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Una nuova tournée scaligera attende “Giselle”

Una nuova tournée scaligera attende “Giselle”

  Dal 28 al 30 luglio, per quattro recite, il Balletto scaligero, diretto dal maestro Frédéric Olivieri, sarà ospite sul palcoscenico del Segerstrom Center for the Arts in Costa Mesa – California, con “Giselle”, di Coralli-Perrot (creazione in due atti di Jules-Henry Vernoy de Saint-Georges da Théophile Gautier) nella ripresa coreografica di Yvette Chauviré, protagonista delle stagioni scaligere e delle più recenti tournée internazionali (dall’Oman al Brasile, da Hong Kong a Parigi fino alla Cina visitata nell’autunno 2016 con recite a Tianjin, Shanghai e Canton), in scena ora anche come omaggio a Yvette Chauviré, recentemente scomparsa, che proprio con la cura e la raffinatezza di ruoli come “Giselle” ha esaltato la tradizione classica in tutta la sua purezza e consegnato la sua fama al mondo. Risale al 2001 l’ultima trasferta americana della Compagnia: le precedenti presenze del Balletto scaligero negli Stati Uniti risalgono al 1981 e 1986, per un totale fino ad ora di cinquantaquattro rappresentazioni. Per questo atteso ritorno, gli artisti della compagnia, l’étoile Roberto Bolle e importanti guest si alterneranno in scena: la recita di apertura del 28 luglio sarà infatti affidata a Misty Copeland e Roberto Bolle, a rinnovare la straordinaria liaison che li ha visti acclamati ...

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PROSPETTIVE01

PROSPETTIVE01 – “West Side Story”: un capolavoro intramontabile

“Prospettive01” è una rubrica rivolta ad artisti e contesti che rappresentano un mondo di talenti in continua evoluzione. Ideata e curata da Lorena Coppola, la rubrica si propone di raccogliere una serie di interviste e di articoli mirati a dar voce e spazio a tutte le fasce creative del mondo coreutico che costituiscono giovani realtà in via di sviluppo ed espansione, progetti innovativi, o realtà già consolidate, di spiccato talento, meritevoli di attenzione. Un luogo di rivelazione e di incontro di nuove prospettive. È iniziata il 19 luglio la tournée italiana del musical West Side Story riallestito dall’UPAM. Si tratta della tappa finale di un percorso cominciato a febbraio 2017, ossia del progetto “Dalla formazione al palcoscenico” ideato da Ina Perna e Stefano Forti con Raffaello Converso, Gianmarco Cesario e Gianluca Cangiano, partito dalla consapevolezza che le opportunità per i giovani artisti di emergere, realizzarsi, guadagnare attraverso il loro talento siano ridottissime, se non invisibili, soprattutto al Sud Italia. Intento del progetto è dunque creare una rete di opportunità dedicate ai giovani che vogliono investire tempo e sudore nella propria passione artistica.  L’Accademia UPAM è stata la sede ideale, essendo promotrice di corsi triennali professionali di musical e recitazione in ...

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Compagnia Arearea al Mittelfest 2017 con “Turbolenze – Il caos e la farfalla”

Il 21 e 22 luglio 2017, in occasione di Mittelfest 2017 di Cividale del Friuli (UD), la Compagnia Arearea, presenta Turbolenze – Il caos e la farfalla, coreografie di Roberto Cocconi, musiche di Philip Glass, al violoncello Anna Molaro, in collaborazione con Dialoghi/Residenze delle Arti Performative a Villa Manin, con il sostegno del MiBACT – Direzione Generale per lo Spettacolo dal Vivo. Fondata nel 1992 da Cocconi, Arearea è da sempre aperta e incline alla collaborazione con danzatori e artisti di altre discipline e articola le sue creazioni sia negli spazi teatrali che in quelli urbani del quotidiano, coinvolgendo e appassionando il suo pubblico. Attraverso la danza, Turbolenze dà sostanza fisica al cosiddetto effetto farfalla, ossia l’idea proposta negli anni Sessanta dal matematico e meteorologo Edward Lorenz, secondo cui un piccolissimo cambiamento nella condizione iniziale del sistema provocato dal battito d’ali di una farfalla in Brasile può scatenare, a distanza di tempo, fenomeni di scala sempre più vasta, come per esempio un tornado in Texas. Sei danzatori e una violoncellista raccontano quindi questa affascinante parte della teoria del caos, l’instabilità, la dipendenza sensibile alle condizioni iniziali, spiegandoci come il futuro non sia prevedibile oltre un determinato periodo di tempo. ORARI ...

