Find the latest bookmaker offers available across all uk gambling sites www.bets.zone Read the reviews and compare sites to quickly discover the perfect account for you.
Home / Attualità / Aterballetto si fa in tre per la chiusura di ParmaDanza 2017

Aterballetto si fa in tre per la chiusura di ParmaDanza 2017

Aterballetto si fa in tre per la chiusura di ParmaDanza 2017

 

Sabato 20 maggio alle ore 20:30 il Teatro Regio di Parma presenta l’ultimo appuntamento in programmazione per ParmaDanza 2017, appuntamento che – per l’occasione – si tripartisce: ad andare in scena sono, infatti, le tre nuove produzioni firmate Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto Phoenix, #hybrid e Words and Space.

Philippe Kratz è l’ideatore e coreografo della prima opera, creata per 9 danzatori e debuttata al Teatro Ponchielli di Cremona lo scorso 19 aprile. A comporre il cast creativo sono: il gruppo Borderline Order, autore delle musiche elettroniche originali; Costanza Maramotti per i costumi; Carlo Cerri per le luci; nonché Francesca Messori e Nuvia Valestri della Sartoria Aterballetto per la realizzazioni costumi.

È questa l’idea alla base di Phoenix: mentre situazioni e circostanze nell’ambito della pièce possono cambiare e mutare, l’energia di chi vi prende parte rimane costante. La loro aggressività positiva, la loro assertività fisica e lo spirito giocoso resistono instancabilmente alle influenze esterne. Questa forza fondamentale sconfigge ogni fattore estraneo e spinge sempre avanti, verso la consapevolezza di un’essenza più nobile. Proprio come la fenice viene consumata dalle fiamme solo per poter rinascere da esse, ciò che ci attende una volta che avremo “attraversato le fiamme” saremo semplicemente noi stessi, in uno stato più consapevole e purificato. (aterballetto.it).

Anche la seconda rappresentazione (un duetto) vede la firma coreografica di Kratz, il quale è autore persino dell’ideazione costumi. La “cornice” sonora è merito delle musiche di Romare, mentre per le luci e la realizzazione dei costumi vi è nuovamente l’impegno, rispettivamente, di Cerri e del duo Messori/Valestri. La prima messinscena risale a circa due anni fa, più precisamente il 20 novembre 2015 al Teatro Cavallerizza di Reggio Emilia.

Due movimenti si incontrano e mescolano elementi eterogenei tra loro. Codici e caratteri differenti creano incroci apparentemente disarmonici per il loro ibridismo. Il lavoro in punta si integra con il popping della street dance in combinazioni e consonanze di accordi che si riflettono nelle mescolanze di suoni afro-americani della musica di Romare. Stili di danza differenti, pensati spesso come opposti, violano le barriere dei propri generi, quasi a raggiungere un benefico sincretismo. (aterballetto.it).

Infine, per la terza e ultima esibizione il palcoscenico parmense ospita un ensemble di ben 12 danzatori, coreografati da Jiří Pokorny su musiche tratte dal repertorio barocco, registrate alla chitarra da Roberto Garreton. Il debutto ha avuto luogo lo scorso 6 ottobre 2016 al Teatro Valli di Reggio Emilia, in occasione del Festival Aperto. Le luci sono, ancora una volta, curate da Cerri, mentre i costumi e il sound design sono opera rispettivamente di Carolina Mancuso e Yukari Sawaki, come anche la realizzazione dei costumi – sempre affidata alla Sartoria reggiana – si avvale del lavoro della Messori, affiancata da Debora Baudoni.

Words and Space (Parole e Spazio) rappresenta la metafora di un dialogo intrapersonale: il corpo di un individuo all’interno di uno spazio nell’atto di cimentarsi in un “monodialogo”, un dialogo con il proprio io. Le parole, nel loro libero fluire, possono unirsi a formare frasi di senso compiuto in una unità di tempo o rimanere isolate, si perdono e si ritrovano nella poesia del movimento. Intimità individuale e autorealizzazione sono i soli livelli in grado di condurci a una più profonda condizione di dialogo individuale. Questo tipo di comunicazione, che ha luogo all’interno del singolo o tra molti, rivela la vulnerabilità e l’autenticità di un istante nella prigione della nostra (stessa) libertà. Lo scopo è quello di proiettare l’esperienza assolutamente personale degli interpreti la cui gioia ‒ e forse anche la loro fatica – sembra esistere nel presente di una bellezza “nuda” e di una realtà non violenta. Words and space proietta immagini in movimento di un dipinto o di un libro traboccante di storie fluttuanti, è un racconto personale, intimo e poetico. (aterballetto.it).

ORARI & INFO

20 maggio ore 20:30

Teatro Regio

Via Giuseppe Garibaldi, 16/a – Parma

Tel: +39 0521 039393

www.teatroregioparma.it

Marco Argentina

www.giornaledelladanza.com

FND/Aterballetto / Words and Space © Nadir Bonazzi

FND/Aterballetto / #hybrid © Alfredo Anceschi

Check Also

Giselle e Lo Schiaccianoci al Regio di Torino

Dicembre al Teatro Regio di Torino si trasforma in un mese incantato, dove la tradizione ...

La danza ricompone le fratture interiori

Nella vita le cose non vanno sempre per il meglio e alcuni eventi possono essere ...

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. E maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo. Puoi consultare per maggiore informazione l'apposita pagina sulla nostra Privacy Policy

Chiudi