La danza è sempre stata vittima di stereotipi, considerata un’attività da femmine, i pochi maschi che decidono di praticarla sono spesso vittime di prese in giro e pregiudizi. Ricorderete tutti il film Billy Elliot, uscito nel 2000 e diretto da Stephen Daldry. Ispirato alla vita del ballerino Philip Mosley, la pellicola racconta la storia di un ragazzino di undici anni che vorrebbe studiare danza classica ma che vive in una famiglia e una società che ostacolano la sua passione. In questo film emerge l’importanza di seguire le proprie attitudini, fondamentale soprattutto per i bambini. Per definizione lo stereotipo è “qualsiasi opinione rigidamente precostituita e generalizzata, cioè non acquisita sulla base di un’esperienza diretta e che prescinde dalla valutazione dei singoli casi, su persone o gruppi sociali”. Lo stereotipo di genere è definito invece come “un insieme rigido di credenze condivise e trasmesse socialmente, su quelle che sono e devono essere i comportamenti, il ruolo, le occupazioni, i tratti, l’apparenza fisica di una persona, in relazione alla sua appartenenza di genere”. Uno dei più comuni stereotipi riguarda proprio la danza che viene superficialmente considerata una attività ‘da ragazze’. Se scelta da un individuo di genere maschile, porta direttamente a un falso preconcetto di ...
Read More »Tag Archives: Sergei Polunin
L’affascinante e talentuoso Sergei Polunin in streaming con Rasputin
Sergei Polunin in attesa di poterlo ammirare dal vivo in Italia, dopo l’emergenza covid19, con il balletto Rasputin, è possibile comunque visionarlo in questi giorni fino al 31 ottobre 2020. Lo spettacolo viene diffuso sulle pagine FB e Youtube di Polunin in onore del World Ballet Day 2020. La direzione è affidata alla danzatrice e coreografa giapponese Yuka Oish. Presentato al London Palladium lo scorso 31 maggio 2019, “Rapsutin” presenta gli aspetti contraddittori della personalità del “Monaco”, il consigliere dello zar Nicola II di Russia, figura leggendaria e controversa attorno a cui aleggia ancora oggi molto mistero. Redazione www.giornaledelladanza.com
Read More »Ravenna Festival: Sergei Polunin danzerà Dante Alighieri
Dopo la “straordinaria” edizione estiva nel 2020 il Ravenna Festival continua la sua programmazione proponendo anche la tradizionale Trilogia d’Autunno – trittico di linguaggi artistici quali danza, musica e parola poetica – quest’anno attraverso due originali eventi di grande valore creativo e impatto emotivo. Il primo vede protagonista Sergei Polunin, stella ribelle del balletto che per il Festival affronta la sfida di una coreografia tripartita tra Inferno, Purgatorio e Paradiso. In prima mondiale venerdì 6 novembre, Metànoia è la risposta di un artista contemporaneo a un capolavoro assoluto quale la Commedia, ma anche un viaggio nel profondo della natura umana. Mentre Metànoia è in programma al Pala De André (repliche 8, 10, 12, 13 novembre) con uno speciale allestimento per 600 spettatori, sarà il Teatro Alighieri ad accogliere Faust rapsodia – Dal ciel sino all’inferno, nuova produzione che completa questa edizione della Trilogia d’Autunno, dedicata a Dante. Il 7, 11 e 14 novembre è tempo per un altro viaggio ultraterreno, sui testi di Goethe e le musiche di Robert Schumann, nell’adattamento drammaturgico e musicale di Luca Micheletti e Antonio Greco; a teatro saranno disponibili 200 posti, anche in questo caso nel pieno rispetto delle normative vigenti. Redazione www.giornaledelladanza.com
