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Martin Harriague è il nuovo direttore del Ballet Biarritz

Il Ministro della Cultura francese ha ufficializzato il nome del nuovo direttore del Ballet Biarritz che entrerà in carica il primo gennaio 2027: Martin Harriague prenderà il posto di Thierry Malandain, suo ex allievo al Biarritz Junior Ballet. Martin Harriague attualmente è Direttore del Ballet de l’Opéra Grand Avignon che sotto la sua guida si è indirizzato verso un’estetica più contemporanea al passo con i tempi. Nato nel 1986 a Bayonne (Francia) Martin Harriague ha iniziato a ballare danza classica e contemporanea all’età di 19 anni. Ha fatto parte del Malandain Ballet Biarritz, del Ballet National de Marseille, del Noord Nederlandse Dans, e della Kibbutz Contemporary Dance Company. Martin ha lavorato con Itzik Galili, Emmanuel Gat, Roy Assaf, Andrea Miller, Keren Levi, Stephen Shropshire, Frederic Flamand, Thomas Noone, Reut Shemesh. Parallelamente alla carriera di ballerino, ha coreografato il proprio lavoro, componendo la propria musica. Il suo lavoro ha ricevuto riconoscimenti e premi internazionali nei concorsi di Stoccarda e Hannover, nonché a Copenaghen. Ha creato, tra gli altri, per il Ballet National de Marseille, Noord Nederlandse Dans, Scapino Ballet, Biarritz Ballet e per Kibbutz Contemporary Dance Company. Da tutta la redazione del Giornale della Danza i migliori auspici di buon lavoro. ...

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La guest teacher Cristina Amodio “allo specchio”

  Il balletto classico preferito? I classici mi piacciono tutti! Difficilissimo fare una classifica… “Giselle”. Il balletto contemporaneo prediletto? Anche qui dirne solo uno mi sembra un sacrilegio… “Limb’s Theorem” di William Forsythe. Il Teatro del cuore? Teatro alla Scala di Milano. Un romanzo da trasformare in balletto? “Carmilla” di Sheridan Le Fanu. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? “The Reader – Ad alta voce”. Il costume di scena indossato che hai preferito? Li ho amati tutti… “Romeo e Giulietta”. Quale colore associ alla danza? Rosso. Che profumo ha la danza? Profuma di fiori freschi. La musica più bella scritta per balletto? Faccio fatica a fare classifiche… Ognuna regala emozioni uniche! Il film di danza irrinunciabile? In generale non mi piacciono i film sulla danza, non rispecchiano la nostra vera professione… Meglio un buon documentario! Due miti della danza del passato, uomo e donna? Rudolf Nureyev e Carla Fracci. Il tuo “passo di danza” preferito? Developpé. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio di balletto classico? Giulietta. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? George Balanchine. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Grazie per avermi scelta. ...

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Margherita Landi – “Corpi Situati”: geografie del sentire

Coreografa, artista e ricercatrice, Margherita Landi è una delle voci più originali della scena performativa contemporanea. Il suo lavoro attraversa confini disciplinari, intrecciando danza, tecnologie immersive, pratiche partecipative e riflessioni politiche sul corpo. Nei suoi progetti, spesso site-specific o sviluppati in contesti non convenzionali, il corpo non è mai un’entità isolata: è un archivio vivente, una soglia tra percezione e memoria, uno strumento di relazione con lo spazio e con gli altri. Attraverso un uso critico della tecnologia, che non spettacolarizza ma dilata la soglia percettiva, Landi esplora come i corpi si situano, si trasformano, si relazionano al contesto e agli altri. La sua danza non è tanto da vedere, quanto da attraversare. È una danza che ascolta, che apre, che cura, che disarma. In questa intervista, Margherita Landi ci accompagna nel suo universo artistico. Il Suo ultimo lavoro, Corpi Situati, con la partecipazione di Agnese Lanza, è stato presentato, in anteprima, il 25 giugno 2024, all’interno di “Site Dance”, rassegna di danza contemporanea organizzata dalla Compagnia degli Istanti/Compagnia Simona Bucci, codiretta da Simona Bucci e Marika Errigo. Lo spettacolo replicherà il 14 settembre 2025, al Parco di Villa Fabbricotti, a Firenze, sempre nell’ambito di “Site Dance”. Partiamo dal concetto ...

