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Interviste

Bruno Carioti: “Nella mia Accademia la porta del mio ufficio sarà sempre aperta”

Bruno Carioti è stato eletto Direttore dell’Accademia Nazionale di Danza con ben 61 voti su 82. Un plebiscito, che come racconta lui stesso, è probabilmente frutto del buon lavoro svolto durante quest’anno in cui ha ricoperto il ruolo di Commissario dell’Istituto capitolino. In questa intervista rilasciata a poche ore dalla sua elezione ci racconta come sarà la “sua” Accademia Nazionale di Danza.    Dopo 17 anni l’Accademia Nazionale di Danza ha un nuovo Direttore, Lei. Si aspettava di essere eletto?   L’atteggiamento dei docenti, e le numerose testimonianze di stima per il lavoro che ho svolto in Accademia durante quest’anno di commissariamento, mi hanno fatto ben sperare. Devo ammettere che il risultato è andato oltre le mie aspettative. Non immaginavo di ricevere un così ampio consenso. In molti Le hanno rimproverato di non possedere conoscenze tecniche adeguate a ricoprire il ruolo che oggi, invece, è Suo Il fatto che io non abbia una conoscenza tecnica della danza è un dato oggettivo. La necessità di possedere tali competenze è però legata ad una concezione vecchia del ruolo del Direttore, quando questo rappresentava una sorta di padre/padrone che interveniva anche pesantemente nella didattica. Oggi, invece, il Direttore svolge un ruolo di coordinamento, ...

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Disciplina, talento, intraprendenza e simpatia…intervista a Mara Galeazzi

Una ballerina di grande talento e dalle meravigliose interpretazioni, questo era quello che avrei potuto dire di Mara Galeazzi prima che la sua voce squillante mi raggiungesse al telefono; ora posso anche aggiungere che è solare e simpatica, che è un’instancabile ballerina, ma anche una mamma impegnata, non solo con la sua bimba, ma anche a favore dei bambini meno fortunati. L’abbiamo raggiunta al telefono per parlare della nuova produzione Royal Ballet, Cassandra, una coreografia di Ludovic Ondiviela ispirata alla poesia su Cassandra di Wislawa Szymborska, e siamo finite a chiacchierare dei tanti suoi progetti… Domanda di rito: che cos’è la danza? Un modo di esprimersi universale, capito da tutti, la forma di comunicazione migliore che ci possa essere a livello di anima, corpo e sentimento. Lei ha dato l’addio alle scene nel 2013: com’è la vita di una ballerina lontano dal palcoscenico? Cambiamento traumatico perché ho lasciato l’Inghilterra e sono venuta a vivere negli Emirati cambiando completamente la mia vita, forse a Londra avrei avuto ancora degli agganci lavorativi, mentre qui non è semplice tenersi in allenamento come free-lance. Ma è stata una decisione mia quella di uscire al top, certo dopo un anno mi sono accorta che mi ...

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Sabrina Brazzo: “Nella danza non si deve mai smettere di sperimentare!”

Un’étoile internazionale, uno dei simboli dell’eccellenza italiana all’estero, una grande innovatrice che, però, è sempre in grado di tenere fisse le punte nel repertorio classico: tutti questi aspetti creano Sabrina Brazzo, talento della danza nostrana in grado di farsi valere oltralpe e oltreoceano nonché desiderosa di andare ben oltre gli standard classici. Un’innovatrice che, però, ha molti anni di duro lavoro alle spalle: una giovane donna che non si ferma a quello che ha imparato ma va avanti, proprio per conoscere quello che non sa. Sabrina Brazzo si racconta al Giornale della Danza: dagli studi in accademia, i primi lavori all’estero, il marito danzatore e le attività che insieme conducono proprio per innovare e rinnovare il mondo della danza. Perché, si sa, chi non cambia è perduto. Un percorso iniziato in uno dei teatri più importanti d’Italia e ente lirico riconosciuti nel mondo: la Scuola del Teatro alla Scala, a Milano. Cosa ricorda dei primi anni, del diploma e poi, delle prime esperienze lavorative? Sì, ho iniziato studiando proprio in questa Mecca della danza, in accademia: ero molto piccola, avevo dieci anni e, data proprio la giovane età e il fatto che abitavo con la mia famiglia nella provincia di ...

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Maria Kochetkova: “La danza è la mia vita…Se non danzo, tutto diventa più complicato!”

