Quando danza, il ballerino tende a concentrarsi prevalentemente sulla tecnica, quindi sull’en dehors delle anche, sulla forza del baricentro, sull’aplomb, sulle linee e sul risultato da ottenere, tutti principi indispensabili per una buona performance. La danza però non è solo gambe altissime, piedi meravigliosi e tecnica vicina alla perfezione, non è solo bravura, spettacolarità, virtuosismi o esecuzione multipla di pirouettes. La danza è arte, e in quanto tale deve esprimere la sensibilità del ballerino, anche attraverso l’espressività del suo volto. Solo così la bellezza e l’essenza di questo linguaggio potranno arrivare all’animo dello spettatore che ne diventerà parte. Il segreto per raggiungere la connessione con il pubblico è la capacità del ballerino di emozionarsi realmente e di ‘mettersi a nudo’. Prima di imparare qualsiasi passo di danza, quindi, egli dovrà analizzare approfonditamente il ruolo affidatogli, studiarne la storia e il carattere, e provare emotivamente ciò che sente il suo personaggio in cui si dovrà immedesimare il più fedelmente possibile. Solo dopo potrà raccontare la sua storia allo spettatore. Gli occhi in particolare hanno il potere di incanalare tutto ciò che proviamo, che si tratti di gioia, tristezza, paura o passione e per questa ragione svolgono un ruolo indispensabile nella riuscita della ...
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Danza: processo creativo, comunicazione e libertà espressiva
Creatività significa capacità di produrre qualcosa che prima non esisteva. Il processo creativo favorisce, infatti, la formazione di collegamenti neurali nuovi e diversi da quelli già esistenti, stimola l’agilità mentale e l’intelligenza e nasce da una straordinaria collaborazione tra l’emisfero sinistro, deputato alla razionalità, alla logica, all’analisi, alla deduzione e al pensiero convergente, e l’emisfero destro, sede dell’intuizione, della sintesi e del pensiero divergente. La creatività è propulsione vitale e motore dell’arte, espressione estetica dell’interiorità e dell’animo umano, fusione in costante mutamento di capacità intellettuali, emotive, fisiche e spirituali, nonché un mezzo attraverso il quale possiamo esplorare noi stessi e la nostra posizione nella società e nel mondo in cui viviamo. L’arte costituisce anche una potente forma comunicazione con gli altri riguardo a ciò che vediamo, sentiamo, pensiamo e percepiamo, aiutando a instaurare un dialogo interno e tra individui e comunità. La danza è arte a tutti gli effetti ed è anche una naturale forma di auto-espressione. Attraverso il movimento, infatti, il nostro corpo esprime, le sue potenzialità e la sua innata ricerca di libertà, spesso ostacolata dalle restrizioni imposte dalle nostre menti, soggette a ogni tipo di limite e inibizione durante la vita. La creatività nella danza è un’attività ...
Read More »Shen Wei dipinge la tela della danza contemporanea
Il continuo evolversi della danza contemporanea comporta in alcune occasioni il missaggio di diverse discipline dell’arte apparentemente distanti l’una dall’altra. Questo è proprio il caso della Shen Wei Dance Arts, la compagnia newyorkese diretta dall’omonimo coreografo di origine cinese. Il 16 gennaio alle ore 20:30 al Teatro Ariosto di Reggio Emilia ne viene data dimostrazione con la messinscena di due lavori coreografici di ultima creazione, Excerpts from Connect Transfer and Collective Measures (presentato in prima europea) e Untitled No. 12 – 2 (in prima assoluta). La prima opera, come suggerisce il titolo stesso, è l’insieme di estratti dalle due versioni di Connect Transfer (datate 2004 e 2008) e di Connective Measures (2013): nel primo caso Wei introduce nella partitura performativa l’elemento predominante della pittura, anch’essa palesata “in the motion”, giungendo fino alla trasformazione del palcoscenico in una gigantesca tela; nel secondo caso, l’indagine del coreografo si dirige verso il mondo contemporaneo e la prossimità spaziale in cui ogni essere umano vive. La seconda opera trae ispirazione dalla creazione site-specific Untitled No. 12 – 1, presentata al Miami Dade College Museum of Art + Design. La particolarità della performance? I danzatori si sono esibiti tra i dipinti della serie Black, ...
Read More »GD Web TV: Ian Brown intervista Mikhail Baryshnikov
Una lunga intervista in cui Mikhail Baryshnikov racconta la sua straordinaria vita artistica.
Read More »Happenings: Quando le arti si incontrano
Gli happenings sono quei tipi di azioni artistiche che combinano insieme, in maniera sempre differente e senza schemi rigidamente stabili, elementi connessi alla danza, al teatro, a immagini di film, alla pittura, alla scultura, alla musica, alla letteratura. L’happening è una corrente artistica americana nata negli anni ’50 del secolo scorso dall’incontro delle varie arti. L’americano Allan Kaprow fu il primo (nel 1959) ad utilizzare il termine happening per definire degli: “assemblage di eventi che si svolgono in più di una situazione spaziale e temporale è un lavoro artistico ambientale attivato da performer e dal pubblico”. Dal 1958 A. Kaprow realizzò numerose di queste manifestazioni negli Stati Uniti e all’estero. La sua azione è stata importante non solo per aver preceduto molti tentativi analoghi, ma per aver sistematizzato e teorizzato una prassi che era già comparsa, ma in maniera meno sistematica, nell’ambito surreal-dada e aveva avuto anticipazioni pochi anni prima nelle manifestazioni del gruppo giapponese Gutai, nella danza di Merce Cunningham e nella musica di John Cage. Infatti una happening ante litteram può essere considerato ciò che accade nel 1955 a Tokyo , durante la prima esposizione del gruppo Gutai, quando il pittore Shiraga gettò del colore su una tela ...
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