Il cavallino gobbo o La fanciulla dello zar (conosciuto anche come The Little Humpbacked Horse oppure Le Petit cheval bossu, ou La Tsar-Demoiselle) è un balletto in quattro atti e otto scene più apoteosi con libretto e coreografia di Arthur Saint-Léon, musica di Cesare Pugni, basato sull’omonima favola in versi di Pyotr Yershov. Il coreografo si ispirò alla lontana dal racconto originale e nel balletto si vede Ivan il Matto, con l’aiuto di un cavallo magico, sconfiggere un malvagio Khan e vincere la mano della Zar-Fanciulla. Alla fine Ivan spodesta lo Zar e diventa lui stesso Zar. Il balletto venne presentato in debutto al Balletto Imperiale il 15 dicembre 1864 all’Imperial Bolshoi Kamenny Theatre di San Pietroburgo con interpreti Marfa Muravyova nel ruolo della Zar Maiden, e Nilolay Troitsky nel ruolo di Ivanushka. Il balletto divenne assai popolare ed ottenne grande successo per lo sviluppo dell’arte coreutica in Russia, con la bellezza di ventidue danze popolari russe, tra cui alcune inventate per l’occasione. La compagnia imperiale potenziò grazie a questa produzione uno stile differente, miscelando la coreografia classica europea alla vera danza popolare russa. La trama vede nel Primo atto (Scena 1): C’era una volta un contadino che aveva tre figli: ...
Read More »Attualità
“Tu non mi perderai mai”: assenza e presenza, perdita e ritrovamento
Sabato 29 e Domenica 30 marzo 2025, al Teatro Out Off di Milano, nell’ambito di Fog Performing Arts Festival/ Triennale Milano, andrà in scena, in prima nazionale, Tu non mi perderai mai, una produzione Sosta Palmizi, in coproduzione con Triennale Milano, Fuorimargine Centro di produzione di danza e arti performative della Sardegna, con il sostegno di Fondazione del Teatro Grande di Brescia, Centro di Rilevante Interesse per la Danza Virgilio Sieni. Tu non mi perderai mai è un assolo coreografato e originariamente interpretato da Raffaella Giordano nel 2005. Dopo vent’anni, la coreografa ha scelto di trasmettere questo lavoro alla giovane danzatrice e autrice Stefania Tansini, attraverso un meticoloso processo di ricostruzione e trasmissione. Ispirato al Cantico dei Cantici, uno dei testi poetici più intensi della Bibbia, che celebra l’amore con immagini potenti e visionarie, lo spettacolo non segue una narrazione lineare, ma è costruito attraverso movimenti essenziali e una presenza scenica fortemente evocativa, che esplorano la relazione tra corpo, spazio e memoria. L’opera è un’indagine intima sulla resistenza e la fragilità del corpo, sulla persistenza del desiderio e dell’amore, che, pur attraversando il tempo e le trasformazioni, non si perde mai. Il titolo Tu non mi perderai mai suggerisce proprio ...
Read More »Tre straordinari coreografi del Novecento al Teatro San Carlo di Napoli
Tre straordinari coreografi del Novecento per ripercorrere, in una soirée, un secolo di danza: al Teatro di San Carlo è in scena un trittico dedicato a Serge Lifar, Roland Petit e William Forsythe. Impegnati Étoiles, Solisti e Corpo di Ballo del Lirico di Napoli, la cui direzione è affidata a Clotilde Vayer. Il sipario si è alzato ieri domenica 2 marzo, alle ore 17:00, con repliche fino a giovedì 6 marzo. Il programma guida il pubblico in un viaggio che ripercorre l’evoluzione del linguaggio coreutico nel Novecento: si apre con Suite en blanc di Serge Lifar per proseguire con L’Arlésienne di Roland Petit. La soirée chiude con In the Middle, Somewhat Elevated di William Forsythe. L’esecuzione avverrà su musica registrata. Serge Lifar viene omaggiato con il suo più vivo esempio di pura danza: Suite en Blanc, creata nel 1943, è una celebrazione del neoclassicismo in cui la purezza delle linee e l’eleganza accademica esaltano la tradizione francese attraverso una coreografia astratta sulla musica che Édouard Lalo compone per il balletto Namouna. Riprende la coreografia Charles Jude. Scene e costumi sono di Maurice Moulène. Il genio di Roland Petit rivive attraverso una delle sue opere più struggenti, L’Arlésienne, ideata nel 1974, ...
