Nell’ambito di Evoluzioni – Rassegna di danza, il Teatro Goldoni di Venezia presenta, come secondo appuntamento in cartellone, Isolotto, un lavoro firmato Virgilio Sieni, in scena il 15 dicembre alle ore 20:30.
Si tratta di un assolo eseguito dallo stesso coreografo toscano che vede la compresenza in scena di Eivind Aarset, musicista norvegese che accompagna dal vivo i movimenti di Sieni con le note di una chitarra elettrica.
Lo spettacolo, prodotto dalla Compagnia Virgilio Sieni, in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione, intende porre una lente d’ingrandimento sul significato più profondo della danza, conducendo lo spettatore per cinquanta minuti all’interno di un universo performativo apparentemente lontano dalla quotidianità, concretamente radicato nella visione più contemporanea dell’arte tersicorea.
Che cos’è danzare se non mettersi in cammino, curiosi dei nuovi margini che l’arcipelago del corpo lascia apparire? Se non porsi sulla soglia della caduta e lasciare che le infinite figure inscritte nel corpo si manifestino nell’incontro con la narrazione articolare? Dunque l’uomo che danza edifica lo spazio dell’incerto con tutta la precisione possibile, cercando di dare un contorno a ogni cosa sconosciuta e incompiuta, inseguendo l’unità come principio di ogni cosa. Così il tratto di tempo che chiamiamo danza altro non è che lo spazio dell’incontro tra uomo e natura. Le danze in serie che compongono Isolotto si aprono alle coincidenze per esplorare le infinite diramazioni del corpo, quasi a ripercorrere – nell’impossibilità di esserci – tutte le fasi di crescita dell’uomo, tutti i tratti della vita. A partire dalle azioni primarie – camminare a quattro zampe, alzarsi, inchinarsi, voltarsi – la gravità si fa sostanza dello sguardo dando luogo a un atlante inedito sul corpo della danza. (virgiliosieni.it).
Isolotto, rappresentato per la prima volta durante l’edizione 2015 di Vie Festival al Teatro Storchi di Modena, prima della tappa veneziana ha seguito un tour che ha toccato città e venue della danza italiana di tutto rispetto: l’Auditorium Parco della Musica di Roma nell’ambito di Festival Equilibrio lo scorso febbraio e il Teatro Metastasio di Prato agli inizi del mese corrente.
Merito del successo dell’opera, soprattutto in ambito critico, è il background esperienziale e culturale della Compagnia che porta il nome del coreografo fiorentino, unico nei suoi linguaggi scenici e nelle visioni di una danza ben oltre i confini della consuetudine.
Fondata nel 1992, la Compagnia Virgilio Sieni costruisce, attraverso un percorso scandito da cicli tematici, un linguaggio coreografico segnato da una capillare indagine articolare. Un linguaggio in continua evoluzione sia sul piano compositivo che su quello del rapporto col pubblico, dove si alternano spettacoli da palcoscenico e formati inediti per spettatori itineranti in luoghi non convenzionali, dai boschi ai musei. L’esplorazione della tragedia greca, le peregrinazioni nei paesaggi della fiaba, lo scandaglio di suggestioni filosofiche lucreziane con la complicità drammaturgica di Giorgio Agamben sono solo alcune delle tappe di un itinerario che attraversa orizzonti antropologici e mitologici, in un confronto costante con la realtà del presente, alla ricerca di un perduto umanesimo. (virgiliosieni.it).
Un’occasione, insomma, assolutamente imperdibile!
ORARI & INFO
15 dicembre ore 20:30
Teatro Goldoni
San Marco, 4650/B – Venezia
Tel: +39 041 240 20 14 (Biglietteria)
www.teatrostabileveneto.it
Marco Argentina
www.giornaledelladanza.com
Virgilio Sieni / Isolotto © Chiara Ferrin