
Shirley MacLaine è tornata sotto i riflettori. A 91 anni, l’attrice premio Oscar ha fatto una rarissima apparizione pubblica durante l’evento inaugurale del Dance Hall of Fame al Gloria Kaufmann Performing Arts Center di Los Angeles, dove le è stato conferito il primo Lifetime Achievement Award — un riconoscimento che, da quest’anno, porterà per sempre il suo nome.
La star di Voglia di tenerezza è stata inserita nella Dance Hall of Fame insieme a Mikhail Baryshnikov, Kenny Ortega e Misty Copeland. Sono stati omaggiati anche i defunti ballerini Gene Kelly, Bob Fosse, Alvin Ailey, Jerome Robbins e Stephen “Twitch” Boss.
Un ritorno inatteso quello di Shirley MacLaine, accolto da una standing ovation, che ha confermato ancora una volta l’aura magnetica di un’icona che non ha mai smesso di stupire.
Salita sul palco con passo calmo ma deciso, MacLaine ha accolto il premio con emozione visibile, definendolo «pesante e bellissimo» e soprattutto «il più significativo» della sua lunga carriera. Non un’affermazione banale, considerati oltre settant’anni di lavoro nel cinema, nel teatro e in televisione.
Per l’attrice, però, il senso del premio va oltre la celebrazione artistica: affonda le radici nella sua storia personale. «La danza è parte del motivo per cui sono ancora qui», ha dichiarato. Una frase che ha immediatamente colpito il pubblico, trasformando quel momento in un piccolo manifesto di vitalità e gratitudine.
MacLaine ha raccontato che la danza è entrata nella sua vita quando aveva appena tre anni, come terapia per rinforzare le caviglie deboli. Da allora non l’ha più abbandonata. Ha studiato per decenni, continuando a ballare fino a circa sessant’anni. «La danza ti insegna tutto: il movimento, la disciplina, la musica, la cooperazione», ha spiegato. «Ti insegna anche il significato della vita, del corpo, del tempo.»
Parole pronunciate senza retorica, ma con quella schiettezza diretta che l’ha resa celebre dentro e fuori dallo schermo. L’evento segna una delle pochissime uscite pubbliche di MacLaine negli ultimi anni. La sua presenza sul palco è arrivata pochi giorni dopo alcuni avvistamenti informali a Malibu, dove l’attrice è stata vista in momenti di vita quotidiana, tranquilla e sorridente. La sensazione diffusa, tra gli spettatori e tra gli addetti ai lavori, è che questa apparizione non sia stata soltanto una celebrazione, ma un messaggio: un invito a ricordare che l’arte — e la passione che la sostiene — può diventare una forma di vitalità, un motore che continua a pulsare anche quando la carriera sembra conclusa.
Che il Lifetime Achievement Award del Dance Hall of Fame porterà il nome di Shirley MacLaine non è solo un tributo alla sua carriera, ma un gesto simbolico: un ponte tra la storia del cinema americano e il mondo della danza, due dimensioni che nell’attrice si sono sempre intrecciate con naturalezza.
E se c’è una frase destinata a restare, tra quelle pronunciate durante la serata, è sicuramente questa: «Se volete danzare, fatelo. La danza vi insegnerà tutto ciò che conta.»
Un pensiero semplice, luminoso, perfettamente in linea con la vita di una donna che — a novant’anni passati — continua a muoversi con la grazia di chi non ha mai smesso di ascoltare la musica.
Michele Olivieri
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