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Tag Archives: Wim Wenders

La direttrice artistica e coreografa Susanna Beltrami “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Lago dei cigni. Il balletto contemporaneo prediletto? Sacre di Pina Bausch. Il Teatro del cuore? Teatro Franco Parenti di Milano. Un romanzo da trasformare in balletto? Il Danno di Josephine Hart. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Il Danno diretto da Louis Malle. Il costume di scena indossato che hai preferito? Calzamaglia. Quale colore associ alla danza? Nero. Che profumo ha la danza? Incenso. La musica più bella scritta per balletto? La sagra della primavera di Igor Stravinsky. Il film di danza irrinunciabile? Pina diretto da Wim Wenders. I tuoi miti della danza del passato, uomo e donna? Merce Cunningham e Pina Baush. Il tuo “passo di danza” preferito? Adagio. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i grandi personaggi del balletto? Nessuno. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? Merce Cunningham. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa Le diresti? Ma sei Tersicore o Cupido? Tre parole per descrivere la disciplina della danza? “Una disciplina indisciplinata”. Come ti vedi oggi allo specchio? Vedo dentro. Michele Olivieri www.giornaledelladanza.com © Riproduzione riservata

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Il direttore artistico e coreografo Stephen Delattre “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Non ne ho uno preferito in particolare, perché credo che ogni balletto narrativo abbia qualcosa di unico. Ma per citarne uno, direi Il lago dei cigni. La profondità emotiva e la purezza senza tempo del movimento continuano ad ispirarmi come coreografo che unisce il linguaggio classico a quello contemporaneo. Il balletto contemporaneo prediletto? Anche in questo caso, molte opere coreografiche sono bellissime, ma in questo momento mi viene in mente Artifact Suite di William Forsythe. La sua reinvenzione della tecnica classica con un’architettura contemporanea del movimento risuona fortemente con la mia ricerca di un vocabolario coreografico dinamico ed espressivo. Il Teatro del cuore? Negli ultimi anni ho avuto la possibilità di esibirmi in molti luoghi e di condividere i miei lavori in molti teatri, tra cui il leggendario Bolshoi o l’Opéra di Parigi. Ma per me, il Teatro Statale di Magonza ha un posto speciale, poiché è lì che la Delattre Dance Company ha celebrato il suo decimo anniversario. È il luogo in cui molte delle mie creazioni hanno trovato il loro respiro e dove il pubblico ha seguito il mio percorso artistico per oltre quattordici anni. Un romanzo da trasformare in balletto? Ad esempio, Il ...

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La coreografa Emanuela Tagliavia “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Lago dei Cigni. Il balletto contemporaneo prediletto? La Sagra della primavera di Pina Bausch. Il Teatro del cuore? Il Teatro alla Scala, naturalmente… ma anche l’Opéra de Paris. Un romanzo da trasformare in balletto? Non lo so, la coreografia è un’ispirazione, se parto da un romanzo è solo per una suggestione. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Lo stesso per il romanzo, ci sono film che ti aiutano a scoprire delle immagini che vorresti suggerire ma non descrivere. Il costume di scena indossato che hai preferito? I miei vestiti nell’assolo Il Paradosso di Lulù. Quale colore associ alla danza? Bianco e nero, l’assenza di colore. Che profumo ha la danza? Un profumo del corpo. La musica più bella scritta per balletto? La musica di mio marito, il compositore Giampaolo Testoni. Il film di danza irrinunciabile? Pina di Wim Wenders. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Merce Cunnigham e George Balanchine. Il tuo “passo di danza” preferito? Essendo coreografa non ragiono con i “passi”. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio classico? Cendrillon. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? George Balanchine ...

