Find the latest bookmaker offers available across all uk gambling sites www.bets.zone Read the reviews and compare sites to quickly discover the perfect account for you.
Home / Attualità (page 7)

Attualità

I regali lussuosi alle ballerine romantiche dell’Ottocento

Nel velo sottile della danza romantica dell’Ottocento, oltre ai passi leggeri e alle luci soffuse dei palcoscenici, si nascondeva un universo di passioni e simboli segreti. Tra le pieghe dei tutù vaporosi e le frange delicate dei veli, fiorivano anche i regali preziosi, offerti dagli ammiratori alle loro muse eteree: le ballerine. Quei doni erano più di semplici oggetti: erano messaggi d’amore sussurrati in segreto, promesse di devozione, simboli tangibili di un sentimento spesso proibito o inaccessibile. Gli ammiratori dell’epoca non badavano a spese. Collane di perle, fili di diamanti, orecchini scintillanti, bracciali d’oro finemente lavorati, tutti pensati per illuminare il viso delle stelle del balletto. Le perle, con la loro purezza e la loro lucentezza discreta, erano il regalo più ambito, simbolo di innocenza e mistero, proprio come le figure eteree che queste ballerine incarnavano sul palco. C’erano anche i ventagli intarsiati d’avorio e dipinti a mano, oggetti di rara eleganza, usati non solo come accessori, ma come strumenti di una conversazione segreta fatta di sguardi e movimenti leggeri. Un ventaglio poteva racchiudere un messaggio, una dichiarazione d’amore, un invito sottile. Non mancavano, naturalmente, i fiori: mazzi di rose, gigli e orchidee, ma non semplici fiori. Venivano spesso portati ...

Read More »

Due piccole scarpe che, da due secoli, avvicinano al cielo

C’è un momento, nel buio ovattato di un teatro, in cui il silenzio si spezza solo dal fruscio di un tutù. Poi, un passo: la ballerina si solleva sulle punte, e tutto il mondo trattiene il respiro. Quell’istante di sospensione — fragile e potente insieme — racchiude secoli di arte, fatica e ingegno. Ma come sono nate, davvero, le punte? Nel Settecento, quando la danza era ancora un gioco di grazia e non di levitazione, le ballerine indossavano semplici pantofole di seta. Si muovevano leggere, ma i loro piedi restavano saldamente ancorati alla terra. Fu l’epoca delle pionieristiche Marie Camargo e Marie Sallé, donne audaci che liberarono la danza dalle gabbie del costume barocco, ma ancora non dalle leggi della gravità. Tutto cambiò nel 1832, quando Marie Taglioni, in La Sylphide, salì sulle punte con la grazia di un essere non terreno. Non fu solo un gesto tecnico: fu un atto poetico. Le sue scarpe erano tutt’altro che confortevoli — sottili, senza rinforzi, più vicine a delle torture che a strumenti di scena. Ma in quell’ascensione si compì una metamorfosi: la ballerina diventava spirito, l’umano diventava sogno. Da quel momento, il volo divenne la missione del balletto. Le punte non ...

Read More »

Prima versione completa alla Scala per The Blake Works

Dall’11 al 29 novembre è di scena al Teatro alla Scala con il Corpo di Ballo diretto da Frédéric Olivieri la Serata William Forsythe – The Blake Works. Attesissimo il ritorno di questa straordinaria suite di balletti che nel 2023 ha visto il Corpo di Ballo scaligero diventare parte dello sviluppo creativo del grande coreografo: a coronamento del suo progetto di esplorazione nel tessuto musicale di James Blake iniziato nel 2016, William Forsythe destinò proprio al Balletto scaligero la prima versione completa di questo lavoro, in una nuova e inedita serata. Composta da Prologue (creazione per la Scala), The Barre Project e Blake Works I, Serata William Forsythe – The Blake Works suggellerà in grande stile la Stagione di Balletto 2024-2025. ****************** 11, 13, 14, 16, 19, 28, 29 novembre 2025 SERATA WILLIAM FORSYTHE THE BLAKE WORKS PROLOGUE Coreografia, scene e costumi William Forsythe Musiche James Blake Luci Tanja Rühl sui disegni originali di Brandon Stirling Baker Prima rappresentazione 10 maggio 2023, Teatro alla Scala THE BARRE PROJECT Coreografia, scene e costumi William Forsythe Musiche James Blake Luci Tanja Rühl sui disegni originali di Brandon Stirling Baker BLAKE WORKS I Coreografia e scene William Forsythe Musiche James Blake Costumi Dorothee ...

