Il 1 agosto 2020, nello splendido scenario di Acquamorta a Monte di Procida, in Campania, si svolgerà lo spettacolo SINE SOLE SILEO, nell’ambito della rassegna “Musica e Arte nella Terra del Mito”, direzione artistica di Fiorenza Calogero, con i danzatori di HumanBodies e Art Garage diretta da Emma Cianchi. I testi, la regia e le coregrafie sono firmati Maestro Antonio Colandrea che, in questa intervista esclusiva, racconta al Giornale della Danza la genesi di questo evento apportatore di luce dopo il momento buio della pandemia COVID-19.
Il 1 agosto 2020 sarà Direttore dell’evento “SINE SOLE SILEO”, di cui Lei curerà testi, regia e coreografia, qual è concept dello spettacolo?
Il concetto e l’idea dello spettacolo nascono dal mio profondo desiderio di omaggiare, ancora una volta, la mia terra natia, che, con la sua straordinaria posizione geografica, gode per tutto l’anno del grande influsso del sole. Lo spettacolo, dunque, nella sua interezza, si propone di esaminare una serie di sfaccettature che il sole, con la sua luce, il suo calore, la sua influenza astrale ed esoterica, nonché la sua diretta capacità di contribuire alla promozione di tutta una complessa fioritura emozionale, fin dai tempi più remoti, ci accompagna, ci abbraccia e ci accoglie e quale migliore momento, se non il buio vissuto con la costrizione del “non abbraccio”, causa COVID-19, se non questo, può ricondurci ad un ritrovamento della sua immensa luce ed energia?
“SINE SOLE SILEO”, ossia “senza sole taccio”, un titolo molto significativo… Il simbolismo del Sole vuole essere una metafora della Luce dopo questo periodo di grande buio dovuto alla pandemia?
È un titolo molto impegnativo che tenta di snodare aneddoti popolari, per lo più montesi e flegrei, come quello che racconta che quando fa troppo caldo, con “la calandrella”(durante il massimo rinforzo del calore del sole in estate, verso le ore 14:00, si consiglia di non uscire all’aperto per evitare il rischio che il sole ci sfianchi, provocando un particolare gesto di contrazione delle labbra fino a chiuderle completamente in dentro, assumendo la cosiddetta posizione “a burzellin”(a borsellino). Secondo una leggenda popolare, le donne ”pirchie”, cioè avare, ne sono la massima espressione, come se la loro avarizia e cattiveria fosse maggiormente evidenziata dalla “calandrella”. Il bellissimo aneddoto della “cache mi ha ispirato tutta una meravigliosa danza con i borsellini che le danzatrici dello spettacolo interpretano in maniera magistrale con l’ausilio della straordinaria voce recitante di Clotilde del Vaglio e i suoni, la musica e le percussioni di Luca Valenziano, accorto e scrupoloso ideatore di suoni unici e speciali, talvolta ricavati da un’autentica treccia di cozze che agita con musicalità devota ed opportuna, talaltra soffiando in particolari tubi metallici e ricavandone una melodia esemplare, con tante molteplici possibilità.
Quali saranno gli altri artisti in scena?
Oltre agli artisti già citati, le soliste Maria Anzivino e Marcella Martusciello e i danzatori di HumanBodies ed Art Garage, straordinaria compagnia diretta da Emma Cianchi, parteciperanno allo spettacolo il grande tenore Raimondo Ponticelli (mio ex collega al maggio musicale fiorentino); per la voce e la chitarra, lo straordinario cantautore Osvaldo di Dio che ha collaborato per anni con Battiato, De André, Ramazzotti e tanti altri artisti, i quali attraverseranno con delle inedite versioni da me suggerite, alcuni dei grandi classici dell’eterna canzone napoletana, dal 600 ai tempi nostri. Dulcis in fundo… ci saranno due miei ex allievi, Eleonora e Francesco Scotto di Perta, ormai da tempo in formazione nelle più prestigiose scuole italiane, che con la loro luce, omaggeranno il pubblico con un bellissimo pas de deux, che, essendo fratello e sorella, saranno come voleva San Francesco… la luna e il sole! I costumi di tutto lo spettacolo sono affidati all’estro e alla magistrale esperienza del napoletano Leandro Fabbri, che ne ha letto interamente la totale passione, abbigliando endo tutto lo staff di artisti con la sua riconoscibile raffinatezza.
Come si svolgerà l’evento viste le restrizioni attuali? Come sarà gestito il pubblico?
In palcoscenico, fatta eccezione per gli artisti che nella vita sono già congiunti e che dunque possono toccarsi ed abbracciarsi, saranno osservate tutte le normative previste dalla legge. Il pubblico, su obbligatoria prenotazione, sarà distanziato opportunamente come da regolamento anti-COVID vigente.
Che messaggio vuole lanciare questo spettacolo?
Generalmente non ho la pretesa di lasciare un messaggio attraverso le mie creazioni, fortemente però desidero evocare emozioni e, da sempre, la danza è il mio veicolo per la totale fioritura emozionale.
Vi sono altre date in programma?
Lo spettacolo in scena sabato primo agosto ad Acquamorta a Monte di Procida – per la cui realizzazione ringrazio di cuore il sindaco Giuseppe Pugliese, la vicesindaco Teresa Coppola, l’assessore Dina Stella e tutta l’amministrazione comunale, nonché la stimatissima Fiorenza Calogero, direttore artistico di tutta la rassegna “Musica e Arte nella Terra del Mito” per aver inserito la mia creazione nella sua programmazione – toccherà, durante il mese di agosto 2020, una serie di siti archeologici del circuito flegreo, con almeno altre 5 date da definire.
Lorena Coppola
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Photo Credits: Luigi Bilancio