Find the latest bookmaker offers available across all uk gambling sites www.bets.zone Read the reviews and compare sites to quickly discover the perfect account for you.
Home / News / Interviste (page 32)

Interviste

Lorca Massine: “Non danzate, siate il movimento”

  Lorca Massine è un artista di grande spessore e di straordinaria cultura. Figlio di Léonide Massine, danzatore e coreografo, tra i più illustri personaggi del panorama artistico del Novecento, Lorca ha da sempre portato avanti la tradizione artistica tramandatagli da suo padre ed ha, a sua volta, creato numerose coreografie per i teatri di tutto il mondo.  Lo scorso 14 febbraio, al Teatro dell’Opera di Roma ha ripreso “Le Chant du Rossignol”, balletto in un atto tratto da una fiaba di Hans Christian Andersen, su musiche di Igor Stravinskij, scene e costumi di Depero, da un progetto incompiuto di Serge Diaghilev e Léonide Massine. In questa intervista si racconta in esclusiva al giornaledelladanza.com La coreografia di Léonide Massine “Le Chant du Rossignol” per l’opera di Stravinskij dal titolo “Le Rossignol” ebbe due versioni, una con scenografie di Benois, l’altra con scenografie di Matisse, che debuttarono all’Opera di Parigi, rispettivamente nel 1914 e nel 1920. Il Suo personale riallestimento parte da un progetto incompiuto con scene e costumi di Depero, questa scelta trova il suo significato in una connotazione prettamente futurista? Quest’opera parte proprio dalla scenografia. Negli anni ‘80 alla Fenice mi chiesero di fare un’opera di recupero e mi ...

Read More »

Michele Merola: “La danza è un sogno vigile”

Michele Merola, affermato coreografo del panorama coreutico italiano ed internazionale, è il fondatore e direttore artistico della MM Contemporary Dance Company, compagnia di danza contemporanea sostenuta dall’Associazione Progetto Danza di Reggio Emilia. La compagnia nasce stabilmente nel 1999 come centro di produzione di eventi e spettacoli e come promotrice di rassegne e workshop con l’obiettivo di favorire il nascere di scambi e alleanze fra quella generazione di giovani artisti, testimoni e portavoce della cultura contemporanea. Attualmente in tournée con la produzione Carmen/Bolero, in questa intervista si racconta al giornaledelladanza.com Attualmente sei in tournée con la produzione “Carmen/Bolero”, in che chiave sono affrontati questi due titoli? Posso parlare solo di Bolero, una mia creazione. Carmen è una creazione di Emanuele Soavi, un coreografo che apprezzo molto, e una persona alla quale sono legato da un profondo rapporto di stima e di amicizia. Bolero è esattamente il meccanismo ad orologeria che tutti noi conosciamo e, in parte, temiamo: sia per la ripetitività, ossessiva, ormai un po’ logorata dall’ascolto, sia per le aspettative, legate alle immagini di sensualità che il brano suscita, anche quando sono marcate da una sostanziale ambiguità.  Mi sono confrontato con questi elementi, ho cercato di comprenderne il motivo e ...

Read More »

Fabrizio Monteverde si racconta in esclusiva al giornaledelladanza.com

  Il prossimo 10 febbraio, al Teatro San Carlo di Napoli, andrà in scena “Otello” di Fabrizio Monteverde. Il coreografo si racconta in esclusiva al giornaledelladanza.com Il tuo stile e la tua estetica come coreografo… È sempre difficile definire se stessi e il proprio lavoro, io penso di essere un po’ camaleontico, nel senso che mi faccio condizionare molto dal tema che sto affrontando e dalla musica, però a me piace molto la definizione “neoclassico”, più che coreografo contemporaneo, perché io sono un “corrotto”, in un certo senso, da contemporaneo mi sono fatto corrompere dalle belle linee e dai bravi danzatori. Tu hai esordito come attore, quindi la tua conoscenza artistica abbraccia più ambiti, cos’è il teatro per te, in senso totale? Il teatro è vita, io non riesco a separarlo dalla vita. Per me il teatro è una lente di ingrandimento della vita. La genesi dei tuoi processi creativi… Io non mi sono mai ispirato a una musica, strano forse per un coreografo, io parto sempre da una storia, da un’idea e non solo, penso anche che non tutte le storie possano essere trasformate in danza, a parte grandi capolavori, ovviamente. La letteratura e il cinema sono per me ...

Read More »

Renato Zanella: “L’importante è creare continuamente, non bisogna mai fermarsi!”

