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Bambini e adolescenti problematici: un aiuto importante dalla danza

 

La danza è una forza potente quando si tratta di aiutare bambini con problemi comportamentali, ADHD, difficoltà di apprendimento, disturbi dell’elaborazione e dello spettro autistico, e di sviluppo infantile.

L’arte della danza è stata a lungo un modo per esprimere se stessi senza parole. Per un bambino con la sindrome di Asperger o che ha semplicemente difficoltà nell’esprimersi, la danza può rappresentare un importante mezzo di comunicazione delle emozioni che lo aiuterà a imparare a socializzareI movimenti coreografici ripetitivi migliorano le abilità motorie e mnemoniche di chi ha difficoltà di concentrazione e sono accessibili a chi ha bisogno di una routine. La danza è utile anche per chi soffre di ansia grazie al suo potere calmante.

In realtà, tutti i bambini e gli adolescenti sperimentano momenti difficili legati alla crescita: ansietà, senso di solitudine, a volte perfino bullismo.

La danza costituisce un sano appiglio per superare queste difficoltà. Danzare non si riduce a mero movimento fisico che già fa bene di per sé stimolando adrenalina, dopamina, ossitocina e gli altri ormoni del benessere.

Non è straordinario? Quello che per troppa gente viene considerato un passatempo o un divertimento è una vera e propria terapia, il cui unico ‘effetto collaterale’ è il benessere a trecentosessanta gradi.

Danzare infatti sviluppa conoscenza profonda di sé, forza emotiva e di conseguenza sicurezza in se stessi. Potremmo considerarla una sorta di fitness cognitivo-emozionale.

Il confronto positivo con gli altri, capire di potersi fidare e affidare al maestro e ai compagni inoltre offre una visione più positiva della società in cui il ragazzo si trova a vivere e crescere.

I momenti di stress positivo durante spettacoli e saggi incrementano il senso di fiducia di sé e creano legami profondi con i compagni.

Lo ribadiamo: l’implementazione di programmi di danza nelle scuole come mezzo alternativo all’attività fisica tradizionale dovrebbe essere presa in seria considerazione dai responsabili politici.

Ripensare al luogo dell’insegnamento della danza può portare effetti positivi anche a livello socio-sanitario, può creare famiglie più sane emotivamente e fisicamente, e di conseguenza una società migliore.

Stefania Napoli
© www.giornaledelladanza.com

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