Si svolgerà il 4 e il 5 ottobre l’edizione 2024 del Butoh International Festival, che, come di consueto, avrà luogo al Munganga Theatre di Amsterdam. L’edizione di quest’anno, il cui motto è sempre “UNCONVENTIONAL, EXPERIMENTAL, CONTROVERSIAL”, vedrà la partecipazione di performer provenienti da Colombia, Francia, Grecia, Italia, Giappone, Polonia, Romania, Spagna, U.S.A. per un totale di 12 performance. Gli artisti in scena sono: Brenda Polo, Christine Chardonnier, Denis Sanglar, Diana Bratu, Elizabeth Damour, Jean-Gabriel Manolis, Joan Laage/Kogut Butoh, Sylwia Hanff, Maruska Ronchi, Orphelieu, René Baptist Huysmans, Scoop Slone, Tina Besnard, Vicky Filippa, Yokko. Il 4 ottobre 2024 si alterneranno sul palco Scoop Slone con Observation; Maruska Ronchi con Whisper of Silence; Tina Besnard e Christine Chardonnier con Cristal Threads; Jean-Gabriel Manolis con On Wild Ways – A View from Your Window; Yokko con ShiraHimeRyu: A tale of Lady White Dragon; Limen Butoh Theatre/Sylwia Hanff con Wars. Holy Blood of the Dreamers. Il 5 ottobre 2024 sarà la volta di Joan Laage / Kogut Butoh con Metal Traktor: World in Chaos; Elizabeth Damour, Denis Sanglard, René Baptist Huysmans con Drop; Orphelieu con Unstable Product; Vicky Filippa con dARTs: Artist’s requiem for beauty in three acts; Brenda Polo con Desco No Cido; Diana ...
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Butoh International Festival 2023: “unconventional, experimental, controversial”
Si svolgerà il 6 e il 7 ottobre 2023, come di consueto al Munganga Theatre di Amsterdam, l’edizione 2023 del BUTOH INTERNATIONAL FESTIVAL, la cui direzione artistica è affidata ad Ezio Tangini. Il programma dell’edizione di quest’anno prevede 12 performance con 15 artisti provenienti da tutto il mondo. Austria, Catalogna, Cile, Francia, Italia, Giappone, Messico, Paesi Bassi, Spagna, Regno Unito e Stato Uniti. In un programma ricco e quanto mai interessante, il pubblico potrà assistere alle performance di Coco Villarreal (Messico); Elizabeth Damour (Francia); El Pepe Bolívar (Venezuela); Ezio Tangini (Italia); Iko Lee (Cile); Iurancha (Spagna); Josephine Grundy (Regno Unito); Julie Becton Gillum (Stati Uniti); Jutta Mayer (Austria); Lex Hijmans (Paesi Bassi); Michela Montrasio (Italia); Mon Costa Justes (Catalogna); Rocìo Wabizasu (Spagna); Tina Besnard (Francia); Uiko Watanabe (Giappone). Il Butoh nasce in Giappone tra gli anni ’50 e ‘60 grazie a Tatsumi Hijikata e Kazuo Ohno. In origine il movimento artistico del Butoh si caratterizzava per il suo aspetto provocatorio, mettendo in scena tabù sessuali, rappresentazioni grottesche, decadenti e, al contempo, umoristiche. Il ruolo del danzatore valica i confini del concetto stesso di danza, diventando il fulcro della rappresentazione drammatica della vita, in bilico tra natura e cultura. Definita anche ...
Read More »Butoh International Festival: al via la VI edizione
Si svolgerà il 7 e 8 ottobre l’edizione 2022 del Butoh International Festival presso il Munganga Theatre ad Amsterdam. Il programma dell’edizione di quest’anno, la cui direzione artistica è affidata, come di consueto, ad Ezio Tangini, prevede 9 performance con 23 artisti provenienti da tutto il mondo: Anima Fact Collective, Tina Besnard, Cécile Raymond, Romaric Séguin, Mathilde Segonds, Paul Tainturier, Lucile Teche, Gilles Viandier dalla Francia; Kea Tonetti e Tivitavi dall’Italia; Azu Minami dal Giappone; Coco Villarreal e Matahari Yhue dal Messico; Heitiare Reus dalla Polinesia; Elena Arroyo, Laia Balaguer, Javier Blesa, Manuela Gilabert, Mavi Haro, Natividad Martín, La Médula, Yisus Pardo, Agus Rivas, Selegna Ziur Sanedràk dalla Spagna; Ix-Butoh Ritual Dance and Theater da Messico-Spagna. Il Butoh nasce in Giappone tra gli anni ’50 e ‘60 grazie a Tatsumi Hijikata e Kazuo Ohno. In origine il movimento artistico del Butoh si caratterizzava per il suo aspetto provocatorio, mettendo in scena tabù sessuali, rappresentazioni grottesche, decadenti e, al contempo, umoristiche. Il ruolo del danzatore valica i confini del concetto stesso di danza, diventando il fulcro della rappresentazione drammatica della vita, in bilico tra natura e cultura. Definita anche danza psicosomatica o “danza della ribellione del corpo”, il Butoh rappresenta: Un ...
