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Tag Archives: Danza

I bambini e la danza: ecco perché fa bene studiarla

La danza è una disciplina che associa l’esercizio fisico al linguaggio artistico. Insegna ad esprimere le proprie emozioni, sia con il corpo che con la mente. Ma qual è il momento migliore per  far avvicinare i bambini alla danza? Se stai pensando di avviare tuo figlio/a a una disciplina sportiva, sappi che proprio la danza è uno sport tra i più completi e tra i più divertenti. Questa disciplina non solo coinvolge tutti i muscoli, ma permette di accompagnare l’esercizio fisico con la musica. L’attività fisica è importantissima durante l’età evolutiva perché aiuta un corretto sviluppo motorio. Inoltre insegna ai bimbi a incanalare le loro energie in maniera positiva e, al contempo, provvede a mantenerli in forma evitando il sovrappeso. I bambini e la danza: grazie a questa disciplina si sviluppa anche l’educazione al ritmo e alla musica I bimbi, grazie alla danza, apprendono cosa significa veramente ascoltare e interagire con gli altri. La scienza ci dice che l’esercizio fisico in età evolutiva è essenziale, non solo per lo sviluppo motorio, ma anche per quello psicologico. La danza, in particolare, è una delle discipline più utili e complete per la formazione dei bambini. Associa infatti il linguaggio artistico e il ...

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Il Re Sole e la danza: il balletto all’epoca di Versailles

Luigi XIV fu tra i grandi promotori della danza accademica. Quando salì al trono di Francia, da grande appassionato di danza e abile ballerino, valorizzò molto il balletto. Grazie al Re Sole, infatti, venne ideato il “Ballet de la nuit” del 1653. Lo stesso Re Sole partecipò nelle vesti di Apollo alla messa in scena dell’opera che durava circa tredici ore. All’epoca alla Corte di Versailles la danza rivestiva un ruolo davvero importante. I cortigiani dovevano imparare dai 2 ai 4 balli ogni anno per poi avere un repertorio di 12 balli da poter utilizzare nelle varie feste. Anche il Re Sole ballava, anzi aveva una vera e propria passione per il ballo, si esercitava due ore al giorno Ballava in modo diverso dai cortigiani, doveva stare da solo, essere al centro della scena. In effetti è rimasto famoso il ballo che lo vede protagonista nel 1963. A soli 15 anni Luigi XIV ballò per ben 12 ore in 43 scene nell’arco di una notte! Il famoso “Ballet de la nuit” in cui c’erano effetti speciali straordinari: i carri che si alzavano, i cavalli alati e il Re che appariva alla fine vestito di pietre preziose e di piume di ...

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Paolo Bonciani

Paolo Bonciani: “Se vi sono scorciatoie per la felicità, la danza è una di queste!” [ESCLUSIVA]

Paolo Bonciani livornese, fotografa dal 1970. In questi anni è riuscito a cogliere attraverso il suo obiettivo fotografico situazioni ed immagini che vanno dal reportage sociale allo sportivo, dalla foto di paesaggio al glamour, fino a giungere alla fotografia di danza, di cui si è rivelato uno degli interpreti più sensibili e attenti in campo nazionale ed internazionale. Ha esposto in Italia ed all’estero, ha sue foto in vari musei del mondo. Numerosi i riconoscimenti che gli sono stati conferiti a livello nazionale ed internazionale, tra cui la Medaglia d’Oro del Presidente della Repubblica. In questa intervista si racconta in esclusiva al Giornale della Danza. Come e quando ha iniziato a sviluppare il Suo interesse verso la fotografia? L’artefice principale del mio interesse per la fotografia è stato mio padre. Nel passato fu un grande atleta, faceva parte del mitico equipaggio di canottaggio denominato “Scarronzoni”, formato da otto leggendari canottieri livornesi campioni del remo. Ancora oggi, a distanza di quasi un secolo, detiene il record, in campo mondiale, di maggiori successi conquistati durante la propria attività: due argenti olimpici, nel 1932 a Los Angeles e nel 1936 a Berlino, cinque titoli europei, quattordici titoli italiani e innumerevoli vittorie in campo ...

