Find the latest bookmaker offers available across all uk gambling sites www.bets.zone Read the reviews and compare sites to quickly discover the perfect account for you.
Home / News / L’evoluzione fisica delle ballerine dall’Ottocento a oggi

L’evoluzione fisica delle ballerine dall’Ottocento a oggi

Nel pieno del balletto romantico, la ballerina incarna un ideale di grazia ultraterrena. Figure come Marie Taglioni e Fanny Elssler rappresentano due poli estetici: la prima spirituale e impalpabile, la seconda sensuale e concreta.


Il corpo deve apparire leggero, quasi incorporeo: linee sottili, spalle strette, volto diafano. L’introduzione delle punte e dei tutù vaporosi accentua l’illusione dell’assenza di peso. Tuttavia, dietro la grazia, si celano allenamenti estenuanti e una scarsa conoscenza anatomica: il corpo è più strumento estetico che organismo da preservare.

Con la danza moderna, il corpo si emancipa dai canoni accademici. Isadora Duncan e Loïe Fuller lo riportano ad una dimensione naturale, libera, terrestre.

Parallelamente, la tradizione classica — potenziata da Marius Petipa e dai Ballets Russes — eleva la tecnica e richiede maggiore potenza muscolare. La ballerina diventa così più forte e consapevole del proprio corpo, pur restando vincolata ad un’estetica di eleganza e controllo.

Nel dopoguerra, la ballerina si trasforma in un’atleta dell’arte. Interpreti come Margot Fonteyn, Maya Plisetskaya, Liliana Cosi, Luciana Savignano e Carla Fracci incarnano una fisicità più scolpita e resistente come avvenuto più tardi con Alessandra Ferri ed Elisabetta Terabust.

L’allenamento assume una base scientifica: si studiano anatomia, alimentazione e prevenzione degli infortuni. Le tecniche di danza contemporanea esaltano la forza, la tensione e la tridimensionalità del corpo, ormai pienamente protagonista espressivo.

Oggi la ballerina è il risultato di un’evoluzione che fonde arte, scienza e pluralità identitaria. L’ideale unico di corpo slanciato lascia spazio alla varietà: ballerine di diverse origini, corporature e stili trovano spazio sulla scena. 
Allenamento funzionale, yoga, pilates e cross training affiancano la tecnica accademica.

Il corpo contemporaneo è potente ma elastico, capace di unire virtuosismo e autenticità espressiva. Dal modello fragile e spirituale dell’Ottocento al fisico atletico del presente, l’evoluzione della ballerina riflette il cammino dell’identità femminile e artistica.

Il corpo, da semplice veicolo estetico, è diventato linguaggio, strumento di libertà e testimonianza di una nuova idea di forza: non più negazione della materia, ma celebrazione della sua energia vitale.

Michele Olivieri

www.giornaledelladanza.com

© Riproduzione riservata

Check Also

La memorabile scena della pazzia in “Giselle”

Nel vasto panorama del balletto romantico, pochi momenti hanno avuto la forza di scolpire nell’immaginario ...

Ricordando Mikhail Baryshnikov in “Sex and the City”

Quando Mikhail Baryshnikov compare per la prima volta sullo schermo di Sex and the City, ...

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. E maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi