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“Grandi coreografi”: Eleonora Abbagnato porta in scena la tradizione e l’innovazione della danza

Amato Luci - Ph.Yasuko Kageyama

Tradizione della danza, sì, ma con lo sguardo rivolto al futuro, alle novità per dare nuovi stimoli ai danzatori del Teatro dell’Opera ma anche a chi sarà in sala: Eleonora Abbagnato, direttrice del Corpo di ballo dell’ente lirico capitolino, riassume così Grandi coreografi, soirée in scena al Teatro Costanzi di Roma dal 26 febbraio al 2 marzo 2016. Il programma si compone di quattro titoli: Serenade di George Balanchine, Closer di Benjamin Millepied, The Vertiginous Thrill of Exactitude di William Forsythe, Raymonda III Atto di Rudolf Nureyev.

Il programma della serata, omaggio ai mostri sacri Balanchine e Nureyev, ai rivoluzionari del Balletto Forsythe e Millepied – scrive una nuova pagina del repertorio del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma e si avvale dell’esperienza di importanti maestri ripetitori: Ben Huys per il repertorio di G. Balanchine, Sébastien Marcovici per quello di B. Millepied, Amy Raymond e Stefanie Arndt per quello di W. Forsythe, Patricia Ruanne e Frédéric Jahn per quello di R. Nureyev.

Serenade (1934) – balletto romantico con musiche di Čajkovskij – è la prima creazione americana di G. Balanchine (1904-1983). Ancora oggi Serenade è il balletto più rappresentato in tutto il mondo. Affascina per la serie di danze e gesti, per i movimenti fluidi e flessibili. Le pose che ne scaturiscono ricordano la scultura neoclassica di Canova Amore e Psiche, che senza riunirsi in una vera trama, toccano diversi temi: vista e cecità, amore e fato, morte e sottomissione.

Closer (2006) – arioso duetto, tra un uomo e una donna, dall’impianto classico e dalla forte sensibilità moderna – nasce dalla visionarietà di B. Millepied e dallo stretto rapporto con la partitura musicale creata da Philip Glass. Nell’ambito del programma di questa serata, Closer rappresenta un cameo ballato dall’Étoile Eleonora Abbagnato, affiancata da Florian Magnenet, Primo Ballerino all’ Opéra di Parigi. Una scelta speciale per una occasione eccezionale: Eleonora Abbagnato si esibisce per la prima volta in Closer e danza per la prima volta sul palco del Costanzi dalla nomina a Direttrice del Ballo. L’ideazione scenica e i costumi sono dello stesso B. Millepied. Le luci di R. S. Murray.

The Vertiginous Thrill of Exactitude (1996) – breve balletto neoclassico che deve il suo titolo alla citazione del Filosofo Francese Roland Barthes di cui W. Forsythe (New York, 1949) è attento lettore ed estimatore – è tra le creazioni del coreografo americano che ironicamente strizzano l’occhio all’aspetto più dimostrativo e fisico della danza classica. Un intenso lavoro sulle estremità, sui disequilibri, sulle accelerazioni e decelerazioni, fa di questo balletto affidato a cinque ballerini, un gioiello di velocità e precisione. La musica è di Franz Schubert. L’ideazione scenica e le luci sono dello stesso Forsythe. I costumi sono di Stephen Galloway.

Raymonda III Atto di Rudolf Nureyev. Raymonda è il primo grande balletto che il celebre R. Nureyev (1938-1993) mette in scena dal suo arrivo in Europa (1961). Dalla prima versione (1964) all’ultima per l’Opéra di Parigi (1983), il balletto rimane sostanzialmente fedele a quella di Petipa, pur presentando un preciso tocco alla Nureyev.

Un’attenta ricerca per il dettaglio, nei movimenti e nella musica, per una soirée a dir poco speciale.

ORARI & INFO

26,27 febbraio1 e 2 marzo ore 20.00

27 febbraio ore 15.00

28 febbraio ore 16.30

Teatro del’Opera, 1

Piazza Beniamino Gigli,

Roma

operaroma.it

 

www.giornaledelladanza.com

Foto di Yasuko Kageyama

 

 

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