Sarà il genio creativo di Marco D’Agostin con lo spettacolo Per non svegliare i draghi addormentati ad animare la sera del 10 settembre presso il DOM di Bologna in occasione del festival Danza Urbana. Il progetto, vincitore del Premio Prospettiva Danza 2012, racconta due storie accomunate dal solo desiderio di evolversi velocemente. Nato come riflessione sulla perdita di potere e sulla necessità di interrogare continuamente la relazione tra sé e il mondo, Per non svegliare i draghi addormentati indaga la possibilità di ricostruire la propria immagine e il proprio stare a partire da un punto che risiede dietro e lontano da noi, e verso un punto che non scorgiamo ancora, del quale abbiamo forse paura.
Il suo andamento è simile a quello della memoria: qualcosa arriva da lontano, si accende e poi d’improvviso si spegne, a volte un’amnesia interrompe il racconto, altre il ricordo è tanto forte da accecare il paesaggio. Sulle teste di principi e cavalieri, animali e regine, resta sospeso l’augurio che Eliot faceva ai naviganti: non fate un buon viaggio, ma viaggiate lontano. Marco D’Agostin ha approfondito le tematiche legate alla pratica e alla ricerca coreografica con Rosemary Butcher, Tabea Martin, Peggy Olieslaegers, Gitta Wigro, Guy Cools, Lucy Cash, Guillermo Weickert, Ginelle Chagnon. Dal 2010 sviluppa il proprio personale percorso di ricerca coreografica, anche grazie ai progetti internazionali Choreoram Europe, Act you age, The Dance Center.
INFO
Martedì 10 settembre ore 21.00
DOM – La cupola del pilastro
Via Panzini 1, Bologna
Alessandro Di Giacomo