Il Festival Internazionale di Danza Contemporanea della Biennale di Venezia giunge alla decima edizione, sotto la direzione artistica di Virgilio Sieni, che l’ha intitolata: Senza il mio corpo lo spazio nemmeno esisterebbe. Con il sostegno della Regione del Veneto, il Festival ha luogo nella Serenissima dal 17 al 26 giugno, proponendo le creazioni di 23 artisti internazionali, di cui 12 sono protagonisti dei workshop del Biennale College – Danza, nonché Spazio Ergonomico, un simposio di presentazione del progetto europeo Ergonomica. Connecting dance and architecture in urban areas, avente luogo il 23 giugno dalle 10:30 alle 13:30 presso Ca’ Giustinian.
Ad “aprire le danze” sono il coreografo Sandy Williams e la compagnia Rosas (Belgio), che presentano My walking is my dancing con i danzatori del Biennale College – Danza. Segue sul programma l’italiano Daniele Ninarello che, insieme allo statunitense Dan Kinzelman, presenta in prima assoluta Kudoku. Altra rappresentante del Bel Paese è Claudia Castellucci, in scena con Verso la specie (lavoro realizzato coi danzatori del Biennale College – Danza).
Direttamente dall’Algeria giunge la coreografa Nazera Belaza, in scena con La traversée e Sur le fil (quest’ultimo in prima italiana); inoltre, coi danzatori del Biennale College – Danza presenta La procession. Sempre dalle sponde al di là del Mediterraneo arrivano Emanuel Gat e Awir Leon, che presentano anch’essi due coreografie: Sunny, in scena in prima assoluta, e Venice, realizzato coi danzatori del Biennale College – Danza.
In qualità di evento speciale del Festival, viene presentato in prima assoluta Outlander della compagnia britannica Shobana Jeyasingh Dance e, nella stessa giornata, Adriana Borriello e i danzatori del Biennale College – Danza portano in scena La conoscenza della non-conoscenza. Inoltre, in quest’edizione della Biennale Danza l’artista nostra connazionale debutta in prima assoluta con Col corpo capisco #2.
Il connubio tra la tedesca Isabelle Schad e il francese Laurent Goldring dà vita a Der bau, presentato in prima italiana; nonché a Collective jumps, prodotto coi danzatori del Biennale College – Danza. Per la nazione francese è rappresentante anche Maguy Marin, onorata del Leone d’Oro alla Carriera (LEGGI ANCHE: MAGUY MARIN LEONE D’ORO ALLA CARRIERA DELLA BIENNALE DANZA 2016), la cui cerimonia di consegna è prevista per il 18 giugno alle ore 21:30 nel Teatro Piccolo Arsenale, a cui segue Duo d’Eden (in prima italiana) e un incontro tête-à-tête con l’artista.
Figlia di un binomio geo-culturale (Italia/Belgio) è anche Camilla Monga, ideatrice e coreografa di 13 objects, debuttante in prima assoluta. Segue Onetwothreetwo (prima italiana) dello spagnolo Albert Quesada, nonché un’altra italiana, Lara Russo, debuttante in prima assoluta con Ra-Me.
Dalla Svizzera giunge in prima italiana La ronde/Quatuor di Yasmine Hugonnet, la quale porta in scena anche un lavoro realizzato coi danzatori del Biennale College – Danza, vale a dire Unfolding figures. Nel Teatro alle Tese la triade belga composta da Anne Teresa de Keersmaeker, la compagnia Rosas e l’ensemble musicale Ictus presenta Vortex temporum, mentre in Corte dell’albero i coreografi italiani E. Consonni, C. Pancini, A. Montesi e A. Cancellieri presentano Abbastanza spazio per la più tenera delle attenzioni, frutto del laboratorio tenuto coi danzatori del Biennale College – Danza, presentato inoltre dal 23 al 26 giugno sotto forma di installazione presso il Laboratorio delle Arti di Ca’ Giustinian.
Nella medesima giornata, altre due coreografe italiane si susseguono nel cartellone: la prima è Annamaria Ajmone, che presenta sia Imaginary gardens with real toads in them, pièce realizzata coi danzatori del Biennale College – Danza, sia Tiny extended (in prima assoluta); la seconda è Francesca Foscarini, debuttante in prima assoluta con Back pack. Di respiro più intercontinentale è Pulse constellations (in prima italiana) del brasiliano/belga Gabriel Schenker, oltre al duo Daniel Linehan/Hiatus (Stati Uniti/Belgio) con DBDDBB, anch’esso in prima italiana.
Rientrando in campo europeo, è bene menzionare lo svizzero Thomas Hauert, autore di due lavori: l’uno, Tools for dance imporvisations, realizzato col sostegno della Fondazione Svizzera per la cultura – Pro Helvetia e performato dai danzatori del Biennale College – Danza; l’altro, Inaudible, creato in collaborazione con la produzione belga Zoo e in scena in prima italiana al Teatro Piccolo Arsenale. Altra triade di artisti è quella formata dai francesi Boris Charmatz, Olivia Grandville e Magali Caillet-Gajan, in scena con Levee des conflits (realizzato coi danzatori di Biennale College – Danza). Ad essi sussegue Marina Giovannini, la quale presenta sia un’opera firmata solo da sé (Duetto Nero, presentata in prima assoluta) sia Vita nova, creata insieme a Manfredi Perego e Chelo Zoppi, in collaborazione con AMAT – Associazione Marchigiana Attività Teatrali, Fondazione Teatro Goldoni Livorno, Accademia sull’Arte del gesto Firenze, nonché performato dai danzatori del Biennale College – Danza.
Dulcis in fundo, l’ineguagliabile Trisha Brown Dance Company anima il palcoscenico del Teatro alle Tese con quattro coreografie: Planes, Opal loop, Locus (in prima italiana) e For M.G.: The movie, lasciando infine il posto al “maestro di cerimonia” Virgilio Sieni, che presenta Danze sulla debolezza, prodotto finale del laboratorio tenuto coi danzatori del Biennale College – Danza.
ORARI & INFO
17 – 26 giugno
Conservatorio B. Marcello – Sestiere di San Marco, 2810 – Venezia
Teatro La Fenice – Campo San Fantin, 1965 – Venezia
Ca’ Giustinian – San Marco, 1364 – Venezia
Arsenale – Castello – Venezia
Cenacolo Palladiano – c/o Palazzo Cini, Dorsoduro (San Vio), 864 – Venezia
Teatrino Palazzo Grassi – Campo San Samuele, 3231 – Venezia
Museo di Palazzo Grimani – Ramo Grimani, 4858 – Venezia
Palazzo Trevisan degli Ulivi – Fondamenta Andrea Navagero – Venezia
Tel: + 39 041 5218898
www.labiennale.org/it/danza/biennale-danza
Marco Argentina
www.giornaledelladanza.com
Daniel Linehan/Hiatus / DBDDBB © Jean-Luc Tanghe
Virgilio Sieni © Marcello Norberth