Read More »“Una noche con la superstar Sergio Bernal” [RECENSIONE]
Lo spettacolo, che presso lo splendido Teatro Municipale di Piacenza diretto da Cristina Ferrari è diventato Un pomeriggio con Sergio Bernal sotto l’attenta direzione artistica di Ricardo Cue (figura storica che ha lavorato con George Balanchine, Anthony Tudor, Martha Graham, Alvin Ailey, Maya Plisetskaya, Sylvie Guillem, Peter Schauffuss, Fernando Bujones, Irek Mukhamedov, Patrick Dupond, Carlos Acosta, Alina Somova, Natalia Osipova, Vladimir Shklyarov, Evgenia Obraztsova, Ivan Vasiliev, Alena Kovaleva, Angel Corella, Tamara Rojo, tra gli altri) in esclusiva italiana per Daniele Cipriani Entertainment ha posto in luce la netta propensione del carismatico Bernal nel catturare e incarnare la commistione tra la tradizione spagnola, l’accademismo classico, la passione del flamenco e il glamour… aspetti affascinanti quanto la musica stessa e il canto. La produzione è ricca di contrasti – luce e oscurità, movimento ed equilibrio – tanto da renderla un’opera ben calibrata nella struttura e mai didascalica. Ad apertura troviamo l’assolo Farruca del molinero, una coreografia di Antonio Ruiz Soler su musica di Manuel De Falla, dove la sensualità, il mistero, e la figura di Bernal vengono caratterizzati da una successione di curve e di ondulazioni come fossero il corso di un fiume che raggiunge in piena la massima intensità dell’emozione e ...
Read More »Intervista a Francesco Resch dei “Ballets de Monte-Carlo”
Francesco Carl Ludwig Resch, nato a Brescia nel 2000 ma cresciuto a Bolzano, è un ballerino professionista italiano dei Ballets de Monte-Carlo. Dopo essersi diplomato con il massimo dei voti presso la prestigiosa Accademia dell’Opera di Vienna, a diciotto anni è stato assunto all’“Eifman Ballet” di San Pietroburgo, diventando il primo italiano nella storia della compagnia. Dopo un anno in Russia, è tornato in Europa e nel 2019 si è unito ai Ballets de Monte-Carlo, sotto la direzione artistica di Jean-Christophe Maillot. A vent’anni ha interpretato il suo primo ruolo da solista, Oberon, in “Sogno di una notte di mezza estate” di Maillot. Successivamente ha ottenuto altri ruoli di prestigio, come Romeo, il principe nello “Schiaccianoci”, il Lupo in “Oeil pour Oeil”, il Re nel “Lago dei cigni” e Hortensio in “La bisbetica domata”, sempre sotto la direzione di Maillot. Nel 2023 ha avuto l’onore di condividere il palco con la grande étoile Olga Smirnova in “Romeo e Giulietta”, a Siviglia e a Brescia. Il suo repertorio da solista include anche il Toreador della “Carmen” di Johan Inger, il passo a due principale in “Within the Golden Hour” di Christopher Wheeldon, “In Memoriam” di Sidi Larbi Cherkaoui e la coppia ...
Read More »Boris Charmatz lascia la direzione del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch
Nel comunicato stampa ufficiale si rende noto che il direttore del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch, Boris Charmatz, e il consiglio di sorveglianza della GmbH nonché la città di Wuppertal hanno concordato di recedere consensualmente dal rapporto contrattuale alla fine della stagione in corso. Le parti hanno deciso di mantenere la riservatezza in merito alle motivazioni della risoluzione del contratto. La città di Wuppertal si rammarica della partenza di Boris Charmatz, che dal 2022 ha diretto con successo le sorti artistiche dell’istituzione, e lo ringrazia sentitamente per le molteplici produzioni artistiche che ha potuto realizzare dall’inizio della sua direzione, tra cui Wundertal, Liberté Cathédrale, Club Amour, Forever (Immersion dans Café Müller de Pina Bausch) e Cercles. La città avrebbe voluto continuare a collaborare con Boris Charmatz ed è aperta e pronta ad una futura cooperazione. Dall’agosto 2025, le prove, gli spettacoli e gli spettacoli ospiti del teatro di danza saranno diretti dal vicedirettore Daniel Siekhaus. Il nuovo direttore del “Tanztheater Wuppertal Pina Bausch” sarà anche il direttore-fondatore del futuro Centro Pina Bausch. Una scelta in merito verrà pertanto presa solo dopo che il Consiglio comunale di Wuppertal avrà assunto una decisione definitiva sulla costruzione del Pina Bausch Center. Secondo la pianificazione ...
Read More »Cambio di direzione alla “John Cranko School” di Stoccarda
Alla fine del 2025, dopo oltre ventisette anni, il Maestro Tadeusz Matacz si dimetterà da direttore della John Cranko School. Da gennaio 2026 Elisa Carrillo Cabrera assumerà la guida nel ruolo di direttrice della John Cranko School, supportata da Mikhail Kaniskin in quello di vice direttore. Elisa Carrillo Cabrera è un’ex solista del “Balletto di Stoccarda” ed ex prima ballerina del “Berlino State Ballet”. Insieme a Mikhail Kaniskin, gestisce la sua fondazione “Elisa Carrillo Cabrera Foundation” che si impegna nella promozione e nell’apertura della cultura in tutto il mondo, specialmente in Messico. “Vorrei ringraziare di cuore Tadeusz Matacz, direttore della Scuola per ventisette anni. Ha svolto un ruolo cruciale nella formazione dei giovani ballerini. Sono profondamente grato per l’instancabile lavoro e la dedizione con cui Tadeusz Matacz ha guidato la Scuola per molti anni e ringrazio per la collaborazione! Sono molto felice che abbiamo trovato un degno successore con Elisa Carrillo Cabrera e attendo con gioia la futura collaborazione”, così ha affermato Tamas Detrich, direttore dello “Stuttgart Ballet”. Elisa Carrillo Cabrera è nata nel 1981 a Texcoco, ha studiato all’Instituto Nacional de Bellas Artes y Literatura dal 1988 al 1990 e si è perfezionata all’English National Ballet School dal 1997 ...
