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Il Gala Fracci alla Scala giunge alla quinta edizione e raddoppia 

Prosegue il tributo della Scala e dei suoi artisti a Carla Fracci che è stata e rimane una figura-cardine della storia della danza, fonte di ispirazione per generazioni di giovani, non solo nel mondo del balletto. Il direttore Frédéric Olivieri porta avanti la tradizione istituita dal 2022 da Manuel Legris, per celebrare nel nome di questa grandissima stella la danza e il balletto. Sulla scia del tutto esaurito delle precedenti edizioni, l’appuntamento raddoppierà: nell’anno che coincide con i 5 anni dalla scomparsa e con i 90 anni dalla nascita di Carla Fracci saranno due le date in cui omaggiare il suo mito attraverso lo smisurato e ricchissimo repertorio dei suoi ruoli d’elezione e dei balletti da lei interpretati, che rivivranno attraverso il Corpo di Ballo, i Solisti, i Primi ballerini, le Étoile e gli ospiti internazionali. Tornano alla Scala (il 3 febbraio) Marianela Nuñez, stella del Royal Ballet e, il 31 gennaio, Jacopo Tissi, primo ballerino presso il Dutch National Ballet; sarà invece un debutto sul palcoscenico scaligero il 31 gennaio per Maia Makhateli, prima ballerina al Dutch National Ballet e su entrambe le recite per Patricio Revé, già primo ballerino del Queensland Ballet e del Balletto Nazionale di Cuba, ...

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Les-Ballets-Trockadero-Monte-Carlo

51 anni di Les Ballets Trockadero de Monte Carlo

Cinquantuno anni dopo la loro nascita, Les Ballets Trockadero de Monte Carlo continuano a rappresentare una delle realtà più sorprendenti e affascinanti del panorama internazionale della danza. Ciò che era iniziato nel 1974 come una piccola avventura artistica newyorkese si è trasformato nel corso dei decenni in un fenomeno culturale globale, capace di conquistare generazioni di spettatori con un linguaggio unico: l’eleganza del balletto classico intrecciata all’umorismo più raffinato, in un gioco scenico che sfida le regole senza mai perdere la profondità del gesto artistico. Per comprendere la rivoluzione dei Trocks bisogna tornare nella New York degli anni ’70, una città che respirava libertà creativa, fermento sociale e desiderio di rompere schemi consolidati. In questo scenario di trasformazione culturale, un gruppo di giovani danzatori immaginò una compagnia che potesse unire tecnica accademica, teatralità e ironia, in un momento in cui il balletto classico era ancora percepito come un territorio rigido, quasi sacralizzato. La loro intuizione fu tanto audace quanto geniale: far danzare uomini en travesti interpretando i grandi ruoli femminili della tradizione classica, con calzamaglie, tutù, trucchi vistosi e soprattutto… con le punte ai piedi. Ma non come caricatura. Non come parodia. Bensì come dichiarazione artistica: dimostrare che la tecnica ...

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Lo Schiaccianoci illumina il Nevada Ballet Theatre a Las Vegas

A dicembre, quando le luci di Las Vegas si accendono come un firmamento artificiale, la città del gioco e dello spettacolo svela il suo lato più poetico: il balletto. Dal 13 al 28 dicembre 2025, il Nevada Ballet Theatre torna nella magnifica Reynolds Hall del The Smith Center for the Performing Arts con una nuova edizione dello Schiaccianoci, firmata nel segno di George Balanchine. Una produzione sontuosa e raffinata, che coniuga la tradizione natalizia del balletto classico con l’inconfondibile energia visiva di Las Vegas. Questa versione dello Schiaccianoci non rinnega la struttura originale — la festa, la battaglia dei topi, la danza della neve e il viaggio nel Regno dei Dolci — ma la reinterpreta con la sensibilità di una città abituata a reinventare lo stupore. Le scenografie e i costumi, ispirati all’Art Deco americano degli anni ’30, giocano con la luce e il colore come fossero parte di un grande spettacolo cinematografico. 
Proiezioni digitali, effetti visivi e giochi di prospettiva amplificano l’incanto della musica di Čajkovskij, creando un’esperienza che va oltre il palcoscenico: un sogno immersivo e multisensoriale. “Volevamo che il pubblico vivesse la magia del balletto con lo stesso entusiasmo con cui Las Vegas vive lo spettacolo,” racconta ...

