È imminente l’avvio della nuova stagione di danza del Teatro Comunale Città di Vicenza,13 appuntamenti di grande spettacolo in programma da novembre 2023 a maggio 2024, una rassegna che nasce sotto il segno dell’eclettismo culturale e della contaminazione tra i generi a segnare, ancora una volta, la precisa identità e la vocazione all’internazionalità che da sempre la caratterizzano.
Costruita come luogo privilegiato di incontro dei vari linguaggi coreutici, dalla tradizione del grande repertorio alle espressioni più dissonanti della contemporaneità, la danza del Comunale di Vicenza presenta al pubblico una duplice offerta artistica: da un lato gli 8 appuntamenti internazionali della stagione in Sala Grande, realizzata con la consulenza artistica di Loredana Bernardi, dall’altro i Luoghi del Contemporaneo Danza, la sezione dedicata ai nuovi linguaggi coreografici, curata da Alessandro Bevilacqua, 5 appuntamenti al Teatro Comunale e in altri luoghi. Si affianca poi alla stagione nel corso dell’anno, Danza in Rete Festival Vicenza-Schio (da febbraio ad aprile), evento diffuso sul territorio che prende vita nei teatri e in varie sedi delle due Città, focalizzato sullo scouting di nuovi talenti della scena contemporanea, nazionali ed internazionali e sulla presentazione delle tendenze coreografiche più innovative, spesso inserite in contesti multidisciplinari e multimediali.
La stagione di danza 2023-2024, che coincide con la XXVII edizione di Vicenza Danza, sarà dedicata a Giuseppe Roi per celebrare i 100 anni dalla sua nascita: illuminato mecenate, uomo di cultura, appassionato personaggio pubblico di forte impegno civico, fu un grande sostenitore del genere coreutico, con visioni innovative in grado di concepire la danza oltre la tradizione, interpretandola come una vibrante “scrittura della contemporaneità”; promosse a Vicenza memorabili spettacoli di danza a metà degli anni Novanta, protagonista il Balletto di Toscana, tra cui Omaggio ad Alessandra Ferri, con l’étoile affiancata da Laurent Hilaire, interpreti di coreografie d’autore, in coppia e con l’ensemble fiorentino (Kenneth MacMillan, Roland Petit, Fabrizio Monteverde, Eugenio Scigliano, Vasco Wellenkamp) e il Don Giovanni, Emozioni di un Mito, firmato dal talento creativo di un giovane Mauro Bigonzetti.
La nuova stagione presenta dunque un calendario nutrito e multiforme in cui trovano spazio nuovissime creazioni, grandi e “nuovi” classici e molte “prime volte” per la scena di danza del Comunale di Vicenza, con il suo pubblico motivato e competente; livello altissimo degli interpreti con celebri compagnie internazionali e nomi di forte riconoscibilità come quelli di Ailey, II il Nuovo Balletto di Toscana, Lucia Lacarra e Matthew Golding, Hofesh Shechter Company – Shechter II, La Veronal, Emanuel Gat, Hervé Koubi, a segnare tappe che hanno sovente influenzato i codici dell’arte coreutica del Novecento, rappresentano la cifra degli spettacoli in Sala Maggiore, mentre personalità che sono ormai certezze della new wave coreografica nazionale (Marco D’Agostin, Ginevra Panzetti/Enrico Ticconi, Nicola Galli, Jacopo Jenna, Adriano Bolognino) firmano e a volte interpretano le performance dei Luoghi del Contemporaneo Danza.
Novità della stagione, l’accordo con il Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale recentemente siglato a Padova che prevede la possibilità per gli abbonati alle rispettive stagioni di danza di avere uno sconto del 15% sui biglietti per gli spettacoli nel teatro dell’altra città, realizzando così un’occasione di rete per la danza in Veneto, contribuendo alla costruzione di un “pubblico migrante” sempre più consapevole grazie alla possibilità di approfondire l’offerta di diverse programmazioni.
La Stagione 2023-2024 del Teatro Comunale di Vicenza è realizzata con il sostegno dei soci – Comune di Vicenza, Regione del Veneto, Fondazione Cariverona e Intesa Sanpaolo – e da una rete di partner e sponsor, istituzioni e imprese: il main partner We Build; il partner Mecc Alte, il partner tecnico Develon; gli sponsor Banca delle Terre Venete, Inglesina, Emisfero e Famila del Gruppo Unicomm a sostegno anche dei progetti formativi; i sostenitori Burgo Group, Cantine Colli Vicentini – Vitevis, Confcommercio Vicenza, F.I.S. Fabbrica Italiana Sintetici, ItalOhm, Gruppo ICM, Nardi S.p.A., Pesavento; si ringrazia per il contributo Lions Club Vicenza Palladio e Rotary Club Vicenza e naturalmente gli Amici e i donatori privati del Teatro.