Read More »“Danse Directe” – Butoh Centre Versilia
Sabato 23 luglio 2022, presso il Butoh Centre Versilia, a Torre del Lago, si terrà una serata di danza butoh, in cui otto danzatori, provenienti da tutto il mondo, presenteranno i loro lavori. Gli artisti in scena sono: Alex Cosmescu (Moldavia), Bushra Arbawi (Marocco in Olanda), Chris Andreas (Olanda), Conny Tiebout (Olanda), Emma Leu (Olanda), Houkje van Hoek (Olanda), Irena Zwyrtek (Repubblica Ceca), Nathalie Bonafe (Francia). Lop spettacolo – che rappresenta, secondo quanto dichiarato dal direttore artistico Ezio Tangini, una porta alla riorganizzazione percettiva e all’esperienza trasformativa, è una produzione della compagnia di danza In between butho, formata da Flavia Ghisalberti, Ezio Tangini e Yann van Steenbrugghe intorno al progetto “Something in between”, ai quali, nel tempo, si sono uniti altri danzatori e musicisti per collaborazioni in ambito internazionale. Le performance di In between butoh sono principalmente “in situ”, nei luoghi così come sono, in cui il senso della contemporaneità si pone quando appare il legame fragile e sottile, che lega la lettura di una performance alla sua stessa energia, dando corpo all’interazione di immagini indistinte legate da un filo rosso emozionale, il cui scopo è smuovere la coscienza e indirizzare la sensibilità del pubblico verso quella parte di ...
Read More »Butoh International Festival Amsterdam: al via la V edizione
Si svolgerà nelle date 8 e 9 ottobre 2021 la V edizione del Butoh International Festival Amsterdam, organizzato e diretto da Ezio Tangini. L’edizione di quest’anno − le cui parole chiave sono unconventional, experimental, controversial – prevede 10 performance con 14 artisti provenienti da Belgio, Francia, Germania, Iran, Italia, Messico, Polonia, Spagna e Stati Uniti: Alicia Bisier, Bob Lyness, Christian Bernecker, Coco Villarreal, Ehsan Sadigh, Elisabeth Damour, Erika Hassan, Ezio Tangini, Golzar Hazfi, Gul, Julianne Kasabalis, Maruska Ronchi, René Baptist Huysmans, Sylwia Hanff. Le performance (5 al giorno) si svolgeranno al Munganga Theatre di Amsterdam. Venerdì 8 ottobre si esibiranno Golzar Hazfi ed Ehsan Sadigh in A Dream; Christian Bernecker in 9 Petals; Ezio Tangini in Mezzanine; Alicia Bisier in The Japanese Indigena e Maruska Ronchi in Red Moon. Sabato 9 ottobre sarà invece la volta di Erika Hassan e Bob Lyness, che presenteranno She Prefers Fire. A seguire Julianne Kasabalis in Ana.Morphism; Coco Villarreal e Gul in Bodhi, Elisabeth Damour e René Baptist Huysmans in Closer to my undisclosed Desire e Sylwia Hanff in The Song of Semi. Il Butoh nasce in Giappone tra gli anni ’50 e ‘60 grazie a Tatsumi Hijikata e Kazuo Ohno. In origine il ...
Read More »Butoh Festival Amsterdam: al via la IV edizione
Il 9 e il 10 ottobre 2020 Amsterdam ospiterà il Butoh International Festival, evento attesissimo a livello internazionale con 13 performers provenienti da Argentina, Brasile, Francia, Italia, Giappone, Regno Unito e 12 performances. Gli artisti che prenderanno parte al Festival sono Adrien Gaumé (Francia); Cécile Raymond (Francia); Elisabeth Damour (Francia); Kea Tonetti (Italia); Juju Alishina (Giappone); Lorna Lawrie (Argentina); Luan Machado (Brasile); Rebecca Buckle (Regno Unito); Suzi Cunningham (Regno Unito); Teruyuki Nagamori (Giappone); Tina Besnard (Francia); Tivitavi (Italia); Valeria Geremia (Italia). Sarà l’unico festival di danza Butoh prodotto quest’anno nel mondo, da marzo. Butō (舞踏? talvolta riportato come butoh) è il nome di varie tecniche e forme di danza contemporanea ispirate dal movimento Ankoku-butō (暗黒舞踏? “danza tenebrosa”) attivo in Giappone negli anni cinquanta. Aspetti tipici del butō sono la nudità del ballerino, il corpo dipinto di bianco, le smorfie grottesche ispirate al teatro classico giapponese, la giocosità delle performance, l’alternarsi di movimenti estremamente lenti con convulsioni frenetiche. Non esiste una messa in scena tipica del butō. Le sue origini vengono fatte risalire a Tatsumi Hijikata e a Kazuo Ōno. Il primo spettacolo butō fu presentato un festival di danza giapponese da Tatsumi Hijikata nel 1959 col nome di Kinjiki (禁色? ...