Read More »Sergei, realizzato da Shailendra Singh e dedicato al viaggio in India di Sergei Polunin
Online il 23 agosto il lancio sulle piattaforme Facebook e Youtube del documentario Sergei, realizzato da Shailendra Singh e dedicato al viaggio in India di Sergei Polunin. Un viaggio soprattutto spirituale che ha segnato una svolta interiore per il danzatore. Ne segue il percorso e il travaglio Shailendra Singh, figura eclettica e multitasking della nuova India, cineasta, produttore musicale e cinematografico, capitano della nazionale di Cricket imprenditore, volto della nuova India profondamente legato però ai valori spirituali della sua terra. L’incontro tra due personalità così vulcaniche ha prodotto questo progetto in cui assistiamo al viaggio tra mete suggestive e cariche di spiritualità (come Varanasi e Jaipur e il sacro fiume) e soprattutto al percorso interiore del danzatore alla ricerca della ‘luce’. Redazione www.giornaledelladanza.com
Read More »Sergei Polunin, il bad boy della danza dal cuore tenero
Serhij Volodymyrovyč Polunin, noto come Sergei Polunin, è un artista poliedrico: ballerino classico, attore e modello. Come primo ballerino freelance, questo giovane ragazzo, classe 1989, è ospite di diversi teatri in tutto il mondo. Dal Royal Ballet, al Teatro alla Scala, al Bolsoj, al Teatro San Carlo fino al Bayerische Staatsballet. L’ex bad boy della danza in realtà è un ragazzo dal cuore tenero. L’artista ha infatti dismesso da poco i suoi panni tormentati per prendere quelli di papà modello. Sergei da marzo è padre di Mir, parola russa che significa pace. Il ballerino ha avuto il bimbo dalla sua compagna Elena Ilynikh, campionessa di pattinaggio artistico. Sergei Polunin è considerato uno dei più grandi e talentuosi ballerini del nostro tempo, grazie al suo magnetismo e alla sua naturalezza tecnica. Diviene primo ballerino del Royal Ballet di Londra a 19 anni, il più giovane di tutti i tempi, dà però presto scandalo lasciando la compagnia. Viene definito dal Telegraph “Il James Dean della danza” e attira l’attenzione mediatica per i suoi numerosi tatuaggi, le sue dichiarazioni forti e le sue scelte drastiche. Il Giornale della Danza ripercorre insieme a voi la vita di Sergei Polunin. Sergei nasce da una famiglia modesta, ...
Read More »È in uscita il documentario “Sergei”. Sergei Polunin in un film di Shailendra Singh
È in uscita il documentario Sergei, cioè Serghei Polunin, un film di Shailendra Singh, regista e imprenditore indiano, grande amico del danzatore ucraino. Le musiche saranno di Bharamji. Continua dunque il percorso cinematografico di Polunin, che ha già fatto parte dei cast dello Schiaccianoci e i quattro regni di Disney (2018), regia di Lasse Hallström e Joe Johnston (dove appare anche Misty Copeland); di Nureyev – The white crow (2018), regia di Ralph Fiennes; di Red Sparrow (2018), diretto da Francis Lawrence; di Assassinio sull’Orient Express (2017), regia di Kenneth Branagh; di Dancer (2016), il documentario sulla sua vita curato da Steven Cantor. Inoltre, Polunin ha interpretato il giovane Rudolf Nureyev nel documentario della BBC Rudolf Nureyev: From Russia With Love (2007). La sua fama sugli schermi è esplosa nel 2014 grazie al video di David LaChapelle, in una coreografia dell’amico Jade Hale-Christofi, su Take Me to Church di Hozier. Redazione www.giornaledelladanza.com
Read More »Sergei Polunin, “l’enfant terrible della danza”, è diventato papà. Complimenti!
