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“La Bella Addormentata nel Bosco”

“La Bella Addormentata nel Bosco” di Nureyev al Teatro alla Scala di Milano

Il Teatro alla Scala di Milano apre la stagione delle festività con uno dei titoli più prestigiosi del repertorio classico: La Bella Addormentata nel Bosco, nella versione di Rudolf Nureyev. Dal 18 dicembre 2025 al 13 gennaio 2026, il balletto torna in scena offrendo al pubblico un’opera che unisce fedeltà alla tradizione, complessità tecnica e intensità drammaturgica, rappresentando uno dei punti di riferimento più significativi per lo studio e l’interpretazione del repertorio classico ottocentesco. Pur rispettando la struttura originale di Marius Petipa, Nureyev apporta modifiche sostanziali ai ruoli principali e al secondo atto. Le variazioni dei solisti diventano più dense e articolate, con estensioni e combinazioni tecniche complesse, in particolare per il Principe Desiré. I passi a due sono sviluppati con maggiore attenzione alla psicologia dei protagonisti, mentre il corpo di ballo assume un ruolo attivo nella narrazione, con schemi geometrici, dinamiche di gruppo e simmetrie visive che arricchiscono la dimensione scenica complessiva. Questa versione richiede non solo una tecnica impeccabile, ma anche una consapevolezza interpretativa e un controllo scenico, elementi fondamentali per trasmettere la precisione e l’eleganza che contraddistinguono l’approccio nureyeviano. La versione di Nureyev nasce negli anni ’70 come una rilettura personale di uno dei capolavori di Marius Petipa, ...

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Le frasi più celebri del leggendario ballerino Rudolf Nureyev

Rudolf Nureyev, uno dei più grandi ballerini del XX secolo, era noto non solo per il suo talento straordinario ma anche per la sua personalità intensa e appassionata. Le sue parole riflettono il suo spirito ribelle, la sua dedizione assoluta alla danza e la sua visione artistica profonda. Ecco alcune delle frasi più belle e celebri di Rudolf Nureyev: «Una vita senza danza è impensabile.» «Io non credo nella tecnica, credo nella passione.» «La danza è la mia ragione di vita. È tutto ciò che ho, tutto ciò che voglio.» «Ogni spettacolo è una battaglia. Io entro in scena come un guerriero.» «Non si danza per il pubblico. Si danza per se stessi, e se si è veri, il pubblico lo sente.» «Quando ballo, non cerco di divertire. Cerco di esprimere chi sono.» «La libertà? Non è un dono, è una conquista quotidiana.» «Ho scelto la mia vita. Non mi importa se il prezzo è la solitudine.» «Sono fuggito per poter danzare, non per fuggire dall’amore del mio paese.» «Non mi interessa essere il migliore. Mi interessa essere diverso.» «Un vero artista non ripete mai se stesso. Ogni giorno deve rinascere.» «La perfezione non esiste, ma la si deve inseguire ...

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Li Galli: l’isola dove la danza incontrò Massine e Nureyev

Tra Positano e Capri si trova l’arcipelago di Li Galli, un luogo sospeso tra leggenda e arte. Antica dimora delle sirene omeriche, nel Novecento è diventato il rifugio di due giganti della danza: Léonide Massine e Rudolf Nureyev. Nel 1927, il coreografo Massine acquistò l’isola e la trasformò in un centro creativo. Ristrutturò la torre aragonese, vi costruì un piccolo teatro e la rese un luogo di incontro per artisti come Picasso e Cocteau. Li Galli divenne il suo laboratorio, dove la natura mediterranea ispirava nuove coreografie. Anni dopo, nel 1988, l’isola fu comprata da Rudolf Nureyev, già leggenda mondiale della danza. In cerca di pace, vi trascorse gli ultimi anni della sua vita, arredandola con gusto orientale e vivendo in silenziosa contemplazione. Qui, lontano dai palcoscenici, continuò a danzare nel cuore. Oggi Li Galli è proprietà privata, ma resta un simbolo: un santuario della danza, dove mito, arte e natura si fondono. Un luogo che custodisce il ricordo di due maestri e il battito eterno della bellezza. Michele Olivieri www.giornaledelladanza.com ©️ Riproduzione riservata

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Ricordando Carla Fracci: il 20 agosto nasceva una leggenda