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Una visione soavemente onirica

Una visione soavemente onirica

  In questa produzione a cavallo tra Shakespeare e Balanchine emerge ben chiara la convivenza degli elementi comici e tragici e la presenza di figure immaginarie, che grazie all’arte letteraria trasposta in quella coreica, sviluppa una rappresentazione dove la somma di tutti gli elementi irreali appaiono conformi al vero. Un balletto che può vantare sull’indiscusso valore del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala diretto sapientemente da Frédéric Olivieri: tutti, anche quelli che interpretano ruoli minori, sono pienamente meritevoli di ammirazione e plauso secondo la propria attitudine. Gli incantevoli costumi e l’evocativa ambientazione scenografica, a firma di Luisa Spinatelli, contribuiscono ad infondere all’allestimento un sentore di assoluta qualità. L’adattamento della favola per antonomasia, quel “Sogno di una notte di mezza estate” popolato da folletti e fate, trasformazioni e bisticci tra innamorati, farfalle, incantesimi ed equivoci si dosa con una tale perfezione al genio artistico del maestro Balanchine, al suo neoclassicismo, alla velocità, ai giri, alla bellezza dei movimenti che convergono elegantemente in garbati sentimenti. Nella recita di martedì 12 luglio 2017 sul palcoscenico del Teatro alla Scala, Marta Romagna è Titania, regina delle fate. Timofej Andrijashenko il suo sposo Oberon, geloso e dispettoso. Federico Fresi è l’azzeccatissimo folletto Puck. Matthew ...

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“Romeo e Giulietta 1.1 – La sfocatura dei corpi”: Roberto Zappalà “rinnova” gli amanti di Verona

La sfocatura dei corpi era il titolo del Romeo e Giulietta del 2006 che Roberto Zappalà ha deciso di riprendere e riportare in scena come primo spettacolo di Antologia. Una revisione che è anche e soprattutto un rinnovamento. Un Romeo e Giulietta 1.1. Cosa ci fa sentire sfocati, quando ci sentiamo sfocati? Tecnicamente, la sfocatura è una questione di distanza.  La distanza tra il centro focale dell’obiettivo è l’oggetto inquadrato; se questa distanza è inferiore o superiore ad una certa misura l’oggetto risulta, appunto, sfocato. Riportando tutto ai due amanti di Verona ci sentiamo sfocati quando “percepiamo” che la distanza tra noi e il mondo, tra noi e l’amato non è quella giusta; quando la distanza che ci separa dall’essere amato è condizionata dal proprio essere nel mondo; quando siamo, ci sentiamo, crediamo di essere, troppo vicini, o troppo lontani. Insomma: siamo tutti Romeo e Giulietta. Nella versione 1.1 il coreografo ha spostato la messa a fuoco, concentrandola più che sulla coppia di innamorati, sulla loro individualità di esseri che vivono singolarmente un disagio soprattutto sociale. Nelle note vicissitudini scespiriane si arriva all’amore sublimato dalla morte (e viceversa), la versione 1.1 vuole riflettere e al contempo “ribellarsi” ad un tempo ...

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“Gala Svetlana Zakharova & Friends”: il Ravenna Festival chiude al top!

“Gala Svetlana Zakharova & Friends”: il Ravenna Festival chiude al top!

  La XXVIII edizione del Ravenna Festival chiude la sua lunga e intensa sessione dedicata alla danza con un appuntamento assolutamente imperdibile: il Gala Svetlana Zakharova & Friends, in scena il 22 luglio alle ore 21:30 presso il Palazzo Mauro de André del capoluogo romagnolo. Lo spettacolo vede affiancarsi all’étoile di fama mondiale Svetlana Zakharova – per l’appunto – una sequela di altrettante star del firmamento coreutico internazionale, provenienti dal Teatro Bol’šoj di Mosca, dal Teatro Mariinskij di San Pietroburgo e dal Balletto dell’Opera di Kiev: Mikhail Lobukhin, Denis Rodkin, Evgenia Obrastsova, Anastasia Stashkevich, Aleksandr Sergeev, Olesia Shaytanova e Stanislav Olshansky. Danzatrice di bellezza altera e linee eleganti, Svetlana Zakharova torna a incantare la platea di Ravenna Festival con una nuova serata di perle coreografiche. All’apice della sua carriera e della sua maturità di interprete, l’étoile di due palcoscenici – il Bol’šoj e la Scala – declina oggi il verbo di Tersicore nelle più diverse sfumature, dalla Morte del cigno, iperclassico cammeo primi ’900 che Fokin disegnò per Pavlova, a Revelation, “haiku” danzante che Motoko Hirayama ha creato per lei, diventando la prima coreografa giapponese a firmare un lavoro per il Bol’šoj. Ad affiancarla sotto i riflettori, un gruppo di ...

