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TCBO: la nuova stagione con Roberto Bolle e tanta danza

Verso Itaca è il titolo della Stagione 2026 del Teatro Comunale di Bologna, la prima firmata dalla Sovrintendente Elisabetta Riva e dal Direttore artistico Pierangelo Conte. Un appellativo che racconta metaforicamente l’ultima tappa del viaggio della fondazione lirico-sinfonica felsinea verso il rientro nella storica sede di Largo Respighi – previsto all’inizio del 2027 – dopo i lavori di riqualificazione. Come sempre, la proposta artistica si snoderà da gennaio a dicembre attraverso i tre principali cartelloni, Opera, Danza, Concerti, con un’ampia offerta che mira a spaziare tra le epoche facendo dialogare linguaggi anche molto distanti tra loro; la programmazione abbraccerà anche inedite rassegne e iniziative ramificate in una pluralità di luoghi, che diventano l’occasione per nuove sfide, visioni e ripensate forme di incontro con il pubblico.

«La Stagione 2026 del Teatro Comunale di Bologna è la stagione del ritorno – dice la Sovrintendente Elisabetta RivaCome Ulisse nel suo viaggio verso Itaca, anche il nostro Teatro, dopo anni di lontananza, difficili ma fecondi, si avvicina alla riapertura della sua sede storica, rinnovata e restituita alla città. Un percorso che non è soltanto fisico, ma simbolico: un cammino condiviso con il pubblico, gli artisti e le istituzioni, in cui l’arte diventa bussola e approdo. Questa Stagione ci accompagna verso l’atteso traguardo: l’inizio del 2027, quando un grande evento celebrerà la riapertura ufficiale della nostra casa, che significherà ritrovare la nostra storia, rinnovare la nostra missione e rilanciare il Teatro Comunale di Bologna come cuore pulsante della vita culturale della città e del Paese».

«La nuova Stagione rappresenta un passo importante nel disegno culturale di Bologna e per il ruolo che il suo Teatro lirico ha l’ambizione di ricoprire – spiega il Presidente della Fondazione Teatro Comunale e Sindaco di Bologna Matteo Lepore –. Il Comune sta investendo molto in questa realtà, che è un orgoglio nazionale, e anche per questo siamo soddisfatti della collaborazione con il Ministero della Cultura, la Regione Emilia-Romagna e i soci privati. Questa Stagione è il “primo atto” della nuova direzione guidata dalla Sovrintendente Elisabetta Riva, tornata in Italia dopo l’importante esperienza internazionale al Teatro Coliseo di Buenos Aires, e dal neo direttore artistico Pierangelo Conte. A entrambi rivolgo il mio più sincero augurio di buon lavoro e il ringraziamento della città per la visione e la passione che hanno saputo imprimere al progetto, già in questi primi mesi di lavoro. Il Teatro Comunale conferma la sua vocazione di istituzione viva, inclusiva, capace di innovare pur rimanendo radicata nella grande tradizione musicale italiana ed europea. Dal Barocco alle creazioni contemporanee, dall’opera alla danza, fino ai concerti e ai progetti per le famiglie, la Stagione 2026 parla a un pubblico ampio, promuovendo nuovi linguaggi e rinnovando l’impegno verso i giovani talenti, le collaborazioni con le istituzioni culturali cittadine e le grandi personalità artistiche internazionali».

«La Stagione è il risultato di un proficuo lavoro di squadra – commenta il Direttore artistico Pierangelo ConteIn pochi mesi, in pieno spirito di condivisione, sinergia e sintesi, abbiamo realizzato un progetto artistico articolato in Opera, Danza e Concerti che mira ad offrire una proposta ampia e variegata. Sviluppato a più livelli in intima relazione tra loro e in equilibrio tra nuove idee e stimolanti curiosità da una parte e il grande repertorio dall’altra, il cartellone racconta un viaggio che partendo dalla consapevolezza della grande tradizione musicale giunge fino all’esplorazione della multiforme contemporaneità, un costante dialogo tra partiture che si snoda attraverso quasi trecento anni di storia, dal Barocco ai giorni nostri, un percorso precisamente orientato alla valorizzazione delle masse artistiche, tecniche ed amministrative della Fondazione e alla definizione di un più stretto e innervato rapporto con le principali istituzioni culturali della città, nel pieno rispetto delle proprie identità ma anche nella convinzione che il fare sistema conferirà a tutti più forza e aprirà orizzonti molto più ampi».

Da Georg Friedrich Händel a Nicola Campogrande, passando per Wolfgang Amadeus Mozart, Gaetano Donizetti, Giuseppe Verdi, Camille Saint-Saëns, Pietro Mascagni e Nino Rota: abbraccia un arco temporale di trecento anni il cartellone operistico del TCBO.

8 titoli, di cui 6 previsti al Comunale Nouveau in forma scenica e 2 all’Auditorium Manzoni in forma di concerto, con una nuova commissione, tre inediti allestimenti e due opere mai eseguite nel teatro del capoluogo emiliano. Dall’inaugurazione con Idomeneo di Mozart firmato da Mariano Bauduin e diretto da Roberto Abbado, alla nuova creazione di Campogrande Olympia per la direzione di Riccardo Frizza, passando per la prima volta al Comunale di Napoli Milionaria di Rota fino al ritorno del barocco con Semele di Händel diretta da Rinaldo Alessandrini. Accanto ad interpreti di sicuro prestigio – come Nicola Alaimo, Roman Burdenko, Francesco Demuro, Saioa Hernandez, Gregory Kunde, Raffaele Pe, Ekaterina Semenchuk, Mariangela Sicilia, Carmen Giannattasio, Vladimir Stoyanov e Adela Zaharia – troveranno spazio anche i talenti che si sono formati alla Scuola dell’Opera del TCBO e si affacciano alla carriera.

