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Il duetto “Danza Cieca” di Virgilio Sieni al Teatro Grande di Brescia

Martedì 6 e mercoledì 7 febbraio alle ore 20.00 la Sala Palcoscenico Borsoni ospiterà lo spettacolo Danza cieca, duetto tra il coreografo Virgilio Sieni e il danzatore cieco Giuseppe Comuniello. I protagonisti di questo emozionante lavoro indagano il concetto di tattilità accompagnati dalla musica dal vivo eseguita da Spartaco Cortesi.  Il lavoro coreografico affronta la cecità valorizzando la vicinanza tra corpi e il senso del tatto come canale percettivo prioritario per la creazione del movimento e della drammaturgia. Creato nel 2019, Danza cieca nasce a partire dalla messa in opera del concetto di tattilità intesa come ampio contenitore di pratiche, visioni ed esperienze del corpo e della relazione percettiva tra gesto e incontro. Ascolto, tenuità, spazio, gioco e rito, accoglienza e potenza dell’attesa, parti oscure del movimento e apertura dello sguardo, saranno caratteristiche peculiari di questa performance. “L’anatomia del gesto si espande al concetto di spazio tattile, di aura, e include la percezione del corpo e il tono dei tessuti e dei muscoli coinvolti. Danza cieca si fonda sullo spazio aptico tra i due interpreti e l’alone di energia che i movimenti creano intorno a loro. L’aura non è solo una sorta di alone intorno alla persona, è molto di più: comprende l’essenza della persona capace di raccogliere in sé l’indincibilità della sua origine, trasmettendo ...

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In “Scary solo” Cristina Caprioli racconta la danza, un’arte ricca e sfuggente che non si può possedere

Il 30 marzo 2023, al Teatro Grande di Brescia andrà in scena Scary solo, regia e coreografia di Cristina Caprioli, musiche di Asher Tuil e Alessandro Cortini. Produzione ccap 2020, finanziata dalla città e la regione Stockholm e da The Swedish Arts Council e Sweden’s National Touring Theatre. Cristina Caprioli è una ballerina e coreografa residente a Stoccolma, molto apprezzata a livello internazionale. Figlia del noto pittore Adriano Grasso Caprioli, è un punto di riferimento della danza contemporanea. Il suo stile coreografico è rigoroso e brillante, e si caratterizza per l’elevata precisione, la complessità e la particolare attenzione alla tecnologia del corpo che diviene ‘oggetto’ per la sperimentazione di nuovi movimenti. Scary solo è stato presentato per la prima volta nel febbraio 2020 e nell’autunno dello stesso anno in una forma leggermente diversa al Dansens Hus di Stoccolma. Nel 2022 è stato rappresentato a Berlino e finalmente quest’anno arriva in Italia. L’assolo racconta la personale visione della coreografa riguardante la danza, un’arte ricca e sfuggente, poetica e intellettuale, che non si può possedere. Danzando si diventa parte di un’esperienza sensoriale multipla, concreta e al contempo evanescente. Il suo linguaggio non si limita a un significato univoco, ne ha di molteplici ...

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“Monumentum” di Cristina Kristal Rizzo: la danza come momento di riconnessione e completezza

