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Esce per Gremese la versione italiana del libro: Il Balletto del nostro tempo. La danza ai tempi di Djagilev

Gremese Editore presenta la prima versione italiana di uno dei testi di danza più illuminanti del primo Novecento: IL BALLETTO DEL NOSTRO TEMPO. La danza ai tempi di Djagilev. L’autore è Valerian Svetlov, all’epoca romanziere popolare, che cominciò a scrivere di danza e balletto nell’ultimo scorcio dell’Ottocento quando, entrato in contatto con Sergej Djagilev, diventò uno dei suoi più stretti collaboratori prima e durante le Stagioni dei Balletti russi del 1909 e 1911 a Parigi. Di tale esperienza, come di altri importanti capitoli della storia della danza in Russia, legati al coreografo Marius Petipa e alla profetessa della danza moderna Isadora Duncan, lasciò brillanti descrizioni in questo volume, uscito nel 1911 in lingua russa e l’anno successivo in francese in due edizioni di pregio che contenevano rare fotografie e bozzetti a colori dell’artista Lev Bakst e sono diventate nel tempo autentiche rarità bibliografiche.

Nei capitoli sui Balletti russi di Djagilev, Svetlov attinse alle sue impressioni di testimone oculare – uno dei pochi ammessi anche dietro le quinte degli spettacoli – e alle recensioni di giornali e riviste francesi dell’epoca per far rivivere una stagione irripetibile della danza e del balletto, così come della musica e della scenografia, e portarne in primo piano gli straordinari protagonisti: coreografi e danzatori come Michail Fokin, Tamara Karsavina, Anna Pavlova, Vaclav Nižinskij, musicisti come Nikolaj Čerepnin e pittori come Lev Bakst, Aleksandr Benois e Nikolaj Rerich.

Tratta dall’originale russo la versione qui proposta, tradotta e curata dalla studiosa Michaela Böhmig, è ampliata da una corposa introduzione che contestualizza il lavoro di Svetlov nell’epoca in cui visse e operò, analizzandone il clima storico e socio-culturale con un dettagliato apparato di note esplicative sulle principali realtà operative: teatri, riviste, balletti, stagioni artistiche, danzatori, coreografi, scenografi, autori e critici della danza. Nel volume, impreziosito da oltre 100 illustrazioni tra foto d’epoca e bozzetti a colori, è inclusa inoltre un’appendice con l’elenco dei balletti citati e la bibliografia della sterminata produzione dell’autore, in ambito letterario e ballettistico.

Il volume verrà presentato in prima nazionale sabato 25 febbraio 2023 a Danzainfiera, presso la Fortezza da Basso di Firenze. A moderare l’incontro, in programma alle ore 19:00 con la curatrice e traduttrice Michaela Böhmig, sarà la prof.ssa Lucia Tonini.

Valerian Svetlov nacque a Pietroburgo nel 1859. Di famiglia altolocata, fin dagli anni del servizio militare si dedicò alla scrittura, esordendo non ancora trentenne come autore di racconti e romanzi – alcuni dei quali, come il romanzo storico L’avventuriera (1902), riproposti ancora in anni recenti. Prosatore prolifico e poliedrico, verso la fine dell’Ottocento prese a dedicarsi alla storia e alla critica di danza e balletto, abbandonando progressivamente la narrativa. All’intensa attività di recensore per giornali e periodici – tra i quali il prestigioso «Annuario dei Teatri imperiali» – affiancò una produzione via via sempre più ampia e diversificata: dalla storia della danza (Saggio storico sulla coreutica antica, 1900; Il balletto di corte in Russia dalle origini fino al regno dello zar Alessandro I, 1901-02) alle raccolte di saggi sul balletto (Tersicore, 1906; Il balletto del nostro tempo, 1911), dalle monografie su alcune stelle dell’epoca (O.O. Preobraženskaja, 1902) sino alla scrittura di libretti. Dopo la Rivoluzione d’ottobre del 1917, emigrò a Parigi, continuando a scrivere di balletto russo e di artisti russi emigrati, e collaborando anche a periodici inglesi e francesi come «The Dancing Times» e «Archives internationales de la danse». Si spense nella capitale francese nel 1935. 

Michaela Böhmig, studiosa di cultura russa nelle sue articolazioni letterarie, artistiche, teatrali e coreutiche, è stata professoressa ordinaria di Letteratura russa all’Università degli studi di Napoli “L’Orientale”. Ha pubblicato numerosi saggi su autori russi dell’Ottocento e del Novecento ed è autrice delle monografie Le avanguardie artistiche in Russia. Teorie e poetiche: dal cubofuturismo al costruttivismo (De Donato, 1979), Das russische Theater in Berlin 1919-1931 (Otto Sagner, 1990), La danza libera nel paese del balletto. Isadora Duncan in Russia (1903-1918) (UniversItalia, 2016). Ha collaborato inoltre alla Storia della civiltà letteraria russa (UTET, 1997) con il capitolo La letteratura e le altre arti .

Redazione

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