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Tag Archives: Reggio Emilia

La Rapsodia di Bolero Effect all night long all’Auditorium Cavallerizza

Il 30 settembre 2015 alle ore 20:30 il palcoscenico dell’Auditorium Cavallerizza di Reggio Emilia ospita Bolero Effect (Rapsodia – The Long Version) di Cristina Rizzo, interprete insieme ad Annamaria Ajmone. Il lavoro coreografico nasce nel 2014 in una originale versione di 60 minuti, con la quale Rizzo analizza la celeberrima opera di Maurice Ravel (datata 1928) evidenziandone gli aspetti strutturali e contenutistici più profondi. Ricordando i sintomi di demenza di cui il compositore soffrì enormemente, la coreografa guarda al Bolero come ad un “esercizio da comportamento compulsivo”, avvalorato dalla partitura musicale che ripete ben nove volte la medesima singola melodia frammezzata in due frasi. Il sapore ispanico-arabo tanto delle note raveliane quanto della performance odierna, comunque, trascende la ripetitività melodica per trascinare il pubblico in uno stato di esaltazione inibita, in un felice coinvolgimento collettivo. A tal proposito la all night long version compare come messinscena alternativa dello spettacolo: l’energia coinvolgente si propaga dalle ore serali fino alle luci dell’alba in una dance hall border-crossing aperta a tutti. La platea del Cavallerizza diviene, quindi, un luogo utopico della scena dove figura e sfondo perdono i propri limiti, grazie alle straordinarie doti di Simone Bertuzzi aka Palm Wine (Elaborazione sonora e ...

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“Rock Rose Wow”: mi sento perfetto!

Su concept e coreografia di Daniele Ninarello, con la straordinaria performance di Annamaria Ajmone, Marta Ciàppina e Daniele Ninarello, all’Auditorium Cavallerizza di Reggio Emilia va in scena Rock Rose WoW, pièce che tenta di scolpire il profilo di tre distinti corpi che “eccedono” verso il proprio ego facendo tutto ciò che possono. In mostra silenziose rivoluzioni volontariamente spogliate di pathos romantico e dietro le quali si celano, come sostegno invisibile, le pieghe grottesche dell’animo umano. Il gioco è leggero e candido. Analizzando da diverse prospettive il tema della corsa alla realizzazione del sé, si riflette sulle molteplici personalità che si possono formare, tutte differenti, e sulle infinite potenzialità sigillate e perse nel tempo. Il tentativo è di indagare questo territorio per tradurre nel corpo e sulla scena il “tutto ciò che posso”, dove il corpo si duplica, triplica per raccontare la fragile bellezza e le tracce di una caduta innocenza, celate dietro la necessità di essere importanti, riconosciuti qui ed ora, lasciando affiorare il timore di non esistere negli occhi di chi osserva. Rock Rose è un fiore che in natura tende ad aprire e chiudere la sua corolla molto velocemente evocando sensazioni di instabilità e perdita di controllo tipiche degli ...

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“Certe notti”: la musica di Ligabue trasformata in danza dall’Aterballetto

Torna al Teatro Valli di Reggio Emilia Certe Notti, lo spettacolo che ha visto lavorare insieme tre artisti con un forte legame con la città. La coreografia è di Mauro Bigonzetti che da più di trent’anni ha eletto Reggio come sua casa, la musica e le poesie sono di Luciano Ligabue e le scene e video installazioni sono di Angelo Davoli, artista reggiano di fama internazionale, prematuramente scomparso qualche mese fa. Il filo conduttore di questa pièce si intreccia con le musiche, le parole e le poesie di Luciano Ligabue, uno spettacolo che secondo il coreografo Bigonzetti “è come un treno preso al volo, senza conoscerne la fermata in cui si scenderà, è il luogo delle possibilità e delle sconfitte, delle solitudini così come delle condivisioni.”  Le visioni evocate dalle parole e dalla musica di Ligabue si concretizzeranno con le video istallazioni di Angelo Davoli, le luci di Carlo Cerri e i costumi di Kristopher Millar e Lois Swandale in collaborazione con il Mariella Burani Fashion Group. Certe Notti è uno di quegli spettacoli capaci di far dialogare tra loro diverse espressioni artistiche e offrire inattese occasioni di scoperta e di fascinazione. A firmarlo tre artisti della stessa generazione, all’apice della ...

