Il prossimo 6 aprile la danza incontra la letteratura, la reinterpreta, la interroga, ne esplora gli obiettivi e ne traduce l’arte delle parole in un linguaggio coreografico: ADARTE propone la seconda edizione di Moving Stories – Festival di danza e letteratura, ideato e diretto da Paola Vezzosi.
Presso il Saloncino della Pergola, in scena quattro compagnie italiane di danza per altrettante coreografie ispirate a testi, autori o personaggi letterari: Versiliadanza, Déjà Donné, Muxarte e Adarte; sviluppato nell’arco di un giorno, il progetto Moving Stories si articola in una doppia rappresentazione dei quattro pezzi. L’appuntamento della mattina (alle ore 10.15) è dedicato agli allievi delle scuole fiorentine, mentre la rappresentazione serale (alle ore 20.15) è destinata al pubblico.
Accanto alle performance, Moving Stories propone anche incontri con le compagnie subito dopo l’esibizione, e – in collaborazione con la Libreria dei Lettori e le Edizioni Clichy – alle ore 18.00, la presentazione del libro Pina Bausch. Una santa sui pattini a rotelle: in un dialogo stimolato dalle domande della coreografa Paola Vezzosi, l’autrice del volume traccerà un ritratto artistico e personale della capofila del teatrodanza europeo, un’artista di riferimento, che alla fine del secolo scorso ha segnato profondamente non solo il panorama della danza, ma quello dell’arte contemporanea in generale.
Nel corso della giornata saranno presentate le coreografie Così Misurerò il tuo Amore di Versiliadanza, assolo nato in occasione delle celebrazioni per i 400 anni dalla morte di William Shakespeare, che qui riprende vita con un’enfasi diversa, forse meno meditativa e meno rivolta allo studio che fu fatto allora della vocalità femminile.
Segue Sull’identità della Compagnia Muxarte, liberamente tratto da Uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello, che vede protagonista un uomo stereotipato vittima di tutti gli schemi che la società gli impone e che si trova alla ricerca spasmodica dell’autenticità. Lo spettacolo, trattato con ironia, vede perciò in scena, due uomini, uno il doppio dell’altro che si riflettono a vicenda fino a moltiplicarsi per poi annullarsi.
Terzo titolo, 90+8+1 della Compagnia Dejà Donné, ispirato a Esercizi di stile di Raymond Queneau, narratore francese e fondatore dell’Oulipo; un libro unico nel suo genere, un breve racconto che diventa altri 98 racconti, tutti significativi ed uno diverso dall’altro. L’esplorazione lessicale dell’opera ispira un’indagine del linguaggio coreografico: un processo che investe la coreografia sulla quale l’autrice opera, trapianta, moltiplica, scompone, sostituisce al fine di farla diventare le mille voci e i mille specchi di quel labirinto in cui ci si perde nella ricerca.
Infine in scena Penelope, canti d’attesa della Compagnia ADARTE: nata all’interno del progetto internazionale dedicato a Susanne Linke a cura dell’Associazione Versiliadanza di Firenze, la coreografia ha come figura letteraria di riferimento Penelope, donna che vive per anni nel dolore di un’assenza, ma nel progetto di una nuova vita, consapevole di dover trovare in se stessa e nella memoria degli anni passati la forza per difendere il presentimento di una felicità prossima che sa di meritare.
ORARI&INFO:
Moving Stories Festival
6 aprile 2017, dalle ore 10.15
Saloncino del Teatro della Pergola,
via della Pergola – Firenze
Info: info@associazioneadarte.org
Greta Pieropan
Foto: festival
www.giornaledelladanza.com