Read More »

Petipa e Ivanov: architettura e respiro del Balletto Classico

C’era un tempo in cui il balletto non aveva la pretesa di essere eterno. Ogni gesto, ogni passo, ogni arabesque svaniva nell’aria appena tracciato. Le coreografie non si scrivevano, si trasmettevano. Vivevano nel corpo di chi danzava e scomparivano con lui. Eppure, proprio in quell’epoca effimera, tra il marmo dei teatri imperiali e la polvere delle tavole di scena, due uomini hanno scolpito la forma stessa di ciò che oggi chiamiamo balletto classico: Marius Petipa e Lev Ivanov. Marius Petipa, nato a Marsiglia nel 1818, non era destinato alla Russia, ma fu la Russia a destinarlo al mito. Figlio di un maestro di danza, assorbì il vocabolario teatrale fin dalla culla. Ma fu nel gelo pietroburghese che la sua vocazione trovò forma: la coreografia come architettura. I suoi balletti – da La Bayadère a Raymonda, da Don Quixote a Le Corsaire – non erano solo danze, ma cattedrali costruite con corpi. Petipa era un compositore di spazi, un regolatore della geometria scenica. In lui, la danza diventava ordine, disciplina, narrazione mitica. I suoi celebri pas d’action, la simmetria delle formazioni, il modo in cui coreografava le masse e la narrazione, trasformavano ogni balletto in una macchina teatrale perfettamente oliata. La ...

Read More »

Un nuovo ciclo dedicato al mondo del balletto su Rai5

Rai Cultura inaugura un nuovo percorso dedicato all’arte coreutica con Sabato in danza, una rassegna che, a partire da sabato 1° novembre alle ore 8.00 su Rai 5, propone un itinerario tra i grandi capolavori del repertorio e le più interessanti interpretazioni contemporanee. Un ciclo che celebra la bellezza del corpo in movimento e l’intensità narrativa della danza teatrale, offrendo al pubblico televisivo un’esperienza immersiva tra musica, gesto e poesia visiva. L’apertura è affidata a uno dei titoli simbolo del balletto classico: Il lago dei cigni di Pëtr Il’ič Čajkovskij, nella produzione del Teatro dell’Opera di Roma con la direzione musicale di Koen Hessels e la coreografia di Benjamin Pech. Nei ruoli principali, Rebecca Bianchi interpreta Odette/Odile, Alessio Rezza è il Principe Siegfried e Mattia Tortora veste i panni di Benno. La regia televisiva è firmata da Cinzia Perreca. Il sabato successivo, 8 novembre, l’appuntamento è con Sogno di una notte di mezza estate del coreografo John Neumeier, ispirato al capolavoro shakespeariano. A portarlo in scena è l’Hamburg Ballet, sulle musiche di Felix Mendelssohn Bartholdy e György Ligeti. Il 15 novembre le telecamere tornano al Teatro dell’Opera di Roma per Carmen, balletto in due atti firmato da Jiří Bubeníček e tratto dalla celebre ...

Read More »

L’amore per la danza classica è per tutta la vita

L’amore per la danza classica non esplode come un colpo di fulmine. È una fiamma lenta che si accende nelle aule con il pavimento in legno, davanti a specchi sinceri che riflettono ogni sbaglio, ogni progresso, ogni emozione. Si insinua nei muscoli che tremano alle prime posizioni, nelle mani che cercano equilibrio e negli occhi che imparano a parlare senza voce. Chi ama la danza classica, sa che essa non concede nulla con facilità. È una maestra esigente, a volte severa, che richiede disciplina, costanza e sacrificio. Ma è proprio in questa lotta quotidiana — contro il limite, la stanchezza, il tempo — che nasce l’amore vero. La passione per la danza classica è fedele, anche quando il corpo non segue più come prima. Rimane anche quando le luci del palcoscenico si spengono, perché vive nei gesti, nella postura, nel modo di camminare. Si trasforma in insegnamento, in memoria, in rispetto profondo per un’arte che ha parlato con il linguaggio del corpo. Chi ha amato — e ama — la danza classica, porta dentro di sé una forma di bellezza che non invecchia. È la bellezza dell’impegno, dell’eleganza, della grazia nascosta dietro ogni gesto studiato per anni. È l’amore per ...

Read More »

In uscita il film “Ballerina Overdrive” tra danza e thriller

Il 2026 si prepara ad accogliere Ballerina Overdrive, un film che mescola coreografie mozzafiato e adrenalina pura. Diretto da Vicky Jewson e scritto da Kate Freund, il film promette di ridefinire il concetto di “film di danza”, inserendo la disciplina artistica in un contesto thriller d’azione. La storia ruota attorno a un gruppo di giovani ballerine in viaggio verso un prestigioso concorso di danza. Quando il loro pullman subisce un guasto in una zona remota, le ragazze si ritrovano intrappolate in una locanda isolata. Quello che doveva essere un semplice inconveniente si trasforma in una lotta per la sopravvivenza, dove abilità fisiche, ingegno e coraggio diventano essenziali. La danza, in questo contesto, non è solo arte: diventa mezzo per sopravvivere, strumento per combattere e comunicare, e chiave narrativa del film. Il film vanta un cast eclettico, con nomi di richiamo nel cinema e nella danza: Lana Condor, nota al grande pubblico per To All the Boys I’ve Loved Before; Millicent Simmonds, acclamata per A Quiet Place; Maddie Ziegler, ballerina e attrice di fama internazionale; Uma Thurman, leggenda del cinema grazie a Kill Bill e Pulp Fiction; Iris Apatow e Avantika, giovani promesse con talento in crescita. Inizialmente il progetto vedeva ...