Il 28 marzo 2023, al Teatro Grande di Brescia sarà in scena Monumentum-The second sleep, concept, coreografia ed elaborazione sonora dal vivo Cristina Kristal Rizzo, interprete Megumi Eda, musiche Gesualdo da Venosa e Lamin Fofana. Una produzione 2022/2023 TIR Danza, co-produzione Torino Danza Festival, con il sostegno di Home Centro Creazione Coreografica/Perugia 2023. Cristina Rizzo è attiva sulla scena della danza contemporanea italiana a partire dai primi anni Novanta ed è tra i fondatori dello storico collettivo Kinkaleri. Dal 2008 la dancemaker ha intrapreso un percorso di produzione coreografica autonoma e si è affermata come una delle principali personalità della coreografia contemporanea italiana. Con Monumentum, progetto vincitore del Bando Abitante sostenuto dal Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni e dalla Fondazione CR Firenze, la coreografa collabora con Megumi Eda, straordinaria danzatrice giapponese, che ha danzato con Matsuyama Ballet, Hamburg Ballet, Balletto Nazionale Olandese, Rambert Dance Company and Armitage Gone! Dance, nota compagnia diretta dalla coreografa statunitense Karole Armitage. Monumentum prende spunto da Sogni, film semi-autobiografico del regista giapponese Akira Kurosawa basato sul basato sul realismo magico, uno stile artistico che dipinge una visione realistica del mondo aggiungendo elementi magici, confondendo i confini tra fantasia e realtà. Lo spettacolo si ...

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La consagración de la primavera di Israel Galván tra contaminazione artistica e classicismo

Il 3 marzo 2023, al Teatro Grande di Brescia sarà in scena La consagración de la primavera, concept, coreografia e interpretazione Israel Galván sulle note di Le Sacre du Printemps di Igor Stravinsky nella riduzione per pianoforte a quattro mani, eseguita dal vivo da Andrea Rebaudengo e Valentina Messa. Nato a Siviglia dai ballerini José Galván e Eugenia de los Reyes, Galván si forma nel flamenco classico fin da giovanissimo e oggi è uno dei danzatori e coreografi più noti al mondo. Galván è stato insignito dei premi più prestigiosi come il Premio Nacional de Danza, il Bessie Performance Award di New York e il National Dance Award for Exceptional Artistry. É anche protagonista di una docuserie Netflix sulla danza intitolata Move. Il performer vuole ricondurre la danza all’atto stesso del danzare e nel farlo ricodifica il linguaggio del flamenco. Ogni sua creazione infatti è una pietra miliare nella ricerca di una danza che vuole liberarsi da alcune caratteristiche ereditate da un flamenco cristallizzato. Ne La consagración de la primavera, il coreografo ripercorre le orme delle esibizioni di Vaslav Nijinski, ma sovverte e ricostruisce la tradizione. Il suo lavoro contamina con il passionale flamenco la purezza e l’essenzialità melodica dell’opera ...

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L’étoile mondiale Alessandra Ferri a Brescia con il toccante “L’Heure Exquise” di Maurice Béjart

Il 14 aprile 2022, al Teatro Grande di Brescia sarà in scena la stella della danza internazionale Alessandra Ferri con L’Heure Exquise, regia e coreografia di Maurice Béjart, rivisitazione di Maina Gielgud su gentile concessione di Fondation Maurice Béjart. Musiche di Anton Webern, Gustav Mahler, Wolfgang Amadeus Mozart e Franz Lehar. Ispirato al dramma Oh, les beaux jours del drammaturgo irlandese Samuel Beckett, L’Heure Exquise è una produzione importante nella storia della danza, creata nel 1998 da Béjart per Carla Fracci e Micha van Hoecke. L’ex danzatrice britannica ed ex direttrice artistica dell’Australian Ballet, Maina Gielgud rivisita l’opera di Béjart, regalandole un tocco femminile e dando vita a un lavoro commovente. Lo spettacolo, infatti, torna in scena ventiquattro anni più tardi, interpretato dalla carismatica Alessandra Ferri che ha scelto il ruolo di Winnie per celebrare i suoi quaranta anni di carriera e il suo straordinario percorso professionale. L’artista descrive con queste parole la sua scelta: “Non ho avuto dubbi, ho sentito che era quello il ruolo che cercavo. Per me un altro personaggio femminile, come sono state Virginia Woolf, Eleonora Duse e la Léa di Chéri, donne straordinarie che appartengono a questo secondo capitolo della mia vita. Nel 2021 sono ...

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Le diverse e appassionanti visioni della realtà in “Duetto in ascolto” di Camilla Monga e Zeno Baldi

Il 14 marzo 2019, al Teatro Grande di Brescia sarà in scena Duetto in ascolto, concept e coreografia Camilla Monga, musica Zeno Baldi, produzione Fondazione Atlantide Teatro Nuovo di Verona – Art Theater Verona, con il supporto di Colorificio Kroen, VAN Associazione Culturale. A cura di Simone Azzoni. Diplomata alla Performing Arts Research and Training Studios (PARTS) Academy di Bruxelles, dove approfondisce la sua ricerca con artisti del calibro di Anne Teresa de Keersmaeker, Bojana Cvejić e Alain Franco, Monga collabora con il compositore, performer e sound designer Baldi, dando vita a performance audiovisive, in cui ogni stimolo visivo e uditivo viene  tradotto in suono puro. In Duetto in ascolto, i movimenti della giovane danzatrice e le note del musicista si fondono in una molteplicità di immagini che si delineano via via più nitidamente, creando forme dinamiche che ingannano lo spazio e il tempo. Ne nasce un ipnotico gioco di specchi che stimola lo spettatore a non fossilizzarsi su un’unica visione della realtà, perché della stessa esistono svariati e appassionanti punti di vista. ORARI & INFO 14 marzo 2019, ore 20.30 Teatro Grande – Salone delle Scenografie C.so Zanardelli, 9/a 25121 Brescia BS Telefono: +39 030 297 9311 E-mail: biglietteria@teatrogrande.it Stefania Napoli ...

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Paul Taylor Dance Company a Brescia con l’imperdibile “Celebration Tour”

Il 7 marzo 2019, il Teatro Grande di Brescia ospita la prestigiosa Paul Taylor Dance Company con il Paul Taylor Dance Company – Celebration Tour 2019, trascinante trittico di emozionanti coreografie, Aureole creata nel 1962 su musica di Georg Friedrich Händel, Esplanade, prima rappresentazione 1975, nata su musica di musica di Johann Sebastian Bach, e Promethean Fire del 2002, sempre su musica di Bach, orchestrata dal Maestro Leopold Stokowski. Fondata a New York nel 1954 da Paul Taylor, icona della modern dance, in sessantacinque anni di attività la Compagnia ha annoverato tra i suoi danzatori artisti del calibro di Twyla Tharp, David Parsons, Laura Dean, Dan Wagoner, Elizabeth Keen, Christopher Gillis, Senta Driver, Amy Marshall e Lila York, e ha calcato i palcoscenici di oltre cinquecento teatri in sessantaquattro Paesi del mondo. Ora diretta da Michael Novak, si compone di diciannove giovani e talentuosi danzatori, impegnati nell’impedibile tour che include i successi più rappresentativi della compagnia dagli anni ’60 a oggi, piena espressione dell’essenza poetica e stilistica del grande coreografo statunitense venuto improvvisamente a mancare la scorsa estate. ORARI & INFO 7 marzo 2019, ore 20.30 Teatro Grande C.so Zanardelli, 9/a 25121 Brescia BS Telefono: +39 030 297 9311 E-mail: biglietteria@teatrogrande.it ...

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William Forsythe ci regala un sorprendente “Quiet Evening Of Dance”