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A Milano il musical “A Christmas Carol – Il Canto di Natale”

L’incantevole e magico musical ispirato all’intramontabile romanzo di Charles Dickens è l’occasione perfetta per vivere assieme una giornata speciale a teatro respirando il clima natalizio delle Feste. È la vigilia di Natale, nella Londra del 1843, e tutti si accingono a festeggiare la ricorrenza. Solo il vecchio usuraio Ebenezer Scrooge, mal sopporta questa festività. Dopo aver cacciato in malo modo tre uomini che gli chiedono un contributo per i bisognosi, Scrooge, chiuso il negozio, si reca solitario verso la sua dimora. Durante la cena prima di andare a letto, riceve la visita dello spirito di Jacob Marley, suo vecchio socio, morto sette anni prima proprio la notte della vigilia di Natale. Lo spirito di Marley è avvolto da pesanti catene alle cui estremità pendono dei forzieri: catene che sono conseguenza dell’avidità e dell’egoismo perpetrati mentre era in vita. Scrooge, spaventato, chiede al vecchio socio come poter evitare la stessa sorte e Marley gli rivela di essere ancora in tempo per mutare il suo destino. Prima di congedarsi, gli annuncia l’immediata visita di tre spiriti: quello del Natale passato, quello del Natale presente e quello del Natale futuro. I tre spettri, tra flashback e premonizioni riusciranno a mutare l’indole meschina ed ...

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La prima ballerina Anbeta Toromani “allo specchio”

Balletto classico preferito? Mi piacciono più balletti per motivi diversi. Balletto contemporaneo preferito? Petite Mort di Jiří Kylián. Teatro del tuo cuore? Teatro dell’Opera di Tirana. Un romanzo da trasformare in balletto? Le pagine della nostra vita di Nicholas Sparks. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Colazione da Tiffany di Blake Edwards. Il costume di scena indossato che hai preferito? Tutù del cigno. A quale colore associ la danza? Una tela bianca. Che odore ha la danza? Profumo di malinconica. La musica più bella mai scritta per il balletto? Romeo e Giulietta di Sergej Prokof’ev. Un film di danza indimenticabile? Dirty Dancing diretto da Emile Ardolino. Due miti della danza del passato: uomo e donna? Michail Baryšnikov e Natalia Makarova. Il tuo passo di danza preferito? Fondu. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita reale tra i personaggi del grande repertorio di balletto classico? Nessuno. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? George Balanchine. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Grazie per averci ispirati verso quest’arte meravigliosa. Tre parole per descrivere la disciplina della danza? Impegno, curiosità, dedizione. Come ti vedi allo specchio oggi? Soddisfatta. Michele Olivieri www.giornaledelladanza.com © Riproduzione riservata

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“Murmuration Level 2”: la geometria ipnotica di Sadeck Berrabah al Théâtre Marigny

Dal 21 dicembre 2025 al 4 gennaio 2026, il Théâtre Marigny di Parigi ospiterà Murmuration Level 2 del coreografo francese Sadeck Berrabah. Lo spettacolo è un’indagine sulla complessità del movimento collettivo, sfruttando la precisione esecutiva di oltre 30 danzatori per dare vita a complesse strutture visuali che richiamano l’omonimo fenomeno ornitologico: il volo sincronizzato e coreografato di uno stormo di uccelli che si muovono come un’unica entità. Il lavoro si concentra sull’astrazione del gesto e sulla sua riproposizione in schemi geometrici in continua evoluzione, creando un’esperienza visiva ipnotica e non narrativa che sfida la percezione spaziale del pubblico. Questa metodologia posiziona Berrabah all’intersezione tra street dance, da cui mutua la forza e la tecnica del breaking, e la formalizzazione tipica della danza postmoderna, in una sintesi che eleva il virtuosismo tecnico a strumento di ricerca formale. L’architettura del gesto è una sfida ottica in cui ogni movimento è calcolato per contribuire a un disegno d’insieme, e il corpo del singolo performer si annulla a favore dell’insieme, trasformando il virtuosismo tecnico in uno strumento di ricerca formale. L’uso metodico degli arti superiori per generare pattern visivi su larga scala rappresenta il cuore della ricerca del coreografo sulla geometria del movimento. La coreografia si ...

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Celebrando Kenneth MacMillan: il coreografo che cambiò la danza

L’11 dicembre ricorre l’anniversario della nascita di Sir Kenneth MacMillan, uno dei coreografi più influenti e visionari del XX secolo. Nato a Dunfermline, in Scozia, nel 1929, MacMillan avrebbe trasformato il linguaggio del balletto narrativo con una profondità psicologica e un realismo emotivo che ancora oggi continuano a definire gli standard della danza teatrale. Trasferitosi a Londra da giovane, MacMillan entrò alla Sadler’s Wells School (oggi Royal Ballet School), dove il suo talento come danzatore venne presto affiancato da un forte interesse per la creazione coreografica. Le sue prime opere rivelavano già una sensibilità drammatica fuori dal comune, capace di sondare i territori più complessi dell’animo umano. MacMillan non si accontentò mai dell’estetica tradizionale. Le sue potenti coreografie esploravano temi come l’alienazione, la fragilità psicologica, la violenza sociale e le contraddizioni dell’amore. Opere come: “Romeo and Juliet” (1965), che lo consacrò internazionalmente. “Anastasia”, con la sua narrazione sospesa tra identità e follia. “Mayerling”, uno dei suoi capolavori più controversi e intensi. “Manon”, tragedia sensuale e disperata che rimane un punto fermo del repertorio mondiale. Queste coreografie dimostrano la sua capacità di unire virtuosismo tecnico, drammaturgia complessa e una rara attenzione alla verità emotiva dei personaggi. MacMillan fu direttore artistico del ...