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Carolyn Carlson a Reggio Emilia con “Now”

  Gallery la notizia attraverso le immagini Fresca del debutto al Theatre de Chaillot di Parigi, sua nuova residenza artistica, Carolyn Carlson porta in prima italiana il 13 marzo al Valli di Reggio Emilia il suo ‘Now’, spettacolo per 7 danzatori creato sulle musiche di René Aubry. “La danza nasce e muore nello stesso momento”, agisce nel presente – spiega la coreografa – può “cambiare il mondo, adesso”. ‘Now’ sarà subito dopo all’Alighieri di Ravenna (15-16 marzo). Scenografia e video di Maxime Ruiz, fotomontaggi Benoît Simon. Sara Zuccari Direttore www.giornaledelladanza.com

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La Tero Saarinen Company in scena al Teatro Ariosto con “Absent Presence” e “Hunt”

  Sul palcoscenico del Teatro Ariosto di Reggio Emilia, nella serata di sabato 26 gennaio alle ore 20:30, la Tero Saarinen Company si esibirà con due creazioni del coreografo finlandese Tero Saarinen: Absent Presence e Hunt. Ideata per sette danzatori, Absent Presence è un’opera coreografica realizzata per la prima volta al Teatro Atelje di Helsinki(Finlandia) nel 2011, sotto la direzione di Iiris Autio con le coreografie di Tero Saarinen, assistenti coreografo Satu Halttunen e Sini Lansivuori , musiche di Jarmo Saari e Jarmo Saari Solu,costumi di Erika Turunen realizzati da Tipi Taskinen, disegno luci di Mikki Kuntu, e i remix musicali di Teemu Korpipaa, Juha Heininen e Jarmo Saari. È uno spettacolo che vuole far riflettere sull’assurdità della routine quotidiana che viene scandita da un ritmo frenetico e sull’angoscia/desiderio di essere sempre da un’altra parte; rivelandosi assenti, quindi, al momento presente. Hunt  è un assolo coreografico danzato sulle partiture composte da Igor Stravinskij per la Sagra della primavera ed è considerata una delle sue più significative rivisitazioni. Quest’opera, realizzata con le musiche registrate da Esa-Pekka Salonen e Philharmonia Orchestra, venne commissionata dalla Biennale di Venezia nel 2002 e nasce attraverso la collaborazione tra il coreografo Saarinen, l’artista multimediale Marita Liulia e il lighting designer Mikki ...

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Compagnia Aterballetto al Teatro Ariosto con “Alice nel paese delle meraviglie”

  La compagnia Aterballetto, in occasione della serata di beneficenza che si svolgerà giovedì 13 dicembre al Teatro Ariosto di Reggio Emilia per la Onlus Ascmad Prora, porterà in scena Alice nel paese delle meraviglie: spettacolo ideato e coreografato da Francesco Nappa. La rappresentazione, liberamente ispirata all’omonimo racconto dello scrittore Lewis Carroll, gioca su una duplice modalità di rapporto della propria esperienza e della vita, mescolando momenti di senso e di non senso, intervallando situazioni legate alla realtà con circostanze che rivolgono l’attenzione al lato psicologico ed onirico dell’essere umano. I soggetti principali, modellati secondo la visione del coreografo Francesco Nappa il quale vuole evidenziare una forte immedesimazione dell’autore Carroll in alcuni personaggi, creano una varietà di rapporti intorno alla figura di Alice partendo dal bruco che conforta la protagonista in una caratterizzazione quasi paterna, al personaggio bianco che influenza le decisioni della protagonista con capacità psicologiche manipolatorie, e arrivando alla figura del cappellaio, il quale arriva ad esprimere un puro sentimento di amore, messo in risalto da un conclusivo passo a due. Prodotto dalla Fondazione Nazionale della danza e realizzato con le musiche di David Byrne, Robert Moran, Micheal Nyman, John Lurie e Michael Torke, eseguite da Balanescu Quartet, ...

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The Forsythe Company con “Yes, we can’t” a Reggio Emilia

Un appuntamento da non perdere quello del prossimo 13 aprile (con replica in 14) al Teatro Valli di Reggio Emilia, che chiude in bellezza la stagione di danza presentando in anteprima italiana la nuova versione di Yes, we can’t, creazione di William Forsythe per l’omonima compagnia. Rappresentato per la prima volta nel 2008, lo spettacolo si presenta ora nella nuova veste con cui ha debuttato a Barcellona nell’ aprile del 2010, e in cui permangono, tuttavia, lo stile inconfondibile e il carattere sperimentale propri di Forsythe. Ispirandosi alle parole di Samuel Beckett “Prova ancora. Fallisci ancora. Fallisci meglio”, il coreografo si è spinto nel tema della ricerca della perfezione: lo spettacolo inscena una lotta per una performance perfetta sempre minacciata dallo spettro del fallimento, per arrivare infine a cancellare con l’ironia la patina di perfezione dell’esecuzione e a mettere a nudo la sua inevitabile imperfezione. Yes, we can’t è una delle più recenti creazioni del coreografo statunitense, il quale, dopo aver dato vita a lavori divenuti patrimonio delle grandi compagnie di danza del mondo come il Balletto del Mariinsky di San Pietroburgo, il New York City Ballet, il Royal Ballet e il Balletto dell’Opèra di Parigi, si è dedicato esclusivamente ...