Il 2 febbraio 2019, al Teatro Grande di Brescia andrà in scena in prima italiana A Quiet Evening Of Dance, ideazione e coreografie William Forsythe, musiche Morton Feldman, Jean-Philippe Rameau, Hippolyte et Aricie. Interpreti Brigel Gjoka, Jill Johnson, Christopher Roman, Parvaneh Scharafali, Riley Watts, Rauf “RubberLegz” Yasit e Ander Zabala, produzione Sadler’s Wells London, co-produzione Théâtre de la Ville, Théâtre du Châtelet e Festival d’Automne di Parigi, Festival Montpellier Danse 2019, Les Théâtres de la Ville de Luxembourg, The Shed di New York, Onassis Cultural Centre-Athens, deSingel international arts campus di Anversa. Il leggendario coreografo americano Forsythe ha trascorso la sua vita e la sua carriera condividendo la passione per il balletto e la danza, ispirando coreografi e ballerini di tutto il mondo grazie al suo genio innovativo eppure attento alla tradizione. Vincitore del premio Fedora-Van Cleef & Arpels Prize for Ballet 2018, A Quiet Evening of Dance combina titoli noti del repertorio (Prologue, Catalogue, Epilogue e Duo2015) con nuove creazioni di ispirazione barocca e minimale (Seventeen / Twenty One), dando vita a uno spettacolo eterogeneo e appassionante, che sfida ogni tentativo di categorizzazione. Sul palcoscenico, sette eccezionali danzatori trascinano lo spettatore nel cuore della danza e nella fantasia del ...

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Colori, gesto scenico e vuoto comunicativo nell’originale “A’ elle vide” di Dewey Dell

Il 12 aprile 2018, il Teatro Grande di Brescia ospita la compagnia Dewey Dell con A’ elle vide, concept Agata, Demetrio, Teodora Castellucci ed Eugenio Resta, coreografia Teodora e Demetrio Castellucci, interpreti Teodora e Agata Castellucci, produzione Dewey Dell, progetto partecipante ad Aerowaves 2008/The Place, Londra, menzione speciale GD’A 06/07. Fondata nel 2007 a Cesena da Teodora, Demetrio, Agata Castellucci ed Eugenio Resta, Dewey Dell crea spettacoli presentati nei principali festival europei e internazionali, come Melbourne Festival (Australia), Cross Art Festival (Russia), Università di Wesleyan (Connecticut, USA). Dal 2011, Dewey Dell inizia una ricerca musicale dando vita a concerti performativi in cui coreografia e produzione del suono elettronico si fondono. Attualmente divisa tra Berlino e Cesena, la compagnia lavora a nuove forme di sperimentazione legate alla danza, volte al coinvolgimento e alla commistione di differenti forme d’arte. Creazione del 2007 riportata in scena undici anni dopo nella sua versione originale, A’ elle vide si concentra soprattutto sulla creazione di un vuoto tra due animali distinti per carattere, colori e movimento, che si rispecchiano nel comportamento e nei gesti scenici. Il movimento del gallo è rosso, altero, scruta lo spazio al fine di svelarne il mistero, lo scorpione invece è bianco, immobile, ...

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La realtà virtuale raccontata attraverso la danza di Annamaria Ajmone in “To be banned from Rome”

Il 4 aprile 2018, al Teatro Grande di Brescia sarà in scena To be banned from Rome, ideato da Annamaria Ajmone e Alberto Ricca, coreografia e interpretazione Ajmone, musica live Bienoise (Ricca), una produzione Torinodanza festival, CAB 008, Club to Club Festival, in collaborazione con The Italian New Wave, progetto realizzato nell’ambito di Residenze Coreografiche, Lavanderia a Vapore / Piemonte dal Vivo, promosso dall’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte, con il sostegno di MiBACT, Regione Toscana. Considerata una delle figure più interessanti della giovane coreografia italiana, vincitrice dei premi DNAppunti Coreografici 2014 e Danza&Danza 2015 come miglior interprete emergente, Ajmone si diploma presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi. Lavora con artisti di fama mondiale come Guilherme Botelho, Ariella Vidach, Daniele Ninarello, Santasangre e collabora con Cristina Kristal Rizzo, Muta Imago, Strasse e con la videomaker Maria Giovanna Cicciari. To be banned from Rome nasce dall’incontro tra la danzatrice e Ricca, in arte Bienoise, compositore elettronico visionario e raffinato, e si concentra sull’osservazione del digitale, delle community online, luoghi non tangibili in cui si incontrano e vivono ristrette cerchie di individui accomunati da medesimi interessi, passioni e ossessioni, ma che in realtà condividono solo limitati argomenti e spazi della ...

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