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Omaggio ad Amedeo Amodio tra docufilm e premio alla carriera

Il 2 luglio, alle ore 17 nella Sala del Refettorio, Biblioteca della Camera dei deputati “Nilde Iotti”, si terrà l’omaggio ad Amedeo Amodio con il saluto di Fabio Rampelli, Vicepresidente della Camera dei deputati, e Federico Mollicone, Presidente della Commissione Cultura. Saranno presenti personalità del mondo della danza e dello spettacolo. In tale occasione Amodio, fra i maggiori esponenti italiani dell’arte coreutica del nostro tempo, parlerà della sua vita e carriera con la giornalista Baba Richerme e verrà presentato in anteprima il docufilm Amedeo Amodio – Il segno in movimento della regista Antonella Giovampietro. Il film, una riflessione sulla creatività, raccoglie i ricordi del Maestro, il quale si è espresso attraverso diverse arti (tra cui disegno e pittura, e anche il cinema, dove lo ritroviamo attore nelle pellicole di Liliana Cavani). La danza lui la “disegna”, e non solo con schizzi e bozzetti su fogli e taccuini ma, prima ancora, in quella visione immaginativa che solo i grandi artisti hanno: la idea, ovvero, Il segno in movimento. Ascoltarlo, mentre nel film scartabella tra vecchie foto, sarà come ascoltare un libro di storia del teatro e dello spettacolo, illustrato da filmati di lavori interpretati o firmati da lui. Se alcuni balletti ...

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Giornata Internazionale della Danza al Politeama di Pavia

Martedì 29 aprile si celebra la giornata della danza. Istituita nel 1982 e promossa dall’UNESCO in onore di Jean-Georges Noverre, celebre danzatore e coreografo, teorico del ballet d’action, nato a Parigi in questo giorno nel 1727. Al Cine Teatro Politeama di Pavia, alle ore 18.00 Fabio Signorelli presenta Suoni in movimento – Il gesto, la grazia e l’abisso della musica per balletto conferenza spettacolo. Sarà un vero e proprio viaggio nella musica per balletto, con videoproiezioni e musica dal vivo al pianoforte. Dal Romanticismo di Giselle alle sonorità del Novecento. Fabio Sartorelli, docente di Storia della musica presso l’Accademia Teatro alla Scala, ci guida alla scoperta delle grandi partiture della danza. Tra videoproiezioni, aneddoti e riflessioni, il racconto prende vita anche grazie all’esecuzione dal vivo al pianoforte, in un intreccio di parole e suoni che restituisce tutta la magia del teatro. Alle ore 21.00 sarà proiettato il film Pina omaggio di Wim Wenders alla coreografa Pina Bausch (in lingua originale sottotitolata). Fondatrice del Tanztheater Wuppertal, Pina Bausch ha rivoluzionato il modo di fare e “pensare” la danza. Il film racconta alcune delle più significative coreografie di Pina Bausch come Café Müller e La Sagra della Primavera. Fabio Sartorelli insegna storia ...

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Romaeuropa e MYmovies celebrano Pina Bausch con lo streaming gratuito del film di Wim Wenders

Bim, Romaeuropa e MYmovies lanciano un evento esclusivo con l’obiettivo, ancora una volta, di contribuire all’offerta culturale durante il periodo di lockdown, nella speranza di tornare presto nelle sale cinematografiche e nei teatri.   Venerdì, 8 maggio, alle ore 20.30  sulla piattaforma MYMOVIESLIVE verrà diffuso in streaming gratuito un dibattito in diretta tra esperti di danza, cinema, danzatrici e coreografe, seguito dal film, candidato al Premio Oscar©, Pina di Wim Wenders.  Attraverso un incontro live e un film rimasto nella memoria per la sua straordinaria potenza visiva, gli appassionati di cinema e danza potranno così assistere a un evento unico, che a partire dallo stile performativo senza precedenti di Pina Bausch, a 80 anni dalla sua nascita, cerca di rintracciarne il lascito nelle più recenti generazioni, senza dimenticare lo sguardo di chi scopre per la prima volta il suo lavoro o di chi, con un approccio differente alle arti coreutiche, lo osserva da lontano.  L’incontro introdotto da Matteo Antonaci (ufficio stampa ed edizioni Romaeuropa) e guidato da Gaia Clotilde Chernetich (dramaturg, autrice e studiosa di danza e teatro), vedrà la testimonianza di Monique Veaute (Presidente della Fondazione Romaeuropa), la partecipazione di Aida Vainieri (danzatrice del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch e tra le protagoniste del film), di Francesca Pennini (danzatrice coreografa della compagnia CollettivO CineticO e oggi una delle menti più creative della danza contemporanea italiana) e Marzia Gandolfi (critica cinematografica). Da film sulla Bausch ...

