Si è spenta oggi 27 maggio, la danzatrice Luciana Novaro, vedova del giornalista Nino Nutrizio. Aveva compiuto 98 anni lo scorso 3 marzo. Luciana Novaro se ne è andata, aveva 98 anni ed è stata un mito nel mondo della danza.
Allieva (1933–41) della scuola di ballo del Teatro alla Scala di Milano, dove è stata prima ballerina dal 1941 al 1956, s’impose come danzatrice di carattere, particolarmente nel genere spagnolo (Bolero di Ravel-Milloss, 1947; L’amore stregone di de Falla-Wallmann, 1949). Coreografa presso il Teatro Municipal di San Paolo (1951), poi alla Scala (Sebastian di G. C. Menotti, 1956; La giara di A. Casella, 1962) e presso altri teatri (L’amore stregone, Teatro Romano di Verona, 1970), ha creato balletti per la televisione e curato regie liriche.
Eccelse nella donna indemoniata del Boléro (Ravel), interpretato nel 1947 con la coreografia di Aurel Milloss alla Scala e nel Giardino di Boboli di Firenze. Sempre nello stesso anno è la mugnaia ne Il cappello a tre punte (balletto) a Firenze ed alla Scala dove nel 1948 è l’Eletta La sagra della primavera diretta da Nino Sanzogno, nel 1949 è Candelas in El amor brujo (balletto) diretta da Issay Dobrowen, nel 1952 la gitana in Capriccio spagnolo con Léonide Massine e nel 1954 mariée in Les noces diretta da Carlo Maria Giulini con Magda László e Cloe Elmo.
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