Philippe Kratz, Diego Tortelli, Norge Cedeño Raffo. Ecco i tre coreografi autori del fermento che in questi mesi sta vivendo la Fonderia. Tre universi artistici che mettono in gioco la versatilità, la tecnica e la musicalità dei danzatori di Aterballetto.
Philippe e Diego firmano insieme Storie, serata composta da quattro creazioni indipendenti, legate tra loro da una trascinante colonna sonora che unisce lo stile inconfondibile di Nick Cave con la musica elettronica di Mark Pritchard, i celebri brani del gruppo rock inglese Spiritualized con l’afrobeat di Fela Kuti.
Il coreografo Norge Cedeño Raffo, personaggio di charme e carisma arrivato da Cuba in Italia per la sua prima grande esperienza produttiva, si confronta con un brano musicale celebre e affascinante, lo Stabat Mater di Arvo Pärt. E mette letteralmente in scena non solo tre danzatori, ma anche tre musicisti e tre cantanti. Una scommessa artistica con cui la Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto, da un lato, presenta al panorama italiano e internazionale un artista sostanzialmente sconosciuto in Europa; dall’altro lato, si confronta per la prima volta con l’universo coreografico cubano.
L’altra protagonista della creazione è Fabiana Piccioli, artista attiva in tutta Europa con grandi produzioni operistiche e coreografiche, nonché lighting designer del Don Juan di Johan Inger. A lei è affidata la suggestione visiva, basata sull’uso di speciali tappeti danza dipinti, capaci di riprendere e trasformare l’effetto delle luci, e sull’utilizzo di materiali di riuso, in un’interessante ottica di upcycling.
www.giornaledelladanza.com
Foto di Luca Condorelli e Celeste Lombardi