Ogni appassionato di balletto al rientro dalle vacanze (trascorse a ripensare a festival di danza e a leggere il giornaledelladanza.com) ha un solo pensiero: come evitare di perdersi gli appuntamenti più interessanti della stagione?
Monitorare tutta l’Italia sarebbe difficile, ma se siete di Milano e dintorni, la scelta, grazie anche all’Expo, è abbastanza ampia, per quanto non variegatissima. Fortunatamente, a supplire alle “mancanze” (dovute alla solita, arcinota, crisi) dei cartelloni ufficiali ci pensano i festival invernali e soprattutto primaverili, e così il panorama può dirsi un po’ più completo. Tra i cartelloni ufficiali milanesi dunque, abbiamo selezionato per voi alcuni titoli…
Cello Suites, a marzo al Teatro alla Scala, di Heinz Spoerli: da vedere perché bellissimo dialogo tra la musica di Bach e la danza poetica, non narrativa, del coreografo che usa i colori rosso, verde e blu per mettere in scena la forza di fuoco, terra e acqua in tre momenti coreografici incantevoli.
La Bella Addormentata nel Bosco, tra settembre e ottobre alla Scala: da non perdere perché è una nuova produzione (in coproduzione con l’American Ballet Theatre) che segue la coreografia dell’innovativo e divertente coreografo Alexei Ratmansky, che rielabora il capolavoro di Petipa, avendo a disposizione qui oltre alla Zakharova, il bravissimo David Hallberg.
Hallberg, che ci ha fatto innamorare anche attraverso uno schermo del suo principe Desiré con il Bolshoi e primo americano ad essere stato nominato primo ballerino nella compagnia russa, sarà ospite per Manon in coppia con la splendida Osipova. Non dimentichiamoci poi del Galà des étoiles, a fine ottobre (in chiusura di Expo), da non perdere per i nomi schierati, soprattutto per i due principi del Teatro alla Scala: Roberto Bolle e Massimo Murru (poco presente purtroppo quest’anno).
Altri balletti interessanti che hanno avuto successo nella precedente stagione, sono quelli che vedono protagonisti i compositori Verdi e Mozart, quest’ultimo al centro dello spettacolo del Balletto di Milano Passione Mozart, mentre il primo è omaggiato nello spettacolo della stagione 2013/2014, e che torna a grande richiesta, dal titolo W Verdi, nella versione ampliata e con le proiezioni di Daniela Grifoni. Della stessa compagnia, da tenere d’occhio, le produzioni nuovissime per l’Expo e quella basata sul romanzo Anna Karenina, che quest’anno sembra spopolare tra le compagnie di balletto italiane. (Sarà un desiderio di letteratura dettato dalla crisi imperante? Sarà che tutte le compagnie di balletto felici si somigliano, mentre quelle infelici…?)
Poco da essere infelici, se non per la scarsa divulgazione, sulla scena contemporanea. Da non perdere, al Pim Off il 25, 26 e 27 ottobre, Dance Dance Dance e Persona della Compagnia EgriBiancoDanza, una riflessione in danza sulle fragilità e la determinazione dei ballerini nel loro percorso e nella loro carriera. Una compagnia estremamente interessante, contemporanea ma di solida base classica, definita dal Maestro Testa “diaghileviana”.
Al CRT, palcoscenico di ricerca per eccellenza, altre proposte contemporanee, tra cui l’italo-olandese Giulio d’Anna (11-16 novembre), con OOOOOOO coreografia ispirata al Museo delle Relazioni Interrotte di Zagabria e vincitrice dell’azione AntiCorpiXL CollaborAction; e …della caduta, un passo di danza (9-12 dicembre) di Lara Guidetti, in collaborazione con Carmen Giordano su musiche di Carlo Boccadoro, ispirata a Camus e soprattutto a una poesia di Pessoa, da cui prende il titolo.
Ritmo, ritmo ritmo al Teatro Carcano in gennaio, con Puzzle di Kataklò, una creazione di danza, atletismo, grande vivacità e ironia; e ritmo anche al teatro Nazionale, con Stomp a maggio, spettacolo di musica, teatro e danza insieme, ritmato e divertente, in cui la danza è motore della creazione di musica urbana.
A dicembre e maggio, da non perdere uno sguardo sui talenti di domani al Piccolo Teatro con la Serata Ciaikovsky con i giovani allievi dell’Accademia del Teatro alla Scala, impegnati non solo nei classici come l’adagio della rosa, o con Serenade di Balanchine, ma anche con una sfida come un estratto dalla Bella Addormentata di Mats Ek.
Altro classico-non classico, lo Swan Lake di Matthew Bourne, in scena agli Arcimboldi il 17-18 e 19 novembre, assolutamente da non perdere, per l’energia, l’ironia e l’emozione che porta in scena, sfruttando le grandissime capacità di un corpo di ballo dall’eleganza e dalla forza sorprendenti.
Dopo questo – necessariamente breve – excursus, veniamo alle questioni importanti…
Non sapete quale balletto regalarvi per il periodo natalizio?
La risposta è sempre la stessa: Lo Schiaccianoci ! Un balletto su cui, dando uno sguardo ai cartelloni in giro per il mondo, abbiamo imparato a scherzare con affetto, e che sarà in programmazione a Milano in ben quattro proposte diverse: quella del Teatro alla Scala nella versione di Nacho Duato con la splendida Maria Eichwald (in coppia consolidata con Bolle dal bellissimo Onegin di Cranko), in scena dal 18 dicembre; la versione del Balletto di Milano, dal 21 dicembre; e quella molto più tradizionale del Royal Moscow Ballet a gennaio al Teatro Nuovo; fino alla Compagnia Nazionale di Raffaele Paganini il 20 dicembre al Teatro della Luna.
Greta Pieropan
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