Danzatore, coreografo, regista: Renato Zanella è tutto questo. In una persona sola. In grado di danzare, creare e dirigere un’opera ma soprattutto senza fermarsi mai. Il Giornale della Danza ha avuto la possibilità di incontrarlo in occasione del debutto della sua ultima creazione, XX secolo, in scena al Filarmonico di Verona, e di parlare delle prossime fatiche teatrali, rigorosamente “veronesi”. Perché ha scelto di dedicare uno spettacolo al XX Secolo? Il XX secolo è stato il periodo più autentico della danza: un secolo che ha visto nascere balletti russi e grandi capolavori che, ancora oggi, abbiamo la possibilità di danzare e soprattutto tramandare alle prossime generazioni. Mi sembrava a dir poco doveroso dedicare una pièce a questi anni così importanti e a tre personalità grandissime della musica del secolo scorso. Ho raccolto, quindi, tre lavori di altrettante decadi della mia carriera partendo dagli inizi di Stoccarda, base della mia crescita artistica, per poi passare a Vienna e a seguire il periodo come freelance al San Francisco Ballet, dove mi sono veramente messo alla prova. Un insieme di tante esperienze e creazioni, impegni e ricordi, un lavoro creato per l’organico di Verona, danzatori speciali e molto preparati. Danzatore e poi coreografo ...

Read More »

Margarita Trayanova: “A tutti i giovani direi di non scoraggiarsi”

Margarita Trayanova è stata prima ballerina ed étoile del Teatro dell’Opera di Sofia. Nella sua lunga carriera si è esibita nei teatri di tutto il mondo. Trasferitasi in Italia nel 1982, ha lavorato come maître de ballet presso l’Accademia Nazionale di Danza, il Teatro dell’Opera di Roma, il Teatro San Carlo di Napoli, l’Arena di Verona, il Comunale di Firenze, il Teatro alla Scala di Milano. Con lei hanno studiato i più grandi nomi del balletto quali Carla Fracci, Elisabetta Terabust, Raffaele Paganini, Julio Bocca e molti altri.  In questa intervista si racconta al giornaledelladanza.com  Ha iniziato i Suoi studi all’Accademia di Danza di Sofia, perfezionandosi poi a San Pietroburgo e a Bruxelles con Maurice Béjart, i Suoi ricordi di quegli anni? Ho avuto la fortuna di studiare con grandi maestri come Dudinskaya, Sergeyev e Pushkin, che fu maestro anche del grande Nureyev. Successivamente mi sono perfezionata da Béjart per la danza più moderna. Gli anni di studio sono stati bellissimi e ne conservo ricordi molto intensi. A San Pietroburgo studiavo accanto a Makarova e a tanti altri grandi ballerini e ho avuto la fortuna di ballare per la prima volta Il Lago dei Cigni sul palcoscenico del Kirov. Quella ...

Read More »

Anbeta Toromani: “I ballerini sono dei prescelti”

  Si conclude il 17 febbraio 2015 il ciclo di repliche di “Otello” di Fabrizio Monteverde al Teatro San Carlo di Napoli. Anbeta Toromani, in questo lavoro di straordinario impatto visivo ed emotivo, ha interpretato il ruolo di Desdemona, dando prova di tutto il suo talento di artista dotata di eccellente tecnica e di grande forza interpretativa. In un’intervista esclusiva si racconta al giornaledelladanza.com   Per Fabrizio Monteverde sei una Desdemona perfetta, eterea, morbida, sensuale, ti rispecchi in questo ruolo? Io cerco di calarmi in ogni ruolo che interpreto, non devo necessariamente trovarvi una somiglianza caratteriale. Morbida, sensuale, come ha detto Fabrizio, quello sì, fa parte un po’ del mio essere, ovviamente quando ballo, meno nella vita reale. Cosa ti ha colpito di più in questa produzione dal punto di vista della chiave di lettura emotiva? Non c’è una cosa che mi abbia colpita più di un’altra, è il tutto che funziona bene, i passi a due, come sono costruiti, la musica, com’è strutturata tutta l’opera anche a livello di scenografia, di luci, non saprei scegliere soltanto una cosa. Le difficoltà che hai incontrato nella costruzione coreografica del personaggio su di te, se ve ne sono state? Le difficoltà sono ...

Read More »

Alessio Rezza: “Sono molto speranzoso per il futuro del Teatro dell’Opera: mi auguro di poter ballare sempre di più!”

Una persona timida, riservata che quando entra in scena esplode per bravura ed energia: Alessio Rezza, danzatore di spicco presso il Teatro dell’Opera di Roma, è proprio così. Semplice, educato ma estremamente energico quando sale sul palco. Dopo una formazione in una scuola di danza del suo paese, a quindici anni viene ammesso all’Accademia Nazionale di Danza a Roma e a sedici alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala dove consegue il diploma nel 2008. Completati gli studi, danza con la compagnia del teatro del Maggio Musicale Fiorentino sotto la direzione di Vladimir Derevianko dove viene scelto per danzare il ruolo dei Contadini in Giselle. Nel 2009 è ospite nel ruolo di Paride per l’opera Adriana Lecouvreur e interpreta Mercuzio in Romeo e Giulietta al Teatro Massimo di Palermo. Nella stagione 2009/2010 entra nel corpo di ballo dell’Opéra di Parigi dove danza nei balletti Lo schiaccianoci e Cenerentola. Nel settembre 2010 si stabilisce al teatro dell’Opera di Roma dove danza diversi ruoli solistici come: lo schiavo in Sylvia (Frederick Ashton); il bandito in Carmen (Roland Petit); Benno nel pas de trois de Il lago dei cigni. Nel maggio 2011 è il protagonista di Gaîté parisienne (M. Béjart), ruolo ripreso anche nella stagione 2012. Nella stagione 2011/2012 danza l’Idolo d’oro ne La Bayadère, grazie al quale riceve poi ...