Abbracciano stili diversi che sapranno rivolgersi a pubblici e gusti differenti i 5 spettacoli della Stagione di Danza, con grandi coreografi internazionali, 3 in programma al Comunale Nouveau e 2 al Teatro EuropAuditorium. Torna la musica dal vivo eseguita dall’Orchestra del Teatro in tre balletti: dalla tradizione con Carmen di Amedeo Amodio a Caravaggio di Mauro Bigonzetti con la star Roberto Bolle e la direzione d’orchestra di Bruno Moretti sino all’omaggio di Aterballetto al premio Oscar Ennio Morricone.

L’excursus dal classicismo alla contemporaneità è la matrice del cartellone sinfonico, che si articola attraverso 14 concerti, di cui 12 con l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna e 2 con la Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna, rinnovando un’intesa ormai consolidata. Presente anche il Coro della fondazione lirico-sinfonica bolognese, istruito da Gea Garatti Ansini, in 3 appuntamenti. Ampia attenzione è data all’impaginazione dei programmi, che mettono in connessione le partiture scelte. Protagonisti, tra debutti e ritorni, grandi bacchette come quelle di Ton Koopman – che apre la Stagione – di Michele Mariotti, Roberto Abbado, Ivor Bolton, e solisti di fama internazionale come Michail Pletnëv, Emanuel Ax, Mario Brunello e Ilya Gringolts. Un nuovo ciclo di 8 concerti domenicali incentrati sulla musica di Beethoven e dedicati alle famiglie valorizzerà, invece, giovani direttori d’orchestra vincitori di concorsi prestigiosi.

DANZA AL COMUNALE NOUVEAU
Si inaugura il 6 e 7 marzo con la prima italiana di Beauséjour, creazione del 2024 del coreografo “per eccellenza” dell’hip-pop Mourad Merzouki con il suo progetto Compagnie Käfig, nata per Les Nuits de Fourvière – Festival international de la Métropole de Lyon: un balletto che esplora il cambiamento del fisico e del corpo col passare del tempo, sui ritmi electro-tango di Müller & Makaroff (Gotan Project), su testi di Fabrice Daboni aka Fafapunk, anche voce insieme a Gilles Fisseau. Figura di spicco della scena hip-hop sin dai primi anni Novanta, Merzouki lavora aggregando le discipline più disparate, fino al circo, alle arti marziali, le belle arti, il digitale. È invece un balletto storico che rimane incredibilmente attuale Carmen di Amedeo Amodio, tra i maggiori esponenti italiani dell’arte coreutica del nostro tempo, che ha collaborato con il Comunale come coreografo già dagli anni Settanta: una reinterpretazione in chiave classica e “teatro nel teatro” del celebre racconto di Prosper Merimée, sulle note di Georges Bizet e con i contributi musicali di Giuseppe Calì eseguiti dal vivo dall’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna. Ideato originariamente per Aterballetto nel 1995, lo spettacolo torna il 23 e 24 maggio nella versione recuperata da Daniele Cipriani nel 2017, riportando in vita le scene e i costumi di Luisa Spinatelli. Arriva poi al Comunale il 24 e 25 giugno Cluster con il Balletto di Maribor, che fonde la danza classica, neoclassica e contemporanea. Quattro sono le coreografie firmate dal direttore artistico della compagnia slovena Edward Clug: Proof, Mutual Comfort, Handman e Cluster, che offrono una combinazione sorprendente di movimento poetico, profondità intellettuale e virtuosismo tecnico.

AL TEATRO EUROPAUDITORIUM
L’étoile scaligera Roberto Bolle è protagonista con Caravaggio, spettacolo ispirato dal grande pittore Michelangelo Merisi, dalla sua arte – che sa plasmare i corpi e giocare con luci e ombre – e dalla sua storia biografica. L’8, 9 e 10 ottobre lo spettacolo è in scena con la coreografia di Mauro Bigonzetti, nome di spicco nel panorama internazionale, e con le musiche di Claudio Monteverdi riorchestrate e ripensate da Bruno Moretti, anche sul podio dell’Orchestra della fondazione lirico-sinfonica felsinea. Infine, è un omaggio al Premio Oscar Ennio Morricone lo spettacolo del Centro Coreografico Nazionale/Aterballetto Notte Morricone, firmato dal coreografo spagnolo Marcos Morau, che intreccia le musiche del grande maestro con la danza, le arti visive e le suggestioni cinematografiche. Il 28 e 29 novembre, il balletto chiude la Stagione di Danza nel ricordo delle pagine iconiche del paesaggio del cinema degli ultimi settant’anni: quelle di Morricone, che risuoneranno così in teatro con l’Orchestra del TCBO, lontano dalle immagini delle pellicole e dalle sale cinematografiche.

BIGLIETTERIA TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA
Largo Respighi, 1
Dal martedì al venerdì dalle 12 alle 18, il sabato dalle 11 alle 15
Tel. +39 051529019 / E-mail boxoffice@comunalebologna.it
www.tcbo.it

Michele Olivieri

Foto di © Dennis Cursio

www.giornaledelladanza.com

© Riproduzione riservata

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