Nuovo appuntamenti al Teatro Nuovo di Torino per la Rassegna Il Gesto e l’Anima, organizzata e promossa da Fondazione Teatro Nuovo. Il 21 marzo sarà la volta della Compagnia Zerogrammi in Mapugghje, regia e coreografia di Stefano Mazzotta ed Emanuele Sciannamea, con Chiara Michelini, Maria Cristina Valentini, collaborazione alla regia Martim Pedroso e Chiara Guglielmi, testi di Fabio Chiriatti.
na coproduzione O Espaco do Tempo, Spazi Per La Danza Contemporanea, Centro de Artes performativas do Algarve Devir Capa, Pim Spazio Scenico, con il sostegno di Moovin’UP (Gai, Mibac, Ministero della Gioventù), Regione Piemonte e Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Le “mappugghje” sono, nel dialetto salentino, le carabattole, cianfrusaglie, quelle cose che si accumulano nel portafogli, nei cassetti, in scatole di latta, cose che si conservano a dispetto del poco valore materiale. Ad esse affidiamo pezzetti di cuore, di viaggi, di ricordi, e gli chiediamo di custodirli nell’attesa di essere pronti per metterle in soffitta. Un’attesa che una singolare Penelope, personaggio di questo racconto narrato per corpo e voce, vive nell’immobilità di una piccola casa. Da tempo immemorabile e con devozione attende.
In silenzio si muove tra le mappugghje del suo cuore, nel tentativo di recuperarne la trama, inesorabilmente destinata a sciogliersi come zucchero nell’ennesima tazzina di caffè. Tela essa stessa, “trama” senza cui lo sposo Ulisse non sarebbe che un eroe disperato che vaga senza meta, ci narra, con la stessa assenza di ordine cronologico di una Molly Bloom, la sua “visione” di donna seduta e paziente, il suo fare e disfare di valige, il viaggio simbolico che essa compie inseguendo e apprendendo la magia insita nella “piccola” vita quotidiana, attraverso un nomadismo interiore che è solitario attento ascolto di sé e del domestico, terreno, sicuro mondo circostante.
Nell’attesa sperimenta sè stessa (poiché colui che attende trova, mentre la non-attesa garantisce soltanto la non-scoperta). In un ripetersi di gesti, in un consolidarsi di abitudini, il suo stare nutre la sua anima, la sua capacità di ascolto, il tempo interiore della conoscenza. È dunque questa la cronaca di un viaggio immobile, uno stare in tensione, in at/tensione, in at/tesa. Una dimensione del noùs umano che sostituisce “femminile” accoglienza e comprensione a “maschile” intrusione e conquista. Uno stare saldamente legata alla terra, come il tronco d’Ulivo su cui Ulisse inchiodò il suo letto nuziale.
In osservazione della minuscola parte di mondo che non supera l’orizzonte dello sguardo e, in esso il suono del silenzio che precede un ritorno atteso e, in questo silenzio, il rumore gentile della risacca e del vento, quello dei polmoni che si riempiono d’aria e del sangue che fluisce nelle vene, il suono del legno che vive e scricchiola, di cui solo chi ha tempo per attendere può partecipare.
ORARI & INFO
Mercoledì 21 marzo, ore 21:00
Teatro Nuovo
Corso M. D’Azeglio 17 – Torino
Tel.: (+39) 011 6500205
Biglietti in prevendita anche presso il circuito Torino Spettacoli:
Teatro Erba: Corso Moncalieri, 241 Torino – Tel. 011/66.15.447
Teatro Gioiello: Via Colombo, 31 Torino – Tel 011/58.05.768
Teatro Alfieri: Piazza Solferino, 4 Torino – Tel 011/56.23.800
Acquisto online tramite www.vivaticket.it e www.helloticket.it
Lorena Coppola
Foto di Stefano Mazzotta