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Festival Internazionale della Danza di Roma: al via la settima edizione!

Balletto del Sud_Giulietta e Romeo_Martina Minniti (Giulietta)

Si inaugura domani sera la settima edizione del Festival Internazionale della Danza di Roma della Filarmonica Romana e del Teatro Olimpico, che fino al 4 maggio ospiterà sul palco del teatro capitolino cinque compagnie di diversa provenienza e formazione artistica: “si tratta di cinque diverse produzioni, molto eterogenee, forse, sul piano artistico, ma con una prospettiva di fondo comune: quella di avvicinare il pubblico in modo diretto ed efficace all’universo della danza di oggi, dando conto della ricchezza e della varietà delle sue espressioni” spiegano Lucia Bocca Montefoschi e Matteo D’Amico direttori artistici della manifestazione.

Ad aprire le danze, la leggenda del tango argentino, Miguel Ángel Zotto, che insieme alla ballerina e sua compagna di vita Daiana Guspero, e alla sua eccezionale compagnia di ballerini e musicisti, dal 14 al 26 marzo porta per la prima volta a Roma il nuovo spettacolo Raíces Tango. La suggestione iniziale dello spettacolo è quella della potenza selvaggia degli Indios, poi il folklore delle serate intorno al fuoco dei gauchos delle pampas sudamericane fino a giungere al tango, il ballo della gente di Buenos Aires, che s’incontrano nelle balere e nei cortili, tra polvere e povertà, malinconia del vivere e fremiti d’amore fino all’eleganza, la passione controllata, la carica che solo il tango argentino contemporaneo può regalare nell’interpretazione di uno dei suoi massimi testimoni qual è Zotto. In scena ci saranno dunque oltre venti artisti, fra musicisti e ballerini, tra cui spiccano i gauchos della Legíon Malambo, tangueri e tanguere dalle incredibili evoluzioni, e la carica degli Indios, che attraverso gli spettacoli di lancia, boleadoras e bombo, testimoniano i crimini commessi contro gli abitanti della foresta amazzonica.

Il Festival prosegue con un altro nuovo spettacolo, al debutto italiano, di un altro carismatico talento, questa volta proveniente dalla Spagna, il coreografo e ballerino di Saragozza Miguel Ángel Berna, che il 12 e 13 aprilepresenta, con la compagnia che porta il suo nome, Cardía, un lavoro firmato a quattro mani insieme alla ballerina Manuela Adamo, con la partecipazione dell’attore e scrittore salentino Brizio Montinaro, del coreografo e ballerino turco Ziya Azazi e di un’altra artista salentina, la cantante Maria Mazzotta presenza abituale del concertone della Notte della Taranta. Un viaggio nell’anima di due regioni del sud d’Europa: l’Aragona e il Salento, oggi terre distanti e diverse, ma di cui si trovano nella memoria popolare affinità inaspettate, curiose coincidenze, tracce, forse, di una patria culturale comune. I gesti, le danze, le musiche e le parole che compongono Cardía sono, dunque, quelli che nei secoli, per coincidenza o per convergenza, hanno dato voce in queste due regioni agli accadimenti che segnano il volgere dell’umana avventura, che agitano le passioni, alterano gli equilibri, scompaginano l’esistenza, come l’amore, la disperazione, la follia, l’onore, la morte, e poi la vita, di nuovo, che festosamente ricomincia.

Altro genere è quello del più classico Balletto del Sud, oggi una delle più note e apprezzate nel panorama nazionale, guidato dal coreografo Fredy Franzutti, che dopo il successo della scorsa edizione, torna il 20 e 21 aprile con Romeo e Giulietta, sulla trama della tragedia di Shakespeare e sull’omonima partitura di Prokof’ev. Le scene realizzate da Francesco Palma tratte dai dipinti di Giotto, Piero della Francesca e Cimabue, introdurranno il pubblico in un mondo sospeso e fluttuante, mentre i costumi saranno ricostruttivi dell’età medioevale italiana, nella quale Franzutti pone l’ambientazione del balletto, divenuto negli anni una delle migliori produzioni di Balletto del Sud.

Altro gradito ritorno è la physical dance della Compagnia del coreografo italo-africano Mvula Sungani con l’etoile Emanuela Bianchini, che portano in scena il 26 e 27 aprile la nuova creazione Caruso, omaggio all’Italia e a due artisti che negli ultimi secoli l’hanno resa grande nel mondo: Enrico Caruso e Lucio Dalla. Arie d’opera cantate da Caruso e canzoni interpretate da Dalla, intervallate da musiche popolari e da composizioni originali, saranno rese “tridimensionali” grazie alla Bianchini e alla Mvula Sungani Physical Dance. Laphysical dance, tecnica di danza contemporanea ideata in Italia e riconosciuta a livello internazionale, darà corpo e poesia ad un lavoro coreografico che baserà la propria struttura sull’alternanza di quadri evocativi con quadri moderni. Alle nuove creazioni si uniscono alcune coreografie in tema tratte dal repertorio della compagnia.

A chiudere il Festival una presenza ormai consolidata e sempre di grande qualità, quella della compagnia emiliana Aterballetto, il 3 e 4 maggio, che presenta per la prima volta a Roma un dittico formato da due lavori del 2016,Words and Space nuova coreografia del praghese Jiří Pokorny su musiche del repertorio barocco, e Bliss, coreografia di Johan Inger sulla splendida musica dei Köln Concert di Keith Jarrett. Coreografo del Nederlands Dans Theater, Jiří Pokorny ha ideato uno spettacolo che rappresenta la metafora di un dialogo con il proprio io. Le parole, nel loro libero fluire, possono unirsi a formare frasi di senso compiuto in una unità di tempo o rimanere isolate, perdendosi e ritrovandosi nella poesia del movimento: un racconto personale, intimo e poetico. Punto di partenza per Bliss di Johan Inger è la musica del celeberrimo Köln Concert di Keith Jarrett con cui il coreografo e i danzatori si relazionano, una sfida compositiva ed emotiva “senza idee preconcette, provando ad essere puri e freschi”.

INFO

Teatro Olimpico

Piazza Gentile Da Fabriano, 17

Roma

www.teatroolimpico.it – www.filarmonicaromana.org

Tel. 06 3265991, tel. 06 3201752

 

www.giornaledelladanza.com

Foto di Nadir Bonazzi

 

 

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