Il 20 agosto 1936 nasceva a Milano Carla Fracci, la ballerina che trasformò ogni palco in poesia. Figlia di un tranviere e cresciuta tra semplicità e disciplina, divenne il volto eterno del balletto italiano, portando Giselle, Romeo e Giulietta, La Sylphide nei teatri di tutto il mondo. Carla non danzava solo con il corpo, ma con l’anima. Con lei, la danza non era esibizione, ma trasfigurazione emotiva: ogni gesto diventava racconto, ogni silenzio, vertigine. È stata musa, maestra, direttrice, ambasciatrice dell’arte e dell’eleganza. Ha danzato accanto a Nureyev e Baryshnikov, ma anche tra la gente, nelle periferie, dove l’arte serve davvero. Sempre con umiltà, sempre con rigore. Nel giorno della sua nascita, la ricordiamo non solo per ciò che ha fatto, ma per come lo ha fatto: in punta di piedi, ma lasciando tracce profonde. Michele Olivieri www.giornaledelladanza.com ©️ Riproduzione riservata

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Torna a maggio il “Gala Fracci” al Teatro alla Scala

Per il nuovo capitolo nel tributo della Scala e dei suoi artisti a Carla Fracci, Frédéric Olivieri prosegue la tradizione con un programma tutto dedicato ai ruoli creati per la straordinaria étoile o che la sua interpretazione ha reso immortali, in scena il 15 maggio 2025. Rivivranno attraverso gli artisti del Corpo di Ballo, i Primi ballerini, i Solisti, e gli ospiti internazionali Marianela Nuñez e Reece Clarke, stelle del Royal Ballet già acclamate sul nostro palcoscenico, mentre sarà un debutto per Romina Contreras, principal dancer al Balletto di Santiago e ora in forza presso lo Czech National Ballet di Praga. L’Orchestra del Teatro alla Scala sarà diretta da Valery Ovsyanikov e per confermare il fil rouge tra Scuola di Ballo e Compagnia, anche gli allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala saranno in scena, nel Défilé iniziale e nel quadro conclusivo di Excelsior. Il grande repertorio verrà celebrato con La Bella addormentata di Petipa con Marianela Nuñez nell’Adagio della rosa, con Don Chisciotte di Nureyev nello scoppiettante e virtuosistico grand pas de deux dal terzo atto con Alice Mariani e Nicola Del Freo nei ruoli di Kitri e Basilio e con il lirico passo a due dal ...

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Standing ovation a Buenos Aires per i ballerini del Teatro San Carlo di Napoli

  Successo incondizionato martedì 4 dicembre 2018, dopo una grande attesa, al Teatro Coliseo di Buenos Aires per il Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo, per la prima volta in tournée in Argentina. Dieci minuti di applausi con standing ovation hanno accolto il Balletto del Massimo napoletano impegnato in un Gala dedicato a Rudolf Nureyev e Gioachino Rossini. Due le recite, entrambe sold out, in cartellone al Teatro Coliseo. È un momento molto importante e significativo questo per il nostro San Carlo – ha affermato la Sovrintendente Rosanna Purchia – dopo il Così fan tutte inaugurale, che ha trionfato con Muti, e la tournée a Montréal che pure ha suscitato unanimi consensi, ora un meritato successo è stato raccolto dal nostro straordinario Corpo di Ballo che per la prima volta si è esibito in Argentina, nel Teatro Coliseo di Buenos Aires –grazie anche alla forte volontà del nostro Ambasciatore e alla tenacia del Direttore Elisabetta Riva – portando onore al nostro Lirico, che negli ultimi anni è riuscito felicemente a seminare competenza e professionalità anche al di fuori dai confini nazionali, esportando una qualità artistica sulla scena internazionale, che è la cifra ormai della nostra produzione culturale. Siamo felici ...

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Con Don Chisciotte prosegue anche a luglio l’omaggio della Scala a Rudolf Nureyev

Il Corpo di Ballo e Orchestra del Teatro alla Scala con la partecipazione degli Allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, dopo Serata Nureyev, l’omaggio a Rudolf Nureyev nell’anno 2018 che segna l’ottantesimo anniversario della nascita e il venticinquesimo della scomparsa prosegue a luglio: proseguono cinque imperdibili recite di Don Chisciotte (dall’11 al 18) vedranno protagonisti gli artisti del Balletto scaligero in uno dei veri cavalli di battaglia della Compagnia: freschezza, allegria, virtuosismi e ricchezza coreografica in una Spagna affascinante, tra danze di gitani, fandango, matadores, mulini a vento e il candore sospeso del giardino delle Driadi. Prosegue dunque anche a luglio l’omaggio a Rudolf Nureyev con cinque rappresentazioni di Don Chisciotte, uno dei veri cavalli di battaglia della Compagnia applaudito anche nel 2016 – anno che coincideva con il 400° anniversario della morte di Cervantes – alla Scala e nella tournée a Tokyo, in occasione dei 150 anni dell’apertura delle relazioni diplomatiche tra Italia e Giappone. Con la sua frizzante energia, con i caldi colori dell’allestimento di Raffaele Del Savio e Anna Anni, il Don Chisciotte di Rudolf Nureyev, in repertorio alla Scala dal 1980 con Nureyev protagonista accanto a Carla Fracci, trasporterà il pubblico con freschezza, ...

