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La Compagnia della “divina” Alicia Alonso al Teatro Regio di Torino

Don Chisciotte - BNC- Foto Jacques Moatti]

Nel mese di dicembre il Teatro Regio ospita la Danza al massimo livello mondiale: il Ballet Nacional de Cubaper la prima volta al Regio – presenta due grandi titoli del repertorio classico: Giselle, su musica di Adolphe Adam, dal 10 al 14 dicembre e Don Chisciotte, su musica di Ludwig Minkus, dal 17 al 21 dicembre, entrambi firmati da Alicia Alonso.

La Giselle di Alicia Alonso, come tutte le creazioni dei pochi grandi artisti nelle diverse arti,  è “al di là della tecnica” e al di là della cosiddetta espressione o del sentimento umano; è qualcosa di nuovo, che non esprime concetti, non racconta, dà emozione ma non è emozione. Qualcosa che è proprio ed esclusivo dell’arte e che si conosce in una zona profonda e speciale dell’animo che non ha un rapporto necessario con la realtà umana ordinaria. Questa visione del balletto ha ispirato Alicia Alonso quando, come coreografa, lo ha rimontato lei stessa per la sua compagnia, il Ballet Nacional de Cuba.

Il “testo coreografico” è molto vicino a quello tradizionalmente tramandato in Francia e in Russia e oggi danzato dalle maggiori compagnie del mondo. Le varianti, a parte qualche momento secondario di danza nel primo atto o nella pantomima, sono piuttosto sul piano stilistico, per esempio nel port de bras del corpo di ballo femminile nel secondo atto. Questa Giselle resta comunque una delle versioni più intense del capolavoro romantico, che offre al Ballet Nacional l’occasione di rivelare l’aspetto diremmo lirico-drammatico dello stile cubano, la personalità delle sue interpreti di oggi e la qualità d’insieme del suo corpo di ballo femminile.

Nel Don Chisciotte, di cui Alonso firma la coreografia (dall’originale di Marius Petipa e dalla versione di Aleksandr Gorskij) insieme a Marta García e María Elena Llorente, la struttura e i passi sono adattati allo stile del balletto cubano, sottolineando l’elemento spagnoleggiante che aveva ispirato Petipa e ricreando la brillantezza tecnica nei numerosi assoli e passi a due (culminante è quello dell’ultimo atto, nella forma classica di grand pas con intervento di soliste e corpo di ballo attorno alla coppia principale).

La vivacità delle scene di festa popolare del primo e dell’ultimo atto è interrotta dall’alto stile accademico dell’atto cosiddetto delle Driadi, per le tre danzatrici principali e per il corpo di ballo femminile. Come in gran parte del balletto ottocentesco, la struttura è a forme chiuse, in un’alternanza di scene pantomimiche, che espongono lo svolgersi della vicenda (come i recitativi nell’opera), e di momenti di pura coreografia. In entrambe le arti – pantomima e danza – la compagnia di balletto di Cuba brilla in questo Don Chisciotte di una naturalezza e di un dinamismo irresistibili.

Alicia Ernestina de la Caridad del Cobre Martínez Hoyo è nata a L’Avana il 21 dicembre 1921 (così citano le fonti ufficiali, anche se molti sostengono che la data sia da anticipare di qualche anno); all’età di dieci anni, la prima lezione di balletto le fa capire quale sia la sua strada: «sono nata per ballare e la danza è la mia unica fede», confida in una recente intervista. A quindici anni il matrimonio con il ballerino Fernando Alonso: da allora sarà Alicia Alonso. Si forma all’American Ballet Theatre di New York con un maestro italiano del calibro di Enrico Zanfretta (incontro per lei decisivo) e a Londra con Vera Volkova.

A diciotto anni entra nell’American Ballet Caravan (che diventerà New York City Ballet) fondato da George Balanchine; nominata étoile, avrà l’occasione di collaborare con coreografi immensi: Fokine, Massine, Balanchine, Tudor e Bronislava Nijinska. A diciannove anni le diagnosticano una malattia alla retina che la rende parzialmente e progressivamente cieca. Si sottopone a un’operazione e, immobile nel letto, sogna solo di danzare e così sarà: nella sua straordinaria longevità dà vita a una carriera durata oltre cinquant’anni (e dunque la più lunga della storia). Alonso è la Diva del balletto, dal carattere d’acciaio, carismatica a livelli impressionanti.

Il suo desiderio più grande è che i talenti del suo paese non “restino al buio” e non siano costretti, come lei, a crescere “in aereo”, quindi fonda nel 1948 a L’Avana il Ballet Alicia Alonso poi Ballet Nacional de Cuba. Alicia, maestra di stile e tecnica, marchia a fuoco la sua scuola. La “formula Alonso” è inconfondibile e produce continuamente super-ballerini: equilibri sicurissimi, grazia e determinazione nelle donne e salti e giri prodigiosi negli uomini. È indubbiamente grazie a lei se oggi esiste uno stile che fa capo a Cuba e trionfa nel mondo, se attualmente le grandi stelle cubane popolano le massime compagnie di balletto.

Alonso è stata Giselle ininterrottamente dal 1943 al 1993, e, come coreografa, lo ha rimontato (dall’originale di Jean Coralli e Jules Perrot) per la sua compagnia, restando fedele alla tradizione francese e russa.

Alcune variazioni stilistiche inserite, offrono al Ballet Nacional l’occasione per evidenziare la personalità delle sue interpreti attuali: Anette Delgado (recite del 10 e del 13, ore 20:00), Viengsay Valdés (recite del 12 e del 14) e Yanela Piñera ( recita del 13, ore 15:00),  prime ballerine della Compagnia. Il principe Albrecht sarà interpretato, rispettivamente, da Dani Hernández (recite del 10 e del 13, ore 20:00), Víctor Estévez (recite del 12 e del 14) e Arián Molina (recita del 13, ore 15:00).

Il ruolo del cavaliere errante sarà interpretato da Alfredo Ibáñez (recite del 17, 19 e 20, ore 15:00 e 21:00) e Adrián Masvidal (recite del 18 e del 20, ore 20:00) e quello di Dulcinea da Carolina García (recite del 17, 19 e 20, ore 15:00 e 21:00) e Deborah Sánchez (recite del 18 e del 20, ore 20:00).

La partitura di Adolphe Adam sarà eseguita dall’Orchestra del Teatro Regio diretta dal maestro Giovanni Duarte. Le scene e i costumi di entrambe le coreografie sono di Salvador Fernández.

Mercoledì 10 dicembre alle ore 17.30 al Piccolo Regio Puccini, per le Conferenze del Regio, il Ballet Nacional de Cuba sarà presentato al pubblico da Alfio Agostini.

ORARI&INFO

Giselle

Mercoledì 10 dicembre 2014, ore 20:00

Venerdì 12 dicembre 2014, ore 20:00

Sabato 13 dicembre 2014, ore 15:00 e ore 20:00

Domenica 14 dicembre 2014, ore 15:00

Don Chisciotte

Mercoledì 17 dicembre 2014, ore 20:00

Giovedì 18 dicembre 2014, ore 20:00

Venerdì 19 dicembre 2014, ore 20:00

Sabato 20 dicembre 2014, ore 15:00 e ore 20:00

Domenica 21 dicembre 2014, ore 15:00

Teatro Regio

Piazza Castello, 215 – Torino

Tel. (+39) 011 881 5557

info@teatroregio.torino.it

www.teatroregio.torino.it

 Lorena Coppola

www.giornaledelladanza.com

Foto Jacques Moatti e Nancy Reyes

 

 

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