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Tag Archives: Balletto

La magia di Vienna a Milano con lo Strauss Festival e il Ballet Ensemble

A conclusione dei festeggiamenti natalizi e dell’arrivo del Nuovo Anno, anche Milano si è trasformata in una piccola Vienna con il concerto di Capodanno organizzato da Euroconcert. Come tradizione ormai da oltre sessant’anni nella città austriaca, è stata proposta presso il Teatro Dal Verme del capoluogo lombardo, per tutti gli appassionati del valzer viennese, una serata, nell’ambito della tournée europea della “Strauss Festival Orchestra” con la partecipazione straordinaria di un corpo di ballo appartenente allo “Strauss Festival Ballet Ensemble” il tutto in una magica serata da “Gran Galà”. La tournée ha toccato il nostro paese dopo ben 26 anni di successi e più di 5 milioni di spettatori. La “Strauss Festival Orchestra” è da sempre sinonimo di competenza, maestrìa e ambasciatrice musicale della leggendaria corte imperiale austriaca di Francesco Giuseppe. L’Orchestra, in virtù del suo consolidato e unanime successo, da 10 anni si esibisce anche nella famosa “Sala d’Oro del Musikverein” di Vienna, tempio per antonomasia del Concerto di Capodanno e autentica culla del valzer. Alle innegabili doti musicali e virtuose degli orchestrali si sono affiancati, nella serata milanese, l’incantevole e applaudita presenza della soprano solista Mariia Suzdaltceva (nata a Krasnodar in Russia, formatasi nello studio della direzione di coro ...

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L’incanto del Russian State Ballet dà il benvenuto al 2016

  Marche Teatro apre le porte del 2016 con un classico immortale del repertorio ballettistico, Il lago dei cigni, in scena il 3 gennaio alle ore 16:30 al Teatro delle Muse di Ancona. Protagonista: la compagnia del Russian State Ballet, diretta dal coreografo Vyacheslav Gordeev, ex primo ballerino del Bolshoi Ballet e Artista Onorato della Russia. L’intramontabile fama del capolavoro coreografico, edificata nel corso del tempo dalla direzione artistica di grandi Maestri come Lev Ivanov, Marius Petipa e Alexander Gorsky, viene ulteriormente arricchita nell’adattamento di Gordeev dalla pregnante componente teatrale che sin dal 1984 – anno di nascita della compagnia – ne contraddistingue ogni messinscena. Il lavoro del Russian State Ballet è prima di tutto “Il Teatro”, nel senso migliore della parola. Il repertorio esteso della compagnia, che comprende tutti i maggiori balletti classici, così come le opere dei più noti coreografi contemporanei, è molto versatile e testimonia lo scrupoloso intento da un lato di custodire con cura l’eredità classica e dall’altro di mantenere il contatto con il lavoro dei contemporanei. (livearts.eu). La storia di Odile e Odette e del principe confuso dall’amore per entrambe rappresenta senza alcun dubbio la favola che accoglie il plauso di ogni genere di pubblico, ...

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Il GD.com : 10mila visitatori al giorno e tanti nuovi obiettivi da raggiungere

Il giornaledelladanza.com si conferma leader nel mondo dell’informazione della danza via web raggiungendo numeri altissimi nei lettori giornalieri: diecimila visitatori unici al giorno. Cifre da capogiro se si pensa che si tratta comunque di un’informazione di settore e quindi con un pubblico molto definito. Questi numeri sono motivo di orgoglio per il direttore e fondatore della testata Sara Zuccari e per la redazione tutta che vede il proprio lavoro ripagato in termini di affetto e credibilità. Il GD.com, che veste una grafica, nuova,  innovativa e dinamica,  in questi cinque anni di attività ha rivoluzionato il modo di far fruire le notizie di danza, essendo non a caso la prima testata giornalistica online all news in Italia. Tante le iniziative create: dal GD Awards, primo concorso interattivo in cui sono proprio i lettori a scegliere, tra una rosa di nomi segnalati, i vincitori delle diverse categorie, al GD.com for Job, stage di giornalismo della danza che offre alle nuove leve del giornalismo della danza di specializzarsi nella nostra testata. La novità più significativa portata dal giornale è l’informazione h24, news in costante aggiornamento per proporre un servizio sempre pronto e sulla notizia. Per rimanere sempre in linea con i tempi è stata creata ...

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La “Cinderella” di Bigonzetti apre le danze alla Scala

La Stagione Balletto 2015/2016 del Teatro alla Scala si apre ufficialmente il 19 dicembre – nonostante la consueta Anteprima Giovani due giorni prima – con la Cinderella coreografata da Mauro Bigonzetti e performata dal Corpo di Ballo scaligero, insieme all’étoile Roberto Bolle e all’artista ospite Polina Semionova. La celebre opera musicata da Sergej Prokof’ev ricostruisce perfettamente la vicenda tanto famosa e invidiata della protagonista della fiaba di Charles Perrault, ritraendo a pennello ogni singolo personaggio: il Principe, le Fate delle stagioni, la Fata Madrina, le Sorellastre, la Matrigna. Ma la cifra stilistica del coreografo romano, pietra miliare della direzione artistica Aterballetto, tinteggia questa versione di sfumature peculiari, cucite appositamente sulle doti virtuosistiche della compagnia del Teatro. “Senza luogo e senza tempo, ma in tutti i luoghi e in tutti i tempi, le figure scaturiscono dalle note di Prokof’ev e abitano uno spazio visivamente evocativo ma non astratto, figurativo ma non didascalico”: queste le parole con cui la Scala descrive la sua Cinderella, intitolata per l’occasione così come Rudolf Nureyev fece nel 1996. Una tradizione che oltrepassa davvero le barriere del Tempo. Un culto per la bella danza che non conosce confini di stile. La presenza delle due étoile di fama ...

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Mara Galeazzi & Friends, una serata votata all’eccellenza coreutica

In un festoso teatro Carcano è andato in scena “Mara Galeazzi & Friends”, un doveroso Gala di danza in omaggio alla étoile del Royal Ballet, finalmente approdata sulle tavole dei palcoscenici milanesi, città dove si è diplomata a pieni voti presso la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala. Mara Galeazzi, oggi acclamata Prima Ballerina ospite del Royal Ballet di Londra ha scelto, per il suo “debutto meneghino” di farsi affiancare e puntare i riflettori su interpreti provenienti da alcune tra le più affermate Compagnie e da celebri firme della coreografia contemporanea, senza tuttavia tralasciare l’originaria vocazione della danza accademica con gli intramontabili maestri Petipa e Bournonville al fine di celebrare l’Arte della danza in ogni suo aspetto e stile, volendo sottolineare il concetto fondamentale che il linguaggio del “movimento” non conosce frontiere né barriere, rimarcando che il tutto “può benissimo convivere, perché se non c’è la danza classica non c’è il contemporaneo e viceversa. La differenza sta solo come dipingere un Picasso e un Michelangelo, ma la tecnica rimane sempre la stessa pur con forme diverse”. La serata ha presentato un parterre ricco ed emozionante di passi a due e in apertura una raffinata prima mondiale “From the Shade” ...

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Storia della danza. Alla riscoperta di balletti dimenticati di Flavia Pappacena

  Il “Balletto delle suore” in Robert le diable (1831)   È opinione comune che La Sylphide di Filippo Taglioni (Opéra 1832), primo balletto romantico francese, abbia un precedente nel “Balletto delle suore” che andò in scena all’Opéra nel 1831 all’interno (atto III, scena VI) dell’opera Robert le diable di Giacomo Meyerbeer (libretto di Eugène Scribe e Germain Delavigne). Il “Balletto delle suore” è infatti definito il primo caso di ballet blanc della storia del balletto francese. Ma cos’è questo “Balletto delle suore”? Quale è l’identità di queste monache? Il “Ballet des nonnes damnées” (Balletto delle suore dannate) – titolo originale – non è propriamente un balletto, ma un breve intermezzo integrato nella trama dell’opera in cui suore dannate, invocate dal Demonio, escono dai loro sepolcri situati nel chiostro del convento di Santa Rosalia a Palermo per indurre Robert a profanare la tomba della Santa e rubare un ramoscello magico stretto tra le mani della statua. Si tratta di un soggetto nel gusto del romanzo gotico allora di tendenza (si pensi a Frankenstein di Mary Shelley e a The Vampire di John William Polidori), che si cibava di spettri, tombe, chiostri abbandonati, sinistre atmosfere lunari. E l’elemento inquietante era l’abito ...

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Carla Fracci vola a Mosca

GALLERY LA NOTIZIA ATTRAVERSO LE IMMAGINI Carla Fracci a Mosca, per essere protagonista dello spettacolo “Mystery of the Ballet” dal titolo ” IL LILLA’ ” che con musica di Seghej Rachmaninov e testo tratto dal racconto di Jurij Nagibin “ Lillà ” andrà in scena il 28 settembre al Moscow State Musical Theater ” Russkaya Pesnya”  ha incontrato il famoso scultore Michelangelo Pistoletto che oggi 23 settembre nell’ambito della VI Biennale dell’Arte Contemporanea a Mosca terrà una conferenza dal titolo “Lavoro sul mondo”  con presentazione dell’installazione “Il terzo paradiso”. Negli ambienti artistici moscoviti è grande l’attesa per i due avvenimenti. (Carla Fracci fotografata con Michelangelo Pistoletto all’Ambasciata Italiana a Mosca) Sara Zuccari www.giornaledelladanza.com

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Partecipare ai concorsi di danza?

In generale, la mia opinione per chi partecipa ai concorsi di danza, è sicuramente positiva, ma sempre con moderazione; può diventare un mezzo di scambio, dando agli studenti una visione più ampia del mondo della danza, e facendo capire ai genitori l’impegno e l’importanza di quest’arte, con una diversa ottica verso i nuovi stili, tecniche, e  vari modi di insegnamento nel settore. I concorsi danno una mission da compere agli allievi, portando a termine un progetto coreografico sul palcoscenico. Ho avuto esperienze molto contrastanti come giudice e come pubblico per quanto riguarda i concorsi di danza, ho visto danzatori preparati eseguire bene le coreografie, con scelte di coreografie appropriate  e giudicati in modo equo. Seduto tra il pubblico ho visto genitori infuriati quando a volte si rendevano conto che i loro figli non erano preparati abbastanza e con costumi imbarazzanti ecc. C’è da dire però che l’altro lato della medaglia, rappresentato dalle scuole che “concorrono” ai concorsi, dovrebbero avere più consapevolezza nella preparazione dei propri allievi, in modo da poterli inscrivere nelle “categorie” adatte secondo la loro padronanza della tecnica e artisticità. A mio parere, non è positivo per “tutti” partecipare a un concorso se non si è preparati abbastanza. ...

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