Read More »All’Opéra Bastille dopo 10 anni torna “La Bella Addormentata” di Nureyev
“La Bella Addormentata nel Bosco”, nella versione di Rudolf Nureyev, su musica di Pyotr Ilyitch Tchaikovsky, ritorna dopo più di dieci anni di assenza a Parigi in scena all’Opéra Bastille in due riprese (dal 8 marzo al 23 aprile e poi dal 27 giugno al 14 luglio) offrendo al pubblico l’opportunità di scoprire più di sette coppie diverse nei ruoli di Aurore e del Principe Désiré, con le scenografie di Ezio Frigerio e i costumi di Franca Squarciapino. Quando Rudolf Nureyev si recò a Parigi nel 1961 per la tournée con il Kirov, poco prima della sua richiesta di asilo politico, affascinò il pubblico dell’Opéra Garnier nel ruolo del Principe nella “Bella addormentata”. Trent’anni dopo, ha proposto con il “Balletto Nazionale dell’Opéra di Parigi” una nuova coreografia di quest’opera che considerava “il balletto dei balletti”. Pur conservando la magia spettacolare del balletto e della musica di Tchaikovsky dal fascino frizzante, riequilibra la coreografia originale di Marius Petipa concedendo maggiore spazio ai ruoli maschili, in particolare a quello del Principe. Per dieci anni assente dal palco dell’Opéra Nazionale di Parigi, non c’è dubbio che Aurore e Désiré, la Fata dei Lillà e l’Uccellino Azzurro, senza dimenticare la terribile Carabosse, sapranno affascinare ...
Read More »Viengsay Valdés nominata “Chevalier de l’ordre des Arts et des Lettres”
La prima ballerina e direttrice generale del Ballet Nacional de Cuba (BNC) Viengsay Valdés ha ricevuto a L’Avana il 25 febbraio l’onorificenza di “Chevalier de l’ordre des Arts et des Lettres” dall’ambasciatore francese a Cuba, Laurent Burin des Roziers alla presenza del viceministro della cultura Fernando León Jacomino e di altre alte autorità nazionali. È uno dei più alti riconoscimenti concessi dalla Francia. L’Ordine delle Arti e delle Lettere è una distinzione onoraria, gestita dal Ministero della Cultura, che premia “le persone che si sono distinte per la loro creazione nel campo artistico o letterario o per il contributo che hanno apportato all’influenza delle arti e delle lettere in Francia e nel mondo”. Per la Valdés il riconoscimento è motivato grazie al lavoro svolto come prima ballerina, in particolare nelle sedi francesi come il Palais Garnier e la Sala Pleyel di Parigi, e come direttrice generale del Ballet Nacional de Cuba oltre all’impegno profuso nell’organizzazione del Festival Internazionale del Balletto dell’Avana Alicia Alonso che accoglie artisti da tutto il mondo, compresi quelli francesi. Nata all’Avana, Viengsay Valdés ha indossato le sue prime scarpette da ballo all’età di nove anni, quando ha iniziato gli studi di danza classica presso la “Escuela ...
Read More »La danza è uno stile di vita, insegna ad ‘abitare’ il corpo e la mente
La danza non è solo una forma d’arte. È uno stile di vita che offre la capacità di abitare il proprio corpo e di farne una bussola nelle difficoltà e un baluardo contro le pressioni esterne. Il corpo è molto saggio, è davvero una macchina perfetta. Abitarlo significa diventare consapevoli delle sensazioni corporee che forniscono informazioni su come si sta vivendo. La danza inoltre è pausa nella frenesia quotidiana, permette la connessione con una parte profonda di noi stessi. Danzare richiede infatti la sintonizzazione tra le diverse parti del corpo, muscoli, colonna vertebrale, organi respiratori e permette di sentire e vivere il movimento. Ascoltando il proprio corpo, si impara a fidarsi delle proprie sensazioni e a discernere tra sensazioni utili e inutili. Si impara inoltre a non farsi travolgere dalle emozioni dannose o negative. Attraverso il movimento danzato infatti si liberano le tensioni fisiche ed emotive represse. I ballerini che frequentano le lezioni con costanza non affinano solo la tecnica, ma si esercitano anche a prendere coscienza di sé e della stretta correlazione tra mente e corpo. Danzare quindi regala anche l’opportunità di abitare la mente, di sviluppare un pensiero autonomo e originale, di liberarsi e distinguersi dalla massa, e ...
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