Sarà una prima ed esclusiva regionale l’inaugurazione della stagione di danza domenica 5 novembre 2023 alle 20:45, protagonista una Modern Dance che affonda le radici nella tradizione afroamericana di Ailey II, la compagnia che porta il nome del fondatore storico Alvin Ailey. Coreografo e danzatore, oltre mezzo secolo fa intraprese, con le sue creazioni ispirate al blues e agli spirituals, un percorso di rottura degli stereotipi proprio attraverso la danza, affrontando temi come la discriminazione razziale, sessuale e la lotta delle minoranze con un approccio all’epoca pionieristico, ma sempre di straordinaria attualità. La compagnia giovanile è tra le più celebri e acclamate degli Stati Uniti.
Cambio totale di registro per il secondo appuntamento, fuori abbonamento, in programma martedì 13 febbraio 2024 alle 20.45: “Il Lago dei Cigni” su musica di Čajkovskij, probabilmente il balletto più amato di tutti i tempi, capolavoro assoluto della danza classica e del romanticismo sulle punte, che sarà presentato in prima regionale dal Balletto Nazionale della Georgia.
Attinge al repertorio favolistico il terzo titolo, anche questo in prima regionale, previsto giovedì 29 febbraio alle 20.45: si tratta di “The Red Shoes”, una rielaborazione in forma di balletto della fiaba “Scarpette rosse” di Andersen, interpretata in chiave contemporanea per il Nuovo Balletto di Toscana dal coreografo Philippe Kratz, a lungo straordinario danzatore dell’Aterballetto, per riflettere su temi importanti e validi per tutte le età come il desiderio, la vanità e il fascino che l’essere umano subisce per gli oggetti e il loro possesso.
Una prima nazionale, molto attesa, è rappresentata dalla quarta proposta del cartellone “Lost Letters” in programma domenica 10 marzo alle 20:45, protagonisti due stelle di prima grandezza come Lucia Lacarra e Matthew Golding. Danzate saranno le lettere d’amore e non solo, scritte durante le guerre, documenti di storia e di vita in grado di cambiare il corso degli eventi. Ad interpretare queste sliding doors, su musica di Richter e Rachmaninov, gli splendidi e sensuali interpreti, spagnola lei, canadese lui, coppia nella vita e nell’arte, accompagnati da un cast di otto danzatori.
Un ritorno di grande prestigio è invece quello di Shechter II, la compagnia giovanile di Hofesh Shechter, coreografo israeliano, musicista e compositore, tra i nomi cult della scena internazionale di danza, che a Vicenza presenterà in prima ed esclusiva regionale “From England with Love” martedì 19 marzo alle 20:45, il nuovo lavoro sui valori identitari e sulle contraddizioni del mondo culturale britannico, creato per i talentuosi ed eclettici danzatori della sua compagnia giovanile.
Unico e avvincente sarà anche il sesto appuntamento, l’originalissima creazione “Pasionaria” presentato dall’anticonformista compagnia La Veronal, per la prima volta al Teatro Comunale, fondata dall’artista spagnolo Marcos Morau, venerdì 5 aprile alle 20:45. Il lavoro, presentato a Vicenza in prima regionale, è un titolo cult nel repertorio della compagnia; allude esplicitamente alla duplice etimologia della parola passione, con la sofferenza da un lato e la capacità di suscitare emozioni e sentimenti dall’altro. Gli otto interpreti vanno a prefigurare un mondo succube di una tecnologia che distrugge l’umanità, provocando un distacco (dalle sofferenze come dalle passioni) che porta inevitabilmente alla disumanizzazione e rende gli uomini delle marionette.
Ancora una prima volta a Vicenza sarà quella di Emanuel Gat, coreografo israeliano residente in Francia, tra i più affermati della sua generazione, costantemente alla ricerca di un linguaggio in grado di mettere in dialogo coreografia e musica: con “Lovetrain2020” presenterà, venerdì 12 aprile alle 20:45, un raffinato musical per i danzatori della sua compagnia, un’ode appassionata al sound e all’atmosfera spensierata degli anni Ottanta, con la sua danza piena di energia e il sound di una delle band di culto dell’epoca, i Tears for Fears.
