L’étoile di fama mondiale e bellezza particolarissima. Luciana Savignano è la musa che ha ammaliato coreografi come Béjart, Mario Pistoni, Paolo Bortoluzzi, Roland Petit, Micha van Hoecke, solo per citarne alcuni. Considerata una stella pari a ballerini come Carla Fracci e Rudolf Nureyev, applaudita dalla critica europea, esaltata dalla nota critica di balletto e danza italiana Vittoria Ottolenghi. La Savignano si è imposta nel panorama mondiale della danza d’arte degli ultimi trent’anni per l’asciutta compostezza del gioco scenico, unito alla tensione drammatica e a una forte tecnica che le ha permesso di affrontare anche i grandi ruoli del repertorio classico: Giselle e il Lago dei cigni. Luciana Savignano nasce a Milano nel 1943 e si avvicina alla danza grazie al padre, che, da bambina, la porta a vedere Il Lago dei Cigni “Il mio corpo non era quello di una tradizionale ballerina quando cominciai, braccia troppo lunghe, piedi troppo grandi, eccessivamente alta. Senza contare che sono sempre stata timida. Solo in scena ho il mio riscatto, il pubblico”, ha affermato la Savignano al Giornale Off. Si forma presso la Scuola di Ballo della Scala di Milano e si diploma in seguito ad un periodo di perfezionamento al Teatro Bolsohi di Mosca. Nel 1968 Mario Pistoni la sceglie ...
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