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Al via a Napoli la XXVIII edizione di Second Hand

Second Hand torna a Napoli per la sua ventottesima edizione, dall’11 al 14 dicembre 2025 presso la Sala Assoli. Diretta da Gabriella Stazio e parte del progetto Dance Ecosystem – Supporting Artists Under 35 2025–2027, la rassegna conferma la sua vocazione: giovane coreografia d’autore, dialogo tra artisti nazionali e internazionali, scambio intergenerazionale tra artisti junior e senior, sperimentazione sui temi della contemporaneità. Un laboratorio che prende il titolo provocatorio scelto da Merce Cunningham nel 1970, dove frammenti già esistenti venivano ricombinati in creazioni originali. La serata inaugurale dell’11 dicembre alle 20:30 propone tre lavori distinti per poetiche e linguaggi: Oscure Luminiscenze di Lucas Monteiro Delfino, Flavia Dule, Angela Valeria Russo esplora gli angoli più remoti dell’interiorità umana, con drammaturgia e regia di Senio Giovanni Barbaro Dattena, interpretata da Flavia Dule e Manolo Perazzi, prodotta da Asmed – Balletto di Sardegna e co-prodotta da Danzeventi. Segue Dilatazione di un Attimo (Noemi De Rosa e Pierfrancesco Vicinanza), vincitore del Bando MUD C.Re.A.Re. Campania, un’indagine sul tempo e sull’ecosistema che unisce gesto, spazio e quarta dimensione, interpretato da Noemi De Rosa, con luci di Classico Light e produzione Compagnia Borderlinedanza 2024. Chiude la serata Desdemona (Monica Casadei), un duetto ispirato a Shakespeare e Verdi, con Alfonso Donnarumma e Christian Pellino, elaborazioni musicali di Luca Vianini e Fabio Fiandrini, prodotto da Compagnia Artemis Danza. Il ...

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Lo Schiaccianoci in Arizona per il Santo Natale 2025

Il Natale in Arizona si accende come ogni anno con una serie di versioni dello Schiaccianoci, ma il protagonista assoluto resta il grande allestimento di Ballet Arizona, un appuntamento che trasforma Phoenix in una piccola capitale del balletto durante il mese di dicembre. Ballet Arizona – Symphony Hall, Phoenix. Dal 12 al 27 dicembre 2025, la compagnia presenterà la sua produzione più amata: uno Schiaccianoci sontuoso, impreziosito dall’orchestra dal vivo della Phoenix Symphony. Le repliche sono numerose, con spettacoli pomeridiani e serali che permettono a famiglie, appassionati e curiosi di assistere all’incanto del classico natalizio in qualunque momento delle festività. Atmosfere fiabesche, scenografie ricche e una cura maniacale per i dettagli rendono questo allestimento uno dei più prestigiosi del Sud-Ovest degli Stati Uniti. Altri Schiaccianoci in Arizona – 2025. Per chi vuole scoprire diverse interpretazioni del balletto, lo Stato offre anche altre produzioni: Phoenix Ballet porta in scena una versione energica e brillante dell’opera all’Arizona Financial Theatre, dal 12 al 14 dicembre 2025. Convergence Ballet & Ballet Theatre of Phoenix presentano uno Schiaccianoci elegante e raffinato al Herberger Theater Center, sempre nel weekend del 12-14 dicembre 2025. A Sedona, la Sedona Dance Academy propone una lettura contemporanea e creativa del ...

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Disciplina e danza: fondamento di crescita e responsabilità

Se la passione rappresenta il motore interiore del danzatore, la disciplina gli fornisce la struttura necessaria per evolvere, sia nell’arte che nella vita. La danza, infatti, impone un percorso fatto di rigore, costanza e attenzione ai dettagli, elementi che forgiano il carattere. Il rispetto degli orari, la cura del corpo, la capacità di accettare le correzioni e di imparare dagli errori sono pratiche quotidiane che, con il tempo, diventano parte integrante dell’indole e del modo di pensare e di agire. La disciplina non si esprime solo in gesti tecnici precisi o esecuzioni impeccabili sul palco, ma plasma individui capaci di affrontare le sfide con determinazione, consapevolezza e adattabilità. Il danzatore impara che ogni progresso richiede pazienza e che la crescita avviene nei momenti di difficoltà, quando la tentazione di mollare si fa più forte. La danza quindi insegna ad assumersi responsabilità, a gestire la pressione e a mantenere gli impegni, qualità sempre più rare e importanti che si riflettono in ogni ambito della vita quotidiana. Lontano da ogni retorica, la disciplina richiesta dalla danza non si limita a creare buoni artisti, ma contribuisce a formare persone capaci di ascoltare, collaborare e rispettare gli altri e se stessi. In un mondo ...

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