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NDT2 con un tris di prime nazionali al Teatro Valli

Serata di grandissima danza internazionale al Teatro Valli, dove va in scena il 22 febbraio alle 20.30 la compagnia NDT2 con tre prime italiane e un titolo da vedere e rivedere. NDT2 è una delle Compagnie più accattivanti della scena internazionale, per la qualità superlativa dei suoi giovani interpreti, e propone per la serata al Valli un programma eclettico: accanto a Some Other Time, straordinario esercizio nell’emozionale linguaggio danzato di Lightfoot/Léon, Solo di van Manen, ritratto di un uomo alla ricerca del suo posto nel mondo, Feelings del duo Eyal/ Behar, in cui la fisicità assume forme ipnotiche e rituali, e infine Out of Breath di Johan Inger, recente vincitore come miglior coreografo del Prix Benois de la Danse. Some Other Time (prima italiana) ha debuttato nello spettacolo dedicato al venticinquesimo anniversario di collaborazione tra Paul Lightfoot e Sol Léon: un pavimento bianco e nero, arredamenti che sembrano fluttuare intorno alla stanza, evidenziano la sensazione spensierata e allo stesso tempo oppressiva che i danzatori interpretano in questa coreografia. Sharon Eyal e Gai Behar sono da anni riconosciuti come un duo innovativo nella danza contemporanea. Linea guida delle loro creazioni è l’approccio multidisciplinare: in Feelings (prima italiana) una danzatrice esegue dei ...

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La compagnia NDT torna al Valli di Reggio Emilia

  La bellezza di alcune rinomate compagnie internazionali è raramente apprezzabile nel nostro Bel Paese, ma fortunatamente tra pochissimi giorni al Teatro Valli di Reggio Emilia un piccolo miracolo avrà luogo. Precisamente il 16 marzo alle ore 20:30 a calcare il palcoscenico reggiano è il Nederlands Dans Theater, che presenta in prima ed esclusiva nazionale tre fra i grandi successi del proprio repertorio: Shoot the Moon, The Missing Door e Stop-Motion. Nel primo caso, datato 2006, la coreografia nasce dalla fusione dei geni di Sol León e Paul Lightfoot, pietre miliari della compagnia, il cui intento è quello di catapultare gli spettatori in una dimensione surrealista. A patrocinare la loro impresa è la musica di Philip Glass, nello specifico Moviment II tratto dal Tirol Concerto per piano e orchestra: un autentico capolavoro della cosiddetta minimal music. Scene e costumi sono curati dagli stessi León e Lightfoot, mentre delle luci il merito va a Tom Bevoort. In Shoot the Moon è possibile vedere di sfuggita la storia d’amore di tre diverse coppie. Pareti roteanti con straordinari sfondi in bianco e nero danno vita a tre stanze separate, ognuna contenente la propria storia d’amore. La porta sembra essere sempre aperta sull’altra stanza ...

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The Forsythe Company con “Yes, we can’t” a Reggio Emilia

Un appuntamento da non perdere quello del prossimo 13 aprile (con replica in 14) al Teatro Valli di Reggio Emilia, che chiude in bellezza la stagione di danza presentando in anteprima italiana la nuova versione di Yes, we can’t, creazione di William Forsythe per l’omonima compagnia. Rappresentato per la prima volta nel 2008, lo spettacolo si presenta ora nella nuova veste con cui ha debuttato a Barcellona nell’ aprile del 2010, e in cui permangono, tuttavia, lo stile inconfondibile e il carattere sperimentale propri di Forsythe. Ispirandosi alle parole di Samuel Beckett “Prova ancora. Fallisci ancora. Fallisci meglio”, il coreografo si è spinto nel tema della ricerca della perfezione: lo spettacolo inscena una lotta per una performance perfetta sempre minacciata dallo spettro del fallimento, per arrivare infine a cancellare con l’ironia la patina di perfezione dell’esecuzione e a mettere a nudo la sua inevitabile imperfezione. Yes, we can’t è una delle più recenti creazioni del coreografo statunitense, il quale, dopo aver dato vita a lavori divenuti patrimonio delle grandi compagnie di danza del mondo come il Balletto del Mariinsky di San Pietroburgo, il New York City Ballet, il Royal Ballet e il Balletto dell’Opèra di Parigi, si è dedicato esclusivamente ...