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Bolzano Danza: venerdì 18 luglio il Ballet Preljocaj inaugura la 41a edizione

Prende il via domani, venerdì 18 luglio, la 41ª edizione di Bolzano Danza: organizzato e promosso dalla Fondazione Haydn di Bolzano e Trento, il festival presenterà oltre 30 appuntamenti in 11 differenti location, che animeranno la città per due settimane con spettacoli, outdoor performances, incontri e presentazioni. L’edizione 2025 segna l’inizio del percorso tematico triennale disegnato dalla nuova direzione artistica di Anouk Aspisi e Olivier Dubois, intitolato Trilogia della Passione: Insurrezione (2025), Orizzonte (2026) e Riconciliazione (2027). La prima tappa, Insurrezione, è un invito a confrontarsi con la densità dell’esistenza, una dinamica che attraverserà l’intera programmazione del 2025 con spettacoli che esploreranno l’atto dell’insorgere intutte le sue forme: dal gesto individuale all’impulso collettivo, dalla ribellione interiore alla sovversione dello spazio e della forma scenica. Il primo appuntamento in programma è alle ore 19.30 in Piazza Verdi per la performance inaugurale di questa edizione: AeReA (durata 35minuti) di Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi è la prima parte di un dittico sviluppato da una delle compagnie rivelazione della scena europea, che sarà completato sabato 19 luglio alle ore 20.30 nel Teatro Studio del Teatro Comunale dal secondo capitolo ARA! ARA!. A seguire, alle ore 20.30, nella Sala Grande del Teatro Comunale il francese Ballet Preljocaj, guidato da uno dei protagonisti più acclamati della coreografia contemporanea, Angelin Preljocaj, apre ufficialmente il festival con l’attesissima prima italiana di HELIKOPTER/LICHT (durata 80 minuti), dittico che unisce una delle opere più emblematiche del Maestro alla nuova creazione: un inedito ...

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La connessione emotiva con la coreografia: il passo fondamentale del danzatore

Nel mondo della danza, chi balla non è mero esecutore di movimenti eleganti e tecnicamente perfetti. Deve possedere la capacità di connettersi con il personaggio che interpreta, trasmettendo emozioni autentiche al pubblico. Questa connessione emotiva è il passo fondamentale per trasformare una semplice esibizione in un’esperienza artistica. Il ballerino deve comprendere a fondo la storia, il contesto e le motivazioni del personaggio o il messaggio che il coreografo vuole esprimere. Questo processo di ricerca permette di interiorizzare il significato della coreografia e comunicarla in maniera efficace. Fisicamente, il danzatore deve adattare il proprio corpo per incarnare il significato di ciò che balla. Deve lavorare su gesti specifici, posture e movimenti. Mentalmente, deve immergersi nella psicologia del personaggio, visualizzando i pensieri e le emozioni che guidano i passi, anche se sono apparentemente lontani da quello che pensa di sapere di se stesso. L’espressività infatti è ciò che dà vita al personaggio e senso alla coreografia. Il danzatore deve trovare un equilibrio e creare sinergia tra tecnica e capacità espressiva. Il beneficio che se ne ricava non è legato solo al successo della performance, ma riguarda il ballerino stesso che viene coinvolto totalmente nell’esperienza della danza. Ha la possibilità di uscire da ...

