Vissuta per anni negli Stati Uniti, Ariella Vidach si forma artisticamente con Trisha Brown, Twyla Tharp, Dana Reitz, Steven Petronio, Steve Paxton, Bill T. Jones. Negli anni Ottanta inizia l’attività coreografica con la realizzazione di spettacoli che vengono presentati in tutto il mondo, sino alla creazione nel 1996 dell’Associazione e compagnia di danza Ariella Vidach – A.i.E.P., con la quale produce performance multimediali che affiancano alla ricerca coreografica l’interesse per il rapporto tra corpo e tecnologia. Tra le sue produzioni vanta diverse collaborazioni con importanti artisti, come Emil Hrvatin per la coreografia dello spettacolo Camillo Memo 1.0: costruzione del teatro per il Festival Teatri d’Europa del 1998 del Piccolo Teatro di Milano e per la versione drive-in dello stesso spettacolo presentata nel 2000 a Ljubljana nell’ambito del Festival Manifesta 3. Nel 2002 viene invitata in residenza al Theater am Gleis di Winterthur per la creazione di “Jolly”, coreografia commissionata dall’associazione Tanz in Winterthur e nello stesso anno “Buffers”, progetto di ricerca sulla figura del clown e del saltimbanco, è selezionato per partecipare alla prestigiosa vetrina internazionale “Monaco Dance Forum”. Momento fondamentale nell’attività della coreografa è il 2005, quando la compagnia inaugura la propria dimora stabile all’interno della Fabbrica del Vapore ...
Read More »Interviste
La danza non ha limiti: intervista a Veronica Peparini
Veronica Peparini nata a Roma, cresce in una famiglia di artisti con la danza nel sangue e inizia a ballare all’età di undici anni. Come ballerina ha partecipato a show musicali sia nazionali che internazionali tra gli altri per artisti del calibro di Luciano Pavarotti, Kylie Minogue, Ricky Martin, Robbie Williams, Geri Halliwell, Renato Zero, Claudio Baglioni, Giorgia… Come coreografa ha curato gli show di Franco Dragone (creatore dei più grandi spettacoli del “Cirque du Soleil”) in Italia, Spagna, Azzorre, Cina. È coreografa del tour “Alla mia età 2009” di Tiziano Ferro e del tour “Le cose cambiano” dei Velvet. È coreografa del video “Non mi ami” di Giorgia. In televisione ha lavorato a tre edizioni di “Miss Italia” a “Top of the Pops” e ad “Amici”. Coreografa e Local Director della produzione di David Zard “Romeo e Giulietta – Ama e cambia il mondo”, per la regia di Giuliano Peparini. Con questo spettacolo, Veronica viene premiata come miglior coreografa nel 2015 agli “Oscar italiani del Musical”. Da anni è docente di ballo presso la scuola di “Amici” di Maria De Filippi. Carissima Veronica, quali sono i tuoi primi ricordi legati alla danza? Il mio primo pensiero legato alla danza ...
Read More »Corpo e spirito: intervista con Michele Abbondanza e Antonella Bertoni
Michele Abbondanza proviene dall’esperienza veneziana di Carolyn Carlson al Teatro La Fenice di Venezia nei primi anni Ottanta; co-fonda nel 1984 il gruppo Sosta Palmizi (Il cortile, premio Ubu 1985; Tufo) e incontra Antonella Bertoni a Parigi, dove danzano in diverse creazioni di Carolyn Carlson. Nei primi anni Novanta rientrano in Italia, dove fondano la Compagnia Abbondanza/Bertoni riconosciuta come una delle realtà artistiche più prolifiche del panorama italiano. Nel loro lavoro da subito si evidenzia una particolare ricerca drammaturgica, una ricerca necessaria di costruzione dell’insieme dell’opera che permetta ai corpi, e alle loro passioni, di essere inscritti in una direttrice di senso, come se il gesto fosse di per sé un racconto, il compimento di un percorso. In qualità di coreografi ospiti creano le coreografie per il Teatro dell’Opera di Roma e la compagnia Aterballetto; collaborano con i registi: L. Ronconi, M. Baliani, N. Garella, R. Guicciardini e con i musicisti: John Surman, Steve Lacy, Michel Portal, Barre Phillips. Partecipano al film di Bernardo Bertolucci Io ballo da sola (1995) e sono tra i protagonisti delle coreografie create per Vieni via con me, trasmissione di Fabio Fazio e Roberto Saviano, in onda su Rai Tre (2010). Nel maggio del 2015 ...
Read More »La danza è energia vitale: intervista a Giorgio Madia
Il coreografo Giorgio Madia, studia danza presso la prestigiosa Scuola di Ballo del Teatro alla Scala, diplomandosi nel 1984. Nello stesso anno entra a far parte del Corpo di Ballo della Scala e dal 1985 è ballerino Solista per diverse compagnie di balletto: Bejart’s Ballet du XXéme Siécle, Bejart Ballet Lausanne, Pennsylvania Ballet e Milwaukee Ballet, San Francisco Ballet, Aterballetto e Züricher Ballet. Nel 1988 è stato scelto da Nureyev come suo partner nel pas de deux di Bejart “Le Chant du compagnon errant”, per la produzione “Nureyev and Friends” (in tournée in Europa, Asia, Australia e Nord e Sud America fino al 1991). Ha danzato interpretando diversi ruoli in più di novanta produzioni, lavorando con coreografi di fama mondiale come Alicia Alonso, Maurice Béjart, Merce Cunningham, William Forsythe, Hans Van Manen, Peter Martins, Rudolf Nureyev, Roland Petit, Josef Russillo, Heinz Spoerli, Glenn Tetley e Helgi Tomasson. È stato Maître de Ballet, assistente coreografo per il Balletto di Toscana, il balletto della Komische Oper di Berlino, del Teatro di Basilea. Direttore del Ballo al “Grand Teatr Lodz” dal 2000 al 2001. Dal 2003 al 2005 ha ricoperto la carica di direttore del balletto della Volksoper di Vienna. Ha inoltre vinto ...
Read More »A passi di danza, tra zelo e affermazione: intervista ad Andrea Zardi
Artista piacentino, classe 1987, Andrea Zardi è un giovane danzatore e coreografo dalla formazione poliedrica e dal bagaglio di esperienze corposo e duraturo. Muove i primi passi nel mondo della danza nel capoluogo emiliano natale, presso la scuola Chòros, per poi viaggiare in lungo e in largo per le sale di prestigiose scuole e istituzioni italiane, come la scuola Hamlyn di Firenze o il N.O.D. Contemporary Program di Torino. Plasma le sue prime opere coreografiche nel 2013, entrambi performate a Milano, fino a giungere l’immediato presente con la sua ultima creazione, Nòstoi / View Room, presentato alle Fonderie Teatrali Limone di Moncalieri (TO) il 18 novembre. La tua formazione ha inizio nel 2006 a Piacenza presso la scuola di danza Chòros. Che ricordi hai a tutt’oggi di quel “trampolino di lancio” nel mondo della danza? Ho dei bellissimi ricordi di quegli anni: diciamo che mi hanno dato basi generali abbastanza solide per poter pensare di proseguire in questo mestiere. Quello che più mi impressiona ancora oggi è la capacità di mettere in primo piano la qualità e la tecnica prima della quantità, che, se consideriamo quello che si vede nelle scuole private di danza oggi, non è cosa da ...
Read More »Il Teatro è il mio luogo naturale: intervista a Gaia Straccamore
Gaia Straccamore a nove anni entra a far parte della scuola del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Elisabetta Terabust, e qui si diploma all’età di 17 anni con il massimo dei voti. Grazie ad una borsa di studio si perfeziona nella prestigiosa Accademia “Princesse Grace” di Montecarlo, sotto la guida di Madame Marika Besobrasova. Ancora giovanissima, all’età di 12 anni, è scelta da Paolo Bortoluzzi per il ruolo dell’Apparizione nel suo Principe felice, a soli 15 anni Vladimir Vassiliev le affida il ruolo di prima ballerina ne “Le Sylphides” di Fokine e a 16 anni l’allora direttore del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma, Giuseppe Carbone, le affida il ruolo di prima ballerina nel suo Cronache Italiane. Dal 1996 è al Teatro dell’Opera di Roma dove su proposta di Carla Fracci viene nominata “Prima Ballerina” nell’ottobre del 2006. Oggi il suo repertorio include: Egina in Spartacus (Y. Grigorovich), la principessa Aurora e la Fata dei Lillà ne La bella Addormentata (Chalmer – Petipa), La Sylphide (N. Kehlet – C. Fracci – Bournonville – Gielgud), Napoli (Bournonville), Infiorata a Genzano (Bournonville), Giulietta in Romeo e Giulietta (John Cranko, Bruhn, Nureyev-Gai, P. Bart), Odette-Odile ne [Il lago dei cigni] ...
Read More »“Danzare è condividere”: intervista a Luca Masala
Luca Masala, formatosi tra le Scuole del Teatro alla Scala di Milano, dellʼAmerican Ballet di New York e dellʼAccademia di danza Princesse Grace di Monaco, ha studiato, tra gli altri con i maestri Stanley Williams e Marika Besobrasova. Allʼetà di 17 anni entra a far parte del “Balletto Reale delle Fiandre”, diretto da Robert Denvers dove diviene molto presto Solista. Lavora per un anno con Pierre Lacotte al “Ballet National de Nancy” e successivamente nel 1992 va in Germania al “Staats Theater Wiesbaden”. Nel 1995 si reca a Monaco dove, sotto la direzione di Konstanze Vernon e Ivan Liska, entra nel “Bayerisches Staatsballett”, anche in veste di Primo ballerino. Nel 2000 lascia la compagnia bavarese per il “Ballet du Capitole de Toulouse”, sotto la direzione di Nanette Glushak. Nel 2004, dopo aver ricoperto il ruolo di primo ballerino per le maggiori compagnie e nei teatri più prestigiosi, debutta come Maître de Ballet. In questo periodo decide di elaborare delle coreografie e crea per il Ballet du Capitole “Sang mêlé”. Allo stesso tempo lavora come assistente coreografo e produttore di Jean-Christophe Blavier nella produzione di “Casse-Noisette” a Stoccarda. Nel 2008 smette definitivamente di danzare e diventa Maître del Ballet du Capitole. ...
Read More »La danza è un regalo di Dio: intervista a Bella Ratchinskaja [ESCLUSIVA]
Bella Ratchinskaja frequenta e si diploma con onore presso l’Accademia di Stato del Balletto di Perm. Successivamente partecipa al concorso dell’URSS per giovani ballerini e si trasferisce a Leningrado dove intraprende la carriera di ballerina classica presso il teatro. Dal 1972 è Solista presso la compagnia “Choreographical Miniatures” diretta da Leonid Veniaminovic Jakobson dove spazia tutto il repertorio dei canoni classici e gode del prestigio coreografico personale. Ottiene diverse premiazioni per i successi ottenuti durante le tournée internazionali. Negli stessi anni comincia a muovere i primi passi nella creazione coreografica ricevendo consenso dal pubblico sovietico. Nel 1976 viene ammessa al corso di laurea in pedagogia del balletto classico presso l’Accademia Vaganova che termina con il Diploma d’onore ottenendo il massimo dei voti e il titolo ufficiale di Pedagogo del balletto classico, delle danze storiche, di carattere e repertorio. Subito dopo entra a far parte del corpo docente dell’Accademia Vaganova e parallelamente avvia una fervida collaborazione con il Ministero della Cultura della Mongolia portando lì l’educazione e la metodologia del balletto classico della scuola Vaganova. Nel 1989 viene premiata con il Diploma e Simbolo del Ministero della Cultura dell’URSS e della Mongolia per il merito professionale ottenuto. Nel 1989 si trasferisce ...
Read More »Due volte solista scaligera: intervista a Beatrice Carbone
Beatrice Carbone inizia a studiare danza con la madre, Iride Sauri, a otto anni. A quindici anni vince una borsa di studio per la Royal Ballet School di Londra e lo stesso anno entra alla Scuola di ballo del Teatro alla Scala di Milano, dove si diploma brillantemente a diciotto anni. Entra da subito nel Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di Milano ed inizia ad interpretare importanti ruoli. A ventun’anni viene promossa Solista dallʼallora direttrice Elisabetta Terabust. Tra i tanti ruoli che ha interpretato si ricordano: “Giulietta” con Raffaele Paganini in tournée in tutta Italia. “Olga” nel balletto “Onegin” di J. Cranko con Robert Tusley, “Kitri” nel balletto “Don Chisciotte” di Rudolf Nureyev con Thomas Edur, “Ballerina di strada” e “Regina delle Driadi” nel balletto “Don Chisciotte di R. Nureyev, “Carmen” di R. Petit, “La strega principale” nel balletto “Le Streghe di Venezia” coreografia M. Bigonzetti, “Giselle” nella versione moderna di Mats Ek, Myrta nella “Giselle” moderna di Sylvie Guillem, Myrta nella “Giselle” classica di P. Bart, “Passo a due dei contadini da “Giselle” con Roberto Bolle, la musa Polimnia in “Apollon Mousagette” di George Balanchine, l’amante ne l’“Histoire de Manon” di K. Mac Millan, una delle due ...
Read More »Benjamin Pech: “Ai danzatori dell’Opera di Roma auguro di essere liberi e di avere sempre il piacere di danzare”
“Io sono qui per loro, non per me. Ho fatto la mia carriera, ho lavorato tanto, certo, ma adesso è arrivato il momento di spostarmi dietro le quinte e lasciare il palco e le luci a loro”. Benjamin Pech, nuovo Maître de Ballet all’Opera di Roma, non ha dubbi: è qui per trasmettere gli insegnamenti ricevuti in tantissimi anni di carriera ai danzatori della compagnia capitolina. E lo fa in perfetto italiano. Stupefacente. Sì, perché da una figura della danza così importante, che ha danzato in tutto il mondo con i coreografi più celebri, non ti aspetteresti mai una familiarità così forte. Ma soprattutto una volontà così definita nel creare qualcosa di nuovo, di bello con i talenti che la compagnia del Teatro dell’Opera di Roma ha. E ne ha tanti. Lo conferma anche il Maestro che, già dai suoi primissimi giorni nella Capitale, lo ha subito notato: bravissimi ballerini, professionisti che vogliono ballare. E lui è pronto a migliorarli. Insomma, è proprio vero: l’Opera sta cambiando. Sicuramente in meglio. Non ci resta che aspettare per toccare con mano i primi risultati di questo cambiamento. Una carriera straordinaria di étoile che prosegue qui, a Roma, al Teatro dell’Opera, come maître ...
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