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La “Coppélia” di Sergej Vikharev ritorna al Bolshoi

La “Coppélia” di Sergej Vikharev ritorna al Bolshoi

  Per l’annunciata nuova stagione di Balletto al Teatro Bolshoi di Mosca, il direttore del Corpo di Ballo Makhar Vaziev, ha inserito una creazione del compianto Sergei Vikharev, dando ancora visibilità alla sua versione rivista di “Coppélia” (dall’originale di Marius Petipa ed Enrico Cecchetti) su musica di Léo Delibes, prevista a Gennaio 2018 con in scena i Principal, Solisti e i danzatori del Corpo di Ballo. Versione di Coppélia che, a detta di critici e pubblico, fin da subito è apparsa come un piccolo gioiello prezioso. Nel corso della stagione del Bolshoi è inoltre previsto un programma speciale di celebrazioni per Petipa che coinvolgerà nuovamente il lavoro di Vikharev nel luglio del 2018. La fama di Sergei Vikhraev è dovuta agli importanti progetti di ricostruzione filologica dei balletti dell’epoca classico/romantica sulla base di alcune notazioni conservate. Un lavoro che ha attinto dai documenti del passato per essere fedele, quanto più possibile, all’intento e allo stile di Marius Petipa con una visione rispettosa ed autentica. Sergei Vikhraev scomparso prematuramente all’età di 55 anni, il 2 giugno 2017 per un arresto cardiaco (era nato a San Pietroburgo il 15 febbraio del 1962), dopo la veglia svoltasi presso il Teatro Mariinsky l’8 giugno ...

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Hervé Koubi a Parma con la prima italiana di “Les nuits barbares ou les premiers matins du monde”

Il 17 luglio 2017 presso Arena Shakespeare di Parma la compagnia Hervé Koubi presenta la prima italiana di Les nuits barbares ou les premiers matins du monde, coreografia di Hervé Koubi, musiche di Wolfgang Amadeus Mozart, Gabriel Fauré, Richard Wagner e musiche tradizionali algerine, creazioni musicali di Maxime Bodson, arrangiamenti di Guillaume Gabriel. Artista francese di origine algerina, Koubi studia presso la Facoltà di Aix-Marseille e si perfeziona al Centre International de Danse Rosella Hightower a Cannes, e all’Opéra de Marseille. Riscuote da subito grande successo in tutto il mondo per le sue opere innovative e di elevata qualità tecnica e stilistica, tanto da essere nominato Chevalier des Arts et des Lettres. Con Les nuits barbares ou les premiers matins du monde, il coreografo franco-algerino tratta il tema dell’origine della cultura mediterranea, una storia millenaria che porta sul palco e condivide con gli spettatori la paura dello straniero, tema quanto mai attuale ovunque, e al tempo stesso rivela le basi delle culture cosiddette ‘barbare’. I dodici straordinari danzatori algerini dialogano  quindi con il patrimonio artistico occidentale, grazie alla scelta musicale, mescolando quindi questo potente incontro di culture anche con figure di breakdance e con l’hip pop, lavorando non tanto sulla narrazione quanto sugli ...

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Il “Bolero” del CollettivO CineticO debutta a Civitanova Danza

Il “Bolero” del CollettivO CineticO debutta a Civitanova Danza

  Sabato 15 luglio alle ore 21:30 debutta in prima assoluta al Festival Civitanova Danza 2017 BOLERO / the head down tribe, ultima creazione firmata da Francesca Pennini, coreografa e regista del CollettivO CineticO, in scena al Teatro Rossini dell’omonima città marchigiana e ispirata al celebre capolavoro di Maurice Ravel. L’opera fa parte di BOLERO TRIP – TIC, un trittico coreografico che costituisce la nuova produzione del Balletto di Roma, i cui danzatori ne sono – naturalmente – interpreti in palcoscenico. Al fianco, dunque, di Pennini vi sono anche Giorgia Nardin e Chiara Frigo, alle quali è stata affidata la rivisitazione della partitura coreografica rispettivamente de L’Après-midi d’un Faune (sulla musica originale di Claude Debussy) e della Suite Bergamasque (sempre sulle musiche di Debussy). Il genio creativo di Pennini, come di consueto, è affiancato dalla bravura di Angelo Pedroni in qualità di dramaturg, a cui si aggiunge quella di Emanuele De Maria per le luci, di Concetta Assennato per la realizzazione dei costumi, nonché dei danzatori del Balletto di Roma (Francesco Saverio Cavaliere, Roberta De Simone, Monika Lepisto, Fabio Novembrini, Luca Pannacci, Eleonora Peperoni, Valentina Pierini, Eleonora Pifferi, Roberta Racis e Raffaele Scicchitano) per la ben distinta qualità tecnico-performativa. È moltiplicazione. È ...

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