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Rilievi in Danza 2025: a Cerveteri la Danza d’autore

Dal 26 al 30 luglio 2025 torna a Cerveteri Rilievi in Danza, appuntamento ormai consolidato nel panorama laziale della danza contemporanea italiana. Giunto alla sua quinta edizione, il Festival è organizzato da Mandala Dance Company con la direzione artistica di Paola Sorressa e si svolgerà nei suggestivi spazi del Parco della Legnara e di Piazza Santa Maria, trasformati per cinque serate in palcoscenici sotto le stelle. Cinque serate che alternano spettacoli e performance site-specific, con il coinvolgimento di compagnie di rilievo nazionale, giovani autori e autrici emergenti: Adarte, ARB Dance Company, ArtgarageDanceCo, Atacama, Compagnia ResExtensa – Centro di Produzione Puglia, EgriBiancoDanza – Centro di Produzione Danza Piemonte, Hunt cdc (compagnia indipendente), Lost Movement (compagnia indipendente), Mandala Dance Company, Movimentoinactor (Con.Cor.D.A). Sabato 26 luglio il Festival prende il via con Dalet di Giorgia Giannini e Andrea Tenerini, produzione del Centro di Produzione Nazionale della Danza ResExtensa / Porta d’Oriente, con la direzione artistica di Elisa Barucchieri. Un progetto che intreccia l’essenza primordiale della Terra con gli archetipi ancestrali dell’essere umano, ispirandosi alla quarta lettera dell’alfabeto ebraico, simbolo di solidità e realizzazione, con la supervisione artistica di Elisa Barucchieri, Giulia Maffei e Fabiana Mangialardi. A seguire, La casa dei ninja – Small Size di Francesca Lettieri per Adarte: una coreografia onirica, crepuscolare, pensata per il pubblico più giovane ma capace di parlare a ...

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Virgilio Sieni torna a Civitanova Danza 2025

Danzatore e coreografo di fama internazionale, Virgilio Sieni torna a Civitanova Danza venerdì 18 luglio con il suo nuovo lavoro Sulla leggerezza in anteprima nazionale, coreografia per i danzatori Jari Boldrini, Sofia Galvan, Maurizio Giunti, Chiara Montalbani, Andrea Palumbo, Valentina Squarzoni, Luca Tomaselli, Andrea Zinnato. Lo spettacolo è proposto nel 32° festival Civitanova Danza dedicato al maestro Enrico Cecchetti che si conferma vetrina dell’arte coreutica realizzata su iniziativa della Città di Civitanova Marche, dell’Azienda Teatri di Civitanova e dell’AMAT con il contributo di MiC e Regione Marche. «Prendiamo in prestito la prima lezione americana di Italo Calvino sulla leggerezza. (Lezioni americane. Sei proposte per il prossimo millennio 1988). La leggerezza – nota il coreografo fiorentino – si declina nei momenti non appropriabili della scoperta, rimbalzando silenziosamente dai momenti silenziosi. A partire dalle intuizioni di Calvino la danza si genera da slanci formalizzati in richiami di passaggio, attraversamenti sfuggenti: come un dialetto, una lingua viva che si nutre di tutte le cose della vita per inventarsi, insemprarsi, impararsi. Una danza che assume le sembianze dell’eco, risuonando di gesto in gesto e inventandosi su trame amorose, amichevoli, malinconiche, nostalgiche. Ci si riferisce al dialetto del gesto, che si alimenta di messaggi materiali e immateriali, raggi luminosi e sospiri, quegli impulsi che sono gli spiriti del corpo. Personaggi e figure che hanno la volatilità e la luce del sogno. Ogni ...

