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Per la prima volta alla Scala “La Bayadère” di Rudolf Nureyev

Per la prima volta alla Scala, il 15 dicembre inaugura la nuova Stagione di Balletto La bayadère di Rudolf Nureyev, mai rappresentata da altre compagnie al di fuori dell’Opéra di Parigi per cui fu creata nel 1992: ora per la prima volta verrà messa in scena alla Scala, rimontata dal Direttore del Ballo Manuel Legris e da Florence Clerc, in debutto per i nostri artisti e per l’occasione con una inedita veste: Luisa Spinatelli firmerà nuove scene e costumi.

La bayadère, uno dei balletti cardine del repertorio classico

Vide la sua prima assoluta a San Pietroburgo nel 1877. Un’India da leggenda, intrighi, drammi d’amore; il fascino dei paesi esotici e il successo di opere letterarie come il poema Śakuntalā ispirarono Marius Petipa, che creò una perfetta armonia fra scene di massa e protagonisti, momenti di alto lirismo e fascino poetico. Su tutti, la meraviglia del Regno delle Ombre, quadro che aprì la strada alla fortuna occidentale di questo balletto e all’astro splendente di Rudolf Nureyev che ne fu straordinario interprete e poi coreografo.

Risale al 2008 l’ultima Bayadère rappresentata dal balletto scaligero, nella versione di Natalia Makarova.  La bayadère di Nureyev, ultima delle sue produzioni dei grandi classici è uno straordinario debutto per una produzione fastosa, ricchissima di virtuosismi e variazioni, che si conclude con il terzo atto, riportando il classico in tutta la sua purezza nel candore del Regno delle Ombre. Il titolo, nella versione di Grigorovic, fu sul nostro palcoscenico nel 2018 per tre recite, in occasione dell’ospitalità del Teatro Bolshoi; La bayadère di Nureyev è un attesissimo tributo a questo straordinario artista che tanto della sua storia ha intrecciato con il nostro teatro, dove fece nel 1965 la sua prima apparizione danzando, fra gli altri titoli, proprio in La bayadère.

Per la prima volta alla Scala “La Bayadère” di Rudolf Nureyev

Otto le recite, dal 15 dicembre all’8 gennaio più la consueta Anteprima dedicata ai giovani il 14 dicembre, alle ore 20, preceduta dall’incontro Prima delle prime Balletto tenuto da Valentina Bonelli dal titolo Malìa esotica e spiritualità classica della danzatrice del tempio. Protagonisti degli intrighi e i drammi d’amore della bella Nikiya, la danzatrice del tempio, del guerriero Solor votato all’amore per lei, a sua volta ambita dall’Alto Bramino, ma irretito dagli intrighi e costretto a sposare Gamzatti, figlia del Rajah saranno i Primi ballerini, i Solisti e gli artisti del Corpo di Ballo scaligero e, per due recite a gennaio l’étoile ospite Svetlana Zakharova. Oltre ai meravigliosi e affascinanti ruoli di Nikiya, Solor e Gamzatti, tra i più ambiti da ogni ballerino, saranno da seguire anche altri ruoli come Il Fachiro, l’iconico Idolo d’Oro, l’Alto Bramino, il Rajah, perni di una vicenda che offre su un piatto d’argento un vero sfoggio di virtuosismi e danza, passi a due, passi a quattro, variazioni, e meraviglioso rigore del corpo di ballo nel Regno delle Ombre: tra i brani più celebrati del repertorio classico, quadro conclusivo di una straordinaria produzione che esalterà l’artisticità della Compagnia scaligera.

La nuova Stagione di Balletto è on line sul nostro sito

https://www.teatroallascala.org/it/stagione/2021-2022/balletto/index.html

La Stagione di Balletto 2021-2022 porta grandi novità sin dall’inaugurazione, con La bayadère di Rudolf Nureyev, rappresentata finora solo dal Balletto dell’Opéra di Parigi per cui fu creata nel 1992. Ora per la prima volta verrà messa in scena dal Corpo di Ballo della Scala, e Svetlana Zakharova in due recite, e con un nuovissimo allestimento, di Luisa Spinatelli. Novità anche nella serata Dawson/Kratz/Kylián: in prima assoluta la creazione Solitude Sometimes di Philippe Kratz, talento in crescita, di grande originalità; per la prima volta in Italia Anima Animus di David Dawson¸ coreografo di grande reputazione internazionale, su musica di Ezio Bosso, e in omaggio a Jiří Kylián torna uno dei suoi capolavori, Bella Figura. A giugno e luglio una serata-evento firmata da Wayne McGregor e tutta nel segno di Igor’ Stravinskij, porta una prima nazionale e una nuova creazione, che nascerà proprio alla Scala: alla nostra Compagnia è destinato il debutto italiano di AfteRite, originale interpretazione di Le Sacre du printemps, e una nuova creazione su un’altra pietra miliare della storia della musica e del balletto: Les noces. In scena ritroveremo anche titoli che fanno parte della storia del balletto e del repertorio scaligero: dopo otto anni Jewels di George Balanchine farà risplendere gli Smeraldi, i Rubini e i Diamanti in una serata preziosa; Onegin di John Cranko, esempio perfetto di moderno “dramma in danza” ispirato al romanzo in versi di Puškin¸ vedrà nuovamente protagonista per alcune recite la nostra étoile Roberto Bolle. Tornano anche due balletti di grande significato simbolico: Sylvia, con cui Manuel Legris ha inaugurato la Stagione 2019/2020 mettendo in risalto gli artisti del Balletto scaligero di cui ora è Direttore, e Giselle, balletto romantico per eccellenza, protagonista delle tournée e delle recenti stagioni, fino alla memorabile edizione del 2021 alla straordinaria presenza di Carla Fracci.

Redazione

Photo Marco Brescia

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