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“PINA TODAY”: un omaggio a Pina Bausch

Si terrà a Perugia, dal 5 al 20 maggio 2019, il progetto PINA TODAY dedicato all’artista Pina Bausch, ideato e realizzato da HOME Centro Creazione Coreografica e dal Teatro Stabile dell’Umbria, nell’ambito di Smanie di Primavera, rassegna multidisciplinare che lo Stabile umbro dedica alla ricerca, alla drammaturgia contemporanea e ai nuovi linguaggi della scena. PINA TODAY, attraverso cinque appuntamenti vuole rendere omaggio, a 10 anni dalla scomparsa, ad una delle figure più rivoluzionarie e significative nel panorama mondiale della danza contemporanea, del teatro-danza e delle arti dello spettacolo. Gli incontri in programma, tra dialoghi, docu-film e performance, rappresentano inoltre l’occasione per il pubblico di avvicinarsi non solo al mondo della Bausch ma anche a quello dell’arte coreutica in generale. Il progetto, infatti, segue uno degli intenti primari di HOME Centro Creazione Coreografica (la prima residenza artistica in Umbria dedicata alla danza nata nel 2018 e diretta da Valentina Romito/Associazione Dance Gallery): costruire un luogo di ricerca, di scambio e riflessione fornendo al pubblico gli strumenti per orientarsi nelle traiettorie e nei territori della danza. Si comincia Domenica 5 maggio 2019 con l’evento JOIN! The NELKEN–Line, che coinvolgerà studenti di danza, professionisti, dilettanti e appassionati nel ricreare la celebre “camminata” di Pina Bausch per ...

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Pina Bausch dal cinema al dvd

A distanza di tre anni dall’  improvvisa morte di Pina Bausch , esce in dvd, dal 22 Febbraio,  il film che ripercorre la sua vita, privata ed artistica. Il regista tedesco Wim Wenders, grande amico dell’artista, ha voluto personalmente occuparsi di riservarle un ruolo di prestigio anche nella storia del cinema, intitolando questo film “Pina”. Nell’arco di circa due ore viene cosi presentato un documentario sul genio della danza contemporanea: Philippine Bausch, detta appunto Pina (1940-2009), legata al regista da una forte amicizia e da un progetto che dovevano portare a termine insieme. Un progetto che, nonostante la morte dell’artista, viene riproposto in questo film dallo stesso Wim Wenders, attraverso immagini e file audio della vita privata di Pina. Vengono inoltre presentate le coreografie da inserire nell’ itinerario che il loro progetto avrebbe dovuto  seguire. Quella di Pina Bausch è una danza particolare, fuori dalla norma, perché, distanziatasi  dai canoni della danza classica e moderna si è  mescolata con il mondo del teatro e della recitazione. Una danza che si riassume nel termine tedesco Tanztheater.                                                                                                                               Antonia Nedelcu  

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Wim Wenders celebra Pina Bausch con il film “Pina 3D”

Un film per celebrare, ricordare ma soprattutto per onorare la grandissima Pina Bausch: è l’obiettivo principale di Wim Wenders noto, talvolta controverso, regista che grazie alle sue opere è sempre e comunque riuscito a trasmettere i suoi messaggi speciali. Questa volta tocca alla Maestra, con la “m” maiuscola perché tutti sanno che, volente o nolente, di artiste a tutto tondo come lei non ce ne sono più. Pina 3D è un progetto cinematografico ideato, ma non terminato, dalla stessa Bausch nel 2009 ma sfortunatamente interrotto a causa della sua morte proprio nello stesso anno: presentato al Festival di Berlino di quest’anno, sarà possibile vederlo nei cinema dal prossimo autunno. Tanta, troppa attesa per un documentario che effettivamente racconta, descrive e dà voce a Pina, artista rimpianta ma al contempo ricordata come un modello da tutti i danzatori. Le sue creazioni hanno trasformato la grammatica della danza, offrendo un nuovo metodo di espressione. Philippine Bausch detta Pina è stata una coreografa tra le più importanti e note a livello mondiale internazionale: ha diretto dal 1973 il Tanztheater Wuppertal Pina Bausch, con sede a Wuppertal, in Germania. Il suo nome è legato principalmente al termine Tanztheater (teatro-danza), adottato negli anni Settanta da ...

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