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Alessandra Ferri al Royal Ballet per i suo 40 anni di carriera

Alessandra Ferri al Royal Ballet,  dopo il grande successo riscosso in Italia, con L’Heure Exquise, arriva a Londra dal 15 al  23 ottobre 2021 per festeggiare il 40° anniversario di carriera, un viaggio di successi e grande danza.

Con L’Heure Exquise, basato su Oh, les beaux jours, uno dei momenti più alti del teatro di Samuel BeckettAlessandra Ferri celebra i quarant’anni di carriera interpretando un ruolo significativo, giusto e emozionante per l’artista che è ora: Winnie, la ballerina “âgée” immaginata da Maurice Bejart nel 1998 per Carla Fracci che nella sua malinconica solitudine vive nei gioiosi ricordi dei suoi giorni felici. Lo spettacolo fu infatti creato per Carla Fracci e Micha van Hoecke al Teatro Carignano di Torino il 13 settembre 1998 in co-produzione con l’Ensemble di Micha van Hoecke e il Torinodanza Festival.

Il ruolo della protagonista, immaginato da Béjart nel 1998 per Carla Fracci è assolutamente fantastico – continua Alessandra Ferri− la sua Winnie è una ballerina “âgée” che, nella sua malinconica solitudine, vive nei gioiosi ricordi dei suoi giorni felici. iI suo Willy, all’epoca interpretato da Micha van Hoecke, è un suo ex-partner e la famosa collina di sabbia che la sommerge è una montagna di vecchie scarpette da punta. Dopo la creazione a Torino il balletto è stato rappresentato raramente, proprio perché ha bisogno di due interpreti che sappiano essere, come erano Carla e Micha, ballerini/attori con un lungo vissuto artistico. Non ho avuto dubbi, ho sentito che era quello il ruolo che cercavo. Per me un altro personaggio femminile, come sono state Virginia Woolf, Eleonora Duse e la Léa di Chéri, donne straordinarie che appartengono a questo secondo capitolo della mia vita.

Alessandra-Ferri

«Nel 2021 sono 40 anni da quando sono entrata al Royal Ballet a Londra iniziando così il mio viaggio artistico racconta Alessandra Ferri. Per festeggiare con il pubblico questo traguardo, cercavo un ruolo significativo, mai interpretato, giusto ed emozionante per l’artista che sono ora. Riordinando il mio archivio, ho trovato una pagina che parlava di un lavoro di Maurice Béjart basato su uno straordinario testo di Samuel Beckett: Giorni felici. Un caso? Mi piace pensare piuttosto a un “segno”, una concatenazione di date, anniversari, emozioni: ho scoperto che nel 2021 saranno 60 anni da quando Beckett scrisse quel famoso testo teatrale… Dopo il debutto a Torino, il balletto è stato rappresentato raramente, proprio perché ha bisogno di due interpreti che sappiano essere, come erano Carla e Micha, ballerini/attori con un lungo vissuto artistico. Non ho avuto dubbi, ho sentito che era quello il ruolo che cercavo.»

Sara Zuccari

© www.giornaledelladanza.com

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