Un corpo minuto, una personalità assai timida ma una superstar sul palco. Maria Kochetkova è tutto questo: una giovanissima danzatrice, con un passato di duro lavoro, un presente brillante e un futuro che si prospetta a dir poco intenso. Nata a Mosca, ha studiato per otto anni alla Bolshoi Ballet School prima di esibirsi con il Royal Ballet e l’English National Ballet di Londra. È entrata nel San Francisco Ballet come Principal Dancer nel 2007 ed è artista ospite del Bol’soj e dello Stravinskij a Mosca, del Mariinskij e Mikhailovskij a San Pietroburgo, dell’ABT a New York, del Tokyo Ballet in Giappone. Il suo repertorio classico include i ruoli principali in Giselle, The Sleeping Beauty, Don Chisciotte, Romeo & Juliet, Swan Lake, Alice in Wonderland, Lo schiaccianoci, Tatiana in Onegin di Cranko, Nikiya in The Kingdom of the Shades da La Bayadère. Ha danzato coreografie di Balanchine, Coppelia, Divertimento No. 15, Jewels, Serenade e Theme and Variations, Symphony in C, Scotch Symphony; Forsythe, In the Middle Somewhat Elevated e Artifact Suite; MacMillan, Winter Dreams e il pas de deux da Manon; Ashton, Symphonic Variations e Voices of Spring; McGregor, Chroma (debutto alla premiere negli Stati Uniti); Lifar, Suite en Blanc; ...

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Milly Carlucci: Vi svelo il nuovo Ballando con le Stelle

La vita artistica di Milly Carlucci è un libro di storia dello spettacolo italiano. Intrattenitrice, cantante e conduttrice, per la Rai ha praticamente condotto tutti i più grandi programmi televisivi: dall’Altra domenica, al fianco di Renzo Arbore, passando per Fantastico, fino ad approdare a Ballando con le Stelle. La sua popolarità è aumentata negli ultimi anni proprio per la grande professionalità dimostrata nella conduzione, iniziata nel 2005, del noto show Ballando con le stelle di Rai 1. Nella prossima edizione del programma la sfida maggiore per Milly, probabilmente, sarà legata all’iniziativa denominata Cronista per caso, dedicata a tutti gli eventi del mondo della danza.    Ciao Milly, benvenuta sul Giornaledelladanza.com. Per iniziare l’intervista, mi dici come è nata questa tua passione per il ballo? Ho iniziato a ballare praticamente quando ero una bambina. Sono sempre stata amante dell’arte, della musica, del movimento e dell’espressione artistica. Mi sono dedicata da piccolina al pattinaggio artistico, una disciplina sportiva che richiede molto impegno e passione, come il ballo del resto. La tua grande professionalità ha reso Ballando con le Stelle un programma di grande successo della Rai. Quali sono le novità della prossima edizione? Le novità ci sono e sono tante. Il programma ...

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Il Maestro Menegatti racconta la sua Carla Fracci dopo il successo del ritorno in scena al Teatro San Carlo, in esclusiva per il giornaledelladanza

Dopo tredici anni di assenza dal palcoscenico del Lirico Partenopeo, la Fracci ha fatto il suo rientro in scena al Teatro San Carlo di Napoli, con “Das Marienleben”, coreografie di Luc Bouy, regia di Beppe Menegatti, che racconta la sua Carla in esclusiva al giornaledelladanza.com “Das Marienleben”… l’idea all’origine di questa produzione? La produzione trae origine dall’occasione di un rientro in scena di Carla in questo ring glorioso che è il palcoscenico, dove si combattono generalmente delle battaglie molto cruente dal punto di vista della cultura e dell’onestà attraverso le quali siamo stati tutti presenti nuovamente di fronte al pubblico. Esiste  in molti artisti questa necessità assoluta di rimettersi in discussione sul piano prettamente scenico, anche se nel contempo rappresentano molte altre cose e questa necessità nasce dall’esigenza di diventare privilegiati, non dagli altri, ma dalla loro intensità, dalla loro preparazione. Io ne ho conosciuto tanti, in tutti i campi dell’Arte, ad esempio Léonide Massine, Pablo Picasso, Balanchine, Anne Bancroft, grandi nomi che   si sono sempre rimessi in discussione sperando in se stessi di avere accesso a quel mondo estremamente alto che è quello dei maestri, di cui, in questo momento storico, la danza ha la massima necessità. Al momento ...

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Damiano Bisozzi: “Sono molto determinato. Se voglio una cosa, solitamente la ottengo”

Damiano Bisozzi inizia i suoi studi di danza presso il centro coreografico di danza classica e moderna della sua città, Civitavecchia, e perfezionandosi con corsi e stage presso il centro nazionale dei danzatori IALS. Ha lavorato con grandi registi e coreografi come Martino Muller, Rob Marshall, Luca Tommassini da cui ha assimilato uno stile di danza internazionale. Caparbio e determinato ha saputo, con la sua costanza, intraprendere un percorso lavorativo di alto livello, facendo parte dei corpi di ballo delle produzioni televisive e teatrali più importanti. Com’è avvenuto il tuo primo incontro con la danza?   Ho avuto modo di conoscere ed apprezzare la danza per puro caso. Fin da bambino ho sempre fatto sport, boxe, karate, e non avevo mai guardato alla danza con particolare attenzione. Decisivo è stato uno dei saggi di danza fatti da mia sorella. L’ho visto e sono rimasto affascinato e all’età di 16 anni ho iniziato a studiare, con grande stupore di amici e familiari. Cominciare a studiare danza a 16 anni non è semplice. Immagino tu abbia avuto un’ottima predisposizione fisica. In realtà fino a quel momento ho sempre avuto un fisico piuttosto robusto. In seguito, con molto lavoro, nel giro di un ...