E sarà ancora una presenza internazionale, e ancora un gradito ritorno, a chiudere la stagione, giovedì 18 aprile alle 20:45: la Compagnie Hervé Koubi del coreografo franco-algerino che le ha dato il nome, presenterà a Vicenza il suo ultimo raffinato lavoro “Sol Invictus”: l’incontro con l’altro, il diverso, nel movimento della danza si trasfigura e diventa un melting pot ricco di energia vitale, grazie ai quindici straordinari danzatori che provengono da Europa, Brasile, Asia, Nord Africa, Stati Uniti. Solo superando le barriere e i confini linguistici e culturali, andando oltre i codici classici, passando dai generi tradizionali e canonici alla danza urbana e alle acrobazie della break dance, grazie ai corpi in movimento può esserci un vero riscatto.
I Luoghi del Contemporaneo Danza si apriranno venerdì 23 febbraio alle 20:45 al Ridotto con Marco D’Agostin, artista affermato e rappresentante di punta della nuova scena d’autore per la sua cifra ironica
e fluida; presenterà “Gli Anni”, un lavoro costruito con e per Marta Ciappina (interprete unica per itinerario artistico e peculiarità tecniche) che inviterà gli spettatori a giocare con la memoria, in un viaggio continuo tra presente e passato, entrando nel vissuto di ognuno in una trama sottile di andate e ritorni a confondere le storie, le canzoni e i ricordi, quasi un romanzo, da scrivere insieme.
Il secondo appuntamento sarà invece “fuori sede”, venerdì 8 marzo alle 20:45 al Teatro Astra a Vicenza: il duo Panzetti/Ticconi attivo tra Torino e Berlino, impegnato in un percorso che si sviluppa tra arte, performance e arte visiva, presenterà “INSEL” un progetto dedicato all’isolamento fisico (il titolo significa isola, in tedesco) e alla figura del naufrago e dell’esiliato, tormentato dalla ricerca interiore. La creazione coreografica e sonora per quattro performer sceglie la condizione geografica come riferimento simbolico per volgere lo sguardo all’individuo e all’inevitabile incontro con la propria ombra. Da qui l’importanza della voce, con l’inserimento di un tenore sardo nella creazione, con la “voce dell’isola” che accompagna e sa lenire il dolore in ogni tempo. L’evento è realizzato in collaborazione con La Piccionaia – Centro di Produzione Teatrale.
Sarà Nicola Galli, coreografo, performer e artista visuale conosciuto e già apprezzato dal pubblico vicentino, il protagonista del terzo appuntamento in programma sabato 16 marzo alle 20:45 al Ridotto; in scena con Massimo Monticelli presenterà “Ultra”, la nuova creazione che intende indagare un mondo nascosto, portando alla luce un processo trasformativo incarnato da corpi elettrici. L’atavica separazione tra umano e non-umano troverà corpo nella visione scenica di una voragine contemporanea ma, diventati ultra-umani, gli uomini potranno riconoscere il potere rigenerativo delle relazioni tra le cose e percepire un’equilibrata e profonda organizzazione del mondo.
Una presenza nuova per la scena del Tcvi sarà invece quella del coreografo, performer e film-maker Jacopo Jenna con la sua nuovissima “Danse Macabre!” che sarà presentata sabato 13 aprile alle 20:45 sul Palco della Sala Maggiore; la creazione per quattro danzatori, una partitura coreografica generata da materiali video, andrà a ricreare forme mimetiche, quasi spettrali, in cui visione e suono provano a modellare un nuovo tipo di esperienza, dando corpo a ciò che non esiste. Il suono, la coreografia e gli aspetti visivi dell’opera, intendono generare una forte esperienza sinestetica, un atto che forgia nuove connessioni tra il presente e un possibile futuro.
Ultimo titolo dei Luoghi del Contemporaneo, sarà il lavoro del pluripremiato coreografo napoletano Adriano Bolognino, in programma venerdì 3 maggio ore 20.45 in Sala Maggiore; si tratta di una delle sue prime creazioni “Rua da Saudade”, ispirata alle diverse personalità letterarie (gli eteronimi) di Fernando Pessoa. Le quattro danzatrici in scena interpreteranno le diverse figure create dallo scrittore, dotate di identità indipendente, in relazione tra loro attraverso la saudade, la nostalgia intrisa di malinconia, il particolare sentire che può essere attraversato da soli o in compagnia, in un lavoro originalissimo che parla di mancanza e desiderio, di strazio e tenerezza. Tutte le performance dei Luoghi del Contemporaneo Danza sono presentate in prima regionale.
Sara Zuccari