Sono tre i lavori selezionati dalla Vetrina della Giovane Danza D’autore / ANTICORPI XL – Network Anticorpi XL: There is a Planet, Mute e Infieri, rispettivamente dei coreografi Michele Scappa, Martina Gambardella e Pierandrea Rosato, in scena il 14 luglio 2024 a Bassano del Grappa, nell’ambito di Opera Estate Festival 2024, giunto quest’anno alla sua 44^ edizione, con oltre 100 spettacoli, da luglio a settembre, nei teatri, paesaggi, ville, giardini e luoghi d’arte di Bassano del Grappa e dei Comuni partner della Pedemontana Veneta. Una densa progettazione, frutto di un lavoro condiviso con i molti soggetti che promuovono e sostengono il festival, dalla rete regionale degli enti promotori: Regione del Veneto, Città di Bassano e tutte le città partner del festival, ai molti e prestigiosi enti e partner che lo sostengono: Ministero della Cultura, Unione Europea, Camera di Commercio di Vicenza, Fondazioni e privati “Amici del Festival”.
Creazioni originali, co-produzioni e prime assolute, con affermati protagonisti della scena nazionale e internazionale e tanti giovani emergenti, selezionati anche attraverso il progetto “permanente” del festival che attiva azioni di sostegno sia verso la produzione artistica che lo sviluppo e il coinvolgimento del pubblico. Un programma che chiude il triennio dedicato al tema delle RELAZIONI, in stretta connessione con i temi del patrimonio, culturale e ambientale, e del benessere generato dai processi culturali e che invita pubblici, comunità, visitatori, a esplorare i diversi linguaggi della scena. E che consolida anche l’impegno verso un festival sempre più accessibile, sostenibile e inclusivo, in consapevole aderenza ai goal dell’Agenda 2030.
Michele Scappa, in THERE IS A PLANET (14 luglio 2024, ore 17:00 – Chiostro del Museo Civico), una produzione Company Blu, con il performer Emanuel Santos, su musica originale di Francesco Giubasso, s’ispira all’omonima opera fotografica di Ettore Sottsass, per una ricerca coreografica sull’unicità dei luoghi, sulla natura e sull’ambiente. Un solo corpo centralizza gli sguardi, ma li porta ad osservare i dintorni. La materia è densa e forte, ma anche delicata e frammentata. Il suono si fa ambiente, ma ne definisce gli spazi. La voce emerge, ma svanisce pian piano. Un solo corpo, ma molte vite.
L’indagine prende ispirazione dalla mostra fotografica di Ettore Sottsass presso Triennale Milano (2017-18), da cui deriva l’omonimo titolo. Sono fotografie, scattate in quarant’anni di viaggi intorno al mondo, che riguardano l’abitare e in generale la presenza dell’uomo sul pianeta: tra le pagine scorrono gli scenari incontaminati della natura (panorami di fiumi, foreste, distese marine, rocce) e immagini di architetture, case, persone, situazioni particolari, profondamente umane. Una ricerca intrinseca al luogo, che si distanzia dall’ambiente teatrale, attraverso un’indagine del corpo negli spazi. Un corpo che si abbandona, che osserva, che include, che comunica. Restituire al mondo umanità. Allo stesso tempo proporre uno sguardo che deraglia dall’antropocentrico e si poggia sul fuori, sulla natura e sull’ambiente.
MUTE, di e con Martina Gambardella, (14 luglio 2024, ore 18:00 – Sala interna Museo Civico) celebra l’origine del movimento, cogliendo il potenziale e la forza generativa dello spazio dal quale esso emerge; mentre Pierandrea Rosato intesse un dialogo tra movimento, spazio e tempo, con il ritmo della danza simile a una conversazione. Lo spettacolo, sostenuto tramite residenza creativa da Associazione Sosta Palmizi, è una produzione CodedUomo, ricerca selezionata per i bandi Più_Erbacce ed Around a process of Making-Festival Marosi di Stromboli 2022, progetto selezionato per il bando Boarding Pass Plus 22-34 col supporto di ASSOCIAZIONE AREA06/SHORT THEATRE in collaborazione col Festival d’Automne à Paris con il sostegno del CENTQUATRE-PARIS e l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi.
Cosa succede se resistiamo alla tentazione di completare troppo presto il gesto e ci concediamo il tempo per contemplare ed espandere lo spazio dal quale il movimento sta sorgendo? Mute nasce dal desiderio di celebrare l’origine del movimento, cogliendo il potenziale e la forza generativa dello spazio dal quale esso emerge. Il lavoro volge lo sguardo allo spazio della relazione tra i corpi e si mette in ascolto del continuo discorrere silenzioso con i punti e i luoghi di contatto con l’altrə da sé. La materia dell’origine emerge così come desiderio costante di congiunzione, e come forza in grado di trasformare lo spazio di mezzo in un tracciato tattile e risonante di connessioni.
INFIERI (14 luglio 2024, ore 19:00 – CSC San Bonaventura) di e con Pierandrea Rosato, produzione Sosta Palmizi, è una creazione per la serata Junge choreogrph*innen, Folkwang Universität der Künste. Il silenzio va inteso come l’ascolto del movimento nel momento contingente, che si produce solo in uno stato di necessità e in uno spazio vuoto. L’unico vero soggetto di Infieri è la coreografia. Con essa il danzatore dialoga con sé stesso, producendo volumi negativi, e con la stanza vuota, attraversandola nella sua densità.
Il ritmo è scandito semplicemente dalla danza, spesso gestuale, che si rivela simile a una conversazione, a tratti concitata, in cerca di una risposta. Le diverse qualità di movimento conferiscono al solo una forza assertiva. Infieri è la ricerca di una consapevolezza, sicuramente l’esigenza di proseguire. Un viaggio verso sé stessi per venir fuori da sé, in un tempo apparentemente in stasi, ma liquido, scorrente.
ORARI &INFO
There is a Planet
14 luglio 2024, ore 17:00
Chiostro del Museo Civico
Piazza Giuseppe Garibaldi, 34
Bassano del Grappa (VI)
Mute
14 luglio 2024, ore 18:00
Sala interna Museo Civico
Piazza Giuseppe Garibaldi, 34
Bassano del Grappa (VI)
Infieri
14 luglio 2024, ore 19:00
CSC San Bonaventura
Via dell’Ospedale, 2-6
Bassano del Grappa (VI)
Lorena Coppola
www.giornaledelladanza.com
Photo Credits: AleRizzi – Sabrina Cirillo