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Kristian Cellini: “Il coreografo è uno dei lavori più belli al mondo”

Danzatore, coreografo, maestro, creatore: Kristian Cellini è tutto questo, ma molto altro. La sua mente creativa non si ferma mai e i suoi progetti di collaborazione proseguono senza sosta. Una mente e un corpo in fermento. Nato a Chieti il 28 Agosto 1971, all’età di 13 anni ha iniziato gli studi presso il “Centro Studi Danza” diretto dal Mestro e coreografo Renato Greco. Nel 1989 si è diplomato con il massimo dei voti in danza classica, moderna e jazz ottenendo due Borse di Studio da una giuria internazionale formata da Victor Lietinov (Russia) Maria Tersa del Medico (Italia) Matt Mattox (Usa) Renato Greco (Italia) Margherita Trajanova (Russia) e Tuccio Rigano (Italia). Ha proseguito, poi, gli studi presso svariate scuole e contemporaneamente ha iniziato il suo percorso lavorativo che, da quel momento, è stato costellato di successi e soddisfazioni. E pensare che è nato tutto per scherzo. Quando è iniziato il tuo percorso di danzatore?  Ogni volta che ci ripenso, mi viene da ridere perché è successo tutto all’improvviso e per scherzo. Ebbene sì. Avevo circa 12 anni e seguivo un corso di arti marziali in una piccola località del chietino. Un giorno scommisi con mia sorella che sarei stato in grado ...

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Alessandro Macario: “Mi piace imparare. E non smetterò mai di farlo”

Nato a Napoli, Alessandro Macario è entrato giovanissimo alla Scuola di ballo del Teatro San Carlo, diretta da Anna Razzi, dove si è diplomato nel 1998.Nel corso degli anni ha studiato con maestri di fama internazionale quali M.I. Fernandez, R. Nunez, M. Trajanova, V. Litvinov, L. Repetto, A. Agadzhanov, L. Araujo, M.E. Reyes, F. Olivieri, R. Hightower, C. Panader, T. Harm, M. Bellezza, A. Molin, D. Ganio, G.Vintila, A. Hall, J. Clifford, E. Terabust, D. Deane, C. Mucci, P. Armand, R.Calderini, P.Chalmer, K.Damianov, M.Pierin. Nel 1998 è entrato a far parte del Corpo di ballo del Teatro alla Scala di Milano dove ha danzato in numerosi balletti quali: “Cenerentola”, “Don Quixote”, “Il lago dei cigni” (Nureyev), “Romeo e Giulietta” (Macmillan), “Excelsior “ (Dell’Ara), “Ondine” (Ashton), “Il Grande Gatsby” (Prokovsky), “Amarcord” (Cannito), “La Strada” (Pistoni), “Giselle” (Ruanne, Guillem), “Lo Schiaccianoci” (Haind), “Etude” (Lander), “Carmen” (Petit), “Il Figliuol Prodigo” (Balanchine), “Troy Game” (North). Con la compagnia del Teatro alla Scala ha partecipato alle tournée in Turchia, Polonia, Gran Bretagna, Giappone e Stati Uniti. Nel settembre 2001 Elisabetta Terabust lo invita, in qualità di ballerino solista, al Teatro Comunale di Firenze dove danza in produzioni importanti quali “Verdiana” (Bart), “Giselle” e “Lo Schiaccianoci” (Polyakov). L’anno ...

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Il nuovo direttore di MaggioDanza, Davide Bombana si racconta in esclusiva al giornaledelladanza.com

Davide Bombana é nato a Milano, ha studiato alla scuola di Ballo del Teatro alla Scala. Nel 1977 ha debuttato nella parte principale nell'”Uccello di Fuoco” di M.Béjart con la compagnia del Teatro alla Scala dove é promosso solista e in seguito primo ballerino. Danza ruoli principali in balletti di M.Béjart, G.Tetley, R.Nureyev, J.Robbins, G,Balanchine e L.Falco. Vince il “Premio Postano” e il “Premio Bordighera”. Partecipa al Concorso internazionale di danza a Jackson Mississippi dove vince la medaglia di bronzo. Partecipa con il Teatro alla Scala alla tournée americana al Metropolitan Opera House dove viene notato dalla critica di New York. Prosegue la sua carriera di primo ballerino presso il Pennsylvania Ballet (Philadelphia), lo Scottish Ballet (Glasgow) e il London Festival Ballet (Londra) dove danza tutti i ruoli del repertorio classico e neoclassico. Torna al Teatro alla Scala come ballerino ospite nei ruoli principali nel “Romeo e Giulietta” di J.Cranko e in “Proust” di R.Petit. Dal 1986 al 1991 lavora con il Bayerische Staatsballett come primo ballerino dove interpreta ruoli principali in balletti di J.Neumeier, F.Ashton, J.Cranko, D.Bintley, P.Wright. Dal 1991 al 1998 nello stesso teatro comincia la sua attività di maître de ballet e coreografo dove collabora con coreografi come: J.Kilian, ...

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