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Lindsay Kemp: l’icona della danza contemporanea che ispirò David Bowie

Sperimentatore eccentrico e provocatorio, Linsay Kemp è un’icona della danza contemporanea. Artista poliedrico, inclassificabile, perfetto nei ruoli di ballerino, mimo, coreografo e regista. Kemp è stato fonte d’ispirazione per altrettante grandi personalità, che vanno ben oltre i suoi campi d’azione. Ne è un esempio l’influenza esercitata sulla musica di David Bowie e Kate Bush e anche sul cinema dell’amico e genio dell’avanguardia inglese Derek Jarman. Nel 1962 fondò la Lindsay Kemp Company e raggiunse la notorietà con Flowers (1969), pantomima ispirata a Notre-Dame-des-Fleurs. “Lo produssi con 500 sterline ricevute in eredità da una zia e da lì per 25 anni ho girato tutto il mondo, sempre attaccato per oscenità”, affermò il trasformista. L’abilità di Kemp era quella di coniugare gusto favolistico, eleganze figurative e morbidezze stilistiche. Nato sull’Isola di vicino Liverpool e cresciuto nel nord dell’Inghilterra, Lindsay Kemp sin dall’infanzia s’innamora della danza, del teatro, del cinema Orfano a soli due anni di padre, la madre si oppone e gli darà credito come artista soltanto quando lui otterrà l’esenzione dal servizio militare facendosi credere pazzo. Terminati gli studi si trasferisce a Londra dove frequenta la scuola del Ballet Rambert, quindi si perfeziona con grandi nomi della danza. Particolarmente significativa per Lindsay Kemp è l’esperienza formativa con il ...

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Dance Well: la danza in aiuto ai malati di Parkinson

  Una malattia, una limitazione o comunque una situazione sfavorevole in generale possono trasformarsi in un’opportunità da cui ripartire. Prende il via proprio da questa considerazione il progetto Dance Well. La pratica artistica di danza contemporanea e di filosofia rivolta ai malati di Parkinson, ma non solo. I partecipanti si ritrovano ogni sabato mattina nelle ex lavanderie del Manicomio di Collegno, ora chiamato «La Casa della Danza in Piemonte». L’iniziativa Dance Well nasce nella Casa della Danza di Bassano del Grappa nel 2015, sulla base di pratiche sviluppate in Olanda Oggi si sta espandendo in tutto il mondo da Israele al Giappone. La pratica consiste in lezioni di danza per i malati del morbo di Parkinson, ampliate anche alle diverse comunità locali. Nel gruppo figurano infatti familiari, membri della comunità anziana over 60, cittadini, studenti. Attraverso l’espressione del proprio corpo, i partecipanti di Dance Well affrontano le classi di danza non come “persone con il Parkinson” ma come dei veri danzatori. Malati che per due ore si dimenticano della malattia. Le classi, gratuite, si svolgono ogni lunedì e venerdì presso il Museo Civico di Bassano del Grappa. Lo spazio artistico è uno degli elementi che distingue Dance Well dalle pratiche ...

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Marta C. González

Marta C. González: il potere taumaturgico della Danza

Colui che conosce il potere della Danza, vive in Dio – affermava il poeta derviscio Rumi. La grande verità di queste parole è racchiusa nel video pubblicato dalla Asociación Música para Despertar per omaggiare, a un anno esatto dalla sua scomparsa, Marta C. González, già prima ballerina del New York City Ballet, affetta da Alzheimer. Il video, estremamente commovente, mostra Marta, anziana, sulla sedia a rotelle che, rapita dalle note de Il Lago dei Cigni, ricordando il ruolo che aveva interpretato anni prima nella sua lunga carriera di danzatrice durata 53 anni, inizia a muovere le braccia in una danza tanto delicata quanto commovente. Dai fotogrammi del video, registrato nella Residencia Muro de Alcoy, a Valencia, in Spagna, l’emozione provata da Marta nel rapimento estatico della sua danza, eseguita con grande ispirazione pur nei ristretti limiti di un corpo infermo, è palpabile e arriva potentissima. Música para Despertar è un’associazione no profit che offre assistenza ai pazienti affetti da Alzheimer per recuperare ricordi ed emozioni. Un intento nobile e lodevole e, come dimostra il video di Marta: “ascoltare la musica ha l’effetto di far risvegliare la persona momentaneamente e farle ritrovare a tratti il movimento coordinato, farle rivivere le emozioni ...

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La storia del Moulin Rouge: il regno del can-can

Ha compiuto 130 anni lo scorso anno, ma il suo fascino è rimasto immutato nel corso del tempo. Il Moulin Rouge (letteralmente “Mulino Rosso”) è situato nel famoso quartiere a luci rosse di Pigalle, vicino a Montmatre, è uno dei più famosi locali di Parigi. Il locale divenne particolarmente famoso per la presenza di un mulino a vento rosso che si trova sul tetto della struttura. Il Moulin Rouge è universalmente noto per essere il luogo di nascita spirituale del can-can. Originariamente introdotto come danza seduttiva utilizzata dalle cortigiane che qui si trovavano per intrattenere i clienti, il can-can divenne una vera e propria forma di spettacolo. Attualmente il Moulin Rouge è principalmente un’attrazione turistica che offre spettacoli di musica e danza ai visitatori di tutto il mondo. L’interno è decorato con un raffinato stile fine secolo francese. Il Moulin Rouge nasce grazie a Charles Ziedler e Joseph Oller, allora proprietari dell’Olympia I fondatori pensarono di creare un cabaret sullo stesso stile del Moulin de la Galette a Pigalle, proprio ai piedi di Montmartre. Costruirono sopra un mulino, ovviamente finto, ma di colore rosso così che potesse colpire immediatamente per la sua stravaganza, divenendo l’emblema del locale. L’idea era quella ...