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Terza e ultima rappresentazione dell’anno di “Le Sacre” di Mauro Bigonzetti per Aterballetto

Prima di lui Milloss, Tetley, Pina Bausch, Béjart, Mats Ek e altri coreografi dello stesso calibro avevano osato misurarsi con il capolavoro stravinskijano Le sacre du Printemps, coreografato nel 1913 da Nijinsky per i Balletti Russi di Djagilev; ma Mauro Bigonzetti, per niente intimorito, propone una versione del tutto personale del balletto, da lui ribattezzato semplicemente Le Sacre. Il coreografo, forte del successo tributato alla compagnia emiliana di cui è il coreografo principale lo scorso 8 aprile, in occasione della presentazione mondiale durante il Festspielhaus di Baden Baden (Germania), e il 17, dopo la prima nazionale a Modena, oggi, martedì 3 maggio, alle 20.30, chiude con il suo Le Sacre la stagione di danza del Teatro Valli di Reggio Emilia, prima di sospenderne le rappresentazioni per l’estate e riprenderle nel 2012, quando la nuova produzione verrà affiancata, nel repertorio di Aterballetto, a Les Noces, primo approccio di Bigonzetti a Stravinskij (2003), per comporre uno spettacolo interamente dedicato al compositore russo. Come è noto, il balletto inscena il rito propiziatorio pagano della Russia antica che vuole che a dare il benvenuto alla primavera sia una vergine, scelta per ballare fino alla morte e, tramutarsi, così, in vittima sacrificale offerta agli dei ...

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In prima nazionale il genio di Wayne McGregor in FAR a Reggio Emilia

Un evento imperdibile quello proposto dal Teatro Valli di Reggio Emilia il prossimo 26 marzo: Wayne McGregor, uno tra i coreografi più corteggiati nel mainstream della danza internazionale, presenta in prima italiana FAR, il suo ultimo innovativo lavoro per la sua compagnia Random Dance Company. Dieci incredibili ballerini hanno esplorato il rapporto tra i limiti della corporalità e la forza della mente sotto la guida del sempre stupefacente Wayne McGregor. Il coreografo, appassionato di scienze, questa volta è partito dal XXVIII secolo, e in particolare da Roy Porter, autore del trattato scientifico Flesh and the Age of Reason (“L’uomo e l’età della ragione”; FAR ne è l’acronimo) che fu tra quelli che, nel clima di generale positivismo illuminista del tempo, contribuirono alle scoperte nel campo medico e anatomico in particolare, innestandovi domande di stampo filosofico: mostrarono come il corpo umano fosse un meccanismo intricato fatto di nervi, muscoli, particelle che per la prima volta erano resi visibili dall’occhio del microscopio e, come allora si reagiva a questa rivoluzione domandosi dove fosse l’anima, dove fosse dio, così McGregor , con il sostegno teorico di scenziati cognitivisti, si domanda quali siano gli stadi di un processo creativo e cosa animi i corpi ...

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La danza dell’Aterballetto al Teatro Valli di Reggio Emilia

    La bella danza firmata da Mauro Bigonzetti e Henry Oguike, sarà protagonista con la Compagnia Aterballetto il 29 e 30 ottobre al Teatro Valli di Reggio Emilia con i balletti Come un respiro, Front Line, H+. La prima rappresentazione assoluta di Come un respiro risale al maggio 2009 ad Wolfsburg in Germania, lo spettacolo è infatti il frutto di una co-produzione tra Movimentos-Festwochen der Autostadt in Wolfsburg e la Fondazione Nazionale della Danza Aterballetto. Un soffio pervade ed attraversa questi pezzi haendeliani, ricchi di una forza evocativa, catturano e trascinano in un vortice che sembra trasmettere un’eco di spazi infiniti. La sintesi cristallina che li caratterizza esalta la materia pura, una materia fatta di tensioni e di movimento che sembra voler raccogliere il respiro dell’universo. Su questo movimento il corpo, anche lui libero da orpelli per presentare la sua forma pura, costruirà le sue forme in uno spazio fisico che tenderà a fondersi in quel respiro di pura ed intima ispirazione. Il balletto Front Line è firmato da Henry Oguike ed è un sestetto danzato sul Quartetto n. 9 in mi bemolle maggiore di Shostakovich. Gli stati d’animo sono in continuo mutamento. Gli strumenti gridano come animali e ...

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