Sergei Polunin Il “Cattivo ragazzo” della danza, così è stato soprannominato dai tabloid internazionali, per il suo prorompente aspetto fisico, oltre che per bravura, Sergei Polunin, è tornato sotto i riflettori. Questa volta, però, con una notizia che ha scaldato i cuori di tutti i suoi fan di Instagram: il danzatore, infatti a gennaio 2020, è diventato papà di un bellissimo bambino, dal nome Mir. Complimenti anche alla mamma Elena Ilinykh, 25 anni, stella del pattinaggio russo. Sergei Polunin, classe 1989, è stato definito dal New York Times come “il ballerino più dotato della sua generazione” e dai media inglesi come “il James Dean, il Bad Boy della danza”; nato a Cherson, in Ucraina, Polunin si distinse sin da subito come vero fenomeno del balletto; nel 2010, a soli 19 anni diventa il principal dancer della Royal Ballet School di Londra, oggi calca i palcoscenici di tutto il mondo, tra bravura, tecnica, bellezza e glamour. Sara Zuccari Direttore www.giornaledelladanza.com
Read More »GD Web TV: “Little Red and the Wolf” – Sergei Polunin
Il primo progetto della Sergei Polunin Charitable Foundation si chiama Little Red and the Wolf, ovvero la storia di Cappuccetto Rosso e il Lupo. La storia è andata in scena, in prima mondiale, lo scorso 29 e 30 dicembre a Mosca, alla Zaryadye hall. Con le coreografie di Ross Freddie Ray e la musica di Kirill Richter, Sergei Polunin interpreta Woodsman e Johan Kobborg è il lupo. In questo video, pubblicato sul canale ufficiale Youtube del danzatore Sergei Polunin, le immagini di preparazione dello spettacolo Little Red and the Wolf . www.giornaledelladanza.com
Read More »GD Web TV: “Satori” – Il tour in Russia di Sergei Polunin
Satori nell’ambito Project Polunin, è un progetto artistico che ha l’obiettivo di produrre nuove creazioni coreografiche grazie alla collaborazione tra ballerini, coreografi, musicisti e artisti provenienti da ambiti diversi. Satori è un termine buddista giapponese che significa “risveglio improvviso” o “illuminazione” che si rivela solo attraverso l’esperienza personale. Per Sergei Polunin, Satori rappresenta il proprio percorso di ricongiungimento con l’amore per la danza e la passione per l’arte: un viaggio nel corso del quale il ballerino ha riunito un gruppo di artisti insieme ai quali ha creato un programma che si compone di tre parti, incluse due nuove produzioni. In questo video, il tour in Russia proprio di Satori: www.giornaledelladanza.com Foto di Rolando Paolo Guerzoni
Read More »Il ‘bad boy del balletto’ Sergei Polunin protagonista della Notte della Stella a Civitanova Danza
Il 27 luglio 2019, in occasione della Notte della stella organizzata nell’ambito del XXVI Festival Internazionale Civitanova Danza, calcherà le scene del Teatro Rossini di Civitanova Marche uno dei danzatori più estrosi e apprezzati della sua generazione, Sergei Polunin, protagonista di un imperdibile spettacolo in due atti. La serata si apre con Fraudulent Smile, coreografia di Ross Freddie Ray su musica del trio polacco Kroke, in cui Polunin e l’ex primo ballerino del Royal Ballet, Johan Kobborg, accompagnati da uno straordinario corpo di ballo, si interrogano sulle motivazioni che spingono una persona onesta a commettere azioni sbagliate. Ne emerge una lucida analisi sul rimpallo di responsabilità di errori solo nostri che attribuiamo agli altri, e sul puerile impulso che ci induce a rincorrere il divertimento a tutti i costi e a impostare la nostra esistenza sulla vuota caducità di tali momenti. Il secondo atto cambia completamente mood e presenta Sacré, coreografia di Yuka Oishi, su musica Igor Stravinsky, un solo che evidenzia il talento di Polunin nel reinterpretare la controversa figura dell’indimenticabile ballerino ucraino Vaslav Nijinsky, di cui esplora follia e umana fragilità. Il fil rouge che unisce le due opere si ritrova nella strepitosa capacità interpretativa ed espressiva del ...
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