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Valentine Colasante nominata Étoile dell’Opéra National de Paris

Valentine Colasante è stata nominata Étoile dell’Opéra national de Paris; la danzatrice ha sostituito Amandine Albisson nel ruolo di Kitri nel Don Chisciotte di Nureyev e a fine spettacolo ha ricevuto la prestigiosa nomina. Ventotto anni e origini italiane, la Colasante è stata nominata con enorme sorpresa; altri sembravano i candidati, ma Valentine, che ha danzato spesso in alcuni ruoli secondari del Don Chisciotte, si è trovata al posto dell’infortunata ballerina Amndine Albisson in alcune recite. Sul palco dell’Opéra di Bastille a Parigi il 5 gennaio 2018 Valentine Colasante ha rimpiazzato nel ruolo protagonista di Kitri nel Don Chisciotte di Rudolf Nureyev la Albisson e così alla fine dello spettacolo tra le lacrime di commozione e la grande emozione della direttrice del ballo dell’Opéra di Parigi, Aurélie Dupont, è stata annunciata la sua nomina a Danseuse Étoile de l’Opéra National de Paris. Un annuncio che ha sorpreso tutti, soprattutto la meravigliosa Valentine che subito dopo la nomina è corsa ad abbracciare la direttrice  Aurélie Dupont. Valentine è cresciuta artisticamente all’interno dell’Opéra di Parigi; già nel 1998 è entrata nella Scuola di danza dell’Opéra e a 17 anni invece è arrivata a dar parte del Corpo di ballo del Teatro, diventanto nel 2010 Coryphée, nel 2011 Sujet, nel 2013 Première danseuse e infine il massimo grado, Étoile ...

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Dentro la Danza: #TRIBUNALI – #COLPOBASSO – #ADDIO? – #NUREYEV

La rubrica del giornaledelladanza.com, Dentro la Danza, è un mix di notizie a volte importanti altre piccanti, divertenti, raccontate con ironia e leggerezza per svelare cosa avviene dietro le quinte del mondo della danza e del balletto. Anche i nostri lettori possono diventare protagonisti delle news del giornale scrivendoci all’indirizzo mailto:redazione@giornaledelladanza.com specificando nell’oggetto Dentro la Danza e raccontandoci in anteprima le indiscrezioni di cui sono a conoscenza.    #TRIBUNALI La ballerina americana Heather Parisi rimane al centro di Dentro la Danza anche per questa settimana. Procede a gonfie vele la querelle con Lucio Presta, produttore della trasmissione tv Nemicamatissima che ha visto la Parisi protagonista(?), querelle iniziata a suon di dito medio e finita in tribunale. La Parisi ha raccontato dei problemi legali iniziati dopo la messa in onda della trasmissione, dovuti ad alcune sue dichiarazioni in cui si diceva amareggiata per essersi sentita “usata artisticamente” dal produttore. A riaccendere la scintilla a distanza di mesi, è stato un nuovo sfogo della danzatrice che ha raccontato di come Presta abbia comprato i diritti del primo film da regista della Parisi senza però promuoverlo nelle sedi opportune, rendendolo di fatto inutile. Tra una denuncia e l’altra, è sceso in campo anche ...

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La danza non è un sacrificio: intervista a Cristina Amodio

Cristina Amodio, ancora allieva del Teatro alla Scala prende parte, in qualità di Corpo di ballo, a numerose produzioni tra cui “Lo Schiaccianoci” di R. Nureyev, “La Bella Addormentata nel bosco” di A. Alonso, “Il lago dei cigni” di R. Hightower e “La Turandot” di F. Zeffirelli. Nel 1986 si diploma alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di Milano, diretta da Annamaria Prina. Entra subito a far parte dell’Aterballetto, diretto da Amedeo Amodio. Qui comincia ad interpretare vari ruoli e a cimentarsi in stili diversi: G. Balanchine, M. Bejart, A. Bournonville, G. Tetley, A. Ailey, W. Forsythe, J. Kylian, R. Petit, D. Parson, L. Massine, J. Muller, M. Van Hoecke, D. Byrd, L. Childs. Nel 1992 come assistente, rimonta per l’Arena di Verona il balletto di A. Amodio “Il cappello a tre punte”, musica di M. De Falla. Dal 1994 al 1997 in qualità di assistente, rimonta per il Teatro alla Scala di Milano “L’Après-midi d’un Faune” di A. Amodio. Con l’Aterballetto partecipa a varie tournée in Italia e all’estero: Francia, Germania, Gran Bretagna, Scozia, Tunisia, Algeria, Giordania, Canada, U.S.A., Messico, Brasile, Venezuela, Argentina, Hong-Kong, Singapore, Tailandia, Giakarta, Corea. Nel 1997 abbandona la compagnia Aterballetto e nel gennaio ...

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