Read More »PROSPETTIVE01 – Ezio Tangini: “Il Butoh per me è la ricerca di una danza autenticamente vera”
“Prospettive01” è una rubrica rivolta ad artisti e contesti che rappresentano un mondo di talenti in continua evoluzione. Ideata e curata da Lorena Coppola, la rubrica si propone di dare spazio a iniziative dedicate ai giovani e di raccogliere articoli e interviste mirate a dar voce a tutte le fasce creative del mondo coreutico: realtà in via di sviluppo ed espansione, progetti innovativi o realtà già consolidate e di chiara fama, meritevoli di attenzione. Un luogo di rivelazione e di incontro di nuove prospettive. Il 9 e 10 ottobre 2020 Amsterdam ospiterà il Butoh International Festival, organizzato da Ezio Tangini, direttore artistico, danzatore e artista poliedrico, membro della compagnia “In Between”, che, in questa intervista esclusiva, si racconta al Giornale della Danza. Come si è avvicinato alla danza Butoh e in che momento della Sua carriera artistica? Ho frequentato il primo laboratorio intensivo di un mese condotto da Masaki Iwana, in Normandia nel 1998, su indicazione di una collega. Ho partecipato ad altri quattro intensivi di Masaki Iwana. Nel corso dell’ultimo intensivo, nel 2003, ho fondato, assieme a tre colleghi, la compagnia di danza “In Between”. Quali sono stati i suoi principali Maestri? Masaki Iwana e Silvia Rampelli. Con il ...
Read More »Necessaria connessione tra morte e vita in “Enduring freedom” di Imre Thormann
Il 24 e 25 novembre 2016, il Teatro Comunale di Casalmaggiore (CR) ospita Imre Thormann con la sua ultima creazione Enduring freedom, spettacolo inserito nella rassegna Stupor mundi Giappone. Grande conoscitore della danza Butoh, considerato uno dei maggiori danzatori e insegnanti al mondo di questo stile di danza giapponese, Thormann crea un’opera emozionante e profonda, un ritorno alle radici della sua spinta creativa, un viaggio di liberazione interno ed esteriore, in cui il corpo viene sezionato nelle sue singole parti e reinventato nella sua totalità, frantumando le identità con una logica irrazionale, arrivando a liberarsi attraverso la morte di ciò che è stato, facendo spazio a qualcosa di nuovo e vitale. Concetti antitetici che in quest’opera rappresentano perfettamente l’ispirazione del Butoh, termine formato dagli ideogrammi bu, che si riferisce agli arti superiori, al contatto con il cielo, e toh che rimanda agli arti inferiori e al legame con la terra, nella convinzione che la vita, per continuare, abbia necessariamente bisogno della morte. ORARI & INFO 24 e 25 novembre 2016, ore 21.00 Teatro Comunale Via Cairoli 53 Casalmaggiore (Cr) Telefono: +39 0375-284496 E-mail: csc@comune.casalmaggiore.cr.it.. Stefania Napoli www.giornaledelladanza.com
Read More »Purezza, stupore e provocazione con la coinvolgente danza Butho di Sayoko Onishi
Il 31 maggio 2015 in occasione di Al presente, rassegna di teatro contemporaneo della città di Macerata, la coreografa, danzatrice e regista giapponese Sayoko Onishi porta in scena alla Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti l’opera Loto – dal fango nascerai pura e illuminerai il mondo, spettacolo prodotto da HangartFest, Festival della scena indipendente. Onishi, vincitrice di svariati e prestigiosi concorsi, tra cui il concorso internazionale di danza solista di Augsburg (Germania) e Lipsia e il Die Platze Contemporary Dance Festival di Tokyo, si ispira alla danza Butoh per unire danza tradizionale e contemporanea, mescolando elementi orientali e occidentali. Ancestrale, provocatoria e antichissima, la danza Butoh (letteralmente danza camminata, pestata con i piedi), nasce negli anni Venti, quando alcuni danzatori giapponesi si recarono in Germania per studiare ed importare in oriente la tecnica della danza europea, dando vita a questa singolare forma artistica. Sintesi di teatro e danza, calibrato mix di elementi giapponesi e occidentali, il Butoh prevede una severissima preparazione tecnica e originali caratteristiche coreografiche spesso antitetiche, come corpi dipinti di bianco, oro, argento o la totale nudità e teste completamente rasate o il ricorso ad acconciature elaboratissime per i suoi danzatori. Loto vede come interpreti la stessa Onishi assieme con ...
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