Read More »

Prova aperta della coreografa Lisa Colette Bysheim

Al Festival Aperto 2025, venerdì 31 ottobre 2025 alle ore 18.00, nella Sala Verdi del Teatro Ariosto di Reggio Emilia, la prova aperta di I Carry All the Names I Am Given di e con Lisa Colette Bysheim, danzatrice e coreografa norvegese, che ha svolto un periodo di residenza artistica alla Sala Verdi. Il suo nuovo lavoro è un progetto di ricerca coreografica che esplora la spettatorialità e la politica dello sguardo, lo studio della voce e del movimento. La residenza di Lisa Colette Bysheim a Reggio Emilia rientra nel Italy–Norway Dance Residencies, un progetto di collaborazione coordinato e sostenuto da NID Platform, MiC, PAHN – Performing Arts Hub Norway, Istituto Italiano di Cultura di Oslo e Reale Ambasciata di Norvegia a Roma. Avviato nel 2024 come progetto pilota, l’iniziativa promuove scambi di residenze tra artisti italiani e norvegesi nel campo della danza, con l’obiettivo di favorire la collaborazione artistica tra i due Paesi, offrendo ai professionisti della danza l’opportunità di ricevere un sostegno per soggiorni di durata variabile sia in Italia che in Norvegia. Al Teatro Ariosto la prova aperta è a ingresso gratuito, fino a esaurimento dei posti disponibili. ideazione, coreografia, danza Lisa Colette Bysheim con la collaborazione ...

Read More »

Il coreografo e direttore Hervé Koubi “allo specchio”

Balletto classico preferito? Coppélia. Balletto contemporaneo preferito? Ce ne sono così tanti che preferisco non menzionarne nessuno. Il Teatro del cuore? Non ne ho uno. La mia compagnia si esibisce in teatri prestigiosi (Bolshoi, Joyce Theatre, New York City Center, Biennale di Venezia), ma accettiamo anche di esibirci in teatri molto piccoli in località remote. Tutti, secondo me, sono importanti quanto gli altri. Un romanzo da trasformare in un balletto? Quel che il giorno deve alla notte di Yasmina Khaled e Breve soggiorno tra i vivi di Marie Darrieusecq. Un film da cui trarre uno spettacolo di balletto? Nessuno, anche se il cinema può aiutare a nutrire l’ispirazione. Nella nostra ultima creazione Take Back the Night il film di riferimento è Kill Bill di Quentin Tarantino. Il costume di scena che hai indossato e che hai preferito? Nessun costume preferito, ma ho un debole per le gonne per i ballerini che provengono inizialmente da pratiche urbane. È persino una firma nel mio lavoro. Quale colore associ alla danza? Un colore che non esiste. Che profumo ha la danza? Un odore che non esiste. La musica più bella scritta per il balletto? Non esiste una musica più bella di un’altra. Il ...

Read More »

Il canto delle mani: la memoria del gesto tra rito e contemporaneità

Il 1 e 2 novembre 2025, il Piccolo Bellini di Napoli accoglie Il canto delle mani, la nuova creazione di Gabriella Stazio per Movimento Danza, realizzata con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Campania. Un progetto che affonda le sue radici nella tradizione popolare campana, per trasformarla in un linguaggio coreografico contemporaneo, mantenendo viva la memoria dei gesti, dei suoni e dei simboli che abitano l’immaginario del Sud. Liberamente ispirato a La Gatta Cenerentola, capolavoro di Roberto De Simone, Il canto delle mani si muove tra mito e realtà quotidiana, tra fiaba e rito collettivo. La coreografia di Gabriella Stazio non cerca di ricostruire la tradizione, ma di ascoltarne l’eco: i movimenti diventano tracce di un sapere antico, mentre la scena diventa uno spazio fluido dove il passato dialoga con il presente. Le musiche originali di Luigi Stazio, unite alle sonorità de ’E Zezi Gruppo Operaio di Pomigliano d’Arco e della tradizione campana, generano una partitura sonora che attraversa il popolare e il colto, l’urgenza del canto di protesta e la dolcezza della ninna nanna, il ritmo della tammurriata e l’intimità del silenzio. Nel lavoro di Stazio, il corpo diventa uno strumento di narrazione e di memoria. ...

Read More »

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. E maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi