
Il balletto classico preferito?
Il lago dei cigni.
Il balletto contemporaneo prediletto?
Recentemente Playlist di William Forsythe.
Il Teatro del cuore?
Tutti i teatri: per me sono casa.
Un romanzo da trasformare in balletto?
Il grande Gatsby.
Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto?
Molto tempo fa pensavo sempre che Frankenstein sarebbe stata una buona idea per un balletto, e infatti c’è stata una produzione realizzata in collaborazione con il Royal Ballet e il San Francisco Ballet. La coreografia è di Liam Scarlett, la musica originale è di Lowell Liebermann, e scenografie e costumi sono di John Macfarlane. Per me un balletto bellissimo che purtroppo ho visto solo in tv. Spero di poterlo vedere dal vivo e perché no magari un giorno interpretarlo anche.
Il costume di scena indossato che hai preferito?
Lago dei cigni, primo atto – Patrice Bart.
Quale colore associ alla danza?
Bianco.
Che profumo ha la danza?
Talcato e legno.
La musica più bella scritta per balletto?
Lo Schiaccianoci.
Il film di danza irrinunciabile?
Billy Elliot.
I tuoi miti della danza del passato, uomo e donna?
Carla Fracci e Michail Baryšnikov.
Il tuo “passo di danza” preferito?
Pirouettes.
Chi ti sarebbe piaciuto essere tra i grandi personaggi del balletto classico?
Basilio.
Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica?
Marius Petipa.
Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa Le diresti?
Proteggi la mia danza.
Tre parole per descrivere la disciplina della danza?
Rigore, amore dedizione.
Come ti vedi oggi allo specchio?
Sereno, grato ma anche stanco.
Michele Olivieri
Foto di Ángel Martínez Sánchez
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