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Al Teatro Ariosto di Reggio Emilia in prima italiana la nuova produzione di Shantala Shivalingappa

  Artista originale, danzatrice e coreografa, grande interprete  di Kuchipudi, la danza indiana classica che ha sapientemente rielaborato grazie alle influenze delle sue esperienze professionali (da Maurice Bèjart fino a Bartabas, passando per Peter Brook e Pina Bausch), Shantala Shivalingappa dà vita a una nuova creazione in cui metafora della vita e della danza diventano un’unica cosa. Swayambhu (suaya-mbu) è il termine sanscrito usato per designare una pietra o una roccia che presenta in modo naturale le sembianze di una divinità, come Ganesh, il dio dalla testa di elefante, o Shiva, il dio della danza. Fuori metafora, Swayambhu è l’esperienza spontanea e improvvisa di una presa di coscienza della realtà, è l’attimo in cui si rivela la natura essenziale del reale, inteso come un campo infinito di unità, fluidità e energia. Tale è anche la danza dell’artista indiana, in cui gli strumenti del danzatore, vale a dire i gesti, la ritmica, la dinamica, l’estetica, vengono acutizzati, soppesati, maneggiati con cura, amore e delicatezza come se fossero  la manifestazione di una espressione pura. Una sorta di visione in cui la luce lascia indovinare e mai vedere con chiarezza le forme, per lasciare spazio solo a veloci rivelazioni lunghe solo un istante, ...

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“Press”: Pierre Rigal mette in scena la tragedia dell’uomo moderno

  Il Teatro Cavallerizza di Reggio Emilia ospiterà stasera 17 gennaio e per due altre repliche mercoledì 18 e giovedì 19 lo spettacolo Press ideato e interpretato dal coreografo e performer francese, attivo a Tolosa, Pierre Rigal. Presentato in prima assoluta nel 2008 presso il Gate Theatre di Londra come produzione della Compagnie Dernière minute di cui Rigal è fondatore, arriva in prima assoluta in Italia stasera uno spettacolo che può essere definito una tragedia coreografica: Press racconta infatti l’immagine dell’uomo moderno nella sua assoluta normalità e al tempo stesso nella sua enigmatica complessità. All’interno di uno spazio chiuso e soffocante Pierre Rigal mette in scena una danza inquietante, in cui il corpo è quello di un prodotto, piuttosto che di un individuo, che sembra essere mosso dalla sequenza standardizzata del suo stesso automatismo. Prigioniero in una stanza vuota, il protagonista di  questo tragicomico racconto è costretto ad adattare ogni suo movimento vitale alle trasformazioni meccaniche dell’ambiente opprimente che lo circonda e che agisce anche sul suo stato mentale, trascinandolo nell’angoscia e nell’assurdo. Pierre Rigal inizia il suo percorso come atleta, specialista nei 400 me 400 ma ostacoli; prosegue gli studi di matematica e economia a Barcellona, si diploma con un master ...

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Invito a Reggio Emilia – La città di Aterballetto

La storica compagnia di danza Aterballetto, fondata nel 1979, è stata nominata ambasciatrice nel mondo della città di Reggio Emilia in cui peraltro ha la sua sede. L’idea nasce dalla collaborazione tra Aterballetto ed il Comune di Reggio Emilia che hanno firmato una convenzione con cui si intraprende l’iniziativa che mira alla promozione della città all’estero ed in particolar modo nella città in cui la compagnia di danza si esibisce. Il progetto è stato intitolato Invito a Reggio Emilia – La città di Aterballetto e si articola essenzialmente in tre punti di comunicazione e promozione : un depliant illustrativo della città, un dvd di presentazione del territorio, oggettistica ed eventi. Il dépliant presenta lo stesso layout dei materiali dell’Aterballetto e verrà distribuito gratuitamente agli organi di informazione presso i teatri ed i festival insieme al dvd che, della durata di circa 3 minuti, contiene materiale di presentazione della città di Reggio Emilia realizzato con l’ausilio di alcune citazioni coreografiche della compagnia emiliana. Giovanni Ottolini, direttore della Fondazione Aterballetto, ha dichiarato: “La formalizzazione della collaborazione con il Comune di Reggio per questa iniziativa di promozione della città ci rende felici e orgogliosi. Nel video si possono notare citazioni dei diversi lavori ...

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