatro, video arte, cinema, animazione e stravaganti macchinari. La musica è una componente fondamentale del suo spettacolo, che ha infatti inizio con una batteria che, sospesa in aria, inizia a suonare da sola, grazie ad un particolare meccanismo. La scena è cosparsa di strumenti formati, un po’ sulla scia dadaista, da oggetti comuni, come ruote, corde e megafoni, che via via prendono vita, da soli o per mano dei performers. Sulla destra del palco ci sono anche dei musicisti che, indossano stravaganti grembiuli da cuochi e suonano gli strumenti più vari: pianoforte, fisarmonica, musica digitale, tromba. Il tutto è correlato con la partitura originale per tre voci femminili, creata da Philip Miller. Kentridge, protagonista per la prima volta, come attore di un suo lavoro, insieme alla danzatrice e coreografa Dada Masilo, conduce personalmente questo viaggio nel tempo, partendo da un episodio della sua infanzia, fino ad arrivare sul precipizio di un buco nero. ...

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Akram Khan inaugura Romaeuropa 2012

  Il coreografo e danzatore Akram Khan inaugurerà mercoledì 26 settembre alle ore 21 :00  presso il Teatro Argentina l’edizione 2012 di Romaeuropa con lo spettacolo Desh. L’opera, di cui il titolo tradotto in italiano significa “patria”, è un lavoro coreografico contemporaneo di ricerca, un viaggio tra l’Inghilterra e il Bangladesh (il paese di origine dei genitori) raccontando il percorso di un uomo che ambisce a raggiungere il proprio equilibrio in un mondo così instabile, affrontando le barriere culturali, confrontandosi con l’impotenza e la fragilità umana messa di fronte alle forze della natura e vedere la capacità dell’uomo di trasformarsi, per sopravvivere. Per la realizzazione di quest’opera sostenuta dall’ Arts Council England, ideata da Akram Khan e Karthika Nair  e prodotta da  Farroq Chaudry, l’artista ha collaborato con il visual designer Tim Yip, (che ha firmato le scene di La tigre e Il dragone), con Jocelyn Pook, che dà il suo contributo per le colonne sonore, con Karthika Nair, alla quale si deve invece la collaborazione per i dialoghi, con Ruth Little, alla quale dobbiamo la drammaturgia dell’opera e con Michael Hulls, al quale si deve la realizzazione delle luci. Akram Khan, il coreografo-danzatore tra i più celebrati della sua generazione, crea ...

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“Can we talk about this?”: DV8 a Roma in prima nazionale

Non solo danza ma anche tanti, tantissimi messaggi. Tra “esportazione della democrazia”, multiculturalismo e politicamente corretto, oggi esiste veramente la libertà di dire ciò che si vuole? Personalità eclatante e al tempo stesso lontana dallo star system, Lloyd Newson pone a tutti questa domanda in Can we talk about this?, ultimo lavoro da lui creato con il suo collettivo DV8 e che arriverà a Roma in prima nazionale il 12 Ottobre. Dai roghi in piazza del libro “I versi satanici” di Salman Rushdie, all’omicidio di Theo Van Gogh, regista olandese, fino ai fumetti su Maometto pubblicati in Danimarca che crearono violenti disordini in tutto il mondo: Newson parte proprio da qui per elaborare il suo nuovo spettacolo. La pièce affronta tematiche importantissime e assai scottanti come le politiche multiculturali, la censura sugli artisti, la libertà di stampa e di espressione. Esponente di punta del physical theatre, Lloyd Newson è nato a Melbourne nel 1957. Ha danzato per un breve periodo nel New Zealand Ballet per poi trasferirsi a Londra e frequentare la School of Contemporary Dance. Dopo i fiammeggianti esordi nei primi anni ’80 per lo Extemporary Dance Theatre, nel 1986 partecipa attivamente alla formazione di DV8 di cui, tra ...

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Gran Galà di Danza Città di Roma al Teatro Argentina

Il prossimo 29 maggio, alle ore 21:00, al Teatro Argentina di Roma, il Gruppo Guardiano presenterà il Gran Galà di Danza Città di Roma, spettacolo di balletto in due parti, patrocinato dal Comune di Roma, dalla Provincia di Roma e dalla Regione Lazio, la cui direzione artistica è affidata ad Antonio Desiderio, regia di Marcello Sindici. Una serata tutta dedicata ai grandi pas de deux che celebrano la bellezza del balletto classico, attraverso capolavori che non hanno epoca, come gioielli incastonati negli spettacoli più famosi del grande repertorio: coreografie di Petit, Petipa, Vaganova, Vainonen, Mollatoli, musiche di Čajkovskij, Piazzolla, Asafiev, Adam, Pugni, Minkus, Saint-Saens. Alcuni pas de deux saranno estratti dai balletti più famosi e conosciuti, come il Corsaro, Don Chisciotte, Fiamme di Parigi, nella loro versione originale. Il cast sarà formato dai seguenti ballerini: Anna Osadcenko e Marijin Rademaker (Stuttgart Ballet), Ilenia Montagnoli e Tommaso Renda (Arena di Verona), Natalia Pelayo e Alejandro Parente (Teatro Colon Buenos Aires), Adeline Pastor e Vittorio Galloro (Aaton Ballet Teatro Essen/Balletto classico R.Emilia); Bojana Nenadovic e Vito Mazzeo (Liubljana Ballet GartnerPlatz /San Francisco Ballet); Maria Lucia Segalin e Breno Bittencourt (Aaton Ballet Teatro di Essen); Eleonora Abbagnato e Benjamin Pech (Opéra di Parigi). ...

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