Read More »

Interpretare un mondo (come danzatrice e non solo): intervista a Sara Orselli

Nel suo incontro con i giornalisti, pubblicato martedì su queste pagine, Carolyn Carlson fa il nome di una sua collaboratrice, apparso più volte su queste pagine perché assistente coreografa e interprete della compagnia, ma anche protagonista dell’assolo Mandala ideato finalmente per lei: Sara Orselli. Perugina, fresca di compleanno festeggiato con l’esibizione al Teatro Remondini di Bassano del Grappa per Operaestate, è nella compagnia di Carolyn Carlson da circa quindici anni, e segue la coreografa anche nella costruzione dei suoi lavori; ma è anche un’interprete di rara energia, dove virtuosismi ed emozione si bilanciano in una padronanza del movimento ideale per le coreografie della Carlson, qualità sottolineate proprio nell’assolo Mandala.   Questo, saltellando per riscaldarsi in attesa delle prove generali (e anche perché è così energica ed entusiasta che le è impossibile stare ferma, e a lungo andare viene voglia di danzare con lei, tanto che è anche per questo che nell’intervista è impossibile usare il “lei”…), è quello che ci ha raccontato di sé e della sua esperienza di danzatrice, strettamente legata al percorso di Carolyn Carlson degli ultimi 15 anni… Come sei entrata in compagnia? Ho incontrato Carolyn a Parigi nel 1998, circa, per un workshop che non ha mai ...

Read More »

Di poesia, acqua e danza contemporanea: incontro con Carolyn Carlson

“Pascal!” è questa la prima parola che sentiamo pronunciare a Carolyn Carlson entrando al Teatro Remondini di Bassano del Grappa, dove si è esibita nell’ambito di Operaestate. Noi stiamo sbirciando eccezionalmente le sue prove, lei si sta rivolgendo a uno dei tecnici, che deve essere preciso al millesimo di secondo con la musica. Perché se c’è una cosa sicura, è che Carolyn Carlson ha una visione precisa di quello che vuole creare e su come metterlo in scena, e infatti, dopo aver provato l’assolo Immersion che la vede interprete, aggiunge: “non applaudite, per favore, non andava bene”. Precisa come se avesse un sguardo esterno che le permette di criticare il proprio lavoro, ma anche estremamente generosa: la devono trascinare via dall’incontro con i giornalisti (un incontro casuale, perché lei stessa non voleva lasciarci andare senza almeno due parole, e al quale eravamo presenti insieme a due colleghe, curatrici di blog di danza), lavora instancabilmente con i propri danzatori, e infine decide anche di incontrare il pubblico dopo lo spettacolo.  Perché Carolyn Carlson vuole una danza che vada incontro al pubblico, e risponda a un’esigenza che il pubblico stesso ancora non sa di avere: “prima di tutto bisogna coinvolgere le persone, ...

Read More »

Karan Pangali: “La danza è il centro della mia vita”

Karan Pangali è un artista creativo e poliedrico: danzatore, coreografo, musicista e soprattutto un performer senza eguali dello stile Bollywood Dance. Di origini indiane, ma londinese di nascita, inizia i suoi studi di danza a soli cinque anni. Spronato dalla madre, insegnante di danza Bhangra, che lo segue e lo spinge a sempre nuovi traguardi con determinazione e disciplina, apprende moltissimi stili che rendono la sua formazione molto completa.  Nonostante la sua giovanissima età, Karan Pangali  è oggi un artista affermato, acclamato in tutto il mondo. Con la sua compagnia “Akspar”, porta avanti un tipo di danza fusion, a metà strada tra Oriente ed Occidente. Le sue performance spaziano dalla danza stile classico indiano Kathak alla danza moderna, allo Street Dancing e all’Hip Hop.  Alle doti di coreografo e danzatore, Karan Pangali associa le sue notevoli capacità di insegnamento e, animato da un grande desiderio di trasmettere la sua arte, tiene numerosi workshop in giro per il mondo.  La bellezza, la grazia e la passionalità di questo artista brillante versatile hanno letteralmente catturato l’Italia nel suo recente tour in tre tappe, Roma,Napoli e Milano, promosso da Apsaras Bollywood Dance. Quando hai iniziato i tuoi studi di danza? Da piccolissimo. Guardavo ...

Read More »

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. E maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo. Puoi consultare per maggiore informazione l'apposita pagina sulla nostra Privacy Policy

Chiudi