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Al via il Festival Testimonianze ricerca azioni in modalità online dal 6 novembre

Prende il via a Genova l’undicesima edizione di Testimonianze ricerca azioni. Il festival ideato e prodotto da Teatro Akropolis con la direzione artistica di Clemente Tafuri e David Beronio. La manifestazione, a causa della chiusura dei teatri dovuta al coronovarirus, si terrà on line nelle date previste, dal 6 al 14 novembre 2020. I luoghi, le date, gli artisti, i temi saranno gli stessi. Saranno presenti Claudio Angelini di Città di Ebla, Bernardo Casertano, Alessandra Cristiani, Paola Bianchi, i Blind Cave Salamander, Greta Francolini, Riccardo Guratti, Andrea Cosentino presenteranno ugualmente i loro lavori, insieme a studiosi, ricercatori e critici come Marco De Marinis, Katja Centonze, Samatha Marenzi, Raimondo Guarino, Takashi Morishita, Roberta Nicolai, Giulio Sonno, Fabio Acca, Enrico Piergiacomi, Bruce Baird, Peter Eckersall, Stephen Barber. Avranno luogo il convegno sul Butoh, il seminario di De Marinis e la sezione Oscillazioni con cui si inaugura la collaborazione con il festival Teatri di Vetro di Roma, diretto da Roberta Nicolai e dedicato alla performing art. Così come saranno presentati i film La parte maledetta. Viaggio ai confini del teatro, dedicati a Paola Bianchi e Massimiliano Civica, diretti da Clemente Tafuri e David Beronio per Teatro Akropolis e AkropolisLibri, rilevante novità nell’attività di Akropolis. ...

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La scioccante campagna pubblicitaria inglese che ridicolizza la danza

“Fatima ha davanti a sé una carriera nel cyber (solo che ancora non lo sa)”: è questo il testo della campagna pubblicitaria inglese che sta generando rabbia e frustrazione nell’intero mondo della cultura, soprattutto della danza nel Regno Unito. Un sentimento di forte rabbia e frustrazione. La foto mostra l’immagine di una giovane ballerina, Fatima, appunto, nell’atto di allacciarsi le sue scarpette da punta. La pubblicità, in cui capeggia il simbolo del Governo inglese recita lo farse: “Rethink, Reskill, Retrain” (Ripensa, Riqualificati, Riallenati, riferendosi ad una nuova carriera). La campagna pubblicitaria inglese: un affronto per il mondo della danza Inutile dire che gli utenti di Instagram e Facebook hanno commentato manifestando tutto il loro sgomento e dispiacere per una pubblicità di questo genere. In breve tempo, infatti, la notizia è diventata virale suscitando la reazione di tanti. La campagna pubblicitaria inglese ha persino generato dei meme, con al posto di Fatima personaggi eminenti del governo inglese, come il premier britannico Boris Johnson in tutù. La visibilità che ha avuto questa pubblicità è stata enorme, al punto che dei portavoce di Downing Street l’ hanno commentata come non appropriata e hanno detto che è stata rimossa. Persino Oliver Dowden, ministro dello sport, ...

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Franceschini: in tv spazio nei palinsesti per danza, teatro, musica e cinema

“In un momento così difficile il ruolo delle emittenti televisive può essere determinante per sostenere il mondo della cultura e dello spettacolo, già duramente colpito dalla prima fase della pandemia”. Così esordisce il ministro per i beni e le attività culturali, Dario Franceschini, in una lettera inviata ai vertici dei principali network televisivi pubblici e privati per chiedere maggior spazio nei palinsesti a teatro, musica, danza e cinema. “La televisione – prosegue il ministro nella sua missiva – può esercitare la propria vocazione di fondamentale industria culturale del Paese, contribuendo a mantenere vivo il legame del pubblico con quello straordinario insieme di talenti e professionalità che incarna la musica, la prosa, l’opera, la danza, il cinema e molte altre forme espressive e creative”. Redazione www.giornaledelladanza.com

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