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Le eteree ballerine romantiche dell’800: Fanny Elssler

Fanny Elssler (Gumpendorf, 23 giugno 1810 – 27 novembre 1884) è stata una ballerina austriaca del periodo romantico. Nata in un quartiere di Vienna, suo padre Johann Florian Elssler era un dipendente di Nikolaus I (principe della nobile casata ungherese degli Esterházy) ed in seguito divenne il cameriere del compositore Franz Joseph Haydn (Rohrau, 31 marzo 1732 – Vienna, 31 maggio 1809) rimanendo per tutta la vita a fianco del grande esponente del classicismo viennese. Fanny Elssler visse appieno la stagione del Romanticismo, affascinando il pubblico con un temperamento fortemente sensuale e doti artistiche ineguagliabili, oltre ad una capacità drammatica senza pari. Da giovanissima iniziò a studiare l’arte del balletto. Tenne il suo debutto sul palcoscenico del Kärntnertortheater di Vienna all’età di sei anni. Ballava quasi sempre con la sorella Therese, che aveva due anni più di lei. Entrambe si formarono coreuticamente con il ballerino e coreografo francese Jean-Pierre Aumer (Strasburgo, 21 aprile 1774 – Saint-Martin-de-Boscherville, 6 luglio 1833) e con il maestro di balletto e impresario Friedrich Horschelt (Colonia, 14 aprile 1793 – Monaco di Baviera, 9 dicembre 1876). Studiarono anche a Napoli con il rinomato ballerino e coreografo milanese Gaetano Gioja che giocò un ruolo fondamentale nella trasformazione ...

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L’étoile Oriella Dorella “allo specchio”

  Il balletto classico preferito? Lo Schiaccianoci. Il balletto contemporaneo prediletto? La Nona di Maurice Béjart. Il Teatro del cuore? Il Teatro alla Scala di Milano e l’Arena di Verona. Un romanzo da trasformare in balletto? Il romanzo ispirato al film “E.T. L’extra-terrestre” scritto da William Kotzwinkle per un balletto dedicato ai ragazzi. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? The Danish Girl. Il costume di scena indossato che hai preferito? Gelsomina. Quale colore associ alla danza? Rosso. Che profumo ha la danza? L’odore della pece. La musica più bella scritta per balletto? Quelle composte da Nino Rota. Il film di danza irrinunciabile? Il sole a mezzanotte con Mikhail Baryshnikov. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Rudolf Nureyev e Pina Bausch. Il tuo “passo di danza” preferito? Legato. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio classico? Caterina dal balletto di John Cranko “La bisbetica domata” con un bel Petruccio… Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? Non riesco a trovarne solo uno, ma la storia del balletto ha visto grandi personalità come Roland Petit, Maurice Béjart senza scordare “le svolte” coreografiche impresse da Rudolf Nureyev. Tornando indietro, ...

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Presentata la Stagione 2025/2026 dei Balletti del Teatro dell’Opera di Roma

Dal barocco di Händel al linguaggio contemporaneo di Ronchetti e D’Amico, passando per Wagner, Strauss, Gounod, Mozart e naturalmente Verdi, Puccini e Rossini, senza tralasciare un omaggio a Henze nel centenario della nascita. Un triplice debutto nel Lohengrin per Mariotti, Michieletto e Korchak e una collaborazione triennale con Il Teatro di Roma, che inizia con la regia di Luca De Fusco per la prima volta all’Opera di Roma con un titolo mai rappresentato sul palcoscenico del Lirico capitolino, Roméo et Juliette. In programma anche l’esordio italiano dei registi Gürbaca e Hermann, quest’ultimo con due titoli consecutivi e complementari (Inferno e Ariadne auf Naxos), Il trionfo del Tempo e del Disinganno di Händel, per la prima volta all’Opera di Roma, e Le nozze di Figaro di Mozart firmate da Claus Guth.   Importante anche quest’anno la presenza degli spettacoli di danza, che spaziano dai grandi classici come Lo schiaccianoci e La Bayadère per arrivare a esplorare il Novecento e la contemporaneità con George Balanchine, Pina Bausch, Jerome Robbins, Jacopo Godani, Marco Goecke, Angelin Preljocaj e Benjamin Millepied.   In cartellone anche quattro concerti, tre dei quali affidati al Direttore musicale Michele Mariotti, un anticipo sull